Toscana: Cambia la normativa sugli appostamenti fissi

Ma i tubi innocenti arrugginiti un sono del colore del bosco, oppure a Pisa li verniciate gialli perché un ci picchino gli aerei.

Enrico
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Si fanno gialli,verdi e marroni...mimetici[lol2.gif]

Mi piacerebbe domandare a questa gente che tira fuori cavolate simili, se le pale eoliche con tanto diluce intermittente rossa che si vede da decine e decine di km, sono di buon impatto ambientale...
 
Un aggiornamento.....che spero si rilevi...fondato.

Ieri è scaduto il termine di smantellamento dei capanni non conformi dopo la progroga al 28/5. Ma, uso il condizionale, la Giunta Regionale avrebbe predisposto un ulteriore proroga sostanziosa per trovare il tempo necessario ed integrare una volta per tutte all'interno della legge quadro sul territorio (mi sembra sia la 205) le famose modifiche introdotte dalla LR 65/2013...

Perchè in sostanza, tutti sappiamo che, ad oggi, praticamente NESSUN Comune Toscano ha integrato le proprie normative edilizie recependo la norma approvata ed il rischio, in caso di controllo, di poter dimostare anche in presenza di conformità evidente la regolarità dell'appostamento stesso è.....notevole.

Per non parlare di chi NON è a norma, non ha smantellato e magari ha di fatto bloccata la pratica di SCIA in Comune, come potrebbe uscirci di fronte ad un controllo ?

Speriamo che il buon senso abbia prevalso e di poter leggere presto la delibera ufficiale di rinvio....

Un saluto

Sandro
 
I manufatti realizzati a fini venatori in genere in legno o materiali leggeri senza fondazione o dotazioni da permettere uso abitativo che andranno adeguati entro il 28 febbraio 2014 sono inquadrati nella disciplina del territorio L.R.T. del 2005. Il discorso cambia per i centinaia di manufatti storici in pietra o muratura disseminati sull'appennino che da una funzione originaria rurale-venatoria hanno assunto un valore storico culturale che non sono previsti dalle nuove norme ma a cui la regione Toscana dovrà dare risposte certe, tenendo conto anche che sono un pezzo di storia.
ciao romano, proprio ieri ho avuto uno scambio di e-mail con la polizia provinciale, al momento anche loro non sanno che pesci prendere, l' argomento e' tuttora in via di discussione, mi hanno detto di ricontattarli a fine gennaio inizio febbraio, per ora l' unica cosa certa e' che entro il 28/2 i capanni che non sono in regola, vanno rifatti o almeno disfatti.
 
Prorogato al 28 maggio il termine per rimuovere le postazioni fisse dei cacciatori

Prorogato al 28 maggio il termine per rimuovere le postazioni fisse dei cacciatori

Via libera a maggioranza, dall’aula alla proposta di modifica della legge per la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio, le norme che regolano gli appostamenti fissi in Toscana. La legge in oggetto intende prorogare il termine del 28 febbraio al 28 maggio per la rimozione dei manufatti per gli appostamenti fissi che non hanno le caratteristiche di legge. L’atto è passato con 37 voti a favore, 3 contrari (Gazzarri, Romanelli e Mattei) e 2 astenuti (Chiurli e Tognocchi). “La proroga dei termini – ha detto Giovanni Santini, capogruppo Forza Italia nell’illustrare la modifica – dà la possibilità di avviare un rapporto di sollecitazione, di controllo e di messa in regola sul territorio. La preoccupazione legittima dei cittadini era quella che scattassero pesanti ammende e sanzioni penali. Ricordo che in Toscana si parla di 12 mila appostamenti fissi utilizzati da oltre 20 mila cacciatori e di altrettanti proprietari di fondi”. Santini, il capogruppo Pd Ivan Ferrucci e il capogruppo di Più Toscana-Ncd Antonio Gambetta Vianna avevano presentato un emendamento per prorogare i termini di 120 giorni, poi modificato a 90. Favorevole alla proroga il consigliere Pd Marco Spinelli. “La legge regionale – ha detto – stabilisce caratteristiche specifiche che le strutture devono rispettare per non rientrare nella categoria di ‘inusuali opere edilizie’. Questa modifica – ha concluso – offre uno strumento in più per mettere in chiaro la situazione”. Marta Gazzarri, capogruppo Idv, ha espresso un no convinto “a titolo personale, perché – ha detto – si tratta di un ennesimo favore ai cacciatori. Quei ‘cittadini speciali’ hanno avuto tutto il tempo per mettere in regola i capanni abusivi che proliferano nei nostri boschi”. Anche Mauro Romanelli (Gruppo misto) ha motivato il suo voto contrario: “I cacciatori per la politica toscana – ha detto – sono più urgenti delle frane. Hanno avuto tutto il tempo per ottemperare agli obblighi di legge”. Voto contrario anche da Fabrizio Mattei (Pd) “Ci sarebbe stato tempo – ha detto – per un’analisi approfondita in commissione. Non vedo la necessità di urgenza, mi sembra un blitz, una forzatura eccessiva”. “Insoddisfatto” si è dichiarato il consigliere Pd Pier Paolo Tognocchi. “Credo – ha detto – che della questione se ne sarebbe dovuta occupare la commissione competente e non sarebbe dovuta arrivare direttamente in aula. La Regione dovrebbe attenersi alle specifiche leggi in materia che descrivono in modo puntuale cosa si intende per abuso edilizio”. Marco Manneschi (Idv) ha spiegato che “la proposta è in vista di un riordino complessivo delle disciplina dei manufatti per l’esercizio della caccia da appostamento fisso all’interno della legge sul governo del territorio”. “In quest’ottica e con questi tempi – ha aggiunto il consigliere – la proroga è votabile”. Non si può parlare di sanatoria per il consigliere Loris Rossetti (Pd). “L’obiettivo – ha spiegato – era quello di dare dei chiarimenti in merito alle strutture. La norma si riferisce solo ai fabbricati con determinate caratteristiche, come quella di essere facilmente rimovibili. La proroga viene quindi incontro solo a questa categoria di strutture”. La proposta di legge, recependo una recente sentenza della Corte Costituzionale, prevede che la realizzazione dei manufatti per gli appostamenti sia soggetta alle leggi regionali sul governo del territorio e in materia di attività edilizia. La contrarietà del WWF Con una decisione dell’ultimo minuto, la Regione Toscana concede una proroga ai cacciatori titolari di appostamenti fissi non in regola con la recente legge che la stessa Regione ha emanato. Come se fosse una questione di primaria importanza, è stata approvata una leggina ad hoc per far slittare il termine del 28 febbraio; data in cui gli appostamenti fissi, che non rispondevano alle recenti norme emanate, dovevano essere rimossi. Ci sorprende la sollecitudine con cui la Regione Toscana ha agito in questo caso, mentre altre problematiche, di maggior rilievo e ben più urgenti, richiedono invece tempi di intervento lunghissimi. Questo sembra non valere per i cacciatori toscani ai quali da sempre viene riservato un trattamento speciale e di favore. Per venir loro incontro, si modifica e si adatta ogni norma alle loro esigenze. Per gli altri cittadini tutto questo non accade. Ai titolari degli appostamenti fissi non in regola era già stato concesso di terminare la stagione di caccia fissando al 28 febbraio il termine per lo smantellamento, ma questo non è bastato e temiamo altre sorprese riguardo quegli appostamenti. Ancora una volta, è necessario sottolineare l’asservimento della Regione Toscana alla lobby dei cacciatori. La Regione dovrebbe lavorare nell’interesse della collettività e non nell’interesse di una categoria.


fonte:gonews.it
 
Le perplessità dei sindaci di Palazzuolo e Marradi

Le perplessità dei sindaci di Palazzuolo e Marradi

Dal Consiglio regionale della Toscana arriva la norma che cambia le regole per gli appostamenti fissi di caccia. La nuova legge interviene sulle modalità di costruzione dei capanni. Si potranno costruire manufatti che non alterino il paesaggio, realizzati in legno o materiali leggeri, ancorati al suolo ma senza opere di fondazione.
Sul tema i Sindaci di Palazzuolo sul Senio, Cristian Menghetti e di Marradi, Tommaso Triberti evidenziano alcune perplessità. «Questa norma - affermano i primi cittadini - non tiene in considerazione delle centinaia di capanni storici in pietra e muratura disseminati nell’Appennino. Per questo abbiamo voluto intraprendere iniziative su più fronti per mettere in luce il problema e dare una mano ai tanti appassionati che anno dopo anno curano i propri capanni generazione dopo generazione». Oltre alle associazioni venatorie ed altre amministrazioni comunali, i Sindaci hanno coinvolto la Provincia di Firenze, trovando ampia disponibilità da parte dell’Assessore Renzo Crescioli, il quale ha condiviso sin da subito la necessità di verificare lo stato di fatto, chiarire tutti gli aspetti tecnici, e portare all’attenzione della Regione Toscana la questione. Non a caso lo stesso assessore Crescioli ha sottolineato come «ci siamo già attivati con l’Assessore regionale Salvadori per affrontare questo tema e siamo in attesa di incontrarlo. Vi è un legame tra questi manufatti e la loro funzione originaria che va tutelato perché rappresenta un valore storico e sociale per l’area appenninica».
Il sindaco marradese Triberti ricorda inoltre come «in un incontro organizzato a Marradi con la Provincia abbiamo valutato delle soluzioni concrete che proporremo alla Regione. Il bisogno che ha mosso la norma è comprensibile ma non si può sacrificare un pezzo di storia locale e questo non riguarda certamente solo i nostri due comuni. L’impegno a trovare una soluzione è massimo e i tempi stretti quindi chiediamo la disponibilità a velocizzare gli incontri per non giungere a ridosso della scadenza già troppo vicina e creare il caos tra chi vive il territorio». Ed ancora: «viviamo luoghi con delle criticità ma anche tante risorse, il nostro impegno - conclude il primo cittadino di Marradi - deve essere quello di minimizzare le prime e valorizzare le seconde attraverso la nostra storia e il nostro ambiente».
A queste considerazioni fa eco il collega di Palazzuolo sul Senio. Per il Sindaco Menghetti infatti «la nuova norma era necessaria per fare chiarezza sulla tipologia di capanni che possono essere costruiti ed evitare abusi, purtroppo però è talmente generica che non tiene in considerazione la nostra cultura rurale e le centinaia di capanni storici presenti sul crinale appenninico, alcuni dei quali anche accatastati, che a causa di questa modifica legislativa potrebbero chiudere i battenti dopo secoli di tradizione. Per questo - conclude Menghetti - ci siamo attivati subito coinvolgendo le associazioni venatorie ed altri amministratori comunali e provinciali, con l’obiettivo di sensibilizzare la Regione Toscana e dare una risposta ai tanti appassionati».


09/01/2014 13.55

Comune di Palazzuolo sul Senio


provincia.fi.it
 
Sicuramente i comuni giocano un ruolo importante, ed è per questo che le nostre aavv si dovranno attivare per una vera e propria concertazione con i consigli comunali..
 
Via libera a maggioranza, dall’aula alla proposta di modifica della legge per la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio, le norme che regolano gli appostamenti fissi in Toscana. La legge in oggetto intende prorogare il termine del 28 febbraio al 28 maggio per la rimozione dei manufatti per gli appostamenti fissi che non hanno le caratteristiche di legge. L’atto è passato con 37 voti a favore, 3 contrari (Gazzarri, Romanelli e Mattei) e 2 astenuti (Chiurli e Tognocchi). “La proroga dei termini – ha detto Giovanni Santini, capogruppo Forza Italia nell’illustrare la modifica – dà la possibilità di avviare un rapporto di sollecitazione, di controllo e di messa in regola sul territorio. La preoccupazione legittima dei cittadini era quella che scattassero pesanti ammende e sanzioni penali. Ricordo che in Toscana si parla di 12 mila appostamenti fissi utilizzati da oltre 20 mila cacciatori e di altrettanti proprietari di fondi”. Santini, il capogruppo Pd Ivan Ferrucci e il capogruppo di Più Toscana-Ncd Antonio Gambetta Vianna avevano presentato un emendamento per prorogare i termini di 120 giorni, poi modificato a 90. Favorevole alla proroga il consigliere Pd Marco Spinelli. “La legge regionale – ha detto – stabilisce caratteristiche specifiche che le strutture devono rispettare per non rientrare nella categoria di ‘inusuali opere edilizie’. Questa modifica – ha concluso – offre uno strumento in più per mettere in chiaro la situazione”. Marta Gazzarri, capogruppo Idv, ha espresso un no convinto “a titolo personale, perché – ha detto – si tratta di un ennesimo favore ai cacciatori. Quei ‘cittadini speciali’ hanno avuto tutto il tempo per mettere in regola i capanni abusivi che proliferano nei nostri boschi”. Anche Mauro Romanelli (Gruppo misto) ha motivato il suo voto contrario: “I cacciatori per la politica toscana – ha detto – sono più urgenti delle frane. Hanno avuto tutto il tempo per ottemperare agli obblighi di legge”. Voto contrario anche da Fabrizio Mattei (Pd) “Ci sarebbe stato tempo – ha detto – per un’analisi approfondita in commissione. Non vedo la necessità di urgenza, mi sembra un blitz, una forzatura eccessiva”. “Insoddisfatto” si è dichiarato il consigliere Pd Pier Paolo Tognocchi. “Credo – ha detto – che della questione se ne sarebbe dovuta occupare la commissione competente e non sarebbe dovuta arrivare direttamente in aula. La Regione dovrebbe attenersi alle specifiche leggi in materia che descrivono in modo puntuale cosa si intende per abuso edilizio”. Marco Manneschi (Idv) ha spiegato che “la proposta è in vista di un riordino complessivo delle disciplina dei manufatti per l’esercizio della caccia da appostamento fisso all’interno della legge sul governo del territorio”. “In quest’ottica e con questi tempi – ha aggiunto il consigliere – la proroga è votabile”. Non si può parlare di sanatoria per il consigliere Loris Rossetti (Pd). “L’obiettivo – ha spiegato – era quello di dare dei chiarimenti in merito alle strutture. La norma si riferisce solo ai fabbricati con determinate caratteristiche, come quella di essere facilmente rimovibili. La proroga viene quindi incontro solo a questa categoria di strutture”. La proposta di legge, recependo una recente sentenza della Corte Costituzionale, prevede che la realizzazione dei manufatti per gli appostamenti sia soggetta alle leggi regionali sul governo del territorio e in materia di attività edilizia. La contrarietà del WWF Con una decisione dell’ultimo minuto, la Regione Toscana concede una proroga ai cacciatori titolari di appostamenti fissi non in regola con la recente legge che la stessa Regione ha emanato. Come se fosse una questione di primaria importanza, è stata approvata una leggina ad hoc per far slittare il termine del 28 febbraio; data in cui gli appostamenti fissi, che non rispondevano alle recenti norme emanate, dovevano essere rimossi. Ci sorprende la sollecitudine con cui la Regione Toscana ha agito in questo caso, mentre altre problematiche, di maggior rilievo e ben più urgenti, richiedono invece tempi di intervento lunghissimi. Questo sembra non valere per i cacciatori toscani ai quali da sempre viene riservato un trattamento speciale e di favore. Per venir loro incontro, si modifica e si adatta ogni norma alle loro esigenze. Per gli altri cittadini tutto questo non accade. Ai titolari degli appostamenti fissi non in regola era già stato concesso di terminare la stagione di caccia fissando al 28 febbraio il termine per lo smantellamento, ma questo non è bastato e temiamo altre sorprese riguardo quegli appostamenti. Ancora una volta, è necessario sottolineare l’asservimento della Regione Toscana alla lobby dei cacciatori. La Regione dovrebbe lavorare nell’interesse della collettività e non nell’interesse di una categoria.


fonte:gonews.it

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A codesta Marta Gazzarri, proporrei un bell'ombrello di incerato da mettere ed aprire dove dico io............


Mi piacerebbe sapere quanti capanni ha visto con i suoi occhi.

Che lesionati!
 
Cct: In Toscana importante risultato sugli appostamenti di caccia

Cct: In Toscana importante risultato sugli appostamenti di caccia

Venerdì 07 Novembre 2014

Dopo molte battaglie, concrete e di principio, dalla regolamentazione dei capanni al riconoscimento della caccia come attività presente sul territorio e utile all’economia agricola, Arcicaccia, Federcaccia e Anuu, riunite nella Confederazione dei Cacciatori Toscani, ottengono un importante risultato. Il 29 ottobre scorso il Consiglio Regionale Toscano ha approvato il testo definitivo della proposta di legge 282 “Norme per il governo del territorio”. In attesa della pubblicazione ufficiale sul BURT, la CCT esprime il proprio apprezzamento per l’approvazione di alcuni emendamenti per i quali si era spesa e che consentono di dare soluzioni positive ed innovative a materie pertinenti l’attività venatoria.

Arriva a compimento, grazie all’impegno della CCT, il cammino avviato in gennaio in tema di appostamenti con la modifica della legge regionale sulla caccia (3/94); vi erano state due proroghe alla
messa in regola dei detentori di appostamenti, con il fine di consentire che quelle modifiche trovassero accoglimento all’interno della nuova legge sul governo del territorio per le parti di comune interesse; adesso con l’approvazione del 29 ottobre scorso la partita può considerarsi conclusa.

Vengono inseriti nelle “Attività di edilizia libera” gli appostamenti fissi indicati dalla legge regionale sulla caccia, così come modificata nel gennaio scorso e che all’articolo 6 bis definiva le caratteristiche dei manufatti; da sottolineare che il manufatto non è soggetto a rimozione fintantoché sussiste l’autorizzazione della Provincia.

Si chiarisce inoltre che per gli appostamenti fissi realizzati in maniera diversa (articolo 34, comma 6 quater della LR3/94) ed autorizzati dalla provincia si potrà procedere con la SCIA. Decisamente innovativi i punti che consentono la realizzazione di “Manufatti per l’attività agricola e per il ricovero di animali domestici” e per “Interventi sul patrimonio esistente con destinazione d’uso non agricola” che aprono fra l’altro spazi alla crescita della collaborazione tra mondo agricolo e venatorio.

In dettaglio, è possibile realizzare nuovi manufatti, fatto salvo il rispetto della pianificazione territoriale ed urbanistica predisposta dai comuni. I nuovi annessi, questo il dato saliente, potranno essere utilizzati anche da soggetti diversi dagli imprenditori agricoli: gli agricoltori potranno, per esempio, costruire ricoveri per cani e consentirne l’utilizzo ad altri.

Si potrà poi intervenire, sempre ove previsto dagli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica
comunali, sul patrimonio edilizio esistente con destinazione non agricola per renderlo idoneo alle
esigenze connesse all’attività venatoria secondo quanto sarà definito dal regolamento attuativo della
legge sulla caccia.


Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)
 
Buongiorno a tutti...ma questa legge al Senato si sa quando è prevista oppure ancora siamo in alto mare?
 
Via libera a modifiche a legge su postazioni fisse

Via libera a modifiche a legge su postazioni fisse

Alcuni emendamenti introducono una semplificazione delle norme che in ogni caso tengono conto della recente evoluzione della giurisprudenza costituzionale
Via libera all’unanimità, da parte della commissione Agricoltura del Consiglio regionale, presieduta da Loris Rossetti del Pd, alla proposta di modifica della legge per la protezione della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio, in altre parole delle norme che regolano gli appostamenti fissi in Toscana.
Il testo, brevemente illustrato da funzionari della Giunta, è stato emendato e modificato nel corso di un dibattito che ha visto la partecipazione, fra gli altri, dei consiglieri Antonio Gambetta Vianna di Più Toscana Fcp, Giuseppe Benedetti del Pdl, Pier Paolo Tognocchi del Pd, Claudio Marignani del Pdl e Marco Spinelli del Pd.
La proposta di legge, recependo una recente sentenza della Corte Costituzionale, prevede che la realizzazione dei manufatti per gli appostamenti sia soggetta alle leggi regionali sul governo del territorio e in materia di attività edilizia.
Gli emendamenti approvati in commissione determinano tuttavia una semplificazione della proposta avanzata dalla Giunta. Adesso sul testo è chiamata a lavorare l’Assemblea regionale. (mc)


31/10/2013 11.56

Regione Toscana
 
Assessore su nuova normativa per appostamenti fissi

Assessore su nuova normativa per appostamenti fissi

06/11/2013

Apprezzamento per il testo approvato oggi dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta, in merito agli appostamenti fissi di caccia. E' quanto intende esprimere l'assessore all'agricoltura e alla caccia Gianni Salvadori, in relazione a un provvedimento che pone fine alla situazione di incertezza derivante dalla recente evoluzione della giurisprudenza in materia.



"I manufatti realizzati dai cacciatori toscani esclusivamente a fini venatori sono da oggi inquadrati nella più ampia disciplina del governo del territorio di cui alla legge regionale 1/2005 - spiega l'assessore - Si procede infatti a indicarne le caratteristiche strutturali degli appostamenti, che devono essere in legno o altro materiale leggero, semplicemente ancorati a terra, privi di opere di fondazione e di qualunque dotazione che ne consenta l'utilizzo abitativo, nonché a delineare gli adempimenti autorizzativi da seguire".



L'assessore sottolinea anche l'importanza dei tempi previsti per l'adeguamento delle strutture esistenti alla nuova normativa. Adeguamento che dovrà avvenire entro il 28 febbraio 2014.


05/11/2013 18.10
Regione Toscana


fonte:
met.provincia.fi.it
 
Toscana: arriva nuova normativa sugli appostamenti di caccia

Toscana: arriva nuova normativa sugli appostamenti di caccia

Al Consiglio Regionale della Toscana arriva una norma che cambierà le regole per gli appostamenti fissi di caccia. E' stata infatti illustrata in Commissione Ambiente una nuova proposta di legge della Giunta che interviene sulle modalità di costruzione dei capanni. Si potranno costruire manufatti che non alterino il paesaggio, realizzati in legno o materiali leggeri, ancorati al suolo senza opere di fondazione.

Dovranno essere manufatti “realizzati in legno”, con “materiali leggeri” o “tradizionali, tipici della zona e prescritti dalla disciplina comunale del territorio rurale”, potranno essere “semplicemente ancorati al suolo”, quindi “senza opere di fondazione, salvo diverse disposizioni contenute nella disciplina del Comune di riferimento” e “non dovranno avere dotazioni che ne consentano l’utilizzo abitativo, ancorché saltuario o temporaneo”. L’attività venatoria è prossima ad una modifica. In tema di appostamenti fissi, infatti, la Regione Toscana, anche per tener conto della recente evoluzione giurisprudenziale, ha redatto una proposta di legge per un “intervento organico”..

Le linee di indirizzo sono state illustrate in commissione Ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd), chiamata ad esprime un parere secondario sulle parti di propria competenza e quindi quelle attinenti la salvaguardia e la tutela del territorio. La commissione ha espresso un parere positivo unanime e senza rilievi, tra cui spicca il voto del capogruppo Idv Marta Gazzarri, da sempre contraria alla caccia. “Voto convinta questo testo – ha detto al termine dell’illustrazione dell’atto – perché fissa significativi paletti alle modalità di costruzione degli appostamenti fissi”.

La proposta prevede che la “realizzazione di eventuali manufatti nel sito autorizzato all’esercizio dell’attività venatoria da appostamento, è soggetta alle disposizioni della legge regionale in materia di governo del territorio che disciplinano l’attività edilizia”. La realizzazione è “consentita a condizione che non comporti alcuna alterazione permanente dello stato dei luoghi e rispetti eventuali disposizioni previste dagli strumenti della pianificazione territoriale o urbanistica comunale”.

Prevista anche una norma transitoria, che non può e non deve intendersi come “sanatoria”, hanno spiegato i tecnici degli uffici regionali, per stabilire che “gli appostamenti fissi autorizzati precedentemente all’entrata in vigore della nuova legge, devono essere rimossi entro il 28 febbraio 2014”. Una norma pensata proprio per venire incontro ai cacciatori e dar loro la possibilità di “adeguarsi alla nuova disciplina.

(Consiglio regionale della Toscana)


[h=2]Sì a capanni in legno ancorati al suolo: arriva nuova norma in Toscana[/h]
 
Visto che il testo cosi come l'ho letto è molto generico...mi chiedo.
1) Per i capanni ai colombacci, fatti quasi esclusivamente con tubi innocenti, come ci si deve comportare?

2) Quando si dice che devono essere rimossi entro il 28 febbraio, cosa significa?

Mah...
 
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