rovina dell'associazionismo venatorio italiano

valentino88

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Dall'esperienza e dai danni che hanno fatto alla caccia e al territorio italiano in questi ultimi 20 anni a questa parte possiamo dire che le associazioni venatorie sono organizzazioni a delinquere di stampo clientelare finalizzate all'arricchimento personale!!!
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Non penso Beppe che andare a caccia nel rispetto delle nostre tradizioni, a specie che la direttiva da cacciabili per l'Italia o su richiesta, senza (e sono diverse), magari senza chiedere l'abolizione dei giorni di silenzio venatorio (che non ha nessun Paese in EU), chiedere di andare a caccia come nei Paesi del mediterraneo, non penso che sia da estremisti, o da "sparacchiatori.
Non c'e`volonta`politica e tanta ignoranza nella materia per fare queste cose, ma anche per l'Europa non sarebbe un tabu`.
l'Europa ci chiede solo di fare le leggi nel modo giusto, solo questo ci chiede, visto che per la caccia non si e` mai pagato nulla, e se si paghera` la colpa e` e sara`solo della nostra politica inconcludente a tutti i livelli.

Io dico che la legge 157/92 è stata una "mediazione-compromesso" poco riuscita forse, che ci ha comunque consentito alla fine di andare a caccia anche ora e va collocata in un periodo di battaglie CAMPALI costituite da referendum FATTI e tendenze abrogazioniste molto forti che gente attempata come NOI NON può dimenticare.
E' forse stata una legge sbilanciata a favore dello stanzialismo allora imperante .... e che ha evidenziato esigenze DIVERSE da quelle volute dai migratoristi, mentre segnalo che allora sul territorio si era ben oltre il milione di doppiette, con comportamenti discutibili anche verso le culture agricole e regole ben poco rispettate ..... siamo sinceri.
Ora vado a mangiare ..... poi finisco il mio pensiero, opinabile, ci mancherebbe.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Dall'esperienza e dai danni che hanno fatto alla caccia e al territorio italiano in questi ultimi 20 anni a questa parte possiamo dire che le associazioni venatorie sono organizzazioni a delinquere di stampo clientelare finalizzate all'arricchimento personale!!!

QUOTO...non si possono trovare parole migliori!!
Marco.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

vado controcorrente,ribadisco che l'importante è saper scegliere non tutte sono uguali,i mali della caccia non si risolvono con altre frammentazioni o formando armate brancaleone.parere personale poi giustamente ognuno agisca come crede.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Ciao ozannagh, come posso sentirmi rappresentato da un'A.V. che ha come presidente provinciale un signore politicante che mentre era assessore per la caccia nella mia provincia si è chiuso un territorio vastissimo con posti eccezionali per tordi/cesene/beccacce ... creando due riserve e che vuole in una riserva euro 1200 per sparare ai tordi e euro 2500 nella seconda (posto eccezionale oltre che per i tordi anche per la beccaccia) un giorno alla settimana esclusi i sabati e la domenica? Nello stesso territorio (ripeto vastissimo ... migliaia di ettari) esistevano già parchi e riserve consorziali e con la chiusura dell'ultimo territorio libero non è più possibile cacciare in tutta la zona!!!!
Posso sentirmi tutelato da personaggi del genere o da AA.VV. che hanno nel loro interno queste persone? E non dirmi che è solo nella mia provincia/città che vige il malcostume ...

Ciao
Stefano

E tu pensi di essere rappresentato meglio da INA...UNIPOL...o chicchessia assicurazione privata???
Ti ripeto...non difendo x partito preso nessuno...ma il giorno che non ci saranno più le AAVV noi non andremo + a caccia...se non nel modo che hai appena descritto...
Per tutto il resto la penso come Beppe....abbiamo una legge quadro che consente 100...e tante leggi regionali o calendari provinciali che consentono 50....xchè i ns politichetti locali se ne sbattono dei dati scientifici...che solo le aavv anche se in colossale ritardo hanno fornito...
E' molto + politicamente conveniente x loro dare ascolto alle assurde linee guida dell'ISPRA...ancor + restrittive dei già strettissimi ns kc....che ai dati che consentirebbero di cacciare tortore dal 20/08...cesene e sasselli fino al 31/01....alcune anatre fino a tutto Febbraio...ecc.ecc..
Ciao.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

vado controcorrente,ribadisco che l'importante è saper scegliere non tutte sono uguali,i mali della caccia non si risolvono con altre frammentazioni o formando armate brancaleone.parere personale poi giustamente ognuno agisca come crede.

Ci dai una mano a scegliere? Ci dai dei buoni motivi?
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Io sarei per la riunificazione di tutte le AA.VV. sotto un'unica bandiera (l'unione fa la forza, c'è poco da fare) ed inoltre cercherei un modo che consenta a tutti i cacciatori di scegliere direttamente i rappresentanti, di valutarli periodicamente e se il caso sostituirli. Così vediamo se per tenersi stretta la poltrona qualcuno si da finalmente da fare per tutelare i nostri interessi!
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Ribadisco un concetto...il giorno in cui non ci saranno più le AAVV non esisterà più la caccia....almeno come quella che stiamo praticando....
Con NOTEVOLE mal di pancia sostengo che è meglio essere rappresentati male che non esserlo del tutto....
Infine...invito tutti a battersi..non solo a lamentarsi...entrate o cercate di farlo nei vs consigli comunali/provinciali....battetevi prima di abbandonare un AV x un'assicurazione privata che dellla ns passione di sicuro non importa un fico secco...

Ciao ozannagh, come posso sentirmi rappresentato da un'A.V. che ha come presidente provinciale un signore politicante che mentre era assessore per la caccia nella mia provincia si è chiuso un territorio vastissimo con posti eccezionali per tordi/cesene/beccacce ... creando due riserve e che vuole in una riserva euro 1200 per sparare ai tordi e euro 2500 nella seconda (posto eccezionale oltre che per i tordi anche per la beccaccia) un giorno alla settimana esclusi i sabati e la domenica? Nello stesso territorio (ripeto vastissimo ... migliaia di ettari) esistevano già parchi e riserve consorziali e con la chiusura dell'ultimo territorio libero non è più possibile cacciare in tutta la zona!!!!
Posso sentirmi tutelato da personaggi del genere o da AA.VV. che hanno nel loro interno queste persone? E non dirmi che è solo nella mia provincia/città che vige il malcostume ...

Ciao
Stefano
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Gia lo detto altre volte e lo ripeto,dalla maggior parte e anche da me le coperture e i massimali non sono sufficienti(non assicurano furto e scoppio fucile cose essenziali).Chi non può farsele private per questi motivi si scelga le meno peggio che si contano su una mano tipo confavi e cpa.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Gia lo detto altre volte e lo ripeto,dalla maggior parte e anche da me le coperture e i massimali non sono sufficienti(non assicurano furto e scoppio fucile cose essenziali).Chi non può farsele private per questi motivi si scelga le meno peggio che si contano su una mano tipo confavi e cpa.

Aggiungo:Da me l'unica che fa la polizza del cacciatore e inaassitalia ma come detto non buona e conveniente.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Quindi fatemi capire, ai tavoli provinciali e regionali (perchè volenti o nolenti è lì che si discute e di decide della nostra sorte) mandate i rappresentati delle vostre assicurazioni private a rappresentarvi?
Sarcasmo a parte, oltre alle lamentele dietro la tastiera in quanti ci hanno messo la faccia cercando di esporsi in prima persona per cambiare le cose che asserite non vi stanno bene dell'associazionismo venatorio?
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Quindi fatemi capire, ai tavoli provinciali e regionali (perchè volenti o nolenti è lì che si discute e di decide della nostra sorte) mandate i rappresentati delle vostre assicurazioni private a rappresentarvi?
Sarcasmo a parte, oltre alle lamentele dietro la tastiera in quanti ci hanno messo la faccia cercando di esporsi in prima persona per cambiare le cose che asserite non vi stanno bene dell'associazionismo venatorio?

Io lo faccio ogni volta che torno a Lecce! Passo dalla sezione e elenco le mie lamentele. A volte le ho anche messe per iscritto, ma niente, ogni volta scuse e balle! Però in effetti hai ragione in merito ai tavoli di trattativa, lì qualcuno deve pur esserci ed infatti abbandonare le AA.VV. non credo sia la soluzione migliore. Non so, bisognerebbe far qualcosa per uscire da questo torpore, ma ancora non so quale potrebbe essere la strada migliore.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Ciao ozannagh, come posso sentirmi rappresentato da un'A.V. che ha come presidente provinciale un signore politicante che mentre era assessore per la caccia nella mia provincia si è chiuso un territorio vastissimo con posti eccezionali per tordi/cesene/beccacce ... creando due riserve e che vuole in una riserva euro 1200 per sparare ai tordi e euro 2500 nella seconda (posto eccezionale oltre che per i tordi anche per la beccaccia) un giorno alla settimana esclusi i sabati e la domenica? Nello stesso territorio (ripeto vastissimo ... migliaia di ettari) esistevano già parchi e riserve consorziali e con la chiusura dell'ultimo territorio libero non è più possibile cacciare in tutta la zona!!!!
Posso sentirmi tutelato da personaggi del genere o da AA.VV. che hanno nel loro interno queste persone? E non dirmi che è solo nella mia provincia/città che vige il malcostume ...

Ciao
Stefano

Stefano un solo motto : LIBERA CACCIA IN LIBERO TERRITORIO . Quindi liberare il territorio dai cacciatori per essere liberi di cacciare . Gioco di parole per sintetizzare dove vuogliono portarci l'aavv italiane . Poi però c'è gente come Cannas e soci che in nome delle aavv stesse ci tutaleno . La base è da ammirare ed è quella che lotta , i vertci incassano e se fanno l'affari loro !!!
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Io sono stato commissario comunale di una associazione venatoria per un po di anni, se volevo potevo ottenere la carica di presidente provinciale.
Ho lasciato tutto perchè mi sono reso conto che all'atto pratico ognuno tira l'acqua al proprio mulino, di fare veramente qualcosa di concreto per la caccia non se ne parlava proprio, ne con l'associazione con cui stavo io ne con le altre. L'unico obbiettivo che si prefiggono è di fare le tessere. [humm.gif]
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

all'atto pratico ognuno tira l'acqua al proprio mulino, di fare veramente qualcosa di concreto per la caccia non se ne parlava proprio, ne con l'associazione con cui stavo io ne con le altre. L'unico obbiettivo che si prefiggono è di fare le tessere. [humm.gif]

Questo l'ho notato anche io. Ho visto gente scannarsi per una tessera in più o in meno, uno spettacolo pietoso [mifaivomitare.gif]
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Ribadisco un concetto...il giorno in cui non ci saranno più le AAVV non esisterà più la caccia....almeno come quella che stiamo praticando....
Con NOTEVOLE mal di pancia sostengo che è meglio essere rappresentati male che non esserlo del tutto....
Infine...invito tutti a battersi..non solo a lamentarsi...entrate o cercate di farlo nei vs consigli comunali/provinciali....battetevi prima di abbandonare un AV x un'assicurazione privata che dellla ns passione di sicuro non importa un fico secco...
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Il problema e`quello esposto da Diego,chi va a discutere di CV di PFV etc, con regioni e province?
Ora vengo al dunque e dico la mia.
Le istituzioni chiamano a discutere le aavv riconosciute,e le riconosciute sapete tutti quali sono,e sono quelle che decidono per noi.
Cambiamo ass.venatoria,facciamo che quelle non riconosciute lo diventino,ma bisogna anche della politica,della 157/92,e dei politicanti,i quali non hanno nessun interesse,e non capiscono una mazza di caccia,quindi non si possono mandare a discutere di caccia gente che ne capisce meno dei politici.
L'unica salvezza e`mandare a casa questi vecchi dirigenti, delle cosi dette riconosciute,e metterne dei nuovi che siano giovani e sappiano combattere e portare avanti le nostre aspettative,sempre nel rispetto di leggi e direttive.
cambiamo il modo di iscriverci guardando non il cappellino o il coltellino,ma il modo di far politica venatoria,diamo fiducia ad aavv che non sono collegate con il potere.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Stefano un solo motto : LIBERA CACCIA IN LIBERO TERRITORIO . Quindi liberare il territorio dai cacciatori per essere liberi di cacciare . Gioco di parole per sintetizzare dove vuogliono portarci l'aavv italiane . Poi però c'è gente come Cannas e soci che in nome delle aavv stesse ci tutaleno . La base è da ammirare ed è quella che lotta , i vertci incassano e se fanno l'affari loro !!!

Si Fabio la storia è conosciuta!!! Nel post sul calendario venatorio ho fatto un intervento analogo dove ho riconosciuto merito e ho ringraziato i vari Alessandro, Emiliano e soci. Purtroppo le persone ci sono e sono valide ma le strutture sono marce e putrescenti.

Ciao
Stefano
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Non penso Beppe che andare a caccia nel rispetto delle nostre tradizioni,a specie che la direttiva da cacciabili per l'Italia o su richiesta,senza (e sono diverse),magari senza chiedere l'abolizione dei giorni di silenzio venatorio(che non ha nessun Paese in EU,chiedere di andare a caccia come nei Paesi del mediterraneo,non penso che sia da estremisti,o da "sparacchiatori.
Non c'e`volonta`politica e tanta ignoranza nella materia per fare queste cose,ma anche per l'Europa non sarebbe un tabu`.
l'Europa ci chiede solo di fare le leggi nel modo giusto,solo questo ci chiede,visto che per la caccia non si e` mai pagato nulla,e se si paghera` la colpa e` e sara`solo della nostra politica inconcludente a tutti i livelli.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Io penso che occorra scindere la politica nazionale da quella locale e la politica vera e propria dalle AAvv.

A livello Nazionale è inutile pensare a un Partito vero e proprio dei cacciatori che possa raccogliere consensi tali da sfondare soglie di sbarramento et altro e nemmeno l'apparentamento sarebbe facile essendo 3 de facto le ideologie che si confrontano a quel livello.
X quel che mi riguarda dico che CHIUNQUE SIA CACCIATORE E SI SCHIERA CON UNO DEI 3 BLOCCHI DI LIVELLO NAZIONALE merita il ns voto in funzione della ideologia in cui ciascuno crede. Abbiamo quindi bisogno di cacciatori in Parlamento ELETTI, NON gente trombata o che NON ha chances ..... voti sprecati ed inutili in altro senso; anche SE NON facessero niente come sempre accaduto alla fine potrebbero però sempre bloccare ISTANZE DI DIVIETO ED ABROGAZIONE a livello Nazionale.


Caro Beppe in parlamento sono più di 100 gli amici cacciatori e non mi risulta aver bloccato le istanze limitatorie imposte dalla comunitaria volute dalla prestigiacomo e brambilla riguardi i tempi , ma soprattutto riguardo il parere ispra che sapiamo tutti essere organo di parte. Questi signori per proteggere i propri interessi sono spariti , quando avrebbero potuto battere i piedi e fare veramente qualc'osa di utili per coloro ai quali si rivolgono puntualmente prima di ogni tornata elettorale


Il seguito della tua disamina non fà una piega ed è condivisibile al 100%
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Secondo il mio umile parere sarebbe bene presentarsi anche a livello nazionale e quando per guidare il paese mancherà una maggioranza forte ed i governi saranno sempre in bilico , anche i 100000 ( ma forse molti di più ) voti potrebbero essere utili per successive tornate elettorali e il passato governo prodi andò al governo per 25000 preferenze di scarto . Quindi facciamoci chiamare e dettatiamo le condizioni anche se dovessimo aspettare 10 anni ( ma dopo le amministrative ci sono le regionali e poi le comunali )
Fabio
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Quindi fatemi capire, ai tavoli provinciali e regionali (perchè volenti o nolenti è lì che si discute e di decide della nostra sorte) mandate i rappresentati delle vostre assicurazioni private a rappresentarvi?
Sarcasmo a parte, oltre alle lamentele dietro la tastiera in quanti ci hanno messo la faccia cercando di esporsi in prima persona per cambiare le cose che asserite non vi stanno bene dell'associazionismo venatorio?

dall'alto della nostra amicizia e della considerazione che nutro per te e per quello che fai, ti dico, hai ragione, ma il mio come quello di altri vuol essere un atto di protesta, consapevoli che divisi non si va da nessuna parte, ma anche stufi di essere presi in giro da chi continua oggettivamente a portare avanti solo i propri interessi di bottega e di "cadrega" (poltrona).
Il discorso è certo rivolto alle AAVV in generale, sapendo che alcuni, ahimè pochi, soggetti lavorano veramente per la nostra causa.
Mi spiace, ma come tu mi insegni, gli esempi di questa mal gestione della politica venatoria italiana si sprecano, sappiamo benissimo come, fingendo di fare i nostri interessi e nel contempo strizzando l'occhio anche ad anticaccoia, hanno ridotto la caccia in Italia, non sapendo contrapporsi ai nostri nemici. Fin tanto che non ci sarà una reale, effettiva, visibile, concreta, inversione di tendenza, la mia adesione non l'avranno più.
Nel mio piccolo continuerò a lavorare per la caccia, nell'ambito della mia sezione comunale che anche sotto la mia spinta, ha rivisto il proprio statuto e si è svincolata dall'appartenenza a qualsiasi AAVV.

Maurizio
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

L'unica salvezza e`mandare a casa questi vecchi dirigenti, delle cosi dette riconosciute,e metterne dei nuovi che siano giovani e sappiano combattere e portare avanti le nostre aspettative,sempre nel rispetto di leggi e direttive.
cambiamo il modo di iscriverci guardando non il cappellino o il coltellino,ma il modo di far politica venatoria,diamo fiducia ad aavv che non sono collegate con il potere.

Concordo con quello che dici. Ho notato anche io che nelle AA.VV. si vedono sempre gli stessi volti. Non c'é ricambio e infatti credo anche io che una possibile soluzione sia trovare il modo per mandare a casa i dirigenti ritenuti non all'altezza rimpiazzandoli quando e dove serve con gente più motivata e determinata.
 
Re: rovina dell'associazionismo venatorio italiano

Secondo il mio umile parere sarebbe bene presentarsi anche a livello nazionale e quando per guidare il paese mancherà una maggioranza forte ed i governi saranno sempre in bilico , anche i 100000 ( ma forse molti di più ) voti potrebbero essere utili per successive tornate elettorali e il passato governo prodi andò al governo per 25000 preferenze di scarto . Quindi facciamoci chiamare e dettatiamo le condizioni anche se dovessimo aspettare 10 anni ( ma dopo le amministrative ci sono le regionali e poi le comunali )
Fabio
Caro Beppe in parlamento sono più di 100 gli amici cacciatori e non mi risulta aver bloccato le istanze limitatorie imposte dalla comunitaria volute dalla prestigiacomo e brambilla riguardi i tempi , ma soprattutto riguardo il parere ispra che sapiamo tutti essere organo di parte. Questi signori per proteggere i propri interessi sono spariti , quando avrebbero potuto battere i piedi e fare veramente qualc'osa di utili per coloro ai quali si rivolgono puntualmente prima di ogni tornata elettorale

Il seguito della tua disamina non fà una piega ed è condivisibile al 100%


Sono d' accordo su tutto ed è quello a cui ho sempre suggerito e mirato, ma il punto debole uguale al nostro problema è il solito generale, i politicanti nominati non sono legati al territorio, non devono rendere conto all' elettorato, ma al nominatore, lavorano per il loro consolidamento e non rispettano non solo le promesse, ma ignorano progetti e traguardi spesso sbalenati, in nome di un compromesso che non è propio storico, potrei fare un lungo elenco di nomi ma passibile di denuncia mi astengo, mi viene un dubbio ma non sarà che un virus letale per la dignità e la serietà il parlacocco si annida nei meandri della politica vivendo e moltiplicandosi in maniera esponenziale colpendo tutti portatori di interessi, si i loro.

Romano
 
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