g) sanzione amministrativa da euro 103 a euro 619 per chi esercita la caccia in violazione degli orari consentiti o abbatte, cattura o detiene fringillidi in numero non superiore a cinque; se la violazione e’ nuovamente commessa, la sanzione e’ da euro 206 a euro 1.239;


Scusate, vuol dire che ritorna ad essere un amministrativa, l'anno scorso anche un solo fringillide era penale o almeno cosi diceva la vigilanza?

Il provvedimento di deroga, ad eccezione di quelli adottati ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 1, lettera b), della direttiva 2009/147/CE, e’ pubblicato nel Bollettino Ufficiale regionale almeno sessanta giorni prima della data prevista per l’inizio delle attivita’ di prelievo.

E questo che tipo di prelievo in deroga sarebbe????? quello per le famose caccie tradizionali?????
 
LOMBARDIA: UNO SPIRAGLIO PER LA CACCIA IN DEROGA. INCONTRO REGIONE-ISPRA. ORA SI SPERA NELLA VOLONTÀ POLITICA.
2 Ottobre 2013
Se ci sarà la volontà politica di farlo potrebbe saltare fuori un atto amministrativo per la caccia in deroga alla peppola, frosone e fringuello. Cosa è cambiato rispetto al mese di settembre e dopo che i consiglieri regionali Parolini e Rolfi sono andati a Bruxelles ? E' cambiato che ieri in Regione Lombardia l'assessorato caccia con alcuni consiglieri hanno incontrato l'ISPRA ( un incontro pare segretissimo ...da carbonari) , che ha fornito dati interessanti (fosse vero...) e che con un po' di buon senso e volontà potrebbero servire per attuare in fretta una delibera per aprire, seppure con numeri e giornate limitate, le deroghe tanto attese. Nel frattempo monta la polemica in Lombardia sul metodo di assegnazione dei presicci e non si capisce come Bergamo, che ha la metà dei capanni rispetto a Brescia, sono stati concessi solo 1000 uccelli di cattura. Non c'è proporzione e non si comprende il criterio con cui è stata applicata questa assegnazione. In ogni caso in attesa che i "politici" si mettano in testa che non possono bloccare le caccie tradizionali e con esse un indotto che in termini di fatturato e lavoro non sono poca cosa, martedì 8 ottobre l'ACL ha promosso un presidio in Regione per sollecitare i politici in questo senso e provvedere ad una delibera per le deroghe.

Caccia & Dintorni - La redazione
 
07/09/2013

L'eurodeputato Andrea Zanoni risponde all'assessore all'Agricoltura Gianni Fava che di fronte alla bocciatura della caccia in deroga vuole sfidare Roma e Bruxelles. “Fava stia al suo posto e faccia gli interessi degli agricoltori lombardi piuttosto che assecondare i pruriti dei cacciatori in deroga” “Invito l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava a dimostrare maggior rispetto per le leggi nazionali ed europee sulla protezione della fauna selvatica. La Lombardia, come tutte le regioni d'Italia e d'Europa, deve rispettare la direttiva Ue Uccelli senza fare false promesse alla lobby dei cacciatori”. E' la risposta dell'eurodeputato ALDE Andrea Zanoni alle dichiarazioni di Fava che, di fronte alla bocciatura della caccia in deroga per la stagione 2013/2014 presentata dalla Regione Lombardia da parte del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, si propone di cambiare la legge italiana e pure quella europea. “Fava la smetta di parlare a vanvera, il processo di modifica delle direttive è lungo e parte da basi scientifiche e dalle istanze di tutti i paesi membri – attacca Zanoni – Non e certo una regione a determinare modifiche in una direttiva Ue solo per accontentare i pruriti di una sparuta minoranza di cacciatori”. “Fava prenda piuttosto nota che le prossime modifiche alla Direttiva Uccelli riguarderanno quasi sicuramente solo la riduzione delle specie cacciabili ovvero verranno protetti l'Allodola e molto probabilmente anche la Marzaiola – continua l'eurodeputato – L'assessore pensi piuttosto ai problemi dell'agricoltura e a come aiutare gli agricoltori lombardi invece di perdere tempo in chiacchiere continuando ad illudere il credulone popolo dei cacciatori lombardi”. Dopo il parere negativo del Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri alla richiesta, formulata dallo stesso Fava, in merito all'esercizio della caccia in deroga per la stagione 2013/2014, parere che ha ricordato “le pesanti sanzioni pecuniarie a cui si andrebbe incontro con l'approvazione di un atto non conforme", Fava si è proposto di “modificare la Legge nazionale 157/92 e, soprattutto, modificare la 'Direttiva Uccelli', al fine di riconoscere dignità a queste cacce tradizionali". “A Fava ricordo che già l'anno scorso la Regione Lombardia ha dovuto fare marcia indietro sulla caccia in deroga con la coda tra le gambe sotto la minaccia delle sanzioni europee – conclude Zanoni – Pensi a come far rispettare la Direttiva Uccelli invece che fantasticare su impossibili modifiche pro cacciatori in deroga”.

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

Di contro la regione ha attuato una delibera x la caccia in deroga dello storno dal 15/9 al 31/10 ed un altra delibera x l apertura dei roccoli.... ovviamente verranno sospese a breve.... :rolleyes:
 
ANUU MIGRATORISTI: DEROGHE POSSIBILI.... ECCO COME ! OCCORRONO PERÒ SENSO DI RESPOSABILITÀ E CORAGGIO.
4 Settembre 2013
La possibilità di esercitare il prelievo in deroga non è un miraggio e non è assolutamente vero che ormai sia impossibile, per le Regioni interessate, predisporre e approvare i necessari provvedimenti in tempo utile per l’ormai imminente avvio ufficiale della stagione venatoria 2013/2014.

Ci sono tutte le condizioni tecniche e giuridiche per superare le ultime difficoltà sia a livello comunitario sia a livello regionale.

Ma per far questo occorre senso di responsabilità e il coraggio di dire le cose come stanno ai cacciatori senza illuderli con demagogiche promesse, con proposte insostenibili o fomentando il loro giustificato malcontento giocando allo scaricabarile delle responsabilità politiche tra livelli istituzionali coinvolti (europei, nazionali e regionali), perché così facendo non si risolvono i problemi ma, anzi, si rischia solo di perdere per sempre la possibilità di mantenere vive le nostre cacce tradizionali.

Se si vuole, oggi come oggi, dare delle certezze di base ai cacciatori (per poi con fatica e impegno risalire la china e riconquistare nuove e maggiori opportunità per il futuro), che ci piaccia o no, non è purtroppo possibile prescindere da alcune condizioni che la Commissione UE ha chiesto, rispondendo con delle recenti comunicazioni alla Regione Lombardia e alla Regione Veneto, siano rispettate per l’approvazione di una Delibera regionale sul prelievo in deroga 2013 che, in estrema sintesi, risultano essere le seguenti:

Limitare il prelievo in deroga solo ai cacciatori effettivamente interessati a tale forma di prelievo. Un limite massimo del 15-20 per cento del totale dei cacciatori di ogni regione potrebbe essere sufficiente a soddisfare entrambe le parti in causa.

Il prelievo dovrebbe svolgersi unicamente da appostamento fisso e temporaneo (preindicando il luogo di realizzazione) al fine di agevolare i controlli previsti dalla normativa, tenendo conto, comunque, della necessità di rispettare, in sede di rapporto tra le quantità prelevabili e gli impianti autorizzati al prelievo, il principio della piccola quantità prelevabile.

La segnatura dei capi prelevati in deroga va effettuata immediatamente subito dopo “l’atto dell’abbattimento” e il recupero su un apposito “carnet” (o sul tesserino venatorio regionale).

Vanno definiti periodi di prelievo che coincidano con il periodo di “passo pieno” delle specie interessate.

Le specie devono essere individuate tra quelle che godono di un favorevole stato di conservazione e il calcolo della piccola quantità prelevabile può essere effettuato direttamente dalle Regioni sulla base di contingenti da tempo soggetti a uno stretto sistema di monitoraggio, come ipotizzato nella risposta del Commissario Potocnik (n. E-004671/2013-I) che fornisca dati adeguati e pertinenti come per le specie residenti in Regione Veneto e Lombardia (bird resident) o sulla base di quanto affermato a pag. 89 della Guida interpretativa della Direttiva (versione inglese) ove è riportato un esempio per il calcolo della piccola quantità per la specie Porciglione.

La Commissione UE ha anche dato la propria disponibilità per la più ampia collaborazione per una corretta applicazione.

Chiediamo, quindi, di partecipare con determinazione a questi incontri onde chiudere la partita a livello comunitario per poi garantire la stessa determinazione a livello regionale rispettosa dei dettati europei, delle aspettative dei cacciatori e nello stesso tempo pienamente sostenibile nelle competenti sedi.

Bergamo, 04.09.2013

ANUUMigratoristi Stampa

Tratto da Caccia & Dintorni
 
Niente deroghe in Lombardia: lo ha ribadito l’assessore Fava che ha incontrato le associazioni venatorie.
Deroghe in Lombardia:DELUSIONE TOTALE da parte delle associazioni che al gran completo (FIDC- ANUU- ACL- Libera- Enalcaccia- CPA- Italcaccia- Arci) hanno incontrato in Regione l’assessore alla caccia Fava. Le deroghe non si fanno !
Solo ( forse ) un atto amministrativo sulla questione apertura roccoli.
L’assessore FAVA , sollecitato dai rappresentanti delle associazioni a più riprese,ha lasciato la riunione parecchio stizzito .
Nessuna apertura quindi sul fronte della caccia in deroga da parte dell’assessore lombardo della Giunta Maroni, anzi il suo è stato un atteggiamento di chiusura e anche critico nei confronti di chi lo ha attaccato per questo suo atteggiamento.
Tanto che ad un certo punto l’assessore ha lasciato la riunione rifiutandosi anche d’incontrare in seconda battuta Aurelio Guarneri ass.re alla caccia bresciano.
Potrebbe invece esserci una delibera per l’apertura dei roccoli per la cattura dei richiami vivi. Restano così a bocca asciutta i quasi 100.000 cacciatori lombardi che ogni anno versano oltre 6 milioni di euro nelle casse regionali con la tassa di concessione.
Nel frattempo i CUPAV di Brescia e Bergamo hanno individuato nella persona dell’avv. Bonsanto ( del foro di Bologna) la persona atta a rappresentarli a Bruxelles in un incontro da programmare.
E’ chiaro che a questo punto occorre che le associazioni lombarde, tutte, facciano sentire la loro voce attraverso una serie di manifestazioni e iniziative di protesta al mondo politico (Lega-Pdl) che della caccia e dei posti di lavoro se ne infischiano altamente, pensando solo alla poltrona, allo stipendio e alla cura del proprio “orticello”. Serve una risposta forte e immediata da parte di tutti.
IO NON CAPISCO PIù NULLA DI CHI SARà LA COLPA ......TANTE PROMESSE MENTRE PRENDONO IL VOTO POI .....LO PRENDIAMO SEMPRE IN QUEL POSTO


Caccia & Dintorni – La redazione


Tratto da http://www.cacciaedintorni.it/

Ciao vicki,articolo vecchio a cui si e' gia' risposto, come gia' detto se ricerchi per bene nel forum, discorso deroghe chiuso...ciao.
 
Interessante che qualcuno cerchi di resuscitare (quando fa comodo) il Cupav...per le deroghe e impianti di cattura purtroppo bisogna mettersi l'anima in pace.
Semmai ci sarebbe da fare pressioni per chiarire una volta per tutte la questione calendari provinciali e banca dati...il tempo sta passando velocemente.
 
Faccio gia fatica a comprendere situazioni complesse e complicate come quelle in materia di deroghe, ma dopo questa nota di Anuu la confusione e' totale.
Mi fido solo di quanto afferma l'amico Diego, e pertanto metto da parte ogni mia pia illusione per la prox stagione .......
 
Io ci provo... cosa volete che vi dica.. sono ottimista di natura!!
Non fucilatemi ma..... qualcuno sa di una eventuale speranza in extremis per una delibera?
Grazie e IBAL a tutti
 
é ormai chiaro che a caccia come una volta non si può più andare.Però se queste benedette deroghe possiamo averle rispettando certe regole
anche restrittive,ben vengano.Io apoggerò sempre chi sta lavorando seriamente per questo di,qualsiasi associazione siano.
 
Fabio aggiungi pure.....è proprio una presa per il culo!!!!!!
Qualcuno spieghi all'assessore che per le deroghe non è con l'Europa che si deve confrontare ma lo deve fare con quanto previsto dal 19 bis del 157/92...tutto il resto è fuffa e specchietti per quanti ancora credono a certe sceneggiate.
 
Io ci provo... cosa volete che vi dica.. sono ottimista di natura!!
Non fucilatemi ma..... qualcuno sa di una eventuale speranza in extremis per una delibera?
Grazie e IBAL a tutti

Aaaaaaaaaaaaaa :banghead::banghead::banghead::banghead:
Eheheheh scherzo Frankly.... bo io non ho piu sentito niente ma penso che almeno per quest anno nisba..
 
Qualcuno informato (Diego?) sa qualcosa sul progetto di legge depositato in Regione dal consigliere Parolini? Di cosa si tratta?
Grazie...
 
Ma la delibera fatta per l'apertura dei roccoli, questa volta è stata fatta "seriamente" o ha come al solito vita breve??
 
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