Ricorso al T.A.R. Sardegna contro il calendario venatorio regionale sardo 2013-2014.

Tutte quelle che emettono i rispettivi calendari entro Maggio oltreché quelle che ovviamente sono provviste di tutto cio' che le attuali norme impongono...PFV e VAS non scaduti e adeguate motivazioni se superano i pareri ISPRA...
Emettere calendari venatori entro Maggio si riesce a salvare la stagione anche in caso di ricorso accolto dal TAR avendo tutto il tempo per emetterne un altro o apporre le modifiche richieste entro Agosto..
Se vuoi dei nomi...Emilia Romagna, Veneto, Marche, Lombardia ( l'unica che emette ancora con legge regionale )..e penso altre ancora...

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Voi al TAR siete ancora inattaccabili in quanto siete l'unica Regione che emette ancora il calendario con legge regionale e non con delibera amministrativa...

infatti volevo i nomi... Grazie :)))
 
Bella domanda Maurizio...nel senso che finchè abbiamo il calendario in legge (questo per me è l'ultimo anno) abbiamo il culo parato ma poi....comunque da quello che so il PFVR dovrebbe essere quasi pronto.
 
Mi sa che i prossimi siamo noi...........................[19][19].

Nicola noi siamo rimasti l'ultima Regione con il calendario venatorio emanato tramite legge regionale, pertanto il Tar non può far nulla.....è comunque sicuro che sarà l'ultimo anno anche perchè mi aspetto un imminente ricorso alla Corte Costituzionale (visto che siamo rimasti gli unici).
Discorso diverso invece per il calendario provinciale e questione Piano Faunistico di Bergamo, li purtroppo sai come la penso.....
 
Voi al TAR siete ancora inattaccabili in quanto siete l'unica Regione che emette ancora il calendario con legge regionale e non con delibera amministrativa...

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Non per questo Ozannagh, ma per altri motivi riguardanti pfv, spero di sbagliarmi.

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Nicola noi siamo rimasti l'ultima Regione con il calendario venatorio emanato tramite legge regionale, pertanto il Tar non può far nulla.....è comunque sicuro che sarà l'ultimo anno anche perchè mi aspetto un imminente ricorso alla Corte Costituzionale (visto che siamo rimasti gli unici).
Discorso diverso invece per il calendario provinciale e questione Piano Faunistico di Bergamo, li purtroppo sai come la penso.....

Scusa Diego ho visto ora la tua risposta, in simultanea.
 
Credo che voi possiate capirmi, se non fosse che i miei cani vivono con me, in casa, con tutti i sacrifici, le rinunce, le corse, ma anche le soddisfazioni le coccole la compagnia che fanno a me e mia moglie, be oggi li cederei, loro non hanno colpa della deficenza di chi fa e amministra le leggi, meritano di andare a caccia il più possibile, che pena!
Se il 22 ottobre non fanno un miracolo è un macello.

Per Busmat, è vero che la Corsica è in Francia, però visto che parlano di UE, visto che i KC sono stati depositati al parlamento europeo, sarebbe bello chiedere come mai, nel giro di pochi km di mare che separano le isole cambino così tanto i parametri, ossia noi i tordi assolutamente no, in Corsica si, le cose sarebbero o la aprono anche a noi a gennaio e prima decede di febbraio o la chiudono in francia e allora si che scoppierebbe un gran casino!!!! Comunque vedremo, speriamo per il bene e prepariamoci al peggio...


Purtroppo i kc hanno valenza nazionale...non tengono conto delle distanze chilometriche tra 2 nazioni...
Lo stesso tuo discorso vale x Ventimiglia e Mentone....in Liguria...
 
Con tutte le cazzate che hanno scritto su questo calendario e che ogni 15 giorni viene pubblicata la correzione va' a finire che ci tocchera' pure ringraziare l'assessore? Mamma mia come siamo messi bene....
 
Il nostro comitato faunistico ha deliberato un nuovo calendario venatorio con apertura domenica 29 settembre, sembrerebbe senza modifiche al calendario precedente se non il recupero della giornata alla nobile stanziale di domenica 22 il giorno 13 ottobre.
Speriamo abbiano fatto le cose bene adesso per non incorrere in un altro ricorso da parte dei nostri "amici"
 
Il nostro comitato faunistico ha deliberato un nuovo calendario venatorio con apertura domenica 29 settembre, sembrerebbe senza modifiche al calendario precedente se non il recupero della giornata alla nobile stanziale di domenica 22 il giorno 13 ottobre.
Speriamo abbiano fatto le cose bene adesso per non incorrere in un altro ricorso da parte dei nostri "amici"

e il parere ispra non lo ha chiesto?mah rimango basito....
 
Dai... ci hanno tolto il dilemma per il 22: andare all'apertura o alla visita del Papa in Sardegna!!!
Vediamo il bicchiere mezzo pieno. Se si recupera la giornata... tanto di guadagnato. Era solo la fregola di inziare, finalmente.
Mannaggia! [dwarf.gif]
 
IO farei fare il calendario venatorio direttamente agli ambientalisti e farmi 2 risate su quello che ne verrebbe fuori....sarei convinto che ricorrerebbero pure sul loro stesso calendario
 
Si hanno fatto le cose benissimo!!!!
A gennaio tutta l'avifauna chiusa, si va solo al cinghiale e volpe con squadre organizzate, che bisogno c'è di fare ricorso? Ci siamo tagliati le palle da soli!


Per adesso e' cosi' a dicembre devono fare il prolungamento del calendario ma al massimo ai tordi si arrivera' al 20 gennaio scordiamoci le cacciate della 157/92 fino al 31 gennaio la comunitaria c'ha tagliato le gambe e quella maledetta della Prestigiacomo...

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Purtroppo i kc hanno valenza nazionale...non tengono conto delle distanze chilometriche tra 2 nazioni...
Lo stesso tuo discorso vale x Ventimiglia e Mentone....in Liguria...


Allora i tordi della Grecia cominciano la migrazione dal 20 di febbraio, quelli della Francia, Spagna, Portogallo etcc etcc uguale come caxxo e' che quelli che vengono in Italia la cominciano piu' di un mese prima? Ma andassero a farsi fottere questi buffoni e noi che gli diamo fior di stipendi...
 
Si hanno fatto le cose benissimo!!!!
A gennaio tutta l'avifauna chiusa, si va solo al cinghiale e volpe con squadre organizzate, che bisogno c'è di fare ricorso? Ci siamo tagliati le palle da soli!

Si infatti leggevo adesso anche io questa modifica al calendario, come sempre anche quest'anno ci fregheranno i soldi, infatti se con la riunione del comitato faunistico del 22 ottobre non cambieranno le cose la caccia chiuderà il 29 dicembre per tutti coloro che non vanno a caccia di cinghiale e per tutti invece si perderanno anche le giornate dei giovedi' di gennaio.

Che dire, sempre peggio.
 
In attesa della sentenza

In attesa della sentenza

09/09/2013

Ormai è un fatto fisiologico, non esiste stagione venatoria che non annoveri un ricorso al Tribunale Amministrativo presentato dalle varie Associazioni ecologiste. Il più delle volte gli anti-caccia chiedono la sospensione del calendario venatorio sulla base di motivazioni fantasiose, forzature che spesso vengono rispedite al mittente.
Questa volta però, alcune delle argomentazioni sostenute hanno un loro effettivo peso, si tratta di problemi atavici che riguardano il nostro mondo, basti pensare che dal momento della sua emanazione, la L.R. 23 del 1998 è attuata solo in parte e la pianificazione dell'attività venatoria in Sardegna segue metodiche ben lontane da quelle indicate dalla nostra legge quadro sulla caccia, la 157 del 1992. Dicono bene gli ambientalisti: non sono bastati alla classe politica regionale sarda più di vent’anni dalla legge nazionale e quindici dalla legge regionale per attuare alcuni dei punti fondamentali del quadro normativo in tema di caccia.
La nostra è una situazione unica su tutto il panorama nazionale e il terreno del diritto potrebbe risolvere un problema lasciato insoluto dalla politica.
Veniamo al punto, se i giudici del TAR dovessero dar ragione ai nostri detrattori, dovrebbe vedere la luce "coattivamente" il mai nato piano faunistico-venatorio regionale figlio dei piani faunistici che ogni provincia ha stabilito e che prevedono almeno due Ambiti Territoriali di Caccia per Provincia. Una vera rivoluzione per noi cacciatori.
Su Ars Venandi abbiamo spesso parlato dei pregi e difetti degli ATC dando democraticamente voce ad ogni pensiero nell'ottica del confronto costruttivo. È emerso che noi cacciatori sardi siamo divisi fra chi vive nei piccoli centri e chi dalle grandi città si sposta su tutto il territorio regionale, questo è il punto cardine su cui ruota il ricorso degli ambientalisti: il legame cacciatore-territorio contemplato prima dalla 157 e poi dalla 23 ma mai messo in atto.
Gli ambientalisti non sanno che se dovessero essere istituiti gli ATC e se questi miracolosamente venissero amministrati da persone competenti, rischieremo di cacciare 5 giorni a settimana, la caccia di selezione ai nostri ungulati diverrebbe in breve una realtà, la caccia alla lepre e alla pernice verrebbe prolungata fino a dicembre, i ripopolamenti diverrebbero una routine e i cacciatori aumenterebbero considerevolmente; questi sono solo alcuni degli svantaggi per loro ma dei vantaggi per noi. Fatto salvo che questa è una visione ultra-ottimistica di una possibile soluzione, la caccia in Sardegna ha bisogno di una svolta.
Solo i giudici del TAR potranno risolvere la controversia e solo loro saranno in grado di sbloccare questo stato di stallo che ci logora giorno dopo giorno, stagione dopo stagione.

fonte:arsvenandisardegna.it
 
Caccia in Sardegna, l'apertura è stata posticipata il 29 settembre 2013

Caccia in Sardegna, l'apertura è stata posticipata il 29 settembre 2013

21/09/2013

Il Comitato Regionale Faunistico riunitosi in data odierna ha emanato un nuovo calendario venatorio che prevede l'apertura alla nobile stanziale il 29 settembre 2013. Le 3 giornate di caccia alla nobile stanziale sono previste per il 29 settembre, 6 e 13 ottobre 2013. Il prossimo 22 ottobre è stato riconvocato il Comitato faunistico regionale che dovrà esaminare l'intero parere dell'Ispra e verificare la possibilità di variare il calendario secondo le indicazioni dell'Istituto che, però, non sono vincolanti. Nel frattempo è stato già aperto un Tavolo di confronto per il problema della caccia al tordo: "in Corsica si chiude il 20 febbraio - ha spiegato l'assessore - mentre in Sardegna si chiude il 20 gennaio. In regioni così vicine questa prescrizione deve essere rivista studiando la migratoria e quindi adeguando la normativa regionale o quella comunitaria".

In allegato il parere dell'ISPRA relativo al calendario venatorio 2013/2014:

:arrow: Parere_Ispra_low.pdf

fonte:arsvenandisardegna.it
 
Il problema generalizzato in Italia è la presenza negli uffici caccia di quasi tutte le Regioni di assessori e dirigenti che non sanno nulla di caccia e non gliene frega nulla di caccia...
Dove questi signori SUPER PAGATI hanno l'umiltà di chiedere collaborazione per fare le cose giuste i risultati si vedono e si sono visti....
Il problema è che quasi sempre la materia caccia viene messa ai margini dei lavori regionali e quasi ovunque ci se ne ricorda dopo i termini fisati x legge...il 15/06...
A questo punto o si fanno le cose super bene..e loro non ne sono capaci...o ci sono sempre perennemente ogni anno seri rischi che si perdano giorni di caccia....
 
Credo che voi possiate capirmi, se non fosse che i miei cani vivono con me, in casa, con tutti i sacrifici, le rinunce, le corse, ma anche le soddisfazioni le coccole la compagnia che fanno a me e mia moglie, be oggi li cederei, loro non hanno colpa della deficenza di chi fa e amministra le leggi, meritano di andare a caccia il più possibile, che pena!
Se il 22 ottobre non fanno un miracolo è un macello.

Per Busmat, è vero che la Corsica è in Francia, però visto che parlano di UE, visto che i KC sono stati depositati al parlamento europeo, sarebbe bello chiedere come mai, nel giro di pochi km di mare che separano le isole cambino così tanto i parametri, ossia noi i tordi assolutamente no, in Corsica si, le cose sarebbero o la aprono anche a noi a gennaio e prima decede di febbraio o la chiudono in francia e allora si che scoppierebbe un gran casino!!!! Comunque vedremo, speriamo per il bene e prepariamoci al peggio...
 
Richiesta rettifica art. 12 Cal. Ven. 2013/2014

Richiesta rettifica art. 12 Cal. Ven. 2013/2014

Martedì 08/10/2013

Richiesta rettifica art. 12 Cal. Ven. 2013/2014 e ripristino della giornata del 1° Novembre.


Spettabile Assessorato all'Ambiente. Via Roma, 80 09123 – CAGLIARI


E, p.c. ai componenti il CRF


E, p.c. Agli organi di Stampa


Oggetto: Richiesta rettifica art. 12 Cal. Ven. 2013/2014 e ripristino della giornata del 1° Novembre.


Gentilissimo Assessore,

presumo che Lei sia già a conoscenza del malumore manifestato da tantissimi cacciatori in merito alla prima stesura del Calendario venatorio 2013/2014, inasprito ulteriormente dall'ennesima beffa avvenuta con l'annullamento sancito dall’Ordinanza del TAR n° 303 del 17/09/13 e dal successivo calendario pubblicato sul Buras n° 43 del 20 Settembre 2013.
Spiace ricordarLe che in un incontro informale avuto tra alcune AA.VV., e i rappresentanti degli armieri, avvenuto a Cagliari l’8 maggio 2013, alla quale partecipò anche il sottoscritto, Lei disse che quest'anno, avendo un anno di esperienza in più avrebbe stilato un calendario venatorio più consono alle esigenze dei cacciatori sardi.
Nella sopracitata riunione, ci chiese anche di preparare una proposta di calendario venatorio, promettendo che Lei l'avrebbe fatta propria, per presentarla poi ai componenti del CRF. Nonostante la Sua promessa, sappiamo come è andata a finire: la proposta non stata neanche presa in considerazione!
Con la presente, se ne ha facoltà, Le chiediamo almeno di intervenire per modificare l'11 capoverso dell'Art. 12 del calendario venatorio 2013/2014 il quale recita:
“E’ sempre vietato: […] l’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle Zone di protezione speciale (ZPS) e delle zone umide (laghi, stagni, paludi e lagune d’acqua dolce, salata, salmastra). E’ vietato altresì sparare, con l’utilizzo di tale munizionamento, in direzione delle stesse zone ad una distanza inferiore a centocinquanta metri”.
Facciamo presente, inoltre, come già evidenziato lo scorso anno, con nostra nota n° 45/12 del 20/08/2012, che tale locuzione non concorda con quanto stabilito dal D.M. n° 184 del 17/10/2007, che prevede il divieto dell'utilizzo dei pallini in piombo solo nelle zone umide situate all'interno delle ZPS.
Lo scorso anno, ritenemmo un errore di trascrizione il divieto di utilizzo di pallini in piombo esteso a tutta l'area delle ZPS, invece nell'incontro avuto a Cagliari tra l'Ufficio Legale della nostra
Associazione e alcuni funzionari del Suo Assessorato appurammo invece che si trattava di una precisa scelta dei “Suoi” funzionari.
Si spera che nella prossima riunione del CRF, prevista per il prossimo 22 ottobre Lei possa esercitare la Sua Autorità, per far capire ai funzionari che in nessuna Regione di Italia è previsto il divieto totale dei pallini in piombo all'interno delle ZPS.
Sul punto portiamo all'attenzione Sua e dei Suoi funzionari i risultati di un convegno, tenutosi lo scorso 3 luglio a Bologna, sul tema “Il piombo nelle munizioni: nuove evidenze scientifiche per soluzioni sostenibili” promosso e organizzato dal C.N.C.N. (Comitato Nazionale Caccia e Natura), in collaborazione con Federcaccia e Arcicaccia e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
I lavori sono iniziati con la presentazione, a cura del dott. Mario Ge, Segretario Generale AFEMS, dello studio di due ricercatori svedesi, Ulf Qvarfort (Swedish Defence Research Agency) e Christer Holmgren (Swedish Environmental Agency), dal titolo “Il piombo nella selvaggina – Studio sulla bioaccessibilità dei frammenti di piombo metallico”.
A seguire c'è stato l'intervento del Prof Angelo Moretto (Università degli studi di Milano) e Piermannuccio Mannucci (Direttore Scientifico, Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico Milano), i quali hanno presentato il loro studio dal titolo “Piombo nella carne di cacciagione e implicazioni per la salute dell’uomo”.
Orbene questi autorevoli studiosi sono giunti alla conclusione, in piena sintonia con l'EFSA, della non pericolosità per la salute umana della carne di selvaggina cacciata con munizioni di piombo.
Con particolare riferimento alla realtà italiana, i Proff.ri Moretto e Mannucci hanno concluso che non ci sia un rischio di significativo aumento del carico corporeo di piombo per il consumatore italiano di selvaggina cacciata con munizioni di piombo. Sulla base dei dati EFSA, proseguono gli studiosi, è possibile sostenere che il contributo del piombo contenuto nella carne della selvaggina è trascurabile, e anche il caso peggiore calcolato con i dati della dieta italiana prevede un contributo non superiore a quello derivante da altri alimenti di uso comune.
In conclusione, questi studi dimostrano sulla base di incontestabili dati medico-scientifici contrariamente alla posizione assunta dall'ISPRA e fatta propria dai funzionari facenti parte del Suo
Assessorato, come sia assolutamente irrilevante per la salute umana la consumazione di selvaggina cacciata con munizioni di piombo.
Si chiede inoltre il ripristino della giornata di caccia del 1° novembre, assolutamente legittimo in quanto l’art. 18 comma 5 della L. 157, prevede il silenzio venatorio nei giorni di Martedì e Venerdì in quelle Regioni dove si può cacciare per tre giornate, scegliendo sui cinque giorni della settimana, ad eccezione appunto del Martedì e Venerdì.
Se non riuscirà a modificare neanche questo divieto, si paleserebbe ancora una volta l'accanimento verso la nostra categoria e la Sua impossibilità di intervenire.
Certi di un benevolo accoglimento della presente, e in attesa di riscontro ai sensi della L. 241/90, si coglie l'occasione per porgere cordiali saluti.

Il Presidente Regionale CPA


Marco Efisio Pisanu


fonte:arsvenandisardegna.it
 
Non potevi fare analisi migliore ......il grosso del problema sta proprio qui.Ci sono persone come già scritto in altro post qui sul forum che potrebbero sostituire egregiamente certi incompetenti ......
 
In pratica e' stato fatto ricorso perche' il CV non e' stato presentatio all'ISPRA ....quindi il parere di detto inutile ente non e' vincolante ma se li bypassi allora fanno ricorso e ti bloccano la stagione....ma sti' giudici cosa interpretano?
 
Biancareddu firma decreto per inizio attività venatoria domenica 29 settembre

Biancareddu firma decreto per inizio attività venatoria domenica 29 settembre

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CAGLIARI, 25 SETTEMBRE 2013
– L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Andrea Biancareddu ha firmato il decreto che disciplina l’attività venatoria per la stagione 2013/2014. A seguito delle modifiche, in ottemperanza all’ordinanza di sospensione emanata dal Tribunale Amministrativo Regionale, il decreto conferma l’apertura generale della caccia domenica 29 settembre.

fonte:regione.sardegna.it
 
In pratica e' stato fatto ricorso perche' il CV non e' stato presentatio all'ISPRA ....quindi il parere di detto inutile ente non e' vincolante ma se li bypassi allora fanno ricorso e ti bloccano la stagione....ma sti' giudici cosa interpretano?

In questo caso non interpretano, ma applicano la legge.
Le Regioni sono obbligate a chiedere il parere ispra. Il fatto che non sia vincolante, non vuol dire che possono sbattersene e amen, ma devono motivare puntualmente ove decidessero di superarlo.
 
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