Nuove modalità di ammissione all'ATC RM1
Nuove modalità di ammissione all'ATC RM1
A “ciel sereno” arrivano nuove “modalità” di ammissione all’ATC RM1.
Riteniamo doveroso pubblicizzare l’allegata delibera dell’ATC RM1. Iniziando a parlarne “tra di loro” da gennaio i componenti il Consiglio Direttivo dell’Ambito RM1 hanno deliberato all’unanimità di istituire un tesserino di abbattimento e di prelievo venatorio (!!!) Arriva così un nuovo documento nel già nutrito “necessaire” per la caccia che oggi burocratizza ulteriormente la vita ai cacciatori “residenti” nell’ATC RM1, anche di quelli che vengono da altre regioni. Anche quei cacciatori che accolgono meritoriamente nei loro ATC i cacciatori romani che, non trovano particolare gratificazione per l’apertura in casa avranno altre complicazioni. Quanti ci ospitano e (con meno burocrazia) in “reciprocità” si “beccano…” un altro “tesserino” da ritirare a Roma.
Che male c’è? Tanto i costi della benzina, del viaggio non sono a carico delle associazioni che hanno deliberato il 2° tesserino. Ed a “subire” saranno quei cacciatori che hanno sempre regolarmente pagato le quote di iscrizione all’ATC. Perché la cosa più certa di questa operazione sembra il tentativo di evitare che ci siano “furbi” che non versano la quota di ammissione all’ATC.
I controlli in realtà dovrebbero essere competenza della “vigilanza” e dello stesso ATC, non un ulteriore aggravio al cacciatore. In molte altre province e regioni per perseguire gli “evasori” (e non altri), si controllano i tabulati, gli importi versati e, se ti trovano disonesti l’anno dopo questi restano a casa. La storia insegna che altri ATC anche del Lazio abbiano rinunciato ai tesserini di abbattimento in quanto inutili.
La cosa più simpatica è il tentativo di “imbellettare” di “scienza” il tesserino “predatorio”. Tutti sanno che nel Lazio i cacciatori hanno la possibilità di utilizzare “20 giornate alla migratoria”. Quale statistica è possibile monitorando queste specie se non tutti hanno il tesserino “speciale”?
Forse ci diranno che torneranno buoni i dati del tesserino regionale? Oppure varrà la statistica dei quattro polli a testa…!! Per i fagiani da “censire” forse era meglio indicare le località dove avevano “buttato” gli stessi così oltre ad esserne a conoscenza quanti li avevano “accompagnati”, tutti i cacciatori in cambio di un tesserino avrebbero potuto trovare l’ambita preda.
La nostra gratitudine va ai tantissimi ATC, la maggioranza, che non si prestano alla scienza a “occhio” romano centrica.
Queste cose accadono purtroppo dove la “Regione” in materia è “morta” ed i “portaborse” vivacchiano abbaiando alla luna per far meglio interessi di parte.
Per questi signori se la Regione “resuscitasse” e inviasse i suoi tesserini già precompilati previo pagamento all’ATC, come avviene nelle realtà più civili sarebbe la fine. Purtroppo, anche questa volta le complicazioni le pagano i soliti noti ….. Per ora….
L’ARCI Caccia in attesa che si faccia chiarezza per evitare ulteriori difficoltà ai propri soci e a tutti i cacciatori romani cercherà di dare il massimo dell’assistenza perché si possa entrare in possesso del famigerato “tesserino”anche presso le proprie sedi.
Ufficio Stampa
Roma, 20 agosto 2014