Confavi Campania: le ragioni di una sconfitta

Re: Confavi Campania: Cacciatori rialziamoci

Re: Confavi Campania: Cacciatori rialziamoci

Mettetevi la mano sulla coscienza chi si fa ancora la tessera assicurativa a fidc,ital,arci,anuu,anlc,ecc perchè siete complici insieme ai vostri dirigenti venatori della fine della caccia in italia e come la regione in questione,la campania.Tutti voi vedete ogni giorno quello che fanno alcuni dirigenti venatori chi per incompetenza e chi in malafede :cry: ,e questi stanno tutti la maggior parte nelle aa.vv che noi tutti sappiamo [tenerezza.gif] [****.gif] [Backstab_emoticon.gif] .Allora io dico che dove non ci sono dirigenti capaci di difenderci veramente se c'è appoggiatevi tutti a confavi o al cpa(visto che le assicurazioni private non danno le dovute coperture),l'uniche che ci difendono e vediamo cosa succede(in questo caso,anche in campania).A me sembra però che da un orecchia vi entra e dall'altra vi esce [meaculpa.gif] ,se neanche voi che siete informati sul web cambiate aa.vv figurati gli altri che non sanno niente .A volte sembra che avete fatto un voto per i vostri dirigenti [26] .............Insieme a questo e a prescindere prima tesserarsi e poi votare compatti il partito caccia ambiente :wink: .


Delegato comunale di battipaglia(provincia di salerno)caccia ambiente

Valentino Carbone
 
Re: Confavi Campania: Cacciatori rialziamoci

Re: Confavi Campania: Cacciatori rialziamoci

valentino88 ha scritto:
............... .............Insieme a questo e a prescindere prima tesserarsi e poi votare compatti il partito caccia ambiente :wink: .


Delegato comunale di battipaglia(provincia di salerno)caccia ambiente

Valentino Carbone


Concordo. [up.gif]
 

valentino88

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CONF.A.V.I. CAMPANIA Le ragioni di una sconfitta(comunicato completo)

Abbiamo preferito aspettare qualche giorno, dall’approvazione del calendario venatorio, da parte della Regione Campania, per poter raccogliere le impressioni provenienti dalla base del mondo della caccia prima di intervenire con il nostro commento che, ovviamente, è in linea con i sentimenti di rabbia di tutti i cacciatori campani, non solo, ma anche di tutti i cacciatori Italiani, i quali perplessi, attoniti, smarriti, giammai rassegnati, sembra stiano assistendo al capezzale la fine del proprio caro.

Ovviamente dobbiamo tutti convenire che lo stato pietoso in cui versa la nostra attività è stato determinato dalla inefficienza e/o dalla volontà di alcuni ai quali a noi oggi piace dare delle identità perche è attraverso queste identità che noi dobbiamo ricercare le ragioni di una sconfitta.

Molti ci potrebbero obbiettare di ripetere cose già dette, ma a noi piace farlo, semplicemente perché è giunto il momento di dircele tutte le cose, ma anche di analizzare a fondo le cause, perché cari amici, siamo stati messi al tappeto, ed ora vedremo, se saremo capaci, di rialzarci.

Sentiamo ripetere ,ogni anno, dai rappresentanti del mondo venatorio, rispetto ad un calendario venatorio peggiorativo , si perché sono già diversi anni che ad ogni anno ci viene rapinato qualcosa, che loro, vergini immacolate, cosa c’entrano, è la Regione che alla fine decide le sorti. Bene noi questo lo confermiamo, ma è l’assordante silenzio successivo a questa fase che non perdoniamo a chi ha il sacrosanto dovere di difendere i diritti della categoria. Si badi bene che durante tutta la fase preliminare all’approvazione del calendario,durante la quale si è discusso su due bozze, la prima orrenda, la seconda pessima, attraverso questo sito abbiamo sentito una sola volta il lamento della federcaccia di Benevento la quale criticava, questo il 27 luglio scorso, il ritardo della pubblicazione del calendario,aggiungendo “ nonostante l’atto sia stato licenziato in C.T.F.V.R. giè dall’11 luglio”. Cosa significa che sul contenuto siete stati tutti d’accordo? perché a quel tavolo tecnico siete tutte presenti, care le nostre associazioni, e se non è così perché il giorno dopo non avete attaccato l’istituzione regionale per aver approvato qualcosa sul cui contenuto non avevate dato condivisione? Le associazioni venatorie ci hanno tradito e pertanto vanno abbandonate in massa questo deve essere il primo passo se vogliamo rimetterci sulle ginocchia. Hanno consentito, negli anni del non fare, ai nostri nemici, di tessere, come un ragno paziente una ragnatela sempre più fitta, tanto fitta che oggi è quasi impossibile non finirci anche involontariamente dentro, loro lì pronti a ghermirci con il loro veleno.

E a questo punto la politica dove la mettiamo? Bene visti i risultati dobbiamo convenire che non c’è una politica che vuole bene alla caccia. Abbiamo avuto al Governo la sinistra che con il pecoraio al dicastero dell’ambiente ebbe a dire “ non posso chiudere la caccia, ma farò dell’Italia un unico grande parco”. Per nostra disavventura era nato a Salerno e cominciò la sua opera proprio da qui riducendo l’area agro silvo pastorale usufruibile all’attività venatoria nella nostra regione al 40% . addirittura nella Provincia di Salerno al 15%. Abbiamo atteso che un Governo di destra, al quale abbiamo creduto e che ci aveva promesso la modifica della famigerata 157/92 nonché una caccia alla pari degli altri paesi europei in linea Con la normativa della stessa U.E mantenesse la sua parola. Alla fine ministri dello stesso Governo hanno chiesto e chiedono addirittura la soppressione della caccia. Cosa facciamo allora se la politica comunque è per noi importante, considerato che nessuna legge viene fuori se non da un’aula del Parlamento?. Secondo noi il mondo della caccia deve rivolgere la sua attenzione ai partiti politici settoriali che intanto sono nati, caccia ambiente, civiltà rurale caccia ambiente, movimento cultura rurale. Attenzione però a non commettere lo stesso errore dell’associazionismo venatorio, la base deve chiedere con forza ai Dirigenti di questi tre movimenti di unirsi in un unico grande soggetto politico. La confluenza in esso di tutte le componenti della cultura rurale, compresa la caccia,potrebbe rappresentare il secondo passo atto a rimetterci in piedi.

Alla fine quale deve essere l’atteggiamento della base rispetto a quanto su detto? L’atteggiamento dei cacciatori sarà fondamentale, esso infatti condizionerà in modo determinante il buon esito di una inversione di tendenza atta a ridare al mondo venatorio quella dignità che esso merita, sempre che si capisca di non dare più credito ad un dimostrato quanto scialbo associazionismo venatorio, negativo ed incapace di tutelare gli interessi dei cacciatori ma ricercare nel panorama rappresentativo quella associazione la quale ha posto maggiore attenzione. Interesse, ed attiva partecipazione alle problematiche venatorie. Invitiamo, ancora, i cacciatori di fidarsi e a questo punto credere nel progetto politico prima menzionato che rappresenta oggi per noi tutti l’ultima spiaggia.

Ufficio Stampa CONF.A.V.I. Campania


Tratto dal sito ilcacciatore.com
 
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