Class Action per i danni dei cacciatori

ggramoli

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Esistono i risarcimenti per i danni causati dalla fauna. Esistono anche quelli per i danni da caccia. Ma solo sulla carta, perché la legge è sempre rimasta lettera morta.
Parte da Vicenza la prima class action per chiedere il corrispettivo per il passaggio dei cacciatori nei terreni degli agricoltori. «E se Regione o Provincia non pagheranno, siamo pronti a cacciare le doppiette dai nostri terreni», avvertono gli agricoltori.
Sono passati venti anni, dall’approvazione della legge quadro nazionale 157/92 sulla protezione della fauna selvatica e prelievo venatorio, ma in Provincia di Vicenza nessun proprietario terriero ha mai visto un soldo del contributo previsto per legge.
«Se tutti i proprietari vicentini pretendessero di avere i soldi che gli spettano, la cifra da sborsare è da bancarotta, oltre 175 milioni di euro. Si stima un debito da parte di Palazzo Nievo di oltre 17 milioni di euro solo per il 2011: cioè 70 euro per ettaro reso disponibile in zona caccia.
Gli ettari di “cacciabile” nel vicentino sono infatti 250 mila», avevano denunciato nei mesi scorsi le associazioni Lac (Lega anticaccia) e Lav (Lega anti vivisezione). La legge nazionale sostiene che se nei terreni di un agricoltore passano i cacciatori – passaggio al quale non ci si può opporre – il coltivatore ha diritto ad un indennizzo. Ma di quell’indennizzo in Veneto pare ci si sia scordati. Come nel resto d’Italia. Manca la norma applicativa.
Da mesi le associazioni ambientaliste si stanno muovendo per promuovere questa informazione distribuendo materiale informativo e moduli per chiedere i soldi. Spiega Renzo Rizzi, portavoce del Coordinamento protezionistico vicentino (Cpv): «Alcuni proprietari terrieri si sono rivolti all’amministrazione provinciale di Vicenza chiedendo il pagamento del contributo. La Provincia ha risposto picche, rimandando la richiesta alla regione Veneto, giustificando questa mossa con la mancanza di direttive da parte dell’amministrazione regionale.
Se non viene corrisposto il pagamento per una servitù, tra l’altro imposta per legge, è logico che tale servitù decada, anche e naturalmente alla luce del fatto che in nessun altro paese d’Europa vige l’obbligo di permettere ai cacciatori di violare la proprietà privata».
Forti di questo ragionamento gli agricoltori si dicono pronti «a cacciare i cacciatori che entrano in proprietà privata senza averne diritto». Di più. Si sono coalizzati e proprio da Vicenza parte la prima class action Veneta, come disposto dall’avvocato Claudio Linzola di Milano.
I Cpv ha raccolto i nominativi di cinquanta proprietari pronti a fare causa alla struttura provinciale e alla Regione Veneto per il mancato pagamento di quanto dovuto per legge. Da oggi per una settimana i legali consegneranno tutta la documentazione.
 
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