Bergamo: cacciatori in piazza per protesta !

Tempo fa giravano voci di fare oasi nella zona dove ho l'orto ed i cani, dopo 100 anni che la zona e della famiglia di cui il 90% cacciatori sai che rivolta in quelle tombe se facessero oasi in casa loro.
 
Credo che quello che non va piu' che altro sia questo:L'Eco di Bergamo
sezione: PROVINCIA data: 2013-05-27 [TR]
[TD][h=3][/h][h=3]«Da annullare il presidio dei cacciatori all'Oasi»[/h][/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="class: sottotitolo"][/TD]
[/TR]
Cenate Sopra Nella manifestazione di sabato in città i cacciatori hanno annunciato di aver organizzato un presidio mercoledì all'ingresso dell'Oasi Wwf Valpredina, a Cenate Sopra, in concomitanza con l'incontro che si svolgerà con gli amministratori dei Comuni limitrofi. Obiettivo illustrare la proposta di istituzione di una Zona di protezione speciale che comprenda il Sic Valpredina e Misma. «Il progetto è sostenuto - spiega Enzo Mauri, direttore dell'Oasi - dalla Fondazione Lombardia per l'Ambiente e Wwf Italia, grazie al contributo della Fondazione Cariplo». Mercoledì è previsto l'incontro con gli amministratori di Pradalunga, Albino, Cenate Sopra, Vigano San Martino, Trescore e Luzzana. Secondo i cacciatori è inaccettabile l'allargamento a 1.550 ettari di aree protette sui monti Misma, Altino e Paranzà. «Riteniamo - dichiara Mauri - che la presenza dei cacciatori non sia opportuna, per questo abbiamo chiesto alla Questura la revoca del permesso per il presidio. Non temiamo la loro presenza, ma pensiamo che possa essere un atto intimidatorio nei confronti di chi è stato invitato alla presentazione della Zps». Alle 21 è previsto un altro incontro per illustrare il progetto ai rappresentanti di associazioni e gruppi del territorio interessato, incontro in cui potrebbero partecipare anche le associazioni venatorie. «Ma non credo che ci saranno» chiosa Mauri. L. Ar
 
Ti capisco Generale, non sono cose corrette sicuramente soprattutto per chi vive nelle vicinanze dell'oasi, l'articolo che ho postato oggi era in merito ai battibecchi per il piano faunistico etc... fra Provincia di Bergamo e associazioni cacciatori..........:D...ciao
 

Alberto 69

Capo Redattore Rassegna stampa
Membro dello Staff
Supermoderatore
Utente Premium
Messaggi
21,272
Punteggio reazioni
8,032
Punti
650
Bergamo, protesta contro il piano faunistico e la banca dati dei richiami
Bergamo, 26 maggio 2013 – Il centro cittadino è stato rumorosamente “occupato” ieri dai cacciatori bergamaschi, che sono scesi in strada «per dire no al piano faunistico provinciale che non rispetta gli accordi ed elimina parte dei capanni» e per protestare contro la «realizzazione della banca dati dei richiami, nelle inutili e costose modalità proposte dalla Regione Lombardia».
Le doppiette orobiche, armate stavolta non di fucili ma di striscioni e fischietti, si sono ritrovate alle 14 davanti a Palazzo Frizzoni e si sono poi spostate in via Tasso, davanti alla sede dell’Amminstrazione Provinciale. Durante il tragitto che collega i due palazzi, hanno bloccato il traffico e si sono fatti sentire fischiando e scandendo slogan. Sul piano faunistico, che l’amministrazione provinciale dovrà approvare entro giugno, ottemperando alle indicazioni del Tar, una certa agitazione dei cacciatori è in atto da parecchio tempo.

Mercoledì una delegazione si era incontrata con il presidente Ettore Pirovano per spiegare le istanze del mondo venatorio, ma al termine dell’incontro, pur sottolineando la disponibilità di Pirovano, la protesta era stata confermata. Il Piano faunistico, infatti, per i cacciatori «è stato stravolto — sottolinea Fortunato Busana, coordinatore provinciale di Acl — rispetto a quello presentato un anno fa e che ottemperava le prescrizioni del Tar. Abbiamo presentato 97 osservazioni che non sono state prese in considerazione».
Nel mirino del mondo venatorio c’è anche il tema della banca dati dei cosiddetti richiami vivi. Che la Regione Lombardia intende istituire per inserirvi tutte le informazioni – sigla dell’anellino, specie, proprietario – relative agli uccellini da richiamo, sia di cattura sia di allevamento, per applicare correttamente la Direttiva Uccelli dell’Ue. Secondo le doppiette riunite nel Cupav, la creazione di questo mega-censimento con le procedure indicate è però «costosa, di difficile applicazione, e dannosa per il benessere degli animali». La banca dati dei richiami dovrebbe ricevere le informazioni entro il 31 maggio.
di Michele Andreucci
 
Qui a Bergamo invece non hanno nulla di meglio che continuare a litigare e il solito tiramolla:
















Caccia, il Consiglio salva l’assessore dalle dimissioni



caccia.jpg



E’ stata respinta a maggioranza la mozione di censura presentata da Vittorio Milesi dell’Udc contro l’assessore alla Caccia e pesca Alessandro Cottini. Una seduta molto lunga, in cui sono saltati tutti gli schemi di maggioranza e opposizione. Nel pubblico anche molti cacciatori che negli ultimi mesi hanno più volte chiesto le dimissioni di Cottini da via Tasso a causa di un piano che, secondo loro , favorisce esclusivamente gli ambientalisti e non permette agli appassionati di caccia i di svolgere la loro attività. Non erano pronti a estrarre i fucili, nella migliore tradizione delle sparate bossiane, ma un tapiro d’oro da consegnare nelle mani dell’assessore. Che alla fine l’ha spuntata grazie anche ai voti di Pd e Sel.
La Lega Nord, da sempre vicina alle istanze delle doppiette, si divide. Nessuno critica apertamente Cottini, per non fargli uno sgarbo in aula, ma la spaccatura è evidente. I cacciatori ora sono pronti a ricorrere al tribunale amministrativo per far valere le loro ragioni contro il piano faunistico.

Martedi 11 giugno 2013
 
Con tutto il rispetto, avevano gia' parecchio, ma ora chiedono il non plus ultra, a ns discapito prima come cittadini e in seconda come cacciatori.
 
Io ho l'orto in zona anima e so cosa vuol dire non potersi nemmeno costruire un capanno per le zappe, siamo sconfinati nel ridicolo.
 
ma insomma ste censimento riveduto e corretto e' da presentare entro giovedi?
io sabato ero in ospedale e non ho partecipato,ma hanno detto qualcosa busana e bertacchi?
se qualche bergamasco sa qualcosa di preciso lo scriva
 
[h=1]L'area dei monti Misma e Pranzà
Come tutelare 1.200 ettari di natura[/h]




[h=3]La manifestazione dei cacciatori in Valpredina (Foto by RedazioneWEB)[/h]

È stato presentato all'Oasi di Valpredina lo studio di fattibilità per la proposta di istituzione di una Zona di protezione speciale nell'area dei monti Misma e Pranzà: un primo incontro con gli amministratori dei Comuni, svoltosi mentre all'ingresso della riserva una cinquantina di cacciatori manifestava il proprio dissenso.

«L'obiettivo dell'incontro - ha spiegato Anna Crimella di Città Passibili - è di raccogliere le osservazioni degli amministratori così come faremo con le associazioni». In serata infatti si è svolto un secondo momento di confronto. Tre gli enti (Oasi Wwf Valpredina, Wwf Italia e Fondazione Lombardia per l'Ambiente) che stanno portando avanti la proposta di una Zps il cui primo passo è appunto la redazione di una relazione scientifica, sostenuta dal finanziamento di Fondazione Cariplo.

Lo studio botanico e dell'avifauna ha permesso di raccogliere dati ritenuti significativi affinché la Regione possa valutare l'opportunità di estendere la tutela nell'area del monte Misma e del monte Pranzà già Sic (Sito di interesse comunitario). La superficie in questione è di 1.276 ettari, ben superiore ai 90 ettari del Sic e riguarda, in misura diversa, Albino, Borgo di Terzo, Casazza, Cenate Sotto, Luzzana, Pradalunga, Trescore, Scanzorosciate, Vigano San Martino. Anna Maria Gibellini dell'Oasi Valpredina ha illustrato gli elementi salienti dello studio botanico.

Oltre alla mappatura delle specie vegetali, in particolare frassini, aceri, querce, castagni, è stato evidenziata la presenza di entità floristiche di alto pregio, come la Aconitum anthora presente solo in questa zona, e ben 19 specie di orchidee. All'ornitologo Matteo Brambilla della Fondazione Lombardia per l'Ambiente è stato affidato il compito di censire, tra febbraio e dicembre 2011, i nidificanti, svernanti e migratori, in particolare individuando la presenza di quegli uccelli che necessitano di particolare tutela. Tra questi l'averla, il falco picchiaiolo, il nibbio bruno, il picchio nero, il succiacapre, il grillaio di cui si è registrata l'unica osservazione in Bergamasca.

«No ai ricatti e imposizioni ai cacciatori. Vogliamo essere padroni di casa nostra», «No Zps»: una cinquantina di cacciatori si è presentata alle 16 con alcuni striscioni all'ingresso della Riserva Valpredina per manifestare la propria contrarietà rispetto l'ipotesi di istituzione della Zona di protezione speciale. Significativo lo spiegamento di polizia e Digos per garantire che la manifestazione non degenerasse.

Le argomentazioni non hanno riguardato solo il timore di limitazioni nell'esercizio della caccia, ma anche il fatto che «la Zps istituisce dei vincoli per chi volesse solo costruire una legnaia nel proprio rustico, andare a cercare funghi o raccogliere castagne o portare in giro il proprio cane senza guinzaglio», segno che i cacciatori si vogliono rivolgere ora anche a chi non ha interessi esclusivamente legati alla caccia.






Incredibile dispiegamento di forze dell'ordine.................... per tenere a bada 50 poveri cacciatori, per proteggere personaggi(wwf) che in quella zona della bergamasca ne stanno combinando di tutti i colori.................
 
Come se una zona "libera" diventasse una landa brulla, inospitale, preda degli "Unni", dove le specie di fauna e flora censite verrebbero estirpate dal territorio...... solo interessi economici.........
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto