kim-lea

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La caccia non ha nessun valore ambientale! Lo dice la sentenza della Corte Costituzionale


La Corte Costituzionale ha stabilito che ogni Regione può decidere di ridurre in modo autonomo il numero di specie animali cacciabili previsto dalla legge.

I giudici sono stati chiamati a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della legge approvata dalla Regione Piemonte nel dicembre 2016, che aveva ridotto il numero di specie cacciabili nel calendario venatorio.
In seguito all’approvazione della normativa, Federazione italiana caccia, Federazione caccia Regione Piemonte, Unione nazionale Enalcaccia pesca e tiro e l’Associazione nazionale libera caccia hanno presentato ricorso al TAR poiché, secondo loro, il divieto di caccia alle specie pernice bianca, allodola e lepre variabile, sarebbe stato costituzionalmente illegittimo.
Con la sentenza depositata lo scorso 17 gennaio la Corte costituzionale ha invece riconosciuto legittimità alla scelta della Regione Piemonte di eliminare 16 specie selvatiche dall’elenco di quelle che è possibile cacciare a livello nazionale.

La sentenza afferma dunque il diritto delle Regioni, nell’ambito delle loro competenze, di adottare norme di tutela più elevatarispetto a quelle statali e respinge qualsiasi valore positivo alla caccia in relazione alla protezione ambientale e degli animali selvatici.

“Quella appena ottenuta si configura quindi come una nuova sentenza epocale che chiarisce anche dal punto di vista giuridico quello che sosteniamo da sempre: la caccia porta solo morte e sofferenza senza alcuna utilità e per questo motivo deve essere vietata!”, ha commentato LAV
 
la vedo dura per i prossimi calendario venatori

E' sempre stato così, le regioni hanno facoltà di normapre più restrittivamente rapporto alla legge nazionale. Lo è da sempre e la sentenza della corte costituzionale mi sembrava scontata. Il fatto che la caccia non abbia valore ambientale non lo ha invece detto la sentenza, ma è un giudizio dato alla stessa dalla lav. Ovviamente non poteva far altro che portare acqua al suo mulino, quando invece ci sono un milione di motivi per definire il valore ambientale della caccia tutt'altro che negativo, come nel caso delle azioni necessarie al contenimento di ungulati e nocivi, come nelle operazioni di recupero ambientale e ripopolamento ( quanto ben fatti ).
 
E allora le regioni potrebbero anche promulgare norme piu' restrittive in materia di armi, oltre che di specie cacciabili? Potrebbero anche eliminare l'Art. 842 nelle loro rispettive giurisdizioni? Mi sa che questa sentenza potrebbe essere la palla di neve che diventera' una valanga anticaccia. Mala tempora currunt.
 
Ma quando sarà il momento che porteremo l'acqua al nostro di mulino fabio xché ultimamente sembra che chi per noi non è più in grado di.portare è far vedere la caccia come era un volta ben vista è ben voluta da tutti, forse una nota positiva arriva era arrivata da un assessorato del Veneto per far arrivare nelle scuole della Regione la caccia intesa come passione è ruralità del territorio ma mi sembra trovando opposizione

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E allora le regioni potrebbero anche promulgare norme piu' restrittive in materia di armi, oltre che di specie cacciabili? Potrebbero anche eliminare l'Art. 842 nelle loro rispettive giurisdizioni? Mi sa che questa sentenza potrebbe essere la palla di neve che diventera' una valanga anticaccia. Mala tempora currunt.

No....la pianificazione faunistico venatoria in Italia x legge è fissata su base regionale e...come detto da Fabio...le Regioni possono legiferare in maniera più restrittiva rispetto alla legge quadro statale.
Il codice civile è nazionale e le Regioni non possono in alcun modo metterci mano....quindi l'842..almeno da questo punto di vista...è salvo.
 
E allora le regioni potrebbero anche promulgare norme piu' restrittive in materia di armi, oltre che di specie cacciabili? Potrebbero anche eliminare l'Art. 842 nelle loro rispettive giurisdizioni? Mi sa che questa sentenza potrebbe essere la palla di neve che diventera' una valanga anticaccia. Mala tempora currunt.

Su entrambi gli argomenti, mi sento di dirti di no, Giovanni.
Le Regioni non hanno competenze in materia di armi e l'842 è un articolo del Codice Civile che, in quanto norma nazionale, non può essere abrogata a livello regionale
 
La Corte Costituzionale, (come la Regione) non ha messo in conto; l'uomo, il cittadino, il Piemontese cacciatore. L'ha degradato è sminuito d'avanti a tutto il resto d'Italia. Rimane minorato d'avanti a me Calabrese, che posso cacciare l'allodola, la lepre ecc... Non ha pensato al bene del cittadino, ha preferito il bene animale, (se così si può dire).
Ma i colleghi Piemontesi hanno un arma in mano e penso che alle prossime elezioni la adopereranno.

Sarei contento che le lepri aumentassero a dismisura, per vedere danneggiare tutta quell'uva che produce il piemonte, poi vedremo cosa direbbe la regione!

Ormai gli anticaccia sono dappertutto, e noi andiamo pian piano scemando, perchè non abbiamo le palle per dire basta una volta per tutte. E' inutile dire che il comparto armiero da lavoro a migliaia di persone e la caccia aumenta questa industria in modo esponenziale. Inoltre fa girare il mercato di tutte quelle cose legate ad essa.

Avrei tante cose da dire, ma sono triti e ritriti. Una cosa mi viene da pensare e dire; ci stanno vietando un diritto sacrosanto e legale per giunta. E poi mi domando; come mai non nascono associazioni: anticalcio, anticorse auto, anticorse moto... insomma tutti quegli sport che possono essere pericolosi per se e per gli altri? ......
 
Xché i politici hanno scoperto che i cittadini italiani sono propensi per dell'ambientalismo protettivo animale è raccolgono voti e fanno gioco forza, ma ripeto per animale ma gli stessi italiani non hanno capito che prima devono tutelare è rispettare l'ambiente dove vive l'animale ma questo non fanno perché vanno incontro a cose o a azioni che ormai sono nella normalità della vita quotidiana

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giusto per l'842, ma andando di questo passo manca poco alla fine, ma non voglio essere pessimista allora alla riscossa, vi dico come la penso io . Siccome nella politica la sinistra è diventata proibizionista come la destra di tanti anni fa e la destra è quasi diventata di sinistra in favore delle minoranze come noi, ora dalla prossima elezione voterò a destra per una decina di anni finché non si raggiunge un certo equilibrio poi si vedrà!
 
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