Re: residenza venatoria...
Ciao, non so se può esserti utile, girando sul web ho trovato questo botta e risposta:
Domanda: ciao sono un amico cacciatare Siciliano e svolgo la mia attività Venatoria nella mia terra, da qualche anno mi sono dovuto trasferire a milano per i soliti motivi di lavoro aggiungo che per la stagione di caccia 2004/05 ho la possibilità di potere andare a caccia in sicilia per 10 giorni e sinceramente non mi sembra il caso di andare a pagare la cc gg la tassa Reg. e l'assicurazione. il quesito è il seguente se dovessi incappare in un eventuale controllo cosa vado incontro? a una semplice sanzione amministrativa, oppure splafonerei nel penale. rammento inoltre che sono in regola con il porto d'armi di uso caccia e con il certificato medico annuale. ringraziandovi andicipatamente
colgo l'occasione per porgere i miei più cordiali Saluti
Risposta: Bisogna distinguere in questo caso due aspetti fondamentali che sono: la residenza venatoria e la residenza anagrafica. Per residenza venatoria s'intende l'iscrizione di diritto in uno dei due ambiti territoriali di caccia, ricadente in tutti i comuni della sua provincia anagrafica. Sulla base di norme Regionali, ogni cacciatore, ha diritto all'accesso in un ambito territoriale di caccia (ATC), se compreso nella regione in cui risiede e può avere accesso ad altri ambiti anche in un altra regione, previo consenso dei relativi organi di gestione. Difatti questi è assegnato come secondo ambito, ma non più di diritto. Altrimenti, rinunciando al proprio ambito provinciale il cacciatore può richiedere l'accesso di diritto in qualsiasi altro atc di tutte le provincie d'Italia. Esempio; se il sottoscritto rinunciasse al proprio ambito (Roma2 ambito ricadente nella mia residenza anagrafica) per richiedere Siena19, di diritto dovrà essermi assegnato. Ora Lei Signor Giuseppe in che ambito è iscritto? In un ambito Lombardo o in uno Siciliano? Perchè comunque mi pare di capire che lei abbia fatto un pò di confusione, almeno spero che di confusione si tratti; a) La tassa regionale, che lei caccia un giorno o cinquanta giorni l'anno in Sicilia o in Lombardia, la deve pagare. b) L'assicurazione contro gli infortuni lei comunque la deve pagare, sia che caccia a Milano dieci giorni, sia a Palermo per un giorno. c) Chi mai sarà quel funzionario che le rilascerà il tesserino venatorio senza aver prima verificato lo stato dei suoi pagamenti? d) Qualora lei decidesse di cacciare nel suo atc di residenza venatoria senza la relativa documentazione sarà passibile, se sorpreso, solo di reati amministartivi così riportati.
1) caccia senza tesserino regionale; sanzione amministrativa da 77,46 euro più sospensione della licenza di caccia per 30 giorni.2) caccia senza polizza assicurativa; sanzione amministrativa 309,87 euro, in caso di recidiva 413,16 euro più sospensione della licenza per un (1) anno.
Inoltre se lei decidesse di cacciare in un A.T.C. diverso da quello che le è assegnato dovrà aggiungere:
3) caccia in atc diverso; sanzione amministrativa 309,87 euro e sospensione all'esercizio per 30 giorni.
Prima recidiva; sanzione amministrativa di 516,45 euro e sospensione all'esercizio per 30 giorni.
Seconda recidiva; sanzione amministrativa 723,03 e sospensione all'esercizio per 30 giorni.
Distinti saluti.
Marco rossoni
Ciao