Lombardia e richiami vivi. Fabio rolfi (lega nord): “limiti ai controlli

E VAII ..finalmente qualche personaggio politico si interessa di noi cacciatori ...speriamo che non duri fino a fine maggio e poi dopo le elezioni si cambi tutto e anche costui smentisca tutto ...io son come tommaso non ci credo fin che non ci metto il naso ..ahahahah...ciaoo a tutti
 
Gia' il fatto di piazzarsi davanti alle gabbie e' sinonimo di rottura di palle per i richiami che smettono di fare il loro dovere, se poi dovessero mettere le mani dentro le gabbie e manipolarli si rischia che il richiamo possa prendere paura e nei casi piu' estremi anche morire...in tal caso una denuncia al personaggio in questione non la toglierebbe nessuno e poi vediamo chi ha ragione e chi torto....
 
Ottima cosa..finalmente qualcuno che ci tutela un pò..anche se a dire il vero, più che tutelarci, non fà altro che fare le cose giuste.

Come detto in altro post Daniele e' stato fatto un lavoro oscuro dietro le quinte delle Associazioni, in particolare Brescia e Bergamo che han portato a questo, ora vedremo un attimo il proseguio.
 
Lombardia: Avviato procedimento modifica della legge Regionale 26/93

Lombardia: Avviato procedimento modifica della legge Regionale 26/93

Martedì 01/04/2014

Lombardia: avviato procedimento di ulteriore modifica della legge Comunitaria Regionale 26/93 sull’art. 15.

Alessandro Sorte.jpg

Al fine di una puntuale applicazione della legge Comunitaria Regionale e di dare certezze della sua interpretazione al mondo venatorio lombardo, il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Sorte, intende avviare la procedura necessaria al fine di emendare l’articolo 15 nei commi 5bis, 5ter e 5quater, nonché al comma 6bis dell’art. 48 relativi alla vigilanza, alla manipolazione dei richiami vivi e della banca dati ad essi connessa. Quanto sopra per venire incontro alle richieste a lui giunte dalla maggioranza delle associazioni venatorie che hanno avuto modo di visionare i contenuti di quanto approvato in Consiglio martedì 25 marzo 2014, esprimendogli le proprie fondate riserve. Le associazioni confidano che tale modifica sia posta in essere in tempi adeguati, al fine di dare ai propri iscritti regole che non diano adito a contenziosi in materia e comunque prima della prossima stagione venatoria. Questa materia in particolare riguarda circa quaranta mila cacciatori, che esercitano in Lombardia la forma di caccia da appostamento fisso, fortemente radicata nelle provincie di Bergamo e Brescia. Questa revisione sarà posta in essere nell’ambito della modifica in programma della legge regionale 26/93 nelle prossime settimane.

Alessandro Sorte Coordinatore provinciale Forza Italia Bergamo

fonte:associazionecacciatorilombardi.it
 
Da adesso invece si fornisce uno strumento capace di dire basta ad episodi che hanno visto guardie arrivare ai capanni ed aprire le gabbie a loro piacimento, causando i problemi esposti in precedenza.

Ma perchè ci sono state guardie oltre ha fare un controllo al capanno aprivano le gabbie ??? Con me sarebbe stata dura ...cmq per chi ha i capanni è una cosa positiva ....

 

Alberto 69

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Martedì 25/03/2014

LOMBARDIA E RICHIAMI VIVI. FABIO ROLFI (LEGA NORD): “LIMITI AI CONTROLLI DELLE GUARDIE VENATORIE”.

Richiamo.jpg
Approvato emendamento alla Legge comunitaria regionale che sancisce il divieto di manipolazioni, e pratiche invasive nei controlli, da parte delle guardie venatorie per quanto attiene i richiami vivi. Nel merito è intervenuto il propositore e vice capogruppo del Carroccio a Palazzo Pirelli, Fabio Rolfi.
“Si tratta di un provvedimento importante - spiega l’esponente leghista - che per la prima volta va a sancire un limite all’esercizio dell’attività di controllo delle guardie venatorie. È capitato infatti che questi corpi abbiano spesso esercitato tale attività in modo troppo invasivo, perpetrando manipolazioni dei richiami vivi, in modo lesivo del principio del benessere animale, proprio come più volte evidenziato dagli stessi cacciatori. In certe situazioni particolari, è capitato inoltre che venissero arrecati anche gravi danni agli stessi animali oggetto del controllo. Da adesso invece si fornisce uno strumento capace di dire basta ad episodi che hanno visto guardie arrivare ai capanni ed aprire le gabbie a loro piacimento, causando i problemi esposti in precedenza.
A questo punto - conclude Fabio Rolfi - spetterà ora alle Province, nell’ambito delle proprie disposizioni regolamentari, andare a declinare questo principio in modo concreto, prevedendo anche le necessarie sanzioni per i trasgressori.”

fonte:ladeadellacaccia.it
 
Ben detto Stefano, ben venga per noi, ottima notizia, anche se il marchio politico e' stato pubblicizzato e di cui viste le precedenti qui a Bergamo pfv etc....vado con i piedi di piombo, cmq una nuova che e' un toccasana per i capannisti in materia.Piu' avanti conosceremo dettagli precisi in merito e ne trarremo ulteriori considerazioni.
 
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