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Re: ABRUZZO-CACCIA. Rivoluziona i periodi per decine di specie
Il problema dopo la comunitaria (girando per i vari assessorati alla caccia e facendoci un 'idea), è la competenza dei funzionari e la volontà politica, se le due cose non vanno di pari passo le riduzioni sono automatiche dato che, anche se i TAR danno sentenze positive riguardo la non obbligatorietà da parte delle regioni di seguire i pareri ISPRA, i vari funzionari non sanno come motivare i calendari per disattendere i pareri e se poi ci si mette una assessore regionale di area animalista la frittatta è fatta.
Si possono fare ancora calendari decenti e alcune regioni lo hanno dimostrato, certo la questione di far parlare il mondo venatorio con un unica voce è più che mai importante, ma mi sembra che quest'anno almeno al livello nazionale un passo in avanti sia stato fatto con il documento sui calendari di FACE-ITALIA sottoscritto da tutte le associazioni venatorie (arcicaccia esclusa) e applicato con successo in alcune regioni; purtroppo il variato cambio legislativo (comunitaria) ci ha penalizzato per le specie di maggior interesse venatorio, ma quello è un discorso politico e ormai con i numeri che possiamo vantare al momento, la politica (non tutta ma la maggior parte) non è dalla nostra parte.
Un saluto.
Emiliano Amore
Il problema dopo la comunitaria (girando per i vari assessorati alla caccia e facendoci un 'idea), è la competenza dei funzionari e la volontà politica, se le due cose non vanno di pari passo le riduzioni sono automatiche dato che, anche se i TAR danno sentenze positive riguardo la non obbligatorietà da parte delle regioni di seguire i pareri ISPRA, i vari funzionari non sanno come motivare i calendari per disattendere i pareri e se poi ci si mette una assessore regionale di area animalista la frittatta è fatta.
Si possono fare ancora calendari decenti e alcune regioni lo hanno dimostrato, certo la questione di far parlare il mondo venatorio con un unica voce è più che mai importante, ma mi sembra che quest'anno almeno al livello nazionale un passo in avanti sia stato fatto con il documento sui calendari di FACE-ITALIA sottoscritto da tutte le associazioni venatorie (arcicaccia esclusa) e applicato con successo in alcune regioni; purtroppo il variato cambio legislativo (comunitaria) ci ha penalizzato per le specie di maggior interesse venatorio, ma quello è un discorso politico e ormai con i numeri che possiamo vantare al momento, la politica (non tutta ma la maggior parte) non è dalla nostra parte.
Un saluto.
Emiliano Amore