La cosa che proprio non riesco a capire è come oggi non si riesca a capire dove e copme vengono utilizzati i nostri sodi che paghiamo ogni anno agli atc e tasse governative. Esistono sistemi di gestione economica-finanziaria in tutte le aziende ed istituzioni , ma qui non siamo in grado di stabilirne la destinazione...Mah!!!
 
già, sarebbe opportuno saper dove vanno a finire i nostri soldi o perlomeno quelli che dovrebbero essere rigirati alla caccia, sembra che facilmente cambino destinazione, così si vocifera a livello gestionale, .....in bocca al cocker!!!!!!!!!!!!
 
non tralasciare che in toscana paghiamo una tassa d'iscrizione all' atc di 50 euro, in emilia si parte da 150 euro in su' per bologna, altre province anche 200, forse gli ci rientra anche di gestirsi meglio e non trascuriamo neanche l' impegno dei cacciatori emiliani e romagnoli che non e' neanche minimamente paragonabile al nostro.

Ragazzi qui in Pr. di Ferrara abbiamo un centro servizi A.T.C. con 2 impiegati, che fanno il loro dovere e bene, ovviamente pagati come dipendenti, solo per chiarirvi il movimento dei denari nell'A.T.C. FE 1 che e' il piu' vasto.....€ 200.885,42......al 31/12/13...solo per immissione selvaggina € 36.556,24.....le quote associative per un totale di € 72.475,00 a Ferrara esistono 9 A.T.C. e non dico altro...saluti Davide....
 
Il tema degli Atc e uno dei problemi principali del nostro mondo..
Io non sono per la loro eliminazione ma per la loro razzionalizzazione assolutamente si.
Spiegatemi che senso ha avere 8, 10 e in alcuni casi 12 Atc per provincia.
Non serve un commercialista e neppure un genio per capire che la maggior parte della ns quota di adesione agli atc serve per garantire la maggior parte dei costi gestionali , lasciando, se va bene, solo il 40 / 50% per i costi del ripopolamento..
In ogni provincia 8, 10 e piu' costi per spese di affitto dei locali, riscaldamento , segreteria, consigli direttivi, ...
La domanda e' perche' ? Perche' tutte queste carice tutte queste poltrone , tutte queste spese?
Basta. Uno massimo 2 o 3 atc per provincia in funzione ella diversa morfologia del territorio.
Questo e' un tema che ci vede molto compromessi e consenzienti.
Dove sono le ns. AA , vv. Quali i loro interessi ?
 
Nella mia Provincia (Ferrara), ogni anno viene fatta una assemblea fra tutti i soci, (cacciatori iscritti) all'A.T.C. ivi ambientalisti e mondo agricolo e ogni anno viene mostrato il bilancio consuntivo, su carta, in poche parole tutto l'introito dell'A.T.C e tutte le spese....e questo per 9 A.T.C. quelli esistenti a Ferrara......con questo non voglio dire che siamo i migliori, anzi, ma per farvi capire che Voi lo dovete pretendere......ciao Davide.....
 
Nella mia Provincia (Ferrara), ogni anno viene fatta una assemblea fra tutti i soci, (cacciatori iscritti) all'A.T.C. ivi ambientalisti e mondo agricolo e ogni anno viene mostrato il bilancio consuntivo, su carta, in poche parole tutto l'introito dell'A.T.C e tutte le spese....e questo per 9 A.T.C. quelli esistenti a Ferrara......con questo non voglio dire che siamo i migliori, anzi, ma per farvi capire che Voi lo dovete pretendere......ciao Davide.....

Ho sempre ripetuto davide che voi in Emilia romagna la caccia è gestita a meraviglia ,eppure a due passi da noi è tuttaltra gestione da capire ... sono anni che non riesco a sapere, ma non per sentito dire , anche dagli atc stessi le buttate di fagiani -pernici -starne - lepri .Ti rendi conto e noi paghiamo ? Poi i soliti giornalini e interventi online ti dicano centinaia di buttate in tutte le parti della toscana .... ma..!!!
 
I bilanci delle ATC li abbiamo anche qui il problema è che gran parte delle risorse non sappiamo dove vanno se non per le spese correnti. La cosa che manca a mio modesto parere è una programmazione degli investimenti anche a lungo termine che è quella di non rincorrere i problemi ma anticiparli.
Altra cosa che proprio non mi va giù è quella di capire dove finiscono gli introiti degli appostamenti e tasse di concessioni governative..
 
Se volete ve lo dico io dove vanno i soldi pagati per l'ATC....o almeno quelli di FI 5, atc dove risiedo io.
DANNI,DANNI E ANCORA DANNI da parte di ungulati alle colture agricole.
Il 2013 si e' chiuso con un bilancio di circa 380 mila euro di entrate da tasse dei cacciatori a fronte di quasi 400 mila euro di richieste di risarcimento danni da fauna selvatica..60% da cinghiale 30% da capriolo e il restante fra altri ungulati e storno.
In Atc Fi 5 si paga 51,65€ a cacciatore e i dipendenti dell'atc erano 6 ridotti a 4 per il 2014 (almeno mi sembra)....
Ora io dico, sara' meglio cercare di eliminare queste bestie e reinvestire i soldi dei cacciatori sul territorio o continuare a gestire in malomodo gli ungulati e ripagare i danni?....
Non dico dicerto che la colpa sia dei cinghialai o selecontrollori, anche perche',e parlo sempre delle mie zone, tutti gli anni le squadre abbattono sempre piu' animali, qualcosa pero' deve cambiare.
Probabilmente qualcosa cambiera', gia' questanno il capriolo verra' cacciato un po' di piu', e cmq qualche intervento straordinario e' allo studio.
Qualche anno fa' la zona del Chianti fu'dichiarata non vocata alla specie capriolo e si parlo' addirittura di eradicazione da parte dell'allora assessore regionale alla caccia della Toscana....poi l'ISPRA ha fatto e sta' facendo il resto.
 
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A.T.C.: LA CONFEDERAZIONE CACCIATORI TOSCANI DISCUTE DI BILANCI E RISORSE
L’incontro organizzato dalla Confederazione Cacciatori Toscani il 14 aprile con i propri membri all’interno dei Comitati di gestione degli ATC si è rivelato una occasione di approfondimento di grande utilità, che ha consentito di mettere in fila le problematiche e puntualizzare le principali direzioni su cui sviluppare lavoro e iniziativa – sia da parte degli ATC che ad opera della Confederazione e delle Associazioni aderenti - fin dai prossimi giorni.

Un approfondimento indispensabile con chi quotidianamente si misura con bilanci e risorse(ristrette) e con le cose da fare per la gestione, tutto l’insieme di competenze che – dai miglioramenti ambientali ai ripopolamenti, dagli interventi di prevenzione ai risarcimenti dei danni alle produzioni agricole - gravano sugli Ambiti Territoriali di Caccia: approfondimento da cui è emersa forte la consapevolezza della necessità di avere in tempi brevi risposte dalle Istituzioni, a partire dalla Regione.
Il rischio, è stato sottolineato, è che vadano rapidamente ad indebolirsi e disgregarsi un quadro ed un sistema di gestione considerato per molti versi un modello; un pericolo reale connesso alla perdurante incertezza sulle risorse a disposizione.
“Risorse dovute”, è stato ripetutamente ricordato, attribuite in modo inequivoco dalla legge regionale che destina alle politiche in campo faunistico-venatorio l’intero introito delle tasse versate dai cacciatori e che assegna percentuali precise delle stesse agli ATC.
Risorse, lo hanno evidenziato gli interventi “tecnici” analizzando le vigenti normative, che il Bilancio 2014 della Regione Toscana quantifica ma che non arrivano sul territorio, creando un clima deleterio di incertezze che mette a dura prova la possibilità degli ATC di programmare e progettare.
Risorse, si è sottolineato, volte a governare la caccia, ma in tanta misura ad interessi generali della collettività, come appunto la tutela ed il ripristino ambientale, la cura di aree abbandonate, il mantenimento degli equilibri faunistici, la protezione delle colture agroforestali e la refusione dei danni, oggi di fatto totalmente a carico dei fondi della caccia nonostante la legge preveda che da quei fondi debba provenire “in parte” il risarcimento.
Al termine dell’incontro confermato e rilanciato l’impegno a tutto campo della Confederazione per ottenere dalle Istituzioni l’impegno preciso al rispetto delle norme e per dare soluzione definitiva ai problemi sul tappeto, con il preannuncio di ulteriori appuntamenti a stretto giro per una nuova verifica.

Firenze, 16 aprile 2014
Confederazione dei Cacciatori Toscani(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)
 
[h=2]CACCIA: SOLUZIONI URGENTI PER I PROBLEMI IRRISOLTI[/h]Pubblicato: Lunedì, 19 Maggio 2014 14:01 | Stampa | Email
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La Confederazione Cacciatori Toscani sollecita Regione e forze politiche ad interventi tempestivi e provvedimenti immediati

Un confronto che va avanti da mesi ma che non riesce ad ottenere dai naturali interlocutori, Regione Toscana e forze politiche le soluzioni che servono e che da tempo stanno sul tappeto: è quanto lamenta la Confederazione Cacciatori Toscani in una articolata lettera che riassume i principali punti in attesa di provvedimenti. Nell’agenda indicata dalla CCT ci sono, tra gli altri, gli appostamenti fissi, i regolamenti attuativi sulla legge per sul benessere animale con la questione delle assurde dimensioni dettate peri box dei cani e poi ancora il tema della mancata erogazione delle risorse agli Ambiti Territoriali di Caccia che genera un diffuso clima di incertezza e mette a rischio le attività di programmazione della gestione faunistica del territorio.
Un pacchetto consistente e che, spiega la CCT, non può più attendere.
In allegato il testo integrale della lettera inviata dalla Confederazione.

Firenze, 19 maggio 2014
Confederazione Cacciatori Toscana
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)




 
Ho sempre ripetuto davide che voi in Emilia romagna la caccia è gestita a meraviglia ,eppure a due passi da noi è tuttaltra gestione da capire ... sono anni che non riesco a sapere, ma non per sentito dire , anche dagli atc stessi le buttate di fagiani -pernici -starne - lepri .Ti rendi conto e noi paghiamo ? Poi i soliti giornalini e interventi online ti dicano centinaia di buttate in tutte le parti della toscana .... ma..!!!
non tralasciare che in toscana paghiamo una tassa d'iscrizione all' atc di 50 euro, in emilia si parte da 150 euro in su' per bologna, altre province anche 200, forse gli ci rientra anche di gestirsi meglio e non trascuriamo neanche l' impegno dei cacciatori emiliani e romagnoli che non e' neanche minimamente paragonabile al nostro.
 
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