Il wwf ci ha dichiarato guerra e non perderà nessuna occasione per attaccarci, il problema è che noi non ci difendiamo. Questa rassegnazione ai loro attacchi probabilmente ci sconfiggerà. Ma le nostre AA.VV perché non fanno qualche cosa? Perché non difendono noi e la caccia? Eppure prendono dei bei soldi dai cacciatori, il minimo che potremmo aspettarci da loro sarebbe questo.
E tutti coloro che vivono con la caccia (fabbriche di armi, di munizioni, buffetteria), perché non ci aiutano contro questi attacchi? Ma non è possibile dare a questa gentaglia una sonora mazzata (metaforicamente parlando) per ridimenzionarli un po'?
Noi per la nostra passione paghiamo bei soldi, loro per romperci li prendono i soldi?
 
Intanto Berlusca si fa fotografare con il cane della rossa, che fa l'altro mi pare che sia capo lista in Emelia per il Pdl, io rimango dall'idea che per un anno ci dobbiamo fermare tutti, paralizziamo tutto l'indotto, costi quel costi ma intanto tanti si faranno sentire, in un altro link avevamo fatto anche un po di conti, siamo pur sempre circa 800.000 con la licenza considerate tutto quanto gira attorno alla caccia (tasse statali e regionali, ambiti, riserve,tutti gli allevamenti, ristoranti, veterinari:quanti cani feriti durante le battute al cinghiali ecc.) insomma dovremmo far sentire la nostra a chi di competenza, dovrebbero farlo le Associazione in particolare in questo momento in piena campagna elettorale, ma forse, io sono siciliano, solo la Lega sembra essere dalla nostra parte
 

Turdus

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da Repubblica .it

Caccia, bocciate le norme di 11 Regioni
ma il Lazio proroga i termini di chiusura La giustizia amministrativa ha dato ragione ai ricorsi del Wwf. Tra le violazioni riscontrate, l'attività venatoria nei parchi e la possibilità di sparare agli ungulati anche sulla neve. A pochi giorni dal voto, la giunta Polverini allunga il calendario

Lo leggo dopo
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ROMA - Undici Regioni sono state bocciate in materia di caccia in seguito ai ricorsi del Wwf. Le normative di Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria per ben tre volte, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto sono stati cassati dai rispettivi Tar sulla base degli esposti presentati dall'associazione ambientalista.

Tra le violazioni più riscontrate, i calendari venatori approvati con legge regionale invece che con provvedimento amministrativo, la mancata previsione del divieto di munizioni al piombo per alcune tipologie di caccia, le autorizzazioni per la caccia sulla neve agli ungulati, il mancato rispetto dei pareri dell'Ispra, la caccia nei parchi e nelle aree protette e l'apertura della caccia prima dei termini di legge.

"Le vittorie giudiziarie non ci confortano - afferma in una nota Dante Caserta Presidente Wwf Italia - visto che confermano ancora una volta che le Regioni non hanno la capacità di tutelare la Natura e la fauna selvatica. Ciò dimostra una totale inadeguatezza nel rispettare le regole europee ed internazionali che impongono restrizioni e limiti all'attività venatoria per la tutela e conservazione di animali selvatici ed i loro habitat naturali".

Queste Regioni, continua Caserta, "reiterano da anni comportamenti del tutto illegittimi, censurati e
condannati più e più volte dai giudici italiani ed europei e dalle istituzioni dell'Unione Europea". Il Commissario europeo all'ambiente Janez Potocnik, in una nota del 25 maggio 2012 al ministro dell'Ambiente Corrado Clini, rammentava infatti come Liguria, Lombardia e Veneto, anche dopo varie sentenze comunitarie di condanna, continuino a violare la direttiva comunitaria sulla tutela degli uccelli, ricordando come il pretesto delle "cacce tradizionali" non possa giustificare l'esercizio venatorio a specie protette.

Per meglio tutelare la fauna e non essere costretti ancora a ricorrere alla giustizia amministrativa, il Wwf Italia chiede alle istituzioni di dare adeguata e concreta applicazione alle norme europee sulla conservazione della fauna selvatica, di garantire da parte di Stato e Regioni la rigorosa applicazione della Legge sulla disciplina della caccia e di riformare e rendere più rigorose le leggi nazionali e regionali che regolano la difesa della biodiversità.

Richiesta che sembra però destinata a rimanere inascoltata. Il Lazio, una delle Regioni bocciate dal Tar, proprio ieri sera ha prorogato i termini di chiusura della stagione di caccia (finisce proprio oggi in tutta Italia) malgrado la giunta sia dimissionaria dopo lo scandalo dei rimborsi elettorali. "Ieri sera con un colpo di mano a favore della lobby dei cacciatori la presidente Polverini, attualmente in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, ha deciso di prorogare di ulteriori dieci giorni la stagione venatoria. Si tratta di un ulteriore abuso contro i diritti degli animali", denuncia in una nota dal consigliere capitolino del Pd Monica Cirinnà.

Intanto una ricerca condotta dall'Eurispes certifica che "diminuisce l'opinione favorevole degli italiani sulla caccia (dal 21,4% del 2012 al 19,9% del 2013), considerata in maniera negativa nell'80,1% dei casi". (31 gennaio 2013) © Riproduzione riservata
 
Mi sembra di capire che la Polverini è riuscita a fottere sia il WWF che ilTAR del Lazio dando la possibilità ai cacciatori di andare a caccia fino al 10 febbraio. Tutto questo nonostante sia in campagna elettorale, non ha esitato ha esporsi in favore dei cacciatori. Credo veramente che si meriti il nostro voto, non ho mai visto nessuno aiutarci così apertamente in una situazione difficile.
Convincerò sicuramente Caccia Ambiente a far votare per la Polverini i propri iscritti nelle elezioni regionali del Lazio.


Franco...la Polverini è stata una Governatrice che non ha avuto vergogna di stare dalla ns parte,alla faccia di tutti ma temo che non la potrai rivotare in quanto il candidato del cdx è Storace.
Per dovere di cronaca poi la caccia sino al 10/02 a corvidi e colombacci ha il parere favorevole dell'ISPRA quindi è abbastanza inattaccabile di fronte ad un TAR. Il merito è di averci messo la faccia concedendoli non di aver raggirato WWF e TAR.
 
Mi sembra di capire che la Polverini è riuscita a fottere sia il WWF che ilTAR del Lazio dando la possibilità ai cacciatori di andare a caccia fino al 10 febbraio. Tutto questo nonostante sia in campagna elettorale, non ha esitato ha esporsi in favore dei cacciatori. Credo veramente che si meriti il nostro voto, non ho mai visto nessuno aiutarci così apertamente in una situazione difficile.
Convincerò sicuramente Caccia Ambiente a far votare per la Polverini i propri iscritti nelle elezioni regionali del Lazio.
 
cosa vuoi fare turdus, con certe associazioni........non si riesce nemmeno a relazionarsi, parecchie volte danno ragione a provincie regioni e poi zac ricorrono immediatamente al tar, il discorso e' sempre il solito finche' non vi sara' un duro e corretto contrattacco avranno sempre man bassa, come scritto in altri post a partire dalla politica che li appoggia a piu' non posso per passare alle associazioni ns che sono morti viventi .........
 
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