GlI AMICI CACCIATORI CHE VOGLIONO ADERIRE, QUESTO E' IL FAC SIMILE DEL BOLLETTINO DI CONTO CORRENTE DEL S.V.I., VERRÀ INVIATA CELERMENTE LA TESSERA ASSOCIATIVA.(N.B LE INDICAZIONI RIPORTATE VALGONO ESCLUSIVAMENTE PER LA REGIONE CAMPANIA DOVE PER ORA OPERA IL S.V.I)SI PREGA DI AGGIUNGERE NELLA PARTE DESTRA DEL BOLLETTINO DI CONTO CORRENTE NELLO SPAZIO CAUSALE DOPO LA DICITURA “QUOTA ANNUALE etc.., ANCHE IL PROPRIO NUMERO DI CODICE FISCALE(numero c.c. 001011293030 intestato a:sindacato venatorio italiano-casuale:quota annuale tessera associativa,costo euro 15 con tutela giuridica-legale)

Grazie per la collaborazione.
 
Le dirò sig. Pianegonda che lei e i suoi amici state seriamente compromettendo l'unità di intenti sulla gestione della Caccia, vi interessa solo ed unicamente coltivare il vostro orticello millantando una superiorità di un selvatico che è un migratore come tanti, senza capire che con il vostro atteggiamento non fate altro che alimentare i particolarismi, cosa pericolosissima in una nazione già orientata "culturarlmente" al campanilismo. Curioso quindi che l'accusa di distacco dall'unità provenga da una parte che si dichiara di "parte", non le sembra la sua una contraddizione in termini? Ciò detto , sulle regole e la gestione non v'è dubbio alcuno, ma non si può fare gestione e stabilire regole a danno degli altri.[2]
Bravissimo Martino!!! quoto in toto tutto quello che hai detto!!!!
 
Ivan Adinolfi

S.V.I. delegato per il comune di Battipaglia (SA) Sig. Valentino Carbone.
Cell. 3479512242

__________________________________________________

Da oggi sono tesserato e delegato comunale s.v.i.,speriamo bene.......
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

Lo conosco e sinceramente trovo l'idea interessante anche se credo che se la caccia voglia vivere deve cacciare via la politica e gli interessi dei politici, basta ricatti e promesse, vogliamo la caccia di una volta.
Concordo. I politici fanno i loro interessi, ai nostri dobbiamo pensarci noi!
 
tutti i cittadini sono invitati il 24 aprile 2013 alle ore 20.30 sala comunale piazza g.falcone casaluce(prov.caserta),per l'incontro di presentazione del s.v.i.(sindacato venatorio italiano)e per la discussione delle tematiche riguardanti il mondo venatorio,interverranno il presidente sig.mauro panella;vicepresidente sig.gino melfi;coord.provinciale caserta avv.alberto messina.
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

Caccia: nasce da un’iniziativa su Facebook il Sindacato Venatorio Italiano, “Uniti per difendere la caccia” è lo slogan.
Da un’iniziativa sul famoso social network cresciuta nel tempo, il 25 novembre 2012 nasce, legalmente costituito, il Sindacato Venatorio Italiano (SVI);.
COMUNICATO UFFICIALE:


Lo S.V.I ( Sindacato Venatorio Italiano ) lo diciamo chiaramente, non è contro nessuna Associazione Venatoria né contro alcun partito politico ma è fermamente determinato a combattere, viceversa, tutti quei singoli individui, siano essi rappresentanti politici o associativi, che per anni hanno utilizzato la nostra passione per la caccia per tornaconto ed interesse personale. E’ determinato a combattere, quindi, quel sistema associativo-partitocratico che ci ha venduti e svenduti pur di conservare l’amata (e ben remunerata) poltrona a danno della caccia, dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’allevamento (tutte attività, tra di loro, strettamente correlate ed indivisibili).
Il primo punto all’ordine del giorno del sindacato è la patetica farsa che la Regione Campania ha messo in piedi in questa vituperata stagione venatoria. L’ignoranza ed il grottesco si sono uniti in matrimonio. Dopo aver predisposto una nuova legge regionale sulla caccia, con efficacia ad inizio agosto, non si sono nemmeno resi conto che i termini temporali contenuti nella legge, per adempiere alle varie attività per acquisire il diritto alla migratoria, non erano complementari alla data di approvazione della legge stessa, non solo, ma la stessa norma è stata poi invalidata dal Consiglio dei Ministri perché in palese contrasto con la L.N. 157/92.
Senza parlare delle graduatorie modificate a più riprese, spostando migliaia di cacciatori da un’A.T.C. ad un altro e pretendendo in tempi brevi il pagamento (con lo spauracchio di perdere il diritto alla stagione venatoria 2012/2013) con il solo scopo, nemmeno tanto recondito, di accaparrarsi, ciascuno per proprio conto, il maggior numero di cacciatori e quindi di quote di accesso (soldi insomma) e così contribuendo non poco a creare disagio e malessere. Con questo loro comportamento centinaia di micro-gruppi di cacciatori che per anni erano andati a caccia insieme si sono infatti visti divisi in molteplici A.T.C. ed oggi, con la sospensione sine die del diritto alla mobilità, sono stati costretti ad andare a caccia ciascuno per proprio conto o, più semplicemente e realisticamente, non andare.
Altro grossolano errore perpetrato ai danni dei cacciatori campani è stata la mancata previsione nei tempi consoni all’apertura della stagione venatoria, nel calendario Venatorio, della V.I. (Valutazione di Incidenza) necessaria per legge per andare a caccia nelle zone di Natura 2000 (Sic e Zps) che se pur commissionata ha visto la luce molto in ritardo e tra l’altro restringendo ancor di più i giorni di caccia inibendone i lunedì di tutta l’intera stagione venatoria. Piccolo incidente di percorso dicono, ma questo piccolo incidente ha impedito per lungo tempo tutti i cacciatori che dimorano in queste aree di poter cacciare costringendoli a spostarsi altrove.
Una domanda però deve essere fatta: “Dove pensavano, questi signori, si potessero spostare i cacciatori che abitano nelle isole (Ischia, Capri, Procida)?” I nostri fratelli isolani hanno pagato fior di quattrini e non hanno usufruito per lungo tempo di un loro sacrosanto diritto non potendo mettere il naso fuori dalla loro casa!!
Dulcis in fundo, per chiudere il cerchio, i nostri rappresentanti associativi che siedono nelle varie Commissioni o Comitati che sono diventati dei semplici yes man e poi, a cose fatte, si battono il petto e si cospargono il capo di cenere giurando di non sapere nulla. Cari signori su quelle poltrone ci state seduti voi e non noi. Se non siete in grado di tutelarci siete pregati di alzarvi e dare la sedia a chi è in grado di farlo.
Sono finiti i tempi in cui loro commettevano gli errori ed i cacciatori ne subivano le conseguenze. Oggi vi diciamo a gran voce FACCIAMOLI PAGARE!! Ecco perché vi chiediamo pubblicamente di non procedere (cosa che invece stanno invitando a fare numerose Associazioni Venatorie, chissà perché) alla richiesta di rimborso. Se fate ciò, ecco lo specchietto per le allodole, vi impedite DA SOLI di poter chiedere, in futuro, il risarcimento danni. Chiedendo il rimborso, insomma, è come se rinunciaste a qualsiasi altra richiesta in sede giurisdizionale. Noi vi diciamo, quindi: “FERMI TUTTI”.
Non se la possono cavare così semplicemente. Devono pagare ma non il semplice rimborso (che poi è meno di quello che avete realmente versato in quanto si trattengono quota parte della somma come compenso per il disbrigo della pratica) ma devono pagare tutto, più i danni morali, materiali e biologici.
Avete avuto tanta pazienza, dateci qualche altro giorno e predisporremo quanto necessario per rivolgerci alla magistratura e chiedere quanto realmente ci spetta, se poi nel loro comportamento la magistratura ravviserà anche estremi de reato tanto peggio per loro. Da oggi è bene che sappiano, determinati personaggi, che hanno un cane da guardia che gli ansima sul collo e se fino a ieri dovevano dare conto solo agli pseudo-ambientalisti oggi dovranno dare conto anche a noi.
Da oggi è bene che sappiano, determinati personaggi, che non permetteremo più che un solo centimetro del nostro territorio ci sia sottratto impunemente, anzi faremo il capello in quattro per verificare che tutte le zone che a vario titolo sono inibite alla caccia libera (vedi zone di addestramento cani, aziende faunistico-venatorie, ecc..) abbiano tutte i crismi della legalità perché, viceversa, ne chiederemo l’immediata chiusura (i galletti amburghesi possiamo comprarli anche in macelleria).
Da oggi è bene che sappiano, determinati personaggi, che non accetteremo nulla di meno di quello che la legge ci consente (e fino a quando non saremo abbastanza forti da modificare il quadro normativo, sia a livello regionale che nazionale) e quindi, prediamo l’impegno, fin da subito, che pretenderemo che il Calendario Venatorio, dall’annata venatoria 2013/2014, sia promulgato NON OLTRE IL 15 GIUGNO corredato della necessaria Valutazione di Incidenza altrimenti non pagheremo anticipatamente per acquisire un prodotto a scatola chiusa e poi magari vederci appioppare un ricorso dei soliti ambientalisti il 31 di agosto. Questi alcuni punti che ci prefiggiamo ma altri sono in cantiere (per la difesa non solo della caccia ma dell’ambiente tutto) e siamo aperti a qualsiasi suggerimento o proposta ci vogliate dare.
Il nucleo fondatore del Sindacato Venatorio Italiano nasce in Campania ma invitiamo tutti i gruppi nati spontaneamente su FB a contattarci perché la lotta non sia solo locale ma nazionale. La nostra utopia è quella di mettere radici dalle Alpi alla Sicilia e di scrostare una volta per tutte il barile dalle impurità che hanno fatto si che la caccia sia invisa a tanta parte dell’opinione pubblica.
Noi, SIA CHIARO E LAMPANTE PER TUTTI, non facciamo e non faremo mai tessere assicurative (che ognuno, secondo coscienza decida come meglio crede) ma solo tessere associative di iscrizione al Sindacato, al riguardo è già nostra intenzione creare un sito internet dove ciascuno possa liberamente visionare le entrate e le uscite affinché si sappia quanto abbiamo in cassa e come sono stati utilizzati i soldi incamerati.
Noi prendiamo solenne impegno di tenervi costantemente informati su ogni nostra iniziativa e sui risultati ottenuti ma voi ci dovete aiutare sostenendoci, iscrivendovi compatti al Sindacato e creando una rete capillare di volontariato fatta di azioni concrete e di contro informazione per rompere il muro di omertà e di disinformazione creato ad arte da chi non vuole che i cacciatori siano informati realmente di ciò che accade o dei loro diritti di cittadini-cacciatori.

Ufficio Stampa S.V.I. ( Sindacato Venatorio Italiano )
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

Speravo non fosse necessario, ma visto che metti in mezzo pure migratoria....ti accontento :
Dal bracco italiano :

Valentino Carbone
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perdiamo tempo.......

Sono arrivato ad un'altra conclusione,hanno creato sti social network(ad.es facebok,ecc)con i relativi gruppi venatori e gli altri blog venatori(come ilcacciatore.com,bighunter.it,migratoria.it,il bracco italiano.it,ecc)per far sfogare e perdere tempo ai cacciatori diciamo per darci un altro tipo di illusione.......so 3-4 anni che parliamo alla grande sulla rete del web ma solo chiacchiere e sfoghi.......siamo andati sempre indietro o siamo rimasti fermi........tra un pò c'è da arrendersi definitivamente e buttare pc, modem e la linea internet mandando a quel paese tutti........


Lo so che mettevi questo......era solo per dire che anche se stiamo nell'era del web non siamo capaci di cambiare niente......capite sempre male e trasformate le parole......e poi se vedi parole diffamatorie non c'è ne sono......

- - - Aggiornato - - -

IL S.V.I. INIZIERÀ A BREVISSIMO LA CAMPAGNA DI ADESIONI RILASCIANDO UNA APPOSITA TESSERA ASSOCIATIVA E NON ASSICURATIVA, POICHÉ IL NATO S.V.I. NON FARA' ASSICURAZIONI CACCIA. A BREVE VERRÀ' POSTATA UNA TESSERA TIPO E SPIEGATE CHIARAMENTE LE MODALITÀ DI ADESIONI E COME VERRANNO ADOPERATI I PROVENTI.
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

COMUNICATO S.V.I REGIONE CAMPANIA

Continua alacremente il lavoro del direttivo dello S.V.I. Sindacato Venatorio Italiano atto a creare, sul territorio Campano, una rete capillare, attraverso la quale i cacciatori tutti abbiano dei punti di riferimento ai quali rivolgersi sia per aderire al nuovo organismo che per avere informazioni sui programmi che lo stesso ha in mente di mettere in campo. Diciamo subito che sono stati individuati i primi quattro coordinatori provinciali, manca la provincia di Avellino per la quale non è stato individuato, al momento, ancora nessun elemento. Aggiungiamo che, per le quattro province alle quali è stato già assegnato un coordinatore, dovrà esserne nominato un secondo per rispettare quanto già deciso precedentemente in sede di Direttivo, cioè ogni provincia avrà due coordinatori, uno che opererà a nord di essa e uno che opererà a sud della stessa. Momentaneamente i coordinatori nominati, uno per provincia, cureranno, fino a nomina del secondo, gli interessi del sindacato su tutto il territorio provinciale di loro pertinenza. Invitiamo, pertanto, coloro i quali avessero intenzione di collaborare proponendosi come coordinatori comunali, di contattare i nominativi che di seguito indicheremo, ovviamente relativamente alla provincia in cui i comuni ricadono.
ELENCO COORDINATORI PROVINCIALI:
PROVINCIA DI NAPOLI: Sig. Esposito Giovanni Residente a Cercola (NA) alla via Censi dell'Arco n. 4. cell. 335445149, e mail [email protected]
PROVINCIA DI SALERNO:
Sig. Adinolfi Ivan Residente a Pellezzano (SA) alla via G. Braca, 3.
cell. 3402942385, e mail [email protected]
PROVINCIA DI BENEVENTO: Sig. Sanzari Carmine Residente a castelvenere (BN) alla via S.Tommaso,30. Cell. ed e mail saranno comunicati a breve.
PROVINCIA DI CASERTA: Sig. Messina Alberto Residente a Casaluce (CE) alla via circumvallazione,123
cell. 3476058808, e mail [email protected].

Confidiamo nella collaborazione di tutti per il bene esclusivo della nostra passione
Cordiali saluti
 
Per info contattare i seguenti recapiti:COORDINATORI PROVINCIALI S.V.I PROVINCIA DI NAPOLI: Giovanni ESPOSITO recapito telefonico 335.445149 PROVINCIA DI SALERNO: Ivan ADINOLFI recapito telefonico cell. 3402942385 PROVINCIA DI BENEVENTO: Carmine SANZARI recapito telefonico 345.3408899 PROVINCIA DI CASERTA: Alberto MESSINA recapito telefonico 347.6058808 Mail S.V.I:[email protected] Facebook:http://www.facebook.com/SindacatoVenatorioItaliano?bookmark_t=page
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

.......

Sarà l'ennesima occasione di
distacco tra le associazioni e tra le varie scuole di pensiero che a mio parere
si identificano in due fondamentalmente, quelli che vogliono sparare e cacciare
più possibile e quelli al quale sparare non interessa proprio a nulla, vogliono
solo continuare a poter cacciare e godersi le emozioni che la loro caccia gli
concede.

Renato Pianegonda

Le dirò sig. Pianegonda che lei e i suoi amici state seriamente compromettendo l'unità di intenti sulla gestione della Caccia, vi interessa solo ed unicamente coltivare il vostro orticello millantando una superiorità di un selvatico che è un migratore come tanti, senza capire che con il vostro atteggiamento non fate altro che alimentare i particolarismi, cosa pericolosissima in una nazione già orientata "culturarlmente" al campanilismo. Curioso quindi che l'accusa di distacco dall'unità provenga da una parte che si dichiara di "parte", non le sembra la sua una contraddizione in termini? Ciò detto , sulle regole e la gestione non v'è dubbio alcuno, ma non si può fare gestione e stabilire regole a danno degli altri.[2]
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

Ma quando mai ho diffamato i forum venatori,trovami la prova............

Speravo non fosse necessario, ma visto che metti in mezzo pure migratoria....ti accontento :
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Valentino Carbone
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Sono arrivato ad un'altra conclusione,hanno creato sti social network(ad.es facebok,ecc)con i relativi gruppi venatori e gli altri blog venatori(come ilcacciatore.com,bighunter.it,migratoria.it,il bracco italiano.it,ecc)per far sfogare e perdere tempo ai cacciatori diciamo per darci un altro tipo di illusione.......so 3-4 anni che parliamo alla grande sulla rete del web ma solo chiacchiere e sfoghi.......siamo andati sempre indietro o siamo rimasti fermi........tra un pò c'è da arrendersi definitivamente e buttare pc, modem e la linea internet mandando a quel paese tutti........
 
Mauro Panella

Per chi ancora non sapesse la consistenza di un Osservatorio faunistico regionale,vi posto il funzionamento di questo indispensabile Ente che porterebbe benefici per la nostra categoria.

1. E' istituito l'Osservatorio faunistico regionale (OFR) quale organismo tecnico scientifico della Giunta regionale con il compito di:
a) approfondire le conoscenze inerenti la fauna selvatica di interesse venatorio e naturalistico presente sul territorio;
b) svolgere indagini statistico-scientifiche sulla fauna;
c) monitorare l'applicazione dei criteri ed indirizzi regionali per la pianificazione faunistico-venatoria da parte dei piani faunistici provinciali;
d) raccogliere ed elaborare i dati faunistici rilevati dalle Province, dagli ATC, da altri enti ed istituti di ricerca e dalle associazioni venatorie e ambientaliste;
e) verificare l'entità e gli effetti del prelievo venatorio;
f) promuovere l'applicazione di corrette tecniche di gestione faunistica;
g) esprimere pareri tecnici in campo faunistico e venatorio e sui piani di abbattimento selettivi ai sensi dell'articolo 11 quaterdecies, comma 5, della legge 2 dicembre 2005, n. 248 (Conversione in legge del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, recante misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria);
h) svolgere attività sperimentali finalizzate alla acquisizione e divulgazione di nuove conoscenze tecnico-scientifiche in materie faunistiche e venatorie.

2. La Giunta regionale determina la composizione e le modalità organizzative e di funzionamento dell'OFR.

3. Nell'adozione dell'atto di cui al comma 2, la Giunta assicura che l'organismo:
a) per l'espletamento delle funzioni di cui al comma 1, operi con il supporto della struttura regionale competente alla quale è assegnato personale tecnico adeguato;
b) possa avvalersi di consulenze tecnico-scientifiche fornite da esperti di comprovata esperienza in materia;
c) operi in collaborazione con l'Istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale (ISPRA), con l'Osservatorio regionale per la biodiversità di cui all'articolo 25 della l.r. 12 giugno 2007, n.6 (Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 14 aprile 2004, n. 7, 5 agosto 1992, n. 34, 28 ottobre 1999, n. 28, 23 febbraio 2005, n. 16 e 17 maggio 1999, n. 10. Disposizioni in materia ambientale e Rete Natura 2000) e con le Università della Regione.

4. L'Osservatorio svolge le funzioni di cui al comma 1 sulla base degli indirizzi e di un programma annuale stabiliti da un Comitato composto:
a) dall'assessore regionale con delega alla caccia, o da persona da lui delegata, che lo presiede;
b) da un rappresentante designato da ciascuna amministrazione provinciale;
c) da tre rappresentanti designati dalle associazioni venatorie regionali;
d) da tre rappresentanti designati dagli ATC della Regione;
e) da due rappresentanti designati dalle associazioni ambientaliste regionali;
f) da due rappresentanti designati dalle associazioni agricole regionali;
g) da due rappresentanti designati dagli organi di gestione dei parchi e delle riserve naturali regionali.

5. La Giunta regionale determina le modalità organizzative e di funzionamento del Comitato.

6. Il Comitato è nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale.

7. I componenti dell'OFR e del Comitato operano a titolo gratuito.

Nota relativa all'articolo 7 bis:
Aggiunto dall'art. 7, l.r. 18 luglio 2011, n. 15. Così modificato dall'art. 1, l.r. 10 aprile 2012, n. 7.
[ndr: al comma 5 è stata omessa la virgola tra "Comitato" e il punto in quanto erroneamente non soppressa dal predetto art. 1, l.r. 7/2012]
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

Non ho capito Renato Pianegonda dove a da chi sono esposti I "punti" a cui ti riferisci.


Lo S.V.I. (Sindacato Venatorio Italiano) e i 16 punti cardine dello stesso

1) Vogliamo la sostituzione della vecchia e famigerata legge 157/92 con una nuova legge quadro Nazionale sulla caccia che dia maggiori competenze ed autonomia alle Regioni Italiane le quali potranno emanare norme in sintonia con le esigenze locali e nel rispetto delle loro tradizioni venatorie.
2) Chiediamo con forza una diversa gestione tra selvaggina stanziale e selvaggina migratoria, prevedendo per quest'ultima la possibilità per ogni cacciatore , di potersi spostare liberamente su tutto il territorio Nazionale, ad eccezione della zona faunistica delle alpi e della zona lagunare e valliva per le quali è da prevedersi una diversa e più limitata mobilità.
3) Vogliamo cancellare la scelta di caccia in via esclusiva prevista dall'art. 12 comma 5 della 157/92
4) vogliamo cancellare l'obbligo della detenzione dei richiami vivi con l'anello inamovibile, vero e proprio maltrattamento agli animali imposto per legge.
5) Vogliamo il prolungamento della giornata di caccia almeno fino ad un'ora dopo il tramonto, soprattutto per la caccia agli acquatici
6) Vogliamo la modifica della legge quadro sulle aree protette 394/91 per fare in modo che queste aree non rappresentino solo dei vincoli ma diventino delle opportunità. Vogliamo la riperimetrazione dei parchi e delle aree protette Italiane.
7) Non vogliamo l'abolizione dell'art. 842 c.c.
8) Non vogliamo la privatizzazione della caccia in Italia.
9) Vogliamo restituire al mondo venatorio la dignità che merita.
10) Vogliamo che nelle scuole entrino a parlare anche i rappresentanti dei cacciatori, non è più tollerabile che i nostri figli continuino ad essere vittime della disinformazione animal-ambientalista.
11) Vogliamo che i nostri figli possano sentirsi orgogliosi di avere il padre cacciatore.
12) Vogliamo e dobbiamo tutelare l'ambiente in sintonia con il mondo rurale.
13) Vogliamo passare dalla difesa alla promozione della caccia.
14) Pretendiamo il rispetto da tutta l'opinione pubblica perchè siamo cittadini Italiani rispettosi degli ordinamenti e delle leggi.
15) Vogliamo che all'attività venatoria sia riconosciuto il ruolo di insostituibile strumento per garantire una corretta gestione del patrimonio faunistico.
16) Vogliamo che si capisca che la caccia è parte fondamentale della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni.

- - - Aggiornato - - -

Gino Melfi

L'augurio dello S.V.I. ( Sindacato Venatorio Italiano) è quello di aggregare tutto il mondo della caccia , facendo ovviamente leva sulla base, cioè i cacciatori tutti, i quali dovranno essere l'asse portante dell'intero innovativo sodalizio atto a dimostrare, soprattutto alla nostra politica, sia essa Provinciale, Regionale e Nazionale, di essere diventati una cosa sola, una grande massa sì, ma capace finalmente di ragionare con una sola testa. Lo S.V.I. nasce in Campania ma è pronto ad accogliere al suo interno anche cacciatori di altre Regioni, insomma il sogno nascosto è quello di unificare, sotto questa denominazione, tutti i cacciatori italiani. Ai cacciatori Campani comunichiamo che, fra qualche giorno, comunicheremo i nominativi dei dieci coordinatori Provinciali ( due per Provincia ) ai quali sarà consegnato, tra l'altro, anche materiale pubblicitario da far circolare quanto più è possibile capillarmente nei territori delle nostre cinque province. Ci aspettiamo una adesione massiccia, senza il vostro consenso restiamo semplicemente un sogno, aiutiamoci tutti, l'uno con l'altro, a far si che questo sogno possa trasformarsi in realtà per il bene di noi tutti e della nostra passione. W LA CACCIA L'AMBIENTE E TUTTO CIO' CHE GIRA INTORNO AD ESSA. Buon Anno a tutti voi.
 
Mauro Panella

ECCO LE PRIME RISPOSTE DOVUTE SOPRATTUTTO ALLA PETIZIONE ATTUATA DALLO S.V.I DA GIA OLTRE UN MESE,COME VEDETE SE' CI FACCIAMO SENTIRE SENZA RESTARE IN SILENZIO CHI NON VUOLE ASCOLTARCI DOVRA' FARLO ASSOLUTAMENTE PER NON PERDERE TERRENO!NOI DEL SINDACATO NON CERCHIAMO DI SCAVALCARE NESSUNO MA ORA ESIGIAMO QUELLO CHE CI SPETTA DI DIRITTO ATTUATO IN MODO CONCRETO DA CHI CI RAPPRESENTA!!!!!IL 19 febbraio 2013, si è riunito il CTFVR della Regione Campania, dopo una ampia e proficua discussione, durata dalle ore 16.00 alle ore 21.00, intensa e per alcuni tratti anche accesa negli animi, a dimostrazione e conferma del fatto che i componenti, mera espressione tecnica del mondo venatorio, ambientalista ed agricolo, sentono ogni qualvolta si discute della materia caccia in regione campania, si è addivenuti a due importanti decisioni, che per tempi e per trasparenza, non possono che essere di buon auspicio per il prosieguo dell’attività venatoria in campania.
Difatti, si sono date le basi per approvare in tempo utile il prossimo calendario venatorio per la stagione 2013-2014 che dovrà esser emanato entro il 15 giugno 2013 così come previsto dalla legge regionale n. 26 del 2012.
Si è dato incarico, alla struttura regionale, di avviare tutte le procedure necessarie, per implementare il sito istituzionale della caccia in campania CampaniaCaccia , in maniera tale, che venga ad essere il contenitore generale di tutto quello che è attività venatoria nella nostra regione, non ultima, con la istituzione, di una apposita sezione, dove vengano pubblicati volta per volta, i resoconti integrali di tutte le decisioni prese in materia di caccia a partire da quelle prese dal CTFVR, ai comitati provinciali ed a quanto deliberato da tutti i comitati di gestione degli ATC.
Tutto questo nell’ottica della massima e possibile trasparenza. Abbiamo appreso con piacere,inoltre,che finalmente è stato approvato il PIANO FAUNISTICO VENATORIO REGIONALE dalla Giunta Regionale, anche se ancora ci sono delle piccole limature da fare, che potranno essere confermate ed integrate, adesso che lo stesso PFVR dovrà avere il parere finale del Consiglio Regionale, dove siamo sicuri, che il buon senso prevarrà sempre.
Intanto, noi , saremo vigili ed attenti osservatori, come sempre, a che questo avvenga.
Nell’attesa, che vengano pubblicati già da subito gli ultimi verbali dei lavori del CTFVR sul sito istituzionale della Regione Campania CampaniaCaccia, Vi auguriamo buona lettura.
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

A valenti' prima diffami i forum venatori e chi fà veramente qualche cosa per noi a gratis, poi ti diverti ad innondare il web di copia ed incolla, c'hai martellato la capoccia con caccia Ambiente, con gino melfi e con facebook ora sto sindacato, ma ce l'hai un anima tua '
Sempre a parlare con la voce d'altri !!!!
 
Se ben ho capito con il Sindacato Venatorio Italiano potremo fregarcene della politica e faremo noi le leggi che regolano l'ambiente venatorio. Ho letto una serie notevole di: vogliamo, chiediamo, ecc. ecc., ma a chi chiediamo e chi obblighiamo se la politica non c'entra? Qualcuno mi potrebbe spiegare? Grazie.
 
Re: Sindacato Venatorio Italiano

Le dirò sig. Pianegonda che lei e i suoi amici state seriamente compromettendo l'unità di intenti sulla gestione della Caccia, vi interessa solo ed unicamente coltivare il vostro orticello millantando una superiorità di un selvatico che è un migratore come tanti, senza capire che con il vostro atteggiamento non fate altro che alimentare i particolarismi, cosa pericolosissima in una nazione già orientata "culturarlmente" al campanilismo. Curioso quindi che l'accusa di distacco dall'unità provenga da una parte che si dichiara di "parte", non le sembra la sua una contraddizione in termini? Ciò detto , sulle regole e la gestione non v'è dubbio alcuno, ma non si può fare gestione e stabilire regole a danno degli altri.[2]

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