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Le Associazioni Venatorie del Lazio. Chiusa la caccia ora la Regione apra la stagione della chiarezza. Di istituzioni silenti e impotenti non ne possiamo più.
cacciatore tramontoA stagione venatoria conclusa, sono stati resi noti i contenuti della sentenza del 12 dicembre 2013 del TAR del Lazio sul merito del calendario venatorio R. Lazio 2013-2014.
L’ordinanza di sospensiva ha avuto la portata di sentenza definitiva per la Regione Lazio. Il TAR ha rigettato il ricorso animal-distruttivo del nostro ambiente. La Regione, da subito, ha assunto la “sospensiva” senza esprimere la benché minima riflessione critica e così sono state “travolte” numerose “specie selvatiche”. I legislatori hanno finito per attribuire al parere ISPRA valore normativo diretto, il tutto a danno degli agricoltori, dei cittadini e dei cacciatori.
Il colpo auto-inferto alla potestà decisoria della Regione è del tutto evidente, e pesanti sono le ombre e i dubbi che avvolgono l’avvio dei lavori 2014 che dovranno portare al prossimo calendario venatorio.
È ragionevole, sulla scorta di quanto è accaduto – o meglio di quanto non si è fatto – fare una riflessione profonda sul “sistema caccia” regionale, per individuare una strategia che ponga su basi più solide ogni decisione, per evitare manipolazioni strumentali ed ideologiche viziate da animalismo antiscientifico, che penalizza i “contribuenti” del “Lazio”.
Per quanto ci riguarda abbiamo già da mesi sottoposto alla Regione l’esigenza improrogabile di esaminare talune questioni.
Abbiamo inviato documenti, richieste di incontro motivate. Tutto senza esito!…. Errata percezione della serietà delle questioni poste, superficialità, disattenzione: tante le possibili spiegazioni, ma tutte convergenti a tratteggiare un percorso della Regione che si è limitata, registrata l’emergenza, a “barcamenarsi”, paralizzata dalle ideologie animaliste aggressive degli interessi di tutela del bene comune. Passata la campagna elettorale si è rinunciato ad affrontare problemi che si trascinano da anni dei quali è responsabile consapevole la Regione, resi più acuti dalla crisi nazionale del “sistema caccia”.
Federcaccia, Enalcaccia, Anuu, Arcicaccia, Italcaccia, Libera caccia, EPS
cacciatore tramontoA stagione venatoria conclusa, sono stati resi noti i contenuti della sentenza del 12 dicembre 2013 del TAR del Lazio sul merito del calendario venatorio R. Lazio 2013-2014.
L’ordinanza di sospensiva ha avuto la portata di sentenza definitiva per la Regione Lazio. Il TAR ha rigettato il ricorso animal-distruttivo del nostro ambiente. La Regione, da subito, ha assunto la “sospensiva” senza esprimere la benché minima riflessione critica e così sono state “travolte” numerose “specie selvatiche”. I legislatori hanno finito per attribuire al parere ISPRA valore normativo diretto, il tutto a danno degli agricoltori, dei cittadini e dei cacciatori.
Il colpo auto-inferto alla potestà decisoria della Regione è del tutto evidente, e pesanti sono le ombre e i dubbi che avvolgono l’avvio dei lavori 2014 che dovranno portare al prossimo calendario venatorio.
È ragionevole, sulla scorta di quanto è accaduto – o meglio di quanto non si è fatto – fare una riflessione profonda sul “sistema caccia” regionale, per individuare una strategia che ponga su basi più solide ogni decisione, per evitare manipolazioni strumentali ed ideologiche viziate da animalismo antiscientifico, che penalizza i “contribuenti” del “Lazio”.
Per quanto ci riguarda abbiamo già da mesi sottoposto alla Regione l’esigenza improrogabile di esaminare talune questioni.
Abbiamo inviato documenti, richieste di incontro motivate. Tutto senza esito!…. Errata percezione della serietà delle questioni poste, superficialità, disattenzione: tante le possibili spiegazioni, ma tutte convergenti a tratteggiare un percorso della Regione che si è limitata, registrata l’emergenza, a “barcamenarsi”, paralizzata dalle ideologie animaliste aggressive degli interessi di tutela del bene comune. Passata la campagna elettorale si è rinunciato ad affrontare problemi che si trascinano da anni dei quali è responsabile consapevole la Regione, resi più acuti dalla crisi nazionale del “sistema caccia”.
Federcaccia, Enalcaccia, Anuu, Arcicaccia, Italcaccia, Libera caccia, EPS