Re: ricorso TAR calabria

Mi dici tu a chi affidarsi?e perchè?Io mi affido alla mia conoscenza e a chi ne sa più di me.Se poi vado a chiedere a dei dirigenti campani delle cose e mi rispondono in un modo a dir poco imbarazzante ho poco da scegliere,scelgo il più preparato per me,e non ho bisogno di fare nomi e cognomi,ma i grillini di turno impreparati servono a poco,serve l'unione e la conoscenza se no siamo sempre punto e a capo.

saluti.

- - - Aggiornato - - -

A me interessano anche queste cose che sia fidc anlc che me le fa non interessa,poi vado nella mia regione e scelgo,le altre piccole non hanno nessuna possibilita se continuano a fare solo i bastiancontrari ma alle grandi dobbiamo premere dietro per migliorarsi in campania!!!!

AVIFAUNA MIGRATORIA FIDC: PREAPERTURA BIOLOGICAMENTE E GIURIDICAMENTE LEGITTIMA

martedì 4 settembre 2012
Riceviamo e pubblichiamo:

Sono ben 26 le specie di uccelli migratori cacciabili in Italia che potrebbero essere cacciate già dal 1 settembre, in armonia con le regole dell’Unione Europea. Contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi da organizzazioni anticaccia e da alcuni esponenti governativi, la caccia al 1 settembre è del tutto legittima secondo le direttive europee e il documento ORNIS Key Concepts. Oggi in Italia la pre apertura interessa per tradizione solo alcune specie, ovvero la tortora e in parte il colombaccio, il merlo e i corvidi. Pochissime Regioni o Province consentono alcune giornate di pre apertura ad alcuni anatidi. Secondo le regole europee sarebbero invece ben di più le specie che potrebbero essere oggetto di caccia già dal 1 settembre, essendo già terminata la fase riproduttiva e delle cure parentali. Tutti gli anatidi, la pavoncella, il beccaccino, il frullino, il combattente, tutti i turdidi, l’allodola, la beccaccia, la gallinella d’acqua e la folaga, oltre alla tortora, potrebbero essere cacciati il 1 settembre, nel pieno rispetto del documento ORNIS Key Concepts e della Guida Interpretativa. Per tutte queste specie infatti, il periodo riproduttivo è già terminato e solo per l’alzavola (presente in Italia con pochissime coppie) si utilizzerebbe la decade di sovrapposizione comunque prevista dall’ISPRA e dalla Guida interpretativa, riconosciuta anche nel documento del 2009 da BirdLife Europa e ITALIA (Brunner-Selvaggi).

Uno scenario ben diverso da quanto esposto dalle organizzazioni anticaccia, che sembrano oggi con queste esasperazioni non conoscere le direttive e gli indirizzi europei.

Da sottolineare che il mondo venatorio italiano non ha mai avanzato particolari richieste per un anticipo generalizzato della caccia al 1 settembre, anche se del tutto legittimo biologicamente e giuridicamente, nel rispetto dell’arco temporale massimo, previsto dalla legge 157/92.

Analizzando le specie oggetto di caccia in pre apertura si nota che la situazione demografica e di conservazione è favorevole: un recente studio italiano del MIPAAF in collaborazione con LIPU, dimostra che la popolazione italiana nidificante di tortora è in aumento negli ultimi 10 anni. Così per il colombaccio, specie cacciata intensamente in tutta Europa per lunghissimi periodi dell’anno. Per i corvidi un aumento generalizzato, e particolarmente significativo per cornacchia grigia e gazza, nessun allarme per il merlo.

Tutti i dati disponibili dimostrano in modo scientificamente inoppugnabile che la pre apertura è una forma di caccia SOSTENIBILE.

Il mondo anticaccia, dopo avere cercato in questi due anni, di ridurre i periodi della normale stagione venatoria senza alcuna giustificazione scientificamente plausibile, cerca ora con notizie catastrofiche, costruite in modo artificioso, di eliminare la pre apertura, ancora una volta, senza il supporto di alcun dato tecnico o scientifico. Per l’Ufficio Avifauna Migratoria la difesa delle tradizioni venatorie italiane è una scelta fondamentale irrinunciabile, che lega il cacciatore-cittadino alla conservazione della biodiversità e al mantenimento del contatto con l’ambiente rurale. Un impegno da attuare con metodi moderni, suffragato da dati e ricerche, che consentono di indirizzare il nostro quotidiano impegno nella difesa della conservazione degli ambienti naturali e della fauna, rispettando pienamente le direttive europee e le leggi del nostro Paese.

Roma, 4 settembre 2012 - Ufficio Avifauna Migratoria FIdC
 
Re: ricorso TAR calabria

E questi che dati sono sono dati Ispra aggiornati ci hanno rotto vogliono la guerra guerra deve essere,ma ci vuole competenza delle avv!!!!!

- i dati contenuti nella pubblicazione Scebba S., 1987 – I tordi in Italia, Editoriale Olimpia dove in base ad un’accurata analisi delle ricatture a livello nazionale suddivise per un numero mensile e Aree Euring, si rileva come mese massimo delle stesse il mese di febbraio, il cui inizio coincide con l’avvio della migrazione pre-nuziale, come per altro ribadito dallo stesso Autore a pag. 20: “In tutto il mese di febbraio è presente una notevole attività migratoria che continua in marzo seppur in tono minore

- i dati riportati nella pubblicazione ISPRA Spina F. & Volponi S., 2008 – Atalante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. 632 pp, dove a pag. 228 gli Autori affermano: “La massima parte delle catture si riferisce alla migrazione autunnale, che ha luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a partire da febbraio, come suggerito anche dall’andamento dell’indice di abbondanza”;
- la bibliografia citata nella “Relazione tecnico-scientifica sull’individuazione delle decadi riferite all’Italia nel documento “Key concpts of article 7(4) of directive 79/409/EEC” a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004, dove nei sedici lavori citati alle pagg. 42-45, tratti dalla letteratura venatoria italiana, in tre viene individuato l’inizio della migrazione pre-nuziale nella fine del mese di gennaio mentre in tredici lavori la migrazione pre-nuziale viene collocata a partire dal mese di febbraio.

- i dati riportati nella pubblicazione scientifica ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (1999). The role of Italy within the Song Thrush Turdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing-recovery data. Vogelwarte, dove dalla tabella delle ricatture di esemplari inanellati all’estero, a pag.39, si evince che un movimento iniziale di migrazione prenuziale si verifica a partire dalla 1 decade di febbraio dato l’inizio del marcato aumento delle stesse.


NON NE POSSIAMO PIù DI QUESTE IDEOLOGIE PORTATE AVANTI ED APPOGGIATE ANCHE DA GRUPPI DI PSEUDOCACCIATORI ANIMALARI CRESCIUTI DAVANTI LA TV A GUARDARE CALIMERO E PLUTO!!!!
 

standa

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Re: ricorso TAR calabria

VISTA l’ordinanza del TAR Lazio – Sezione Prima Ter, 12.11.2010, n. 04908, che riferendosi ai
pareri resi dall’ISPRA precisa, tra l’altro, che: “l’art. 7, comma 1, della l. n. 157/1992, qualifica tale
istituto come "organo scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le
Province", la cui funzione istituzionale non può, pertanto, essere quella di sostituirsi alle
Amministrazioni nel compimento delle proprie scelte in materia di caccia, ma quello di supportarla
sotto il profilo squisitamente tecnico. Sotto tale profilo va, incidentalmente, rilevato come l'istituto
abbia carattere nazionale, cosicché può verificarsi la necessità di valutare le specifiche realtà
regionali. Ne deriva che, applicando i principi generali in materia di rapporto tra provvedimento
finale ed attività consultiva a carattere di obbligatorietà e non di vincolatività, il parere reso da tale
organo sul calendario venatorio può essere disatteso dall’Amministrazione regionale, la quale ha,
però, l'onere di farsi carico delle osservazioni procedimentali e di merito e, pertanto, di esprimere le
valutazioni, che l'hanno portata a disattendere il parere.

Datevi da fare amici della Calabria. Il parere dell'ispra NON vincola la Regione. La sentenza sopra riportata e' del Tar Lazio che entra nel merito.
Il calendario della Calabria, quest'anno, e' stato adeguatamente motivato.

Saluti a tutti.
 
Re: ricorso TAR calabria

Non è che questa poi sarebbe una novità! Anche se la caccia a queste speci, si sarebbe chiusa secondo indicazioni ispra, avrebberò avuto qualche altro motivo al cui agrapparsi per fare ricorso. Ormai è risaputo, non ci meravigliamo più di tanto; ogni anno ci saranno ricorsi in tutta Italia e fino a quando troveranno dei giudici "compiacenti" noi possiamo solo sperare. Si, sperare, visto il totale abbandono, l'incompeteza, il lassismo e la grave negligenza, che Hanno e stanno dimostrando le nostre associazioni.
 
Re: ricorso TAR calabria

caro massimiliano come vedi, ogni tanto anche tu la vedi come me:

E questi che dati sono, sono dati Ispra aggiornati, ci hanno rotto, vogliono la guerra, guerra deve essere,ma ci vuole competenza delle avv!!!!!

e dove sta sta competenza, per piacere fammi un nome di uan aa.vv. comptetente
 
Re: ricorso TAR calabria

Mi dici tu a chi affidarsi?e perchè?Io mi affido alla mia conoscenza e a chi ne sa più di me.Se poi vado a chiedere a dei dirigenti campani delle cose e mi rispondono in un modo a dir poco imbarazzante ho poco da scegliere,scelgo il più preparato per me,e non ho bisogno di fare nomi e cognomi,ma i grillini di turno impreparati servono a poco,serve l'unione e la conoscenza se no siamo sempre punto e a capo.

saluti.

- - - Aggiornato - - -

A me interessano anche queste cose che sia fidc anlc che me le fa non interessa,poi vado nella mia regione e scelgo,le altre piccole non hanno nessuna possibilita se continuano a fare solo i bastiancontrari ma alle grandi dobbiamo premere dietro per migliorarsi in campania!!!!

AVIFAUNA MIGRATORIA FIDC: PREAPERTURA BIOLOGICAMENTE E GIURIDICAMENTE LEGITTIMA

martedì 4 settembre 2012
Riceviamo e pubblichiamo:

Sono ben 26 le specie di uccelli migratori cacciabili in Italia che potrebbero essere cacciate già dal 1 settembre, in armonia con le regole dell’Unione Europea. Contrariamente a quanto dichiarato nei giorni scorsi da organizzazioni anticaccia e da alcuni esponenti governativi, la caccia al 1 settembre è del tutto legittima secondo le direttive europee e il documento ORNIS Key Concepts. Oggi in Italia la pre apertura interessa per tradizione solo alcune specie, ovvero la tortora e in parte il colombaccio, il merlo e i corvidi. Pochissime Regioni o Province consentono alcune giornate di pre apertura ad alcuni anatidi. Secondo le regole europee sarebbero invece ben di più le specie che potrebbero essere oggetto di caccia già dal 1 settembre, essendo già terminata la fase riproduttiva e delle cure parentali. Tutti gli anatidi, la pavoncella, il beccaccino, il frullino, il combattente, tutti i turdidi, l’allodola, la beccaccia, la gallinella d’acqua e la folaga, oltre alla tortora, potrebbero essere cacciati il 1 settembre, nel pieno rispetto del documento ORNIS Key Concepts e della Guida Interpretativa. Per tutte queste specie infatti, il periodo riproduttivo è già terminato e solo per l’alzavola (presente in Italia con pochissime coppie) si utilizzerebbe la decade di sovrapposizione comunque prevista dall’ISPRA e dalla Guida interpretativa, riconosciuta anche nel documento del 2009 da BirdLife Europa e ITALIA (Brunner-Selvaggi).

Uno scenario ben diverso da quanto esposto dalle organizzazioni anticaccia, che sembrano oggi con queste esasperazioni non conoscere le direttive e gli indirizzi europei.

Da sottolineare che il mondo venatorio italiano non ha mai avanzato particolari richieste per un anticipo generalizzato della caccia al 1 settembre, anche se del tutto legittimo biologicamente e giuridicamente, nel rispetto dell’arco temporale massimo, previsto dalla legge 157/92.

Analizzando le specie oggetto di caccia in pre apertura si nota che la situazione demografica e di conservazione è favorevole: un recente studio italiano del MIPAAF in collaborazione con LIPU, dimostra che la popolazione italiana nidificante di tortora è in aumento negli ultimi 10 anni. Così per il colombaccio, specie cacciata intensamente in tutta Europa per lunghissimi periodi dell’anno. Per i corvidi un aumento generalizzato, e particolarmente significativo per cornacchia grigia e gazza, nessun allarme per il merlo.

Tutti i dati disponibili dimostrano in modo scientificamente inoppugnabile che la pre apertura è una forma di caccia SOSTENIBILE.

Il mondo anticaccia, dopo avere cercato in questi due anni, di ridurre i periodi della normale stagione venatoria senza alcuna giustificazione scientificamente plausibile, cerca ora con notizie catastrofiche, costruite in modo artificioso, di eliminare la pre apertura, ancora una volta, senza il supporto di alcun dato tecnico o scientifico. Per l’Ufficio Avifauna Migratoria la difesa delle tradizioni venatorie italiane è una scelta fondamentale irrinunciabile, che lega il cacciatore-cittadino alla conservazione della biodiversità e al mantenimento del contatto con l’ambiente rurale. Un impegno da attuare con metodi moderni, suffragato da dati e ricerche, che consentono di indirizzare il nostro quotidiano impegno nella difesa della conservazione degli ambienti naturali e della fauna, rispettando pienamente le direttive europee e le leggi del nostro Paese.

Roma, 4 settembre 2012 - Ufficio Avifauna Migratoria FIdC

Massimiliano,sono tutti incompetenti,nn se ne salva nessuno....Se nn ti documenti da solo,ho hai conoscenze rimani sempre alloscuro di tutto!!!nn c'è niente da salvare tra le associazioni e i politici,almeno io questo è quello che vedo nella nostra regione,ma credo sia un pò così da tutte le parti!!!le associazioni o le si riformano dalla base,con presidenti e vice nuovi o allora si è sempre allo stesso punto di partenza!!!
 
Re: ricorso TAR calabria

caro massimiliano come vedi, ogni tanto anche tu la vedi come me:

E questi che dati sono, sono dati Ispra aggiornati, ci hanno rotto, vogliono la guerra, guerra deve essere,ma ci vuole competenza delle avv!!!!!

e dove sta sta competenza, per piacere fammi un nome di uan aa.vv. comptetente

Continui a voler fare solo guerra!Quei dati sono dati forniti dal documento face quindi da associazioni,ma come vedi i TAR sospendono cautelarmente senza entrare nel merito alcune volte, e te lo mettono in quel posto.Ma tu non vuoi capire ed è diventato pleonastico parlare con te!

Le associazioni campane che vogliono fare guerre sono impreparate(non tutte) e a fare incontri ci vanno i tipi come Valentino Carbone il che è tutto un programma a dove si vuole anzi non vuole arrivare!
 
Re: ricorso TAR calabria

per massimiliamo

non conosco valentino carbone, ma se si da da fare, ben venga per tutti,
avrai dei motivi a me oscuri; sara anche retorico (pleonastico) parlare con me, ma no hai risposto quale l'associazione che dovrebbe salvaguardare i nostri interessi. io saro pleonastico, ma tu sei poco esplicativo, fa nomi e cognomi, cosi potermmo aiutare anche te a vincere per un fronte comune, perche altrimenti sai cosa si fa, si aumentamo solo i messaggi su questo forum e si diventa CACCIATORI ESPERTI MASTER VETERANI CONSIGLIERI E MODERATORI CON 15 STELLE e basta
 
Re: ricorso TAR calabria

il problema e proprio questo, fidc in campania per recuperare l'emoraggia di tessere ha solo aumentato le assicurazione per quelle persone che continuano a farsi l'assicurazione con loro. devi solo sperare che no ti succeda mai niente a caccia, perche il sottoscritto dopo la bellezza di quasi 20 anni fidc, mi e successo un incidente a caccia e non mi e stato liquidato perche non ritenuto grave dopo essere stao fermo per 30 gg immobilizzato. in campania con il presidente provinciale abbiamo ricevuto in cambio la lottizzazione dei migliori posti di caccia in aziende faunistico venatorie, chiusura ulteriore di porsioni di territorio venabile; non solo la regione ci toglie terreno ci si mettono anche le associazioni, che tu ritiene quelle piu grandi da poterci aiutare. tu sei della provincia di napoli e forse non conosci la realta casertana, ma chi e di casertasa benissimo da chi siamo governato in queste associazioni e di cosa sto parlando. siamo sempre a punto e daccapo, se non la smettono di leccare il culo ai politici di questo o quel colore, non ne veniamo a capo. qusti pensano a lucrare sulla caccia e contestualmente su di noi cacciatori. ti ripeto la soluzione e una toglirgli l'ossigeno, e verrano a pregarti per farti la tessera ,dopo aver fatto il loro dovere. io non mi ritengo uno ****, posso cambiare anche opinione se uqeste persone mi smentiscono, ma ho0 forti dubbi.
 
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