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DALL’UNIONE EUROPEA UNA PRONUNCIA STORICA SUI CALENDARI VENATORI ITALIANI

Il Commissario Europeo Potocnik demolisce le richieste degli anticaccia italiani e conferma la correttezza dell’utilizzo della decade di sovrapposizione.
In data 18 ottobre, in risposta a un’interrogazione dell’eurodeputato Zanoni, noto esponente anticaccia italiano, il Commissario Ambiente UE Potocnik chiarisce in modo incontrovertibile che i calendari venatori emanati dalle Regioni italiane rispettano completamente la Direttiva Uccelli sia per la durata della stagione di caccia, sia per l’utilizzo della decade di sovrapposizione prevista dalla “Guida alla disciplina della caccia”, sia per i limiti di carniere stabiliti.
Questa pronuncia costituisce un fondamentale atto di riconoscimento del corretto lavoro svolto dalla maggior parte degli assessorati e dai funzionari delle Regioni Italiane e della linea seguita da Face Italia, che ha fatto riferimento ai Key Concepts e alla Guida interpretativa per la stesura di una proposta di calendario venatorio unitaria a livello nazionale.
Il contenuto della risposta del Commissario Potocnik, smentisce infatti categoricamente le argomentazioni avanzate dal mondo anticaccia italiano nei ripetuti ricorsi al Tar verso i calendari venatori regionali, contraddicendo nei fatti anche l’Ispra, sia in relazione al parere negativo per l’utilizzo della decade di sovrapposizione, sia per quanto riguarda le proposte limitative alla caccia presenti nella “Guida ai calendari venatori” redatta nel 2010 dallo stesso Istituto.
Il Commissario afferma testualmente che le stagioni di caccia oggi vigenti nel nostro Paese rispettano la Direttiva Uccelli, anche grazie all’utilizzo della decade di sovrapposizione.
Si può quindi concludere che:

1) Il posticipo dell’apertura al primo ottobre, proposto dall’ISPRA nella Guida alla stesura dei calendari per la gran parte delle specie migratrici, è infondato ai sensi dei documenti europei sopra richiamati e costituisce unicamente una speculazione limitativa per la caccia.

2) L’anticipo della chiusura al 20 o 10 gennaio a seconda delle specie è anch’esso infondato per gli stessi motivi.

3) Le richieste di divieto di caccia proposte per numerose specie sono anch’esse del tutto infondate secondo la Commissione Europea.

Si dimostra ancora una volta che la scelta dell’Ufficio Avifauna Migratoria Federcaccia e di Face Italia di utilizzare i documenti europei per la stesura dei calendari è corretta, perché condivisa totalmente dalla Commissione Ambiente dell’Unione Europea.
Face Italia si attiverà dunque immediatamente presso tutte le Regioni, presso la Conferenza Stato-Regioni e presso i Ministeri competenti affinché venga applicata quanto prima la corretta interpretazione della Direttiva europea in materia di stagione venatoria e di calendari, per riportare così il clima di tranquillità e convivenza democratica che il Paese merita.

Roma, 2 novembre 2013

Fonte: Ufficio Avifauna Migratoria FIdC
 
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