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Caccia in Sardegna: Stagione venatoria 2013/2014 - L'ASL di Nuoro chiede la collaborazione dei cacciatori per la ricerca e prevenzione della peste suina e della trichinella. Verranno interessati i cinghiali e volpi cacciate sul territorio di competenza ASL Nuoro.
In vista dell’imminente apertura della caccia al cinghiale, i Servizi Veterinari dell'ASL di Nuoro chiedono la collaborazione delle compagnie di caccia per la ricerca della peste suina africana e della trichinella, possibile solo con la consegna di volpi e con il prelievo di campioni di sangue e di diaframma dai cinghiali cacciati.
Alle compagnie di caccia sarà distribuito un kit con il materiale necessario per il prelievo dei campioni di sangue e di diaframma, insieme alle schede per il loro invio al laboratorio. È bene ricordare, inoltre, che una parte del territorio dell’ASL di Nuoro è soggetta a provvedimenti di restrizione in seguito a focolai di peste suina nei cinghiali e suini domestici.
In tali zone è vietata la caccia al cinghiale. I Comuni compresi all’interno di quest'area interdetta, per quanto riguarda i focolai riscontrati nei cinghiali, sono: Bitti, Dorgali, Oliena, Orgosolo, Desulo, Aritzo, Belvì e Tonara, Irgoli, Onifai, Lula, Loculi e parte di Galtellì, Orosei, Siniscola. Per quanto concerne, invece, i focolai di peste suina riscontrati nel maiale domestico, rientrano nella zona soggetta a restrizioni una parte dei comuni di Nuoro, Oniferi, Orotelli, Orani, Orune e Macomer.
Il DAIS (Decreto dell'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza sociale) n. 69 del 18/12/12 prevede, tuttavia, una deroga al divieto di caccia. Le compagnie di caccia che intendono usufruirne, devono osservare le seguenti prescrizioni:
1. chiedere apposita autorizzazione alla caccia, al servizio veterinario dell’ASL, il quale autorizza, sentito il corpo forestale e di vigilanza ambientale e dopo aver visitato il locale di raccolta dei cinghiali;
2. nella richiesta devono essere indicati i nominativi di tutti i componenti la compagnia di caccia, il nome del capo caccia e un suo recapito telefonico, il luogo di raccolta dei cinghiali e il nome del responsabile del locale nel quale saranno custodite le carcasse degli animali;
3. organizzare un sistema di raccolta di campioni di milza, sangue e diaframma per ogni cinghiale abbattuto;
4. custodire le carcasse degli animali fino ad ottenimento dell’esito degli esami di laboratorio ( esito per trichinellosi e PSA)
5. mettere a disposizione le carcasse, per la distruzione, in caso di esito positivo degli esami di laboratorio per trichinellosi e peste suina africana.
«Anche quest’anno – commenta il dott. Antonio Straullu, Direttore del Servizio di Sanità Animale dell'ASL di Nuoro – come negli anni scorsi, auspichiamo una fattiva collaborazione dei cacciatori, per la caccia e la consegna di volpi. Le informazioni che derivano dai controlli sugli animali selvatici sono, infatti, estremamente importanti per gli studi epidemiologici relativi alla diffusione della peste suina africana e la trichinellosi».
«Ricordiamo – continua dott. Straullu – l’importanza di far controllare il diaframma di tutti i suidi, selvatici o domestici, prima di consumarne le carni, in quanto si tratta della più elementare misura di profilassi per non incorrere nel rischio di contrarre infestazioni da trichinella».
29.10.2013
ASL Nuoro
In vista dell’imminente apertura della caccia al cinghiale, i Servizi Veterinari dell'ASL di Nuoro chiedono la collaborazione delle compagnie di caccia per la ricerca della peste suina africana e della trichinella, possibile solo con la consegna di volpi e con il prelievo di campioni di sangue e di diaframma dai cinghiali cacciati.
Alle compagnie di caccia sarà distribuito un kit con il materiale necessario per il prelievo dei campioni di sangue e di diaframma, insieme alle schede per il loro invio al laboratorio. È bene ricordare, inoltre, che una parte del territorio dell’ASL di Nuoro è soggetta a provvedimenti di restrizione in seguito a focolai di peste suina nei cinghiali e suini domestici.
In tali zone è vietata la caccia al cinghiale. I Comuni compresi all’interno di quest'area interdetta, per quanto riguarda i focolai riscontrati nei cinghiali, sono: Bitti, Dorgali, Oliena, Orgosolo, Desulo, Aritzo, Belvì e Tonara, Irgoli, Onifai, Lula, Loculi e parte di Galtellì, Orosei, Siniscola. Per quanto concerne, invece, i focolai di peste suina riscontrati nel maiale domestico, rientrano nella zona soggetta a restrizioni una parte dei comuni di Nuoro, Oniferi, Orotelli, Orani, Orune e Macomer.
Il DAIS (Decreto dell'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza sociale) n. 69 del 18/12/12 prevede, tuttavia, una deroga al divieto di caccia. Le compagnie di caccia che intendono usufruirne, devono osservare le seguenti prescrizioni:
1. chiedere apposita autorizzazione alla caccia, al servizio veterinario dell’ASL, il quale autorizza, sentito il corpo forestale e di vigilanza ambientale e dopo aver visitato il locale di raccolta dei cinghiali;
2. nella richiesta devono essere indicati i nominativi di tutti i componenti la compagnia di caccia, il nome del capo caccia e un suo recapito telefonico, il luogo di raccolta dei cinghiali e il nome del responsabile del locale nel quale saranno custodite le carcasse degli animali;
3. organizzare un sistema di raccolta di campioni di milza, sangue e diaframma per ogni cinghiale abbattuto;
4. custodire le carcasse degli animali fino ad ottenimento dell’esito degli esami di laboratorio ( esito per trichinellosi e PSA)
5. mettere a disposizione le carcasse, per la distruzione, in caso di esito positivo degli esami di laboratorio per trichinellosi e peste suina africana.
«Anche quest’anno – commenta il dott. Antonio Straullu, Direttore del Servizio di Sanità Animale dell'ASL di Nuoro – come negli anni scorsi, auspichiamo una fattiva collaborazione dei cacciatori, per la caccia e la consegna di volpi. Le informazioni che derivano dai controlli sugli animali selvatici sono, infatti, estremamente importanti per gli studi epidemiologici relativi alla diffusione della peste suina africana e la trichinellosi».
«Ricordiamo – continua dott. Straullu – l’importanza di far controllare il diaframma di tutti i suidi, selvatici o domestici, prima di consumarne le carni, in quanto si tratta della più elementare misura di profilassi per non incorrere nel rischio di contrarre infestazioni da trichinella».
29.10.2013
ASL Nuoro