cicalone

Utente Registrato
Messaggi
12,286
Punteggio reazioni
285
Punti
83
La Consulta: illegittimi i calendari venatori
Esultano gli ambientalisti
Con la sentenza 20/2012 la Corte Costituzionale dichiara fuori legge i calendari venatori di Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, provincia di Trento e Bolzano. D'ora in avanti devono essere emanati come atto amministrativo e non più come legge. Duro colpo per la lobby dei cacciatori
Non bastava che le provincie di Bologna, Reggio Emilia e Rimini bloccassero la caccia agli ungulati, cinghiali e caprioli in primis, causa neve che, almeno sulle colline e sui monti appenninici è ancora presente in grossi cumuli. Motivazione ufficiale: tutela degli animali, perché come erbivori faticano a trovare cibo e perché sarebbe troppo facile ucciderli seguendone le evidenti tracce.

Insomma, mantenere un numero minimo di ungulati per poi giustificare l’attività futura delle doppiette. Anche se pare che i giochi siano tutti da rifare perché nei giorni scorsi la Corte Costituzionale con la sentenza 20/2012 ha dichiarato illegittimi i calendari venatori emanati per legge ribadendo la potestà esclusiva dello Stato in materia di tutela delle specie cacciabili.

Una sentenza storica che rende fuorilegge i calendari venatori di Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Marche, oltre alle provincie autonome di Trento e Bolzano e all’Abruzzo, per il quale la Consulta si è dichiarata. “Cade anche la strategia di alcune regioni di raggirare le indicazioni nazionali e comunitarie attraverso lo strumento della legge”, hanno affermato Animalisti italiani, Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Vas e Wwf Italia a proposito della sentenza n. 20/2012, “Le regioni si conformino rapidamente alle regole di tutela ambientale, non solo per le deroghe ma anche per i calendari venatori”.

Il calendario venatorio, secondo la corte, non potrà più essere promulgato con un progetto di legge, ma con un atto amministrativo. E’ stata quindi smentita la teoria dell’assessore all’attività faunistica venatoria della Regione Emilia Romagna, Tiberio Rabboni, che sosteneva il progetto di legge idoneo e costituzionale.

Un mese fa ad una domanda del fatto quotidiano.it dove si chiedeva all’assessore perché il calendario venatorio fosse stato approvato con un progetto di legge dalla giunta e non come delibera, mettendolo al sicuro da possibili ricorsi al Tar delle associazioni ambientaliste, Rabboni aveva risposto via mail: “Non e’ certo questa la nostra motivazione. Anche una legge regionale può essere impugnata davanti alla Corte costituzionale qualora il governo ravvisi profili di incoerenza con l’impianto normativo nazionale”.
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto