Finché il "cancro" dell'animalismo-anticaccia non verrà in qualche modo ridimensionato sarà sempre peggio. Cosa ci si può aspettare dal futuro? Avremo cinghiali e caprioli in giardino e guai a scacciarli! Purtroppo l'imbecillità non ha limite e l'ISPRA ne è un esempio lampante.
 
Finché il "cancro" dell'animalismo-anticaccia non verrà in qualche modo ridimensionato sarà sempre peggio. Cosa ci si può aspettare dal futuro? Avremo cinghiali e caprioli in giardino e guai a scacciarli! Purtroppo l'imbecillità non ha limite e l'ISPRA ne è un esempio lampante.

a volte un po' di mea culpa non farebbe male, se ci ritroviamo i cinghiali in giardino non e' certo colpa degli animalisti.
e nemmeno se gli altri ungulati hanno proliferato incontrollati a dismisura, direi piuttosto che come sempre si prova a chiuder la stalla quando i buoi son gia' scappati.
 
a volte un po' di mea culpa non farebbe male, se ci ritroviamo i cinghiali in giardino non e' certo colpa degli animalisti.
e nemmeno se gli altri ungulati hanno proliferato incontrollati a dismisura, direi piuttosto che come sempre si prova a chiuder la stalla quando i buoi son gia' scappati.

Bravo Lorè!!!!
Credo che voi in Toscana abbiate lo stesso problema che abbiamo noi....x anni la gestione ungulati è stata condotta in maniera semi mafiosa dai pochi abilitati con la compiacenza delle Province...
Ora che sono letteralmente esplosi demograficamente i colpevoli di questo si meravigliano....
Come sempre i primi colpevoli siamo noi cacciatori..con il nostro atavico egoismo.
 
Quando sento parlare di Ispra la prima cosa che mi viene in mente è sicuramente lo scandalo che vediamo tutti i giorni in ogni campagna e città riguardo la massiccia presenza di corvidi e storni e sulle loro posizioni a riguardo e li capisco in che mani siamo!!!!!!!!![sconvolto.gif]
 
ci vorrebbe qualche anno di caccia totale . come se fossero lepri . ma non lo faranno mai . qua nel reggiano anni fa' c'è stata un epidemia che aveva sfoltito un bel po' di caprioli .si trovavano carcasse ovunque , e non è certo bello . passata la malattia siamo di nuovo come prima....
 
caro romano, citando la frase di un amico del forum: " a volte alla **** gli fa' schifo la pala che la raccatta ".
di buon ora, almeno dopo 10 anni che il problema si e' incancrenito, dall' alto della sua totale incompetenza, Salvadori si e' accorto che esiste il problema ungulati, come ho detto tante volte, credo che a questo punto la situazione sia talmente grave che solo una soluzione veramente drastica potrebbe risolvere in parte il problema, soluzione che non verra' mai accettata da nessuno e son pronto a scommettere che nulla cambiera' di una virgola, a meno che la natura non ci pensi da sola..........
 
[h=2]Salvadori, Georgofili: troppi ungulati in Toscana, basta con Ispra[/h]
giovedì 28 febbraio 2013
regione-toscana.jpg
Dal convegno dei Georgofili e della Regione Toscana, un messaggio chiaro che suona come un ultimatum a difesa del settore agricolo: cinghiali e altri ungulati sono troppi (almeno 350 mila solo in Toscana), gli strumenti di protezione non bastano e bisogna ricorrere a contenimenti più incisivi. A rischio non c'è solo l'attività di migliaia di agricoltori, che portano avanti con orgoglio l'eccellenza dell'agroalimentare italiano, ma addirittura l'equilibrio ambientale di tutto il territorio per i problemi di natura idrogeologica e forestale causati dal sovrannumero degli animali.

A raccogliere le richieste del settore è stato lo stesso assessore all’agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che, dopo l'intervento dei diversi esperti in materia (appartenenti al mondo accademico, al Miipaf e all'associazionismo), ha tirato le conclusioni segnalando le discrepanze fra la normativa nazionale e quella regionale e contestando il ruolo dell’Ispra, che, a detta degli operatori provoca l’empasse istituzionale e rende impossibile effettuare gli interventi necessari, nei tempi dovuti, da parte di Atc e Province. "Fra gli esempi citati nel corso dei lavori il caso di un incidente stradale che ha visto coinvolti una giovane donna e un cervo. L’ente pubblico – è stato riferito dall’assessore provinciale all’agricoltura di Siena, e rappresentante dell’UPI, Anna Maria Betti – ha dovuto far ricoverare il cervo a spese del contribuente, mentre la giovane donna ha perso un braccio e non ha diritto ad alcun risarcimento perchè la strada recava la segnaletica prescritta".

L’assessore Salvadori ha definito il caso un “esempio emblematico delle contraddizioni inaccettabili che si registrano” e ha ribadito la necessità di recuperare “realismo” e “buon senso”. Ha riferito inoltre di avere già scritto al coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura perchè porti in Conferenza Stato Regioni l’argomento riguardante le linee guida dell’Ispra sugli ungulati. Analoga lettera era stata già inviata anche ai ministri Clini e Catania. “Non possiamo rimanere bloccati – ha sottolineato Salvadori – e l’Ispra non dà risposte alla Regione Toscana, su nulla, da molti anni ormai. Anche l’Ispra invece deve rispettare le leggi e siccome so che la questione degli ungulati sarà centrale per il prossimo piano venatorio voglio avere certezze dal livello nazionale. Il Ministero e la Presidenza del Consiglio, in accordo con le Regioni, devono individuare le modalità che permettano la tutela del territorio, dell’ambiente e dell’agricoltura.”

Mandate la rossa ed i suoi seguaci a rincorrere i setoloni per la maremma con le gabbiette x il trasferimento.... :D
 
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[h=2]Salvadori, Georgofili: troppi ungulati in Toscana, basta con Ispra[/h]
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Dal convegno dei Georgofili e della Regione Toscana, un messaggio chiaro che suona come un ultimatum a difesa del settore agricolo: cinghiali e altri ungulati sono troppi (almeno 350 mila solo in Toscana), gli strumenti di protezione non bastano e bisogna ricorrere a contenimenti più incisivi. A rischio non c'è solo l'attività di migliaia di agricoltori, che portano avanti con orgoglio l'eccellenza dell'agroalimentare italiano, ma addirittura l'equilibrio ambientale di tutto il territorio per i problemi di natura idrogeologica e forestale causati dal sovrannumero degli animali.

A raccogliere le richieste del settore è stato lo stesso assessore all’agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che, dopo l'intervento dei diversi esperti in materia (appartenenti al mondo accademico, al Miipaf e all'associazionismo), ha tirato le conclusioni segnalando le discrepanze fra la normativa nazionale e quella regionale e contestando il ruolo dell’Ispra, che, a detta degli operatori provoca l’empasse istituzionale e rende impossibile effettuare gli interventi necessari, nei tempi dovuti, da parte di Atc e Province. "Fra gli esempi citati nel corso dei lavori il caso di un incidente stradale che ha visto coinvolti una giovane donna e un cervo. L’ente pubblico – è stato riferito dall’assessore provinciale all’agricoltura di Siena, e rappresentante dell’UPI, Anna Maria Betti – ha dovuto far ricoverare il cervo a spese del contribuente, mentre la giovane donna ha perso un braccio e non ha diritto ad alcun risarcimento perchè la strada recava la segnaletica prescritta".

L’assessore Salvadori ha definito il caso un “esempio emblematico delle contraddizioni inaccettabili che si registrano” e ha ribadito la necessità di recuperare “realismo” e “buon senso”. Ha riferito inoltre di avere già scritto al coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura perchè porti in Conferenza Stato Regioni l’argomento riguardante le linee guida dell’Ispra sugli ungulati. Analoga lettera era stata già inviata anche ai ministri Clini e Catania. “Non possiamo rimanere bloccati – ha sottolineato Salvadori – e l’Ispra non dà risposte alla Regione Toscana, su nulla, da molti anni ormai. Anche l’Ispra invece deve rispettare le leggi e siccome so che la questione degli ungulati sarà centrale per il prossimo piano venatorio voglio avere certezze dal livello nazionale. Il Ministero e la Presidenza del Consiglio, in accordo con le Regioni, devono individuare le modalità che permettano la tutela del territorio, dell’ambiente e dell’agricoltura.”
 
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