ATC MC 2 parte un progetto per il ripristino delle siepi

Sono da anni e anni che io dico questo,fino a 40 anni fa' questo delle siepi,usate anche come delimitazioni di confini era una tipicita' della nostra campagna,ma a tutt'ora continuano a fare scempi della natura,con massacri veri e propri di siepi, boschetti con ruspe enormi....insomma un ambiente creatosi in tanti anni distrutto in poche ore.......complimenti ai cacciatori e agli agricoltori del Maceratese,sperando che serva come insegnamento in futuro per tutta l'Italia.....ciao Davide....
 
Quello della scomparsa delle siepi in Agricoltura è un fenomeno riconducibile a due grandi fattori:
1-la scomparsa della mezzadria e dei piccoli fondi non più economici e produttivi,
2-la necessità di eliminare le siepi per poter lavorare la terra con macchine agricole di certe dimensioni, che danno maggior produttività e minor lavoro.
Questo ha comportato un grosso svantaggio per la piccola fauna selvatica che è rimasta vittima del progresso in Agricoltura.
Onestamente non vedo come sia possibile tornare a 40-50 anni fa in tutta Italia, significherebbe rinnegare il progresso agricolo e i suoi benefici.
Il discorso è analogo a quasi tutte le modifiche fatte in Agricoltura, per incentivare la produttività e il benessere umano, che difficilmente si conciliano con le esigenze di determinati tipi di animali selvatici.
 
Speriamo che progetti come questo servano da spunto anche al resto del Paese.
Bravi maceratesi :)
 

Alberto 69

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Nelle campagne maceratesi, come nel resto dell’Italia, con la scomparsa della mezzadria ed il conseguente utilizzo di macchine agricole di dimensioni sempre più grandi, di fatto, ha comportato la scomparsa dalla campagna di tutte quelle siepi che dividevano le varie proprietà.
Questo ha provocato conseguenze negative per tutta la piccola avifauna, sia dal punto di vista della nidificazione che da quello alimentare. Pertanto il Comitato di Gestione dell’ATC MC 2 anche quest’anno, in collaborazione con alcuni agricoltori ed i cacciatori ha acquistato numerose piante di alloro, biancospino, prugnolo, per ripristinarte, in zone vocate per la piccola fauna selvatica, delle siepi, che sicuramente verranno utilizzate in futuro per la nidificazione e come risorse trofiche specialmente nel periodo invernale.
Il ripristino ambientale è una delle condizioni essenziali se rivogliamo avere sul nostro territorio fauna selvatica sia cacciabile che protetta; indispensabile il contributo di tutti: agricoltori, cacciatori, ambientalisti, uniti per ricreare le condizioni idonee alla sosta e alla nidificazione di tutta la piccola avifauna.
Chiaramente l’ATC eroga dei contributi a tutti i proprietari e conduttori dei fondi che collaborano a questa iniziativa denominata “PROGETTO ALLORO“.
Chiunque fosse interessato al progetto può telefonare all’ATC MC 2 tel. 0733/283106 per concordare le modalità di messa a dimora delle essenze arboree oggetto del progetto.
Il Presidente ATC MC 2
Pio Chiaramoni
 
la vedo una cosa positiva,creare l'habitat per li animali e' sempre un fattore che favorisce la loro sosta e utile per la riproduzione..................................... ciao padelloni
 
Speriamo bene pero' poi ai contadini gli si dovrebbe togliere i trattori e darlgi i buio con l' aratro . Demoliscono tutto se trovano una querci secolare nel campo a furia di passargli a raso la seccano spianano tutto a zero arrivano a ribaltarsi nei fossi per poter lavorare qualche metro in piu' che ******** sti contadini si ammazzano sui loro trattori , gli ambientalisti a volte hanno anche ragione
 
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