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09 Aprile 2014
Sergio Sorrentino: “le modifiche sono necessarie per dare certezza di diritto e rispetto delle regole.

“Certezza di diritto e rispetto delle regole”: con queste prerogativa l’Arci caccia della Campania ha partecipato, insieme alle altre associazioni venatorie, agli enti locali e alle organizzazioni ambientaliste ed agricole ai lavori del Comitato tecnico faunistico venatorio regionale chiamato a discutere della bozza di calendario venatorio, predisposto dagli uffici della regione Campania, per la prossima stagione di caccia.
Nel corso dell’incontro proposte e suggerimenti sono stati presentati dall’Arci Caccia, dalla Federcaccia, dalla libera caccia, dal Wwf, dalla Lipu, dal Cai, da fare Verde, dall’Eps e dalla provincia di Avellino.
Nel suo intervento Sergio Sorrentino, presidente regionale e vice presidente nazionale dell’Arci Caccia, ha definito più che soddisfacente l’impianto generale della bozza di calendario poiché trattasi di norme in sintonia con le norme nazionali, le direttive europee e i documenti tecnici dell’Ispra. Ed è in questo quadro di riferimento che Sergio Sorrentino ha avanzato le proposte di alcune modifiche temporali di apertura e chiusura di alcune specie prevedendone il prelievo venatorio per la tortora (1/4/7 settembre) per la gazza e la ghiandaia (1/4/7/13/14 settembre), per la quaglia (13 e 17 settembre), per la cornacchia grigia e il colombaccio (dal 1 ottobre al 9 febbraio, dopo il 30 gennaio solo da appostamento fisso).
L’Arci caccia della Campania ha chiesto infine di eliminare dal calendario la dicitura che prevede che “su base comunale dovrà essere garantita la disponibilità, per la caccia programmata libera e quindi non interessata dalle battute, di una superficie, in unico corpo, non inferiore al 25% del territorio utile alla caccia, soggetta a rotazione di anno in anno”.
“Ora – ha concluso Sergio Sorrentino – occorre fare presto inviando il testo all’Ispra, con accluse le proposte di modifica, per il conseguente parere e quindi riconvocare il Comitato tecnico faunistico venatorio regionale per la definitiva approvazione della bozza definitiva da trasmettere agli organi istituzionali per il completamento dell’iter amministrativo”.
fonte:arcicaccia.it
Sergio Sorrentino: “le modifiche sono necessarie per dare certezza di diritto e rispetto delle regole.

“Certezza di diritto e rispetto delle regole”: con queste prerogativa l’Arci caccia della Campania ha partecipato, insieme alle altre associazioni venatorie, agli enti locali e alle organizzazioni ambientaliste ed agricole ai lavori del Comitato tecnico faunistico venatorio regionale chiamato a discutere della bozza di calendario venatorio, predisposto dagli uffici della regione Campania, per la prossima stagione di caccia.
Nel corso dell’incontro proposte e suggerimenti sono stati presentati dall’Arci Caccia, dalla Federcaccia, dalla libera caccia, dal Wwf, dalla Lipu, dal Cai, da fare Verde, dall’Eps e dalla provincia di Avellino.
Nel suo intervento Sergio Sorrentino, presidente regionale e vice presidente nazionale dell’Arci Caccia, ha definito più che soddisfacente l’impianto generale della bozza di calendario poiché trattasi di norme in sintonia con le norme nazionali, le direttive europee e i documenti tecnici dell’Ispra. Ed è in questo quadro di riferimento che Sergio Sorrentino ha avanzato le proposte di alcune modifiche temporali di apertura e chiusura di alcune specie prevedendone il prelievo venatorio per la tortora (1/4/7 settembre) per la gazza e la ghiandaia (1/4/7/13/14 settembre), per la quaglia (13 e 17 settembre), per la cornacchia grigia e il colombaccio (dal 1 ottobre al 9 febbraio, dopo il 30 gennaio solo da appostamento fisso).
L’Arci caccia della Campania ha chiesto infine di eliminare dal calendario la dicitura che prevede che “su base comunale dovrà essere garantita la disponibilità, per la caccia programmata libera e quindi non interessata dalle battute, di una superficie, in unico corpo, non inferiore al 25% del territorio utile alla caccia, soggetta a rotazione di anno in anno”.
“Ora – ha concluso Sergio Sorrentino – occorre fare presto inviando il testo all’Ispra, con accluse le proposte di modifica, per il conseguente parere e quindi riconvocare il Comitato tecnico faunistico venatorio regionale per la definitiva approvazione della bozza definitiva da trasmettere agli organi istituzionali per il completamento dell’iter amministrativo”.
fonte:arcicaccia.it