Comunicato U.S.D. su Calendario venatorio 2011-2012 Sardegna.

Messaggi
2,581
Punteggio reazioni
7
Punti
36
OGGETTO: calendario venatorio 2011 –2012.

Con riferimento al calendario venatorio 2011 – 2012, ed agli interventi che lo hanno stravolto, l’Unione Sportiva Dilettantistica “Carbonara”, che si occupa anche di difesa ambientale, annovera tra i suoi associati, circa 80 cacciatori, che hanno espresso il loro disappunto per le vessazioni perpetrate ai loro danni. Alcuni lamentano anche la scarsa disponibilità di fondi destinati alla campagna annuale di ripopolamento con selvaggina stanziale.
Per quanto riguarda la selvaggina migratoria sarebbe interessante vedere gli studi fatti negli anni dagli istituti preposti, per valutare e confrontare se gli effetti dei cambiamenti climatici possono portare alle variazioni dei tempi dei flussi migratori.
Il ripasso annuale, per il rientro nei luoghi di nidificazione, nella fascia costiera sud orientale della Sardegna, avviene quasi tutti gli anni fino alla fioritura dell’asfodelo, che non avviene certamente nel mese di gennaio.
In tutto il mese di febbraio e la prima decade di marzo, nella zona costiera di Villasimius, la presenza di tordi è stata costante, nonostante la stagione estiva calda e il rigido inverno abbiano limitato la presenza delle bacche ed abbiano ritardato la fioritura delle essenze necessarie al loro sostentamento prima della partenza.
Da ciò deriva che la stagione venatoria decretata dell’Assessore, dovrà contenere date che non siano attaccabili, stabilite sulla base dei risultati degli studi predisposti prima del varo delle norme, anche con studi integrativi disposti dai membri del Comitato Regionale Faunistico, ove esistano competenze specifiche.
Le deroghe non possono certo essere contenute nel calendario venatorio, ma dovranno essere varate sempre sulla base degli studi e gli accertamenti fatti mirati all’abbattimento dei selvatici che arrecano danni ingenti alle colture agricole, ittiche e venatorie. Le selezioni e gli abbattimenti non dovranno necessariamente essere disposti nel mese di febbraio, ma nei periodi che possono arrecare maggiori danni o provocare la trasmissione di infezioni. Le deroghe non potranno essere considerate attività venatoria, ma abbattimenti preordinati al raggiungimento di un obiettivo prefissato.
Oggetto di studio diverso dovrebbe essere lo storno. Potrebbe essere oggetto di specifica deroga nei mesi di ottobre e novembre mentre è in corso la maturazione e la raccolta delle olive. L’economia regionale gode di un ottimo introito dall’indotto dell’olivicoltura. Il volatile provoca seri danni al settore in tutto il territorio regionale.
L’apprezzamento maggiore è rivolto alle associazioni venatorie, che a livello unitario stanno tutelando gli interessi collettivi, portando nelle sedi istituzionali l’opera di convincimento e le proposte necessarie per raggiungere quella sicurezza che spesso ci viene negata.

Villasimius, lì 11.03.2012
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto