Re: lettera ass.venatorie sui calendari

Tavolo sulla caccia, ecco le varie posizioni


La Federcaccia Provinciale di Perugia ritiene utile far conoscere le posizioni dei vari partecipanti al tavolo sulla Caccia, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, che aveva come obiettivo quello di redigere le linee condivise sulla stesura dei calendari venatori in base al recepimento della Direttiva Comunitaria 79/409.

Al tavolo sono stati presentati tre documenti ufficiali: uno da Federcaccia, fatto proprio anche da Anuu, Enalcaccia e Cia; un secondo presentato da Legambiente, Arcicaccia e Coldiretti; ed un terzo da Liberacaccia.

Sostanzialmente, i documenti di Federcaccia e Liberacaccia sono in linea fra loro, salvo marginali differenze, mentre quello di Legambiente, Arcicaccia e Coldiretti in diversi punti è più restrittivo rispetto alla posizione dell’ISPRA.

Il mondo Ambientalista e L’ISPRA hanno poi diffuso ed inviato a tutte le Regioni un documento, spacciandolo per condiviso, ma tale condivisione è stata categoricamente smentita da Federcaccia, Enalcaccia, Anuu e Liberacaccia.

Perugia, 25 giugno 2011
Ufficio Stampa Federcaccia Umbra – Sezione provinciale di Perugia

Vi posto il confronto tra le proposte di fidc (fatta propria anche da ANUU ENALCACCIA E CIA)e di legambiente e arcicaccia


[pdfview:1l4a67ka]http://www.ilcacciatore.com/uploads/2011/06/LEGAMBIENTE-Calendari-Venatori-2011-20121.pdf[/pdfview:1l4a67ka]

Le differenze tra la proposta di Fidc e ANLC riguardano la pre-apertura al colombaccio e al merlo che la proposta di anlc non prevede , la posticipazione della chiusura alla beccaccia al 31 gennaio e gli acquatici(tranne germano,canapiglia e codone) e allodola dall'1 ottobre al 10 febbraio .
Aggiungo inoltre alcune considerazioni di Federcaccia:

CONSIDERAZIONI FEDERCACCIA:
1) Il documento di Legambiente è una copia del documento ISPRA con la concessione di 2 giorni di caccia in più per alcune specie (acquatici) e di 5 giorni in più per i turdidi e 8 per la beccaccia. Vengono invece penalizzate ulteriormente rispetto al documento ISPRA la pavoncella, la tortora, il merlo, la prima nella data di chiusura e gli altri nelle giornate di pre apertura, nonchè il colombaccio per la completa assenza della possibilità di estensione al 10 febbraio. Non viene minimamente considerato il parere ISPRA che concede alle regione l’utilizzo di una decade di sovrapposizione.

2)Si precisa le specie: FISCHIONE, MARZAIOLA, MORIGLIONE, MORETTA, PAVONCELLA, BECCACCINO, FRULLINO, GALLINELLA D'ACUA E PORCIGLIONE INIZIANO TUTTE LA MIGRAZIONE PRE NUNZIALE NELLA PRIMA DECADE DI FEBBRAIO E NELLE SUCCESSIVE. E' QUINDI POSSIBILE SECONDO I KC E LA GUIDA INTERPRETATIVA CHIUDERE LA CACCIA AL 9 FEBBARIO 2012 PREVIO PARERE DELL'ISPRA A CUI LE REGIONI DEVONO UNIFORMARSI

3) E' importante sottolineare inoltre che come previsto dalla legge Comunitaria la proposta della FIDC (Dott. Sorrenti) utilizza come riferimento la Direttiva 79/409 (ora 09/147/CE) il documento ORNIS Key Concepts e la Guida Interpretativa. Pubblicazioni e testi non menzionati dalla normativa non sono stati presi in considerazione
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

a me andrebbe bene anche quello dell'arci...rispetto a quello che ci stanno impolpettando in sicilia sarebbe una 'libidine'
pap
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

papararo ha scritto:
a me andrebbe bene anche quello dell'arci...rispetto a quello che ci stanno impolpettando in sicilia sarebbe una 'libidine'
pap
infatti non riesco a capire perchè il calendario siciliano...e quello calabrese dello scorso anno erano + restrittivi della proposta di legambiente...cs da pazzi!! ...cmq qll di federcaccia sarebbe perfetto
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

Lettera ben scritta anche soprattutto perché sottolinea il ruolo poco influente dell'ISPRA il quale appunto non capisco perché debba mettere becco oltre il consentito, è qualcosa ma secondo me se non si passa alle vie legali e imporre le proprie idee dunque tramite la legge c'è poco da fare, non so le lettere fino a quanto possano servire...
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

Tavolo delle Regioni e calendari. Face Italia: "si continua a travisare la realtà"

venerdì 24 giugno 2011

"ENPA, Fare Verde, LAV, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, WWF Italia difendono un accordo che non c’è". Così Face Italia risponde alle accuse rivolte dalle associazioni ambientaliste al mondo venatorio sul documento che sarebbe uscito dal tavolo sui calendari. "Nessuna scorrettezza da parte delle Associazioni Venatorie riunite in Face Italia (ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia, Federcaccia) - sostiente la Face - ma solo la richiesta legittima e fondata di ristabilire una verità oggettiva, ovvero che il documento fatto pervenire agli Assessorati Regionali e dato come condiviso da tutte le componenti del Tavolo, senza essere preventivamente verificato, effettivamente condiviso e sottoscritto, non è stato accettato dalle Associazioni Venatorie di Face Italia".

"Se una scorrettezza - continua la nota Face - c’è stata è proprio quella di aver diffuso un documento privo di quelle condizioni. Così come scorretto continua ad essere chi su quel fantomatico accordo basa le sue richieste per restringere in modo ingiustificato il calendario venatorio italiano, stravolgendo di fatto una legge tuttora vigente e che fino a qualche mese fa dichiarava come intoccabile".

"Per questo - sostengono Anuu, Anlc, Enalcaccia e Fidc - non possiamo che rinnovare l’invito a formalizzare pubblicamente il ritiro del documento circolato senza la nostra condivisione ed autorizzazione, ribadendo che il documento che è stato “diramato” dal Tavolo delle Regioni, oltre a non tener in alcun conto le nostre posizioni e proposte documentali, propone invece una serie di impostazioni inutilmente restrittive, con date di apertura e chiusura per specie e modalità di esercizio venatorio che ancora una volta non sono, così come proposte, da nessuno di noi condivise o avallate in alcun modo".
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

infatti,il documento fatto circolare dalle ass.protezionistiche è falso nessuna delle ass.aderente a face ha firmato alcun protocollo d'intesa,è solo un modo intimidatorio verso le regioni per l'emanazione dei calendari,privo di alcun valore sia giuridico che scentifico
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

anasacuta ha scritto:
le regioni possono tranquillamente emanare calendari secondo le indicazioni face,al limite saranno gli altri se non gli sta bene ricorrere al tar.

e se poi il tar stabilisce che le indicazioni della face sono attendibili e si vince il ricorso...allora mi sa che cambia tt...volesse il cielo [eusa_pray.gif]
 

anasacuta

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LORO SEDI
Oggetto: calendari venatori.
Egregio Assessore,
cerchiamo, con la presente, di fare sintesi e chiarezza definitiva in merito alla posizione delle Associazioni venatorie aderenti al Coordinamento di FACE Italia (ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia e FIDC) rispetto alla questione calendari venatori affrontata al Tavolo delle Regioni da Lei coordinato.
Innanzitutto occorre sottolineare che l’ANUUMigratoristi, pur non partecipando direttamente al gruppo di lavoro ristretto che è stato attivato per la discussione sui calendari venatori, ha preso precisa posizione al riguardo inviandole una nota di condivisione del documento tecnico elaborato da FIDC, documento che è stato esplicitamente condiviso anche da Enalcaccia.
ANLC, invece, ha elaborato un proprio documento che – pur con alcune differenze di più marcate relativamente ai periodi di caccia per alcune specie (Turdidi, Galliformi e Beccaccia) – coincide sostanzialmente nel merito tecnico e giuridico con le posizioni delle altre Associazioni aderenti a FACE Italia.
Con tali documenti ANLC, ANUUMigratoristi, Enalcaccia e FIDC hanno portato al Tavolo delle Regioni un contributo serio, scientificamente e giuridicamente ineccepibile, valutando con alcuni distinguo i limiti attualmente posti dai dati scientifici di riferimento a livello comunitario per il nostro Paese (i famosi K.C. del documento Ornis), nel rispetto comunque delle disposizioni della Direttiva Uccelli e della sua Guida interpretativa, nonché delle disposizioni della L. n. 157/92 per quanto attiene a ruoli e competenze dello Stato, delle Regioni e dell’ISPRA nell’emanazione dei calendari venatori.
Si è inoltre ribadita la nostra totale contrarietà alle indicazioni ulteriormente ed inutilmente restrittive contenute nelle così dette “linee guida” fornite lo scorso anno dall’ISPRA (sulle quali a suo tempo fornimmo un preciso documento di analisi e controdeduzione) sottolineando innanzitutto che tali linee guida non risultano in alcun modo vincolanti per le Regioni che possono pubblicare i loro calendari venatori senza richiedere alcun parere preventivo a detto Istituto, fatta eccezione per i casi in cui si vogliano modificare i termini temporali stabiliti per il prelievo venatorio dal comma 1 dell’art. 18 della L. n. 157/92, anticipando l’apertura o posticipando la chiusura ad alcune specie nel rispetto dei K.C. di riferimento e di quanto stabilito dall’art. 18, comma 2 della stessa Legge n. 157/92 così come modificato dall’art. 42 della Legge Comunitaria 2009.
Tale concetto è stato peraltro confermato con Ordinanza del TAR Lazio – Sezione Prima Ter, 12.11.2010, n° 04908 in cui si precisa che “l’art. 7, comma 1, Legge 157/92 qualifica l’ISPRA come “Organo scientifico e tecnico di consulenza per lo Stato, le Regioni e le Province, la cui funzione istituzionale non può, pertanto essere quella di sostituirsi alle Amministrazioni nel compimento delle proprie scelte in materia di caccia, ma quello di supportarla sotto il profilo squisitamente tecnico. Sotto tale profilo va, incidentalmente, rilevato come l’Istituto abbia carattere nazionale, cosicché può verificarsi la necessità di valutare le specifiche realtà regionali. Ne deriva che, applicando i principi generali in materia di rapporto tra provvedimento finale ed attività consultiva a carattere di obbligatorietà e non di vincolatività, il parere reso da tale organo sul calendario venatorio può essere disatteso dall’Amministrazione Regionale, la quale ha però l’onere di farsi carico delle osservazioni procedimentali e di merito e, pertanto, di esprimere valutazioni che l’hanno portata a disattendere il parere”.
In nessun documento comunitario e per nessuna specie è previsto o proposto il posticipo della caccia al 1 ottobre, così come la data del 31 gennaio come termine ultimo della stagione di caccia non è prevista da nessuna direttiva e nemmeno dal documento ORNIS Key Concepts: la stagione va articolata per specie e per decadi entro i termini della 1° decade di settembre e la 3° decade di febbraio (purtroppo per l’Italia attualmente limitata alla 1° decade dall’art. 42 della Comunitaria 2009) a seconda delle specie.
Inoltre l’ISPRA non tiene assolutamente conto della possibilità concessa dalla Guida Interpretativa di consentire, specie per specie, la sovrapposizione di una decade fra l’inizio o la fine del periodo riproduttivo e l’apertura/chiusura della caccia e fra l’inizio della migrazione pre-nuziale e la chiusura della caccia (principio della sovrapposizione teorica).
E ciò nonostante che lo stesso Istituto avesse in precedenza esplicitamente affermato (con nota prot. n. 29844T-A del 13 settembre 2010) che “Rientra nelle facoltà delle Regioni l’eventuale utilizzo della sovrapposizione di una decade nella definizione delle date di apertura e chiusura della caccia rispetto a quanto stabilito dal documento “Key Concepts of articles 7(4) of Directive 79/409/EEC on Period of Reproduction and prenutial Migration of huntable bird Species in the EU”, considerato anche che questa possibilità è prevista dalla “Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici ( §§ 2.7.2 e 2.7.9”).
Il documento che è stato “diramato” da Tavolo delle Regioni, oltre a non tener in alcun conto le nostre posizioni e proposte documentali, propone invece queste ed altre impostazioni penalizzanti e inutilmente restrittive, con date di apertura e chiusura per specie e modalità di esercizio venatorio che, ancora una volta, ribadiamo non essere state da nessuno di noi condivise o avallate in alcun modo.
Anzi, come da noi espressamente richiesto, il Tavolo delle Regioni prima di ufficializzare qualsiasi documento avrebbe dovuto sottoporlo all’attenzione di tutte le componenti rappresentate al Tavolo ed ottenerne la validazione con sottoscrizione dello stesso, cosa che non è mai avvenuta.
Per noi, quindi, oggi valgono unicamente i contenuti delle nostre proposte documentali che sono state presentate al Tavolo, mentre nessun altro documento è da noi condiviso e riconosciuto.
La invitiamo nuovamente, quindi, a formalizzare pubblicamente il ritiro del documento circolato senza la nostra condivisione ed autorizzazione.
La nostra disponibilità a continuare un confronto serio e costruttivo è condizionata alla preventiva definizione di precise regole e modalità operative.
E’ necessario precisare che qualsiasi ipotetico incontro futuro, a qualsiasi argomento destinato, deve essere adeguatamente registrato e verbalizzato ed infine qualsiasi documento voglia essere prodotto come sintesi dei lavori comuni deve essere prima validato e sottoscritto dai partecipanti e solo successivamente proposto come documento ufficiale del Tavolo.
Restando a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento, con l’occasione porgiamo distinti saluti.
Paolo Sparvoli – Presidente ANLC
Marco Castellani – Presidente ANUUMigratoristi
Lamberto Cardia – Presidente Enalcaccia
Gianluca Dall’Olio – Presidente FIDC
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

Tavolo calendari: l'Anuu Migratoristi pronta ad azioni legali

venerdì 24 giugno 2011
Anuu Migratoristi "Minacce e offese non ci spaventano e non ci fanno perdere lucidità e determinazione nella nostra azione di difesa della verità, della trasparenza, dei diritti e delle legittime aspettative dei cacciatori italiani”. Queste le parole di commento del Presidente del Comitato esecutivo dell’ANUUMigratoristi Massimo Marracci in riferimento all’inqualificabile comunicato stampa di alcune associazioni ambientaliste sul presunto accordo sui calendari raggiunto al Tavolo delle Regioni.

L'Anuu Migratoristi, spiega Marracci, "in piena sintonia con le altre Associazioni aderenti al Coordinamento di FACE Italia ha già provveduto a puntualmente replicare alle vere fonti di scorrettezza e inaffidabilità che non sono certamente quelle venatorie. Da Presidente del Comitato esecutivo ANUUMigratoristi - ha aggiunto Marracci - voglio ribadire con fermezza che la nostra Associazione non sarà mai disponibile a subire passivamente vessazioni e ingiustificate restrizioni all’attività venatoria e quindi, in accordo con il Presidente Marco Castellani, abbiamo deciso di iniziare a predisporre le azioni legali che si renderanno necessarie a ripristinare correttezza, verità e rispetto della legalità chiamando, chiunque esso sia, ad assumersi la responsabilità del suo operato, nel caso l’inesistente accordo diramato dal Tavolo delle Regioni non venga formalmente ritirato come richiesto, sicuri che questa eventuale iniziativa, che auspichiamo non divenga necessaria, sarà certamente condivisa e compartecipata a livello di FACE Italia”.

“Per l’ennesima volta troppi – ha concluso Marracci – si stanno dimostrando incapaci di affrontare pacatamente e obiettivamente le materie attinenti alla caccia, cedendo ancora alla ragione delle strumentalizzazioni, politiche e non, come tutti abbiamo letto in questi ultimi giorni. Non accettiamo menzogne allo stato puro e ci muoveremo per il recupero della realtà dei fatti.”

...grande Anuu...così devo essere le nostre AAVV...incazzate nere!!! devastateli x la nostra dignità di cittadini -cacciatori
 
Re: lettera ass.venatorie sui calendari

walker960walker ha scritto:
Se non si rivalgono della magistratura competente, non si arriva a niente. Le lettere sono ben scritte, ma rimangono parole.


le regioni possono tranquillamente emanare calendari secondo le indicazioni face,al limite saranno gli altri se non gli sta bene ricorrere al tar.
 
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