Riporto un post da me inviato su un gruppo venatorio di fb(uniti per difendere la caccia gruppo campania),per far sapere anche a chi non sta su fb
Ieri 23 aprile, mi sono recato da Gino Melfi, presidente CONF.A.V.I(campania), con il quale ho intrattenuto un lungo ed interessante discorso del quale voglio mettere a conoscenza tutti gli amici del gruppo. Dopo un preambolo nel quale Gino Melfi rappresentava la grande delusione per quando sta accadendo nella nostra regione, deluso nel non essere stato ascoltato negli ultimi sette anni dalla base dei cacciatori alla quale si rivolgeva in più parti ed in diversi convegni, alla quale preannunciava la fine della caccia colpevolizzando l’associazionismo venatorio riconosciuto il quale o per interessi o per ignoranza non svolgeva il compito assegnatogli dai cacciatori che lo sosteneva, cioè quello di rappresentare al meglio le esigenze della base stessa. Mi ricordava che l’associazione cacciatori campani confederata CONF.A.V.I. non era altro che la voce della protesta, la voce della dissidenza,la voce della rivolta, questo in un tempo dove era ancora possibile portare avanti una “rivoluzione” a difesa dei sacrosanti diritti della nostra passione. Ma, continuava, un generale senza esercito quale guerra può affrontare?Gli ho chiesto la possibilità di promuovere un grande congresso a livello regionale, mi ha dato la sua disponibilità ma a patto che io avessi fatto un’indagine su questa pagina facebook per capire quanti di noi della base siamo disposti a parteciparvi. L’incontro dovrebbe avere lo scopo, dopo aver ascoltato l’idea di tutti, di tracciare le forme di protesta da mettere in atto per fronteggiare la grave emergenza nella quale è finita l’attività venatoria. Ciò premesso a voi tutti amici chiedo quanti di voi sono disposti a partecipare al suddetto eventuale convegno? Vi prego di essere celeri nella risposta in quanto come mi diceva il Presidente Melfi non abbiamo più molto tempo a disposizione per cercare di riparare in qualche modo al malfatto.
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