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Lunedì 25/11/2013
Vogliamo prendere spunto da un incredibile vicenda accaduta in un ATC di Pavia per suggerire ai legislatori una modifica da inserire nel progetto di riforma della legge regionale. Un tesserato di Federcaccia Brescia residente però anagraficamente in provincia di Verona possiede un’azienda agricola di discrete dimensioni sul territorio di due comuni in provincia di Pavia. L’azienda agricola disponendo di numerosi vigneti ha al suo interno anche una cantina che dà lavoro ad alcuni operai.
Al proprietario piace la caccia da capanno fisso e sul terreno di sua proprietà da qualche anno ha realizzato un appostamento fisso che con soddisfazione utilizza prestandolo anche a suoi amici. Senonché quest’anno non essendo lui residente in Regione Lombardia il Comitato di gestione dell’ATC decide di non rinnovargli l’iscrizione.
A sua volta l’Amministrazione Provinciale revoca l’autorizzazione del capanno. In sostanza quindi lui non può andare a caccia sul suo terreno perché non residente in Lombardia ma i cacciatori residenti vanno a caccia sul suo! Troppe volte i Comitati di Gestione agiscono animati da egoismo e dalla volontà di difendere gli interessi dei pochi residenti. Questo non va bene perché danneggiarsi tra cacciatori ha un solo risultato: danneggiare la caccia e la categoria dei cacciatori.
Può anche essere che la legge regionale preveda che un socio per essere iscritto debba essere preferibilmente lombardo, ma di fronte ai diritti acquisiti crediamo che dovrebbe anche prevalere il buonsenso! Impedire ad un cacciatore di andare a caccia in un capanno sul proprio terreno è veramente assurdo.
Crediamo che il compito delle province dovrebbe essere anche quello di calmierare questi eccessi perché non è certo una manciata di cacciatori in un Atc a sballare il famoso indice di densità venatoria. Federcaccia Brescia quindi non solo supporterà il cacciatore socio nella sua causa nei confronti di Atc e Provincia ma farà di tutto perché durante l’esame delle modifiche alla legge regionale venga inserito un correttivo a questa stortura, che ripetiamo, doveva essere governata dal buon senso e non da un articolo di legge!
fonte:federcaccia.org
Vogliamo prendere spunto da un incredibile vicenda accaduta in un ATC di Pavia per suggerire ai legislatori una modifica da inserire nel progetto di riforma della legge regionale. Un tesserato di Federcaccia Brescia residente però anagraficamente in provincia di Verona possiede un’azienda agricola di discrete dimensioni sul territorio di due comuni in provincia di Pavia. L’azienda agricola disponendo di numerosi vigneti ha al suo interno anche una cantina che dà lavoro ad alcuni operai.
Al proprietario piace la caccia da capanno fisso e sul terreno di sua proprietà da qualche anno ha realizzato un appostamento fisso che con soddisfazione utilizza prestandolo anche a suoi amici. Senonché quest’anno non essendo lui residente in Regione Lombardia il Comitato di gestione dell’ATC decide di non rinnovargli l’iscrizione.
A sua volta l’Amministrazione Provinciale revoca l’autorizzazione del capanno. In sostanza quindi lui non può andare a caccia sul suo terreno perché non residente in Lombardia ma i cacciatori residenti vanno a caccia sul suo! Troppe volte i Comitati di Gestione agiscono animati da egoismo e dalla volontà di difendere gli interessi dei pochi residenti. Questo non va bene perché danneggiarsi tra cacciatori ha un solo risultato: danneggiare la caccia e la categoria dei cacciatori.
Può anche essere che la legge regionale preveda che un socio per essere iscritto debba essere preferibilmente lombardo, ma di fronte ai diritti acquisiti crediamo che dovrebbe anche prevalere il buonsenso! Impedire ad un cacciatore di andare a caccia in un capanno sul proprio terreno è veramente assurdo.
Crediamo che il compito delle province dovrebbe essere anche quello di calmierare questi eccessi perché non è certo una manciata di cacciatori in un Atc a sballare il famoso indice di densità venatoria. Federcaccia Brescia quindi non solo supporterà il cacciatore socio nella sua causa nei confronti di Atc e Provincia ma farà di tutto perché durante l’esame delle modifiche alla legge regionale venga inserito un correttivo a questa stortura, che ripetiamo, doveva essere governata dal buon senso e non da un articolo di legge!
fonte:federcaccia.org