se li sparino loro i piccioni.....

in questo per loro siamo utili e bravi....
ma per la Caccia, quella vera, hanno fatto apparire i veri cacciatori con un immaggine distorta e falsificata......

mentre dico ciò mi contemplo il colombaccio che si è posato sulla ringhiera del mio balcone e senza disturbarlo lo ammiro per la sua imponente bellezza ed al suo partire mi sorprende sempre ogni volta per il possente battito di ali, mentre in secondo piano e sullo sfondo sopra un cavo elettrico due tortore dal collare si alternano nel loro canto con la compagnia a pochi metri di un merlo che imperterrito discute con il suo richiamo con un altro consimile posto ad un centinaio di metri più in la!
mi rallegra e gioisce anche il sol guardare una simpatica gallina che ringrazio per le sue squisite uova che mi rende omaggio...., oggi apprendo che qualche bimbo non sa tutto questo....;
tutto questo e altro ancora vedono i miei occhi ed anche se miopi li apprezzo per quello che mi riescono fin'ora a dare, apprezzo il mio essere per il giusto valore che attribuisce alla vita, al rispetto della natura, al valore dell'educazione;
mi rattristo sapendo che molti grandi e bimbi di conseguenza, anche se pur non essendo miopi, non riescono a vedere oltre me....., si.... oltre il muro della manipolazione che gli "esperti" ci hanno fabbricato, a detta loro, per il nostro "bene"!

sono orgoglioso di essere un Cacciatore, e per tale causa ho imparato a guardare molte più cose da una diversa angolatura e prospettiva ed a ponderarle meglio rispetto a chi non lo è!

senza rancore per nessuno: quindi "oggi" sarei anche orgoglioso, se mi si presentasse l'ccasione, di poter rifiutare certi inviti.....

un saluto
 
ha perfettamente ragione rudi, anche se i panni del contadino, non dovrebbe essere gioioso vestirli... hanno da fare i conti ogni anno col mercato dei cereali, che tolte le spese, gli fa guadagnare una miseria.... ma qui ci sarebbe da aprire un'altra discussione...
 
Diego...tu sai come la penso.....per quanto mi riguarda.....vieterei quelle mattanze..........da aprile a fine agosto siamo i salvatori...da settembre a febbraio bifolchi......per quanto mi riguarda ,che gli mangino volentieri tutta la soia.....e gli caghino tutto sulle gronde....cosi' spende i soldi anche li!


Straquoto quanto scrivi!
 

titusmax

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«SONO 10 anni che c’è il problema, quattro che chiediamo il permesso alla Provincia. E solo qualche giorno che abbiamo iniziato a sparare». Valter Dolcetto è un agricoltore, abita a Canale di Ceregnano e ha 30 ettari a Cà Tron, nel comune di Villadose. «I colombi mangiano i semi, soprattutto quelli della soia, su tre ettari quest’anno ho dovuto seminare due volte, ci ho perso 500 euro — racconta —, vanno ghiotti di soia, ma anche di grano. La prima settimana, dopo la semina, è la peggiore».

Ma Dolcetto avrebbe voluto agire prima. «Quando abbiamo chiesto quattro anni fa di poter intervenire non è successo niente. Si sono messi in mezzo gli animalisti. Finalmente ce l’abbiamo fatta, ma la semina — spiega —, è iniziata a maggio, siamo un mese in ritardo, speriamo che l’anno prossimo si possa cacciare da subito».

Ogni agricoltore ha un suo cacciatore di fiducia. «Il mio è Tiziano Destro, di Villadose, va quando può — fa sapere Dolcetto —, ha il suo laccio di riconoscimento sul braccio, perché non è periodo di caccia quindi bisogna essere facilmente identificabili. Hanno fatto il corso, è tutto regolare». E gratis, l’agricoltore non paga nulla. Il problema dei piccioni che mangiano i semi di soia è diffuso in tutta la provincia. Ma non in maniera omogenea. Dietro casa di Dolcetto, a Ceregnano, la soia è salva.

«Nei miei campi a Villadose è un disastro perché vicino alla mia terra c’è un fabbricato rurale diroccato, lì è pieno di colombi, hanno nidificato — racconta —, e non posso farci niente. Non è mio ma gli uccelli vengono sulla mia terra a mangiare, si sentono a casa».

Infatti il cacciatore non può stare tutto il tempo a presidiare il campo, quindi il problema è solo tamponato, non risolto completamente. Anche se gli spari ripetuti mettono in allarme i piccioni che poi tornano con meno frequenza. Dolcetto non è l’unico in questa situazione.

Un altro richiedente che ha ottenuto l’ok da Palazzo Celio è Maurizio Minella, di Pincara. I suoi cacciatori sono Vittorio Padoan, anche lui di Pincara, e Raimondo Carli, cosentino residente a Fratta Polesine. Nel delta del Po, ad Ariano c’è Massimo Oliviero, il suo «selettore», si chiama così nel linguaggio tecnico il cacciatore, è Giuliano Bellettato, di Adria.

L’autorizzazione, con efficacia per tutta la durata del piano, prevede la possibilità di esecuzione degli interventi di controllo numerico solo nella fase sensibile dalla semina alla maturazione dei prodotti, ad insindacabile giudizio degli agenti di Polizia Provinciale delegati al coordinamento e vigilanza sulle attività autorizzate.

Ogni intervento deve essere documentato mediante compilazione di una scheda da parte degli operatori autorizzati. Le schede vanno consegnate all’ Ufficio Caccia della Provincia di Rovigo entro il 31 dicembre di ogni anno, pena la revoca della autorizzazione. Ma i piccioni non sono gli unici animali ad insidiare l’agricoltura, secondo Dolcetto altrettanta libertà di caccia andrebbe concessa per diminuire il numero di nutrie. «Fanno i buchi negli argini, sono troppe», spiega risoluto.
 
E poi a caccia aperta se ti beccano con un colombo ci scappa il penale :banghead:

Diego...tu sai come la penso.....per quanto mi riguarda.....vieterei quelle mattanze..........da aprile a fine agosto siamo i salvatori...da settembre a febbraio bifolchi......per quanto mi riguarda ,che gli mangino volentieri tutta la soia.....e gli caghino tutto sulle gronde....cosi' spende i soldi anche li!
 
Diego...tu sai come la penso.....per quanto mi riguarda.....vieterei quelle mattanze..........da aprile a fine agosto siamo i salvatori...da settembre a febbraio bifolchi......per quanto mi riguarda ,che gli mangino volentieri tutta la soia.....e gli caghino tutto sulle gronde....cosi' spende i soldi anche li!

Straquoto al 1000% .... in ginocchio e per favore lo devono chiedere.
 
ha perfettamente ragione rudi, anche se i panni del contadino, non dovrebbe essere gioioso vestirli... hanno da fare i conti ogni anno col mercato dei cereali, che tolte le spese, gli fa guadagnare una miseria.... ma qui ci sarebbe da aprire un'altra discussione...
Il problema è che quasi sempre i contadini si sono schierati non ha nostro favore e le ragioni tutti le conosciamo. Se il loro comportamento fosse stato un sodalizio con i cacciatori e non con gli anticaccia, oggi, tutti, noi cacciatori e loro contadini, la situazione sarebbe ben diversa.
 
A me l'anno scorso un contadino mi ha implorato di andare a sparare le tortore e i colombi che gli cacavano dappertutto e gli mangiavano la soia.
Peccato che voleva che si sparava dentro il capannone.
Chiedessero i danni.
 
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