Richiesta maggiori controlli su esportazione fauna selvatica

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Oggetto: richiesta intensificazioni controlli in porti e aeroporti Sardi, riguardo prelievi effettuati in modalità non consentita, da cacciatori continentali sprovvisti di tesserino regionale.

I sottoscritti Fresi Andrea di Tempio "SS.", e Pietro Pirredda di Arzachena " SS.", qui di seguito, veniamo a richiedere alle autorità competenti, quali voi siete, di intensificare i controlli in porti e aeroporti regionali, relativi ai prelievi e conseguenti esportazioni di selvaggina, prelevata Da cacciatori continentali sprovvisti di requisiti necessari per lo svolgimento della stessa. Tale attività, ormai di dominio pubblico nel mondo venatorio Sardo, ha raggiunto livelli esagerati non più accettabili dal punto di vista legale e sostanziale. Certi che per la prossima stagione venatoria, il vostro intervento sia costante e fattivo, sia dal punto di vista repressivo che preventivo. Porgiamo i nostri più distinti ossequi.

Andrea Fresi.
Pietro Pirredda.

Così copiato e incollato da normativa regionale vigente.
Art. 11) - E’ vietata l’esportazione della pernice sarda (Alectoris barbara), del cinghiale (Sus scrofa meridionalis)
e della lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) dal territorio della Sardegna.
Solo i cacciatori muniti di regolare porto d’arma per uso di caccia e in possesso dell’autorizzazione regionale di
cui all’art. 2 del presente Decreto, che si recano fuori del territorio della Sardegna, possono portare un numero di
capi di selvaggina non superiore a quello consentito per una giornata (carniere giornaliero) in ossequio al
precedente art. 8 e all’allegato 2. Non può essere introdotto negli spazi destinati ai servizi di porti marittimi ed
aerei un numero di capi di selvaggina superiore a quello consentito nel comma precedente.
 
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