Lombardia: via libera per i richiami vivi

Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Non ho capito cosa intendi dire, puoi spiegare?

Ciao
con tutte le rogne che l'italia ha,subito l'impugnativa della legge sui roccoli...sarà un atto dovuto..mahh...ora han tutto il tempo x bloccarla
ma non so se "noi "avremo il tempo x rifarne una buona...entro la stagione successiva...
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

UNA GRANDE LOMBARDIA CON PICCOLI UOMINI?

I cacciatori lombardi, soprattutto i migratoristi e tra di essi quelli dell’ANUU (visto il continuo impegno che la nostra associazione ha profuso a sostegno della Regione), non si meritano le disattenzioni della Regione per le cacce tradizionali: non è con i proclami demagogici che si riportano alla ragione le “grida” di manzoniana memoria contro un corretto e programmato prelievo come nel caso del rifornimento dei richiami vivi ai capannisti. L’esempio ci viene dalla giustizia amministrativa ove il TAR di Brescia, riconoscendo il valore programmatico del rifornimento dei richiami vivi, dettato dalla Regione Lombardia nella sua ultima legge n.16/2011, ha ammesso la riapertura, non oltre il 31 dicembre 2011, di cinque impianti per la cattura di 2.000 Cesene in provincia di Brescia. Al di là della reale possibilità di catturare un tal numero di Cesene in questi dieci giorni che ci separano dalla fine dell’attività, in una stagione tanto “magra” per questa specie, risulta di grande evidenza come la giustizia amministrativa abbia con saggezza e nel rispetto delle leggi, europee e italiane, applicato quella corretta e opportuna “gestione” della normativa nell’interesse della “res publica”! Si ritiene perciò che la materia della caccia si incanalerà finalmente sui giusti binari senza dannose demonizzazioni e con la partecipazione primaria degli stessi cacciatori che hanno ormai fatto un “salto di qualità”, a eccezione delle solite “pecore nere” presenti in ogni categoria di cittadini. Per questo, confidiamo in un tempestivo ripensamento dei Consiglieri regionali che, dinnanzi a una propria legge che neppure la Commissione UE ha messo in discussione, stante anche la particolare cura cui gli uffici regionali le hanno dedicato, vorranno rimediare facendo buon governo dei loro poteri ed evitando iniziative precipitose e traumatiche, come la ventilata sua abrogazione. Oggi abbiamo bisogno di grandi uomini per una Lombardia che vorremmo grande in tutti i settori, ivi compreso il comparto caccia, del quale tutti dovrebbero comprendere il grande valore culturale e socio-economico: aspetto, quest’ultimo, particolarmente rilevante per i settori lombardi del commercio e dell’artigianato. Speriamo quindi che qualcuno voglia rinsavire, anche solo per rispetto della dignità, da un lato, di coloro che lavorano e, dall’altro, di quelli che dovrebbero sentirsi rappresentati da chi li governa.

Dicembre 2011
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

"benissimo"..ma lasciami aggiungere (che tu gia sai)...posso dubitare che di atti dovuti + importanti ve ne siano.... e chissà perchè
questo siè già concretizzto... ????? forse sarò troppo diffidente...ma su questa materia ho imparato che + pessimisti si è ,+ si indovina
che purtroppo non è positivo...
ma come dice un proverbio...locale...: duro lui ma... "ho mia tener gne me"... WINK...
traduco:duro lui ma duro anche io...
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

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ANCHE a BRESCIA riaperti i roccoli...
Dopo che in provincia di Bergamo era già stata riattivata, dopo sentenza del TAR, la possibilità di continuare l’attività del roccolatori ora anche la Provincia di Brescia è intervenuta a riattivare la gestione dell’attività dei 18 impianti di cattura dei richiami vivi. L’intervento limita la cattura alla specie cesena, il cui passo risulta ancora in atto nel periodo compreso tra la fine di novembre e il mese di dicembre. Questa delibera, assunta con urgenza ieri, permette di superare i rilievi del Tar Lombardia sulla precedente delibera della giunta provinciale del 30 settembre 2011. La Provincia di Brescia aveva già in origine coinvolto tutti i cacciatori del territorio bresciano attraverso la spedizione di due modelli di schede: la prima inviata a tutti i cacciatori che avevano risposto al censimento precedente e dunque effettivamente interessati alla cattura dei richiami vivi (pari a 10.106) e la seconda ai restanti cacciatori, con espressa indicazione, ove interessati alla consegna di richiami, di manifestare tale esigenza alla Provincia. Poiché hanno risposto 7.890 cacciatori sui 28.318 coinvolti, la logica conseguenza è limitare la consegna dei richiami ai soli cacciatori che praticano la caccia da appostamento fisso per conformarsi alle risultanze del censimento.
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Mossa esclusivamente di facciata...sostanzialmente non preclude nulla per la prossima stagione visto che entrambe le leggi avevano validità annuale.
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

claudiojk6 ha scritto:
Sapevo di sollevare un vespaio,io critico il comportamento di qualcuno che con arroganza impedisce agli altri di cacciare.
Non ho detto che chi non ha la possibilità di muoversi agilmente o abbia problemi fisici debba stare a casa ci mancherebbe altro,si mette la sua civetta ad ali rotanti e il suo specchietto e caccia.Sicuramente gli amici del forum sono persone con tanto di arte e rispetto ma la maggior parte delle persone che girano dalle mie parti riescono a farsi odiare dai cacciatori locali.Non è detto che essendo tutti cacciatori dobbiamo per forza essere daccordo con tutti i tipi di caccia..... voi lo siete?
Ripeto io critico il comporatmento.
Un saluto

Fondamentalmente insoddisfatto del conportamento e l' arroganza di qualcuno mantieni un rancore immotivato verso la caccia coi richiami, un disagio inspiegabile. L' odio di cui parli non lo capisco è un sentimento uguale all' amore ma contrario che neanche certe persone meritano, ma aumenta il tuo stato di frustrazione, ignorare è meglio che odiare, è più facile e senza controindicazioni. Venendo all' anima della questione ti faccio presente che la caccia non è uno sport inteso come solo divertimento, svago diletto, passatempo, ma una passione che si ripete un sentimento esclusivo intenso e veemente al limite del desiderio sessuale, uno stato d' animo che non è di serie A o serie B secondo le discipline, questa è la caccia e noi abbiamo la fortuna di essere cacciatori.

Romano
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

Tralasciando commenti sulla "tempestività" del neo Governo Monti a impugnare la legge lombarda sui roccoli, l'impugnativa e la conseguente ennesima bocciatura della Corte che ne conseguirà sono un atto dovuto, le avevo già messe in preventivo (scrivendolo anche sul forum)all'indomani dell'approvazione della legge (fotocopia fatta e sputata di quella già precedentemente bocciata). Purtroppo quando i relatori peccano di incompetenza i risultati sono questi...
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

claudiojk6 ha scritto:
Via libera a richiami vivi?Brutta notizia,non trovo sia una caccia sportiva,anche io vado a lodole e a tordi.... ma al salto camminando e sudando,se poi per caso spari qualche fucilata in più il giorno dopo stai sicuro che in quel posto ci trovi capanno e gabbiette e tu devi stare alla larga,non va bene!!!

scusa il tuo sudare e' ricordarti dove hai messo il fucile l'anno prima ,guarda che la tua caccia l'ho praticata si' hai ragione nel dire che si fatica ma non trovo giusto che tu discrimini la mia caccia dove il sudare diventa goduria dal 18 settembre in poi quando per 8 mesi hai accudito i richiami hai sistemato il tuo capanno taglio erba e piante cosa che tu non sai neanche che esiste visto che al massimo metti gli stivali se e' bagnato o gli scarponi se e' asciutto ,poi come tt le forme di passione c'e' chi ti fa l'appostamento e ti toglie il territorio ma e' altrettanto vero che dove c'e'un capanno c'e' la pastura da andare a visitare quando non c'e' nessuno o la lepre da andare ad insidiare non curanti delle gabbie e del capannista ,io mi sono ripromesso di stare calmo in queste situazioni cercando la convivenza e spero nell'intelligenza degli altri nel fare lo stesso ciao
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

ora devono sistemare i roccoli poi iniziano,il wwf ha gia' fatto ricorso
se tutto va bene prenderemo un paio di tordi poi stop
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

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BS e BG: roccoli chiusi da questa mattina...
Da questa mattina i roccolatori bresciani e bergamaschi, cioè i cacciatori proprietari di roccoli per l’uccellagione fissa non potranno più dedicarsi alla loro passione che in molti casi è frutto di un lungo lavoro di manutenzione e ammodernamento che dura magari tutto l’anno. Da oggi i roccoli sono chiusi dato che stopparne l'attività di cattura dei richiami vivi è una decisione del Tar di Brescia. In seguito a un ricorso promosso dagli ambientalisti di Lac e Wwf, il tribunale ha infatti provvisoriamente sospeso (in attesa di pronunciarsi nel merito) la delibera con cui le Giunte delle Provincie di Brescia e Bergamo davano attuazione al piano di cattura dei richiami vivi approvato dal Pirellone. In bergamasca per esempio erano stati attivati 24 roccoli, fissando a 14.468 gli esemplari catturabili (la Regione ne aveva autorizzati 18 mila, ma la Provincia, valutate le effettive esigenze venatorie, aveva optato per una riduzione). Lo stop era stato stabilito dal tribunale amministrativo la scorsa settimana per il provvedimento della Provincia di Brescia. Proprio a quella decisione i giudici si richiamano, a partire dalla considerazione che le due delibere prendono le mosse dalla medesima legge regionale sui richiami vivi, quella approvata a settembre 2011. Secondo il tribunale «è necessaria un'approfondita valutazione» rispetto alla sua «compatibilità con le norme comunitarie che tutelano la cattura e l'impiego degli uccelli selvatici» ed ora la duplice sospensiva delle delibere orobica e bresciana, in vista del pronunciamento del 16 novembre.

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Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

"benissimo"..ma lasciami aggiungere (che tu gia sai)...posso dubitare che di atti dovuti + importanti ve ne siano.... e chissà perchè
questo siè già concretizzto... ????? forse sarò troppo diffidente...ma su questa materia ho imparato che + pessimisti si è ,+ si indovina
che purtroppo non è positivo...
ma come dice un proverbio...locale...: duro lui ma... "ho mia tener gne me"... WINK...
traduco:duro lui ma duro anche io...

Non ho capito cosa intendi dire, puoi spiegare?

Ciao
 
Re: Lombardia: via libera per i richiami vivi

CACCIA78 ha scritto:
non avevo dubbi diego.siamo alle solite


nonostante la Regione negli ultimi anni abbia stanziato somme rilevanti per incentivare gli allevamenti».


queste somme a chi le hanno date? io li spendo solo i soldi per allevare
ciao

Dovresti fare domanda, ma dovresti fare l'allevatore professionale e non amatoriale, almeno penso funzioni così, non penso diano soldi ai privati.
 

Diego

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Lombardia – Caccia e richiami vivi: via libera dalla Regione

Via libera in Consiglio regionale – con 51 voti a favore, 13 contrari e 2 astenuti – al provvedimento (relatore Roberto Pedretti, Lega Nord) che consente ai cacciatori durante la stagione venatoria l’utilizzo di richiami vivi della stessa specie, purchè provenienti da allevamenti in cattività o precedentemente catturati e inanellati dalle Province.

Complessivamente potranno essere utilizzabili a tale scopo esemplari di allodola (1.497 esemplari complessivi), di cesena (10.955), di merlo (4.063), di tordo bottaccio ( 20.390) e di tordo sassello (10.095), per un numero complessivo di richiami pari in Lombardia a 47mila.

La parte del leone spetta alla provincia di Brescia con 19.357 e a quella di Bergamo con 18.485: seguono Lecco e Sondrio con 4.730, Como con 1.592, Varese con 1.405, Monza e Brianza con 585, Mantova con 550 e Milano con 296.

«Con l’approvazione di questo provvedimento – spiega il relatore Roberto Pedretti – veniamo incontro alle esigenze di circa 38 mila cacciatori lombardi (sugli 80.600 complessivi) che esercitano la caccia alla selvaggina migratoria e che necessitano di richiami vivi per la pratica della loro attività venatoria. La cattura di richiami vivi si rende necessaria alla luce dell’insufficienza di richiami provenienti dagli allevamenti, che non supera i 26mila esemplari, nonostante la Regione negli ultimi anni abbia stanziato somme rilevanti per incentivare gli allevamenti».

In aula il presidente della commissione Agricoltura, Carlo Saffioti (Pdl), ha espresso soddisfazione «per l’unità e la compattezza dimostrata dalla maggioranza anche in questa occasione, come già avvenuto a fine luglio con l’approvazione delle deroghe. I richiami vivi non riguardano specie a rischio e questo provvedimento costituisce anche uno strumento di promozione e valorizzazione culturale di strutture storiche come i roccoli, presidio fondamentale nelle zone di alta montagna».

«I roccoli sono autentiche opere d’arte – gli ha fatto eco Valerio Bettoni (Udc) – e l’approvazione di questa legge è importante anche se tardiva: il passaggio degli uccelli infatti è già in corso e certo non aspetta le scelte di Regione Lombardia».

Voto contrario lo ha annunciato Giulio Cavalli (Sel): «Contro questa pratica barbara ci schieriamo al fianco delle associazioni ambientaliste e ci auguriamo che il prossimo anno su questo tema ci possa essere una maggiore riflessione da parte di tutti i gruppi consiliari».

Questo provvedimento segue quello approvato lo scorso 28 luglio sulla caccia in deroga, dopo che nella stessa seduta la conferenza dei capigruppo aveva deciso di rinviare l’esame del provvedimento sui richiami vivi alla prima seduta utile di settembre. Per facilitare l’esame del progetto di legge, sul quale erano stati presentati 136 subemendamenti, il capogruppo dell’Italia dei Valori Stefano Zamponi aveva annunciato l’immediato ritiro di una ventina di emendamenti, mentre Chiara Cremonesi (Sel) ne aveva ritirati una quindicina.

Questa mattina in aula sono stati respinti tutti gli emendamenti rimanenti presentati dai gruppi Italia dei Valori e Sel. Approvato invece un ordine del giorno presentato dal relatore Roberto Pedretti (Lega Nord) che invita la giunta regionale ad «adoperarsi affinchè, nel caso di inerzia continua di Ispra, possano essere utilizzati e validati gli studi compiuti ai sensi delle normative comunitarie da appositi organismi regionali» e a sollecitare una «celere messa in discussione della proposta di legge al Parlamento in materia di attività venatoria in deroga approvata da Regione Lombardia».

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