Deroghe e appostamenti: Acv chiama a raccolta le altre associazioni

Non faccio la predica: ma purtroppo la caccia è regolamentata dalla politica, e le due cose sono strettamente collegate. Il problema del rapporto fra caccia e politica stà nel problema di avere dei politici che decidono-fanno leggi,che capiscono di caccia o meglio ancora siano cacciatori. Questo è avvenuto inVeneto fino a due anni fà, adesso l'Ass.re è un politco senza nessuna conscenza della materia caccia quindi facilmente influenzabile da parte dei dirigenti venatori della sua corrente politica,che rappresentano meno della metà di tutti i cacciatori del Veneto. Quindi è facile immaginare che le decisioni legislative in fatto di caccia non siano condivise dalla maggioranza dei cacciatori veneti. Ecco perchè la Caretta presidente regionale ACV ha invitato a questa riunione tutte le AV del Veneto, per presentare alla politica delle richieste largamente condivise da tutti.
 

Alberto 69

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L’Associazione Cacciatori Veneti- Confavi, con una lettera della Presidente Maria Cristina Caretta, ha invitato i responsabili di tutte le associazioni venatorie del Veneto ad un incontro che si terrà a Thiene (VI) lunedì 24 giugno p.v. alle ore 10,30 per "affrontare tempestivamente la situazione venutasi a creare in Veneto a causa della mancata applicazione del regime di deroga previsto dalle normative vigenti (Direttiva Comunitaria 2009/147/CE, leggi statali n. 157/92 e 221/2002, legge regionale n. 24/2007) ed a causa della sentenza della Corte Costituzionale n. 139 del 2013 sugli appostamenti ad uso venatorio".

L'obbiettivo è quello di elaborare "soluzioni efficaci da proporre congiuntamente alla Regione del Veneto affinché la stessa possa emanare provvedimenti adeguati e tempestivi che possano apportare immediate soluzioni alle problematiche esistenti che, se non risolte tempestivamente, corrono il rischio di decimare irreversibilmente i praticanti l’attività venatoria nella nostra regione", dichiara la Presidente Acv.

"Per favorire la sopravvivenza di una caccia dignitosa in Veneto – ha concluso la Presidente Maria Cristina Caretta – è necessario privilegiare le cose che ci uniscono, tralasciando, almeno per il momento le cose che ci dividono, anche per non permettere agli amministratori regionali di nascondersi dietro il pretesto della divisione del mondo venatorio per non assumersi le proprie responsabilità.
 
Adesso vedremo quale sono le AV che hanno a cuore gli interessi dei loro iscritti. Lunedì mattina sarò a Thiene per vedere chi saranno i dirigenti o loro delegati che si presenteranno all'appuntamento. Questa è l'ultima occasione per dimostrare la parvenza di unità nell'affrontare la difficile situazione che si stà vivendo in Veneto a riguardo la caccia alla migratoria, appostamenti e deroghe.
 
Purtroppo la caccia è diventata politica pura. Per i voti, TUTTI promettono di fare tutto quando poi sanno già in partenza che non faranno nulla.
Non credo più a nessuno oramai, vedrete che anche quest'anno sarà una bella presa per i fondelli :mad:
 
come spettatore toscano, mi sembra che la sig. Caretta sia sempre stata in presente più di molti altri, comunque ora più che mai è il momento di farsi sentire a prescindere.........in bocca al cocker!!!!!!!!!!
 
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