Anuumigratoristi lancia nuove prospettive per deroghe e calendari

una vera e sostanziale unità del mondo venatorio che potrà essere raggiunta solo con la costituzione di una nuova e unica Associazione dei cacciatori italiani.

E' l'unica via di uscita per il futuro.....della nostra passione, speriamo che si arrivi quanto prima a questo traguardo.
Saluti
 

Alberto 69

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Mercoledì 24/07/2013

Nel pomeriggio di martedì 23 luglio si è svolto, nell’ambito della 2a edizione di “VINIASSISI– La nostra terra”, rassegna dei vini di Assisi organizzata dal locale gruppo dell’ANUUMigratoristi, presieduto da Alvaro Antonini, il Convegno dal titolo “Fauna selvatica: una buona gestione grazie alla ricerca scientifica per maggiori certezze su calendari e deroghe”.
L’evento, ospitato nello Stadio Migaghelli di S. Maria degli Angeli, con lo splendido sfondo panoramico offerto dalla città di Assisi, ha visto una folta partecipazione di pubblico che ha seguito attentamente tutti gli interventi dei relatori chiamati a portare il loro contributo ai lavori che sono stati ottimamente introdotti e coordinati dal Presidente provinciale ANUUMigratoristi di Perugia, Eraldo Martelli. Presente anche il Presidente regionale, Vladimiro Boschi. Il Vice Sindaco di Assisi, Antonio Lunghi, ha dato il benvenuto nella città di Assisi a tutti i partecipanti. Franco Granocchia, delegato alla caccia della Provincia di Perugia, ha portato il saluto dell’amministrazione e ricordato l’impegno profuso sulle varie tematiche faunistico-venatorie, auspicando che in materia di deroghe possa prendere corpo un tavolo di coordinamento tra le regioni dell’Italia centrale maggiormente interessate.
Ha, quindi, preso la parola l’avv. Giovanni Bana, Past-President dell’ANUUMigratoristi che con un articolato e interessante intervento ha evidenziato come, nonostante le differenze della caccia italiana rispetto a quella praticata negli altri Paesi europei, bisogna riuscire ad adattare alla nostra realtà le direttive europee in materia per garantire anche ai cacciatori italiani gli stessi diritti e doveri dei loro colleghi europei.
L’avv. Bana ha sottolineato come ciò valga, in particolare, per la questione delle deroghe che vengono normalmente applicate in tutti i Paesi europei, seppure per specie e motivi diversi da quelli di interesse per l’Italia. Infine, l’avv. Bana ha evidenziato come recenti pronunciamenti della Commissione europea, in risposta a specifiche richieste avanzate da FACE, la Federazione delle Associazioni venatorie europee, chiariscano definitivamente e in maniera inequivocabile che le deroghe previste dall’art. 9 della Direttiva uccelli possono essere applicate a tutte le specie di avifauna inserite nell’allegato II della Direttiva e con particolare riguardo alle popolazioni stanziali, cioè dei contingenti nidificanti di dette specie migratorie nei diversi Paesi europei. Quindi, volendo fare l’esempio di qualche specie di grande interesse per diverse regioni italiane come Veneto, Liguria, Lombardia, Umbria, Toscana, ecc., è possibile lavorare per arrivare a provvedimenti di deroga per il prelievo dello storno e del fringuello nel pieno rispetto di tutte le disposizioni europee, a patto che le Regioni dispongano dei dati scientifici necessari a valutare tali contingenti nidificanti e, quindi, a calcolare le piccole quantità prelevabili.
Ha poi preso la parola Andrea Trenti, responsabile nazionale per le cacce tradizionali dell’ANUUMigratoristi, che ha illustrato nel dettaglio tutti i principali aspetti tecnici che devono caratterizzare un provvedimento amministrativo sulle deroghe per essere rispettoso delle indicazioni europee. Trenti ha, quindi, sottolineato l’importanza del ruolo che possono svolgere gli Osservatori regionaliper rendere disponibili i dati scientifici di riferimento a livello locale che possono essere adottati per supportare le motivazioni delle delibere in materia di deroghe e calendari.
Hanno portato un proprio contributo ai lavori anche Vasco Feligetti, Presidente provinciale del Club Italiano del Colombaccio, Daniel Tramontana, dell’Ufficio Avifauna migratoria di Federcaccia, e Umberto Sergiacomi, Direttore dell’Osservatorio faunistico della Regione Umbria, che ha sottolineato l’importanza delle informazioni fornite in merito alle precisazioni sulle deroghe espresse dalla Commissione europea, poiché ciò, in effetti, apre nuove opportunità di lavoro per impostare delibere corrette per il prelievo di storno efringuello, specie abbondantemente stanziali e nidificanti in Umbria.
Di grande spessore e rilevanza l’intervento dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Fernanda Cecchini, che ha dichiarato il suo apprezzamento per il tema assegnato al convegno e per le relazioni che lo hanno rispettato, portando preziosi elementi di informazione tecnico-scientifica e giuridica sulla materia della caccia. L’Assessore Cecchini ha condiviso l’importanza assegnata alla ricerca scientifica e ad un modo rigoroso di lavorare che, come insegna l’esperienza umbra, portano poi all’adozione di atti amministrativi corretti e difendibili di fronte a qualsiasi ricorso. Quindi l’Assessore Cecchini ha dichiarato la propria disponibilità ad approfondire le nuove informazioni colte dal Convegno per verificare la possibilità di avviare anche in Umbria l’iter necessario a definire un possibile provvedimento per il prelievo in deroga di storno e fringuello.
I lavori sono stati chiusi dall’intervento conclusivo del Presidente nazionale ANUUMigratoristi, Marco Castellani, che ha sottolineato l’importanza dei temi trattati e di un approccio tecnico-scientifico alla materia, scevro da qualsiasi tentativo di strumentalizzazione politica o anticaccia, per riuscire a dare visibilità esclusivamente alla verità, certezze giuridiche ai cacciatori e un futuro alle nostre cacce tradizionali, per il quale è però necessaria anche una vera e sostanziale unità del mondo venatorio che potrà essere raggiunta solo con la costituzione di una nuova e unica Associazione dei cacciatori italiani.

fonte: anuu stampa
 
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