Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

IO SONO TESSERATO ORMAI DA ANNI CON ANLC E NE VADO FIERO!!!!!! CONOSCO PERSONALMENTE IL PRESIDENTE DALLA MIA REGIONE (TOSCANA) ED E' VERAMENTE UNA PERSONA CHE SI ADOPERA E NON SI PERDE MAI D'ANIMO!!! COMPLETAMENTE SCHIERATO CON NOI SENZA COMPROMESSI!!!! ...................DIFFIDATE DELLE ALTRE!!!!
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Da quest'anno anche io mi faccio la tessera con ANLC !
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

ERRANI CONVOCA RIUNIONE TECNICA SUI CALENDARI VENATORI

venerdì 17 giugno 2011
Conferenza Stato Regioni
A sbloccare la situazione così ingarbugliata sull'accordo tra le Regioni rispetto ai calendari venatori, potrebbe essere lunedì prossimo la Conferenza Stato Regioni, che sul tema ha fissato una riunione tecnica che a quanto pare cercherà di superare il documento presentato da ambientalisti e agricoltori e disconosciuto sia dalle associazioni venatorie aderenti a Face Italia, sia da un'insoddisfazione diffusa fra la stragrande maggioranza delle Regioni.

L'incontro, a quanto si apprende, sarebbe stato fortemente voluto dal Presidente Vasco Errani e sostenuto dal delegato alla Politiche Venatorie, l'Assessore pugliese Dario Stéfano.

Come emerso anche dalla ultima riunione del Tavolo Tecnico, di fronte a questo muro di opposizioni, l'unica componente venatoria che sostiene a spada tratta le posizioni ambientaliste è l'Arcicaccia nella figura rafforzata del Responsabile delle Politiche Faunistiche degli Ecodem, Marco Ciarafoni.
 
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L’Associazione Nazionale Libera Caccia, lasciata sola da tutte le altre associazioni venatorie nella riunione del Tavolo Caccia del 15 giugno scorso, ha bloccato il tentativo scellerato di sottoscrivere un accordo unanime tra rappresentanze delle associazioni agricole, ambientaliste, animaliste e venatorie per ridurre fortemente i periodi e le specie cacciabili in Italia.
Nel corso dell’ultima riunione del “Tavolo Caccia”, voluto da Vasco Errani e portato avanti dall’Assessore regionale Stefano della Puglia per verificare se fosse possibile un accordo tra i portatori di interesse in merito alla stesura dei calendari venatori regionali, onde evitare i ricorsi della passata stagione venatoria che hanno causato alcune chiusure anticipate della caccia in qualche regione italiana, Libera Caccia si è trovata da sola nel contestare sia il metodo sia il merito del documento finale del “Tavolo Caccia”.
Alcuni esempi del contenuto del documento proposto:
L’apertura per quasi tutte le specie slitta al 1 di ottobre invece che alla 3^ domenica di settembre;
chiusura anticipata per Pernice, Starna e Coturnice dal 1 di ottobre al 30 di novembre (la 157 prevede la chiusura al
31 di dicembre);
chiusura anticipata per gli acquatici al 20 di gennaio (la 157 prevede dalla 3^ domenica di settembre al 31 gennaio);
chiusura anticipata per la Beccaccia alla 3^ domenica di gennaio (la 157 prevede dalla 3^ domenica di settembre al
31 gennaio);
chiusura anticipata al Tordo sassello-bottaccio e Cesena alla 3^ domenica di gennaio (la 157 prevede dalla 3^
domenica di settembre al 31 gennaio);
specie Fagiano periodo di caccia dal 1 di ottobre al 31 di dicembre (la 157 prevede dalla 3^ domenica di settembre
al 31 gennaio);
chiusura anticipata per la Quaglia alla 3^ domenica di novembre (la 157 prevede la chiusura al 31 di dicembre);
chiusura anticipata per la Tortora al 20 di ottobre (la 157 prevede la chiusura al 31 di dicembre)
eliminazione del Combattente dalle specie cacciabili e divieto di caccia per la Moretta nelle aree dove nidifica su
segnalazione dell’ISPRA.
Questi alcuni dei contenuti del documento che ha ricevuto il plauso degli animalisti, degli ambientalisti e, udite udite, anche dell’ARCICACCIA, rappresentata da Marco Ciarafoni (responsabile PD per la biodiversità e politiche faunistiche) che ha dichiarato il suo pieno appoggio al documento.
Viene spontaneo rivolgere due domande: una all’Arcicaccia nazionale e toscana per sapere se ritiene di sottoscrivere
l’accordo e farsi rappresentare da un esponente di un partito invece che presenziare ad una importantissima riunione
sui calendari venatori, e un’altra domanda la dobbiamo rivolgere al PD nazionale e toscano per conoscere se davvero intende condividere la posizione del suo rappresentante Ciarafoni in merito ad una nuova pesante limitazione dei periodi e delle specie cacciabili in Italia.
Ci sorprende la fragorosa assenza delle altre associazioni venatorie che facevano parte del Tavolo Caccia che hanno
ritenuto di non presenziare ad una importantissima riunione tecnica-politica per disegnare il futuro della caccia in
Italia, quasi a voler accettare passivamente decisioni così negative per i cacciatori.
Nel ritenere illegittimo e addirittura al di fuori della legalità il metodo di lavoro del Tavolo Caccia che ha generato
un simile documento, riteniamo che la sua approvazione non debba comportare nessun obbligo di adeguamento dei
calendari venatori per le Regioni italiane.
L’articolo 18 della legge nazionale n. 157 del 1992 non è stato in alcun modo modificato nella parte dove indica i
periodi di caccia, quindi se non verranno rispettati i tempi previsti dalla legge, l’Associazione Libera Caccia
annuncia fin d’ora possibili ricorsi al Tar o alla Corte Costituzionale contro le Regioni che vorranno tener conto del
contenuto del documento sopra esposto per palese contrasto con la norma nazionale.
11 giugno 2011
L'UFFICIO STAMPA
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA



L’ISPRA E GLI AMBIENTALISTI ALL’ATTACCO DELLA 157


Ispra e organizzazioni ambientaliste spingono scorrettamente per la riduzione dei tempi di caccia e delle specie cacciabili sanciti dalla 157/92.

Dalla Guida ai calendari Ispra, ai pareri oggi espressi alle Regioni; al vergognoso tentativo di strumentalizzare il tavolo tecnico della Conferenza Stato- Regioni, alla pubblicazione Lipu- Ministero Ambiente sullo stato di conservazione dell’avifauna italiana, si legge l’evidente tentativo politico, ribadiamo, di ridurre i tempi di caccia e le specie cacciabili, in completo disaccordo col documento Ornis Key Concepts della Guida interpretativa, atteggiamento che non trova riscontro in nessun altro paese europeo.

Tutto il mondo venatorio e il mondo politico, ad esso vicino, deve prendere atto di questa situazione e rispondere con altrettanta fermezza, per dimostrare l’inconsistenza scientifica delle proposte Ispra- ambientalisti.

Roma 17 giugno 2011

Ufficio Avifauna Migratoria Fidc
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

winchester1976 ha scritto:
L’Associazione Nazionale Libera Caccia, lasciata sola da tutte le altre associazioni venatorie nella riunione del Tavolo Caccia del 15 giugno scorso, ha bloccato il tentativo scellerato di sottoscrivere un accordo unanime tra rappresentanze delle associazioni agricole, ambientaliste, animaliste e venatorie per ridurre fortemente i periodi e le specie cacciabili in Italia.
Nel corso dell’ultima riunione del “Tavolo Caccia”, voluto da Vasco Errani e portato avanti dall’Assessore regionale Stefano della Puglia per verificare se fosse possibile un accordo tra i portatori di interesse in merito alla stesura dei calendari venatori regionali, onde evitare i ricorsi della passata stagione venatoria che hanno causato alcune chiusure anticipate della caccia in qualche regione italiana, Libera Caccia si è trovata da sola nel contestare sia il metodo sia il merito del documento finale del “Tavolo Caccia”.
Alcuni esempi del contenuto del documento proposto:
L’apertura per quasi tutte le specie slitta al 1 di ottobre invece che alla 3^ domenica di settembre;
chiusura anticipata per Pernice, Starna e Coturnice dal 1 di ottobre al 30 di novembre (la 157 prevede la chiusura al
31 di dicembre);
chiusura anticipata per gli acquatici al 20 di gennaio (la 157 prevede dalla 3^ domenica di settembre al 31 gennaio);
chiusura anticipata per la Beccaccia alla 3^ domenica di gennaio (la 157 prevede dalla 3^ domenica di settembre al
31 gennaio);
chiusura anticipata al Tordo sassello-bottaccio e Cesena alla 3^ domenica di gennaio (la 157 prevede dalla 3^
domenica di settembre al 31 gennaio);
specie Fagiano periodo di caccia dal 1 di ottobre al 31 di dicembre (la 157 prevede dalla 3^ domenica di settembre
al 31 gennaio);
chiusura anticipata per la Quaglia alla 3^ domenica di novembre (la 157 prevede la chiusura al 31 di dicembre);
chiusura anticipata per la Tortora al 20 di ottobre (la 157 prevede la chiusura al 31 di dicembre)
eliminazione del Combattente dalle specie cacciabili e divieto di caccia per la Moretta nelle aree dove nidifica su
segnalazione dell’ISPRA.
Questi alcuni dei contenuti del documento che ha ricevuto il plauso degli animalisti, degli ambientalisti e, udite udite, anche dell’ARCICACCIA, rappresentata da Marco Ciarafoni (responsabile PD per la biodiversità e politiche faunistiche) che ha dichiarato il suo pieno appoggio al documento.
Viene spontaneo rivolgere due domande: una all’Arcicaccia nazionale e toscana per sapere se ritiene di sottoscrivere
l’accordo e farsi rappresentare da un esponente di un partito invece che presenziare ad una importantissima riunione
sui calendari venatori, e un’altra domanda la dobbiamo rivolgere al PD nazionale e toscano per conoscere se davvero intende condividere la posizione del suo rappresentante Ciarafoni in merito ad una nuova pesante limitazione dei periodi e delle specie cacciabili in Italia.
Ci sorprende la fragorosa assenza delle altre associazioni venatorie che facevano parte del Tavolo Caccia che hanno
ritenuto di non presenziare ad una importantissima riunione tecnica-politica per disegnare il futuro della caccia in
Italia, quasi a voler accettare passivamente decisioni così negative per i cacciatori.
Nel ritenere illegittimo e addirittura al di fuori della legalità il metodo di lavoro del Tavolo Caccia che ha generato
un simile documento, riteniamo che la sua approvazione non debba comportare nessun obbligo di adeguamento dei
calendari venatori per le Regioni italiane.
L’articolo 18 della legge nazionale n. 157 del 1992 non è stato in alcun modo modificato nella parte dove indica i
periodi di caccia, quindi se non verranno rispettati i tempi previsti dalla legge, l’Associazione Libera Caccia
annuncia fin d’ora possibili ricorsi al Tar o alla Corte Costituzionale contro le Regioni che vorranno tener conto del
contenuto del documento sopra esposto per palese contrasto con la norma nazionale.
11 giugno 2011
L'UFFICIO STAMPA



Daltronde......A.N.L.C è ...LA PIU' MEGLIO..........ahahahahah........ [lol.gif] [lol.gif]
Ciao,Paolo.
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Corey ha scritto:

L’ISPRA E GLI AMBIENTALISTI ALL’ATTACCO DELLA 157


FEDERCACCIA Ispra e organizzazioni ambientaliste spingono scorrettamente per la riduzione dei tempi di caccia e delle specie cacciabili sanciti dalla 157/92.
Dalla Guida ai calendari Ispra, ai pareri oggi espressi alle Regioni; al vergognoso tentativo di strumentalizzare il tavolo tecnico della Conferenza Stato- Regioni, alla pubblicazione Lipu- Ministero Ambiente sullo stato di conservazione dell’avifauna italiana, si legge l’evidente tentativo politico, ribadiamo, di ridurre i tempi di caccia e le specie cacciabili, in completo disaccordo col documento Ornis Key Concepts della Guida interpretativa, atteggiamento che non trova riscontro in nessun altro paese europeo.
Tutto il mondo venatorio e il mondo politico, ad esso vicino, deve prendere atto di questa situazione e rispondere con altrettanta fermezza, per dimostrare l’inconsistenza scientifica delle proposte Ispra- ambientalisti.
Roma 17 giugno 2011
Ufficio Avifauna Migratoria Fidc

Mi sembra che abbiamo toccato il fondo del barile. Mentre la FEDERCACCIA spinge per la riduzione dei tempi di caccia, il suo ufficio Avifauna Migratoria (in disaccordo con la direzione) segue la Libera Caccia nel contrastare il tentativo di drastica riduzione dei periodi venatori delle varie specie.
Credo che vada dato un plauso alla Libera Caccia, del Dopo Cantelli, per la combattività dimostrata, in particolare grazie anche al nostro Luca Stincardini e agli altri Responsabili che lottano a fianco a lui.
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

ggramoli ha scritto:
Corey ha scritto:

L’ISPRA E GLI AMBIENTALISTI ALL’ATTACCO DELLA 157


FEDERCACCIA Ispra e organizzazioni ambientaliste spingono scorrettamente per la riduzione dei tempi di caccia e delle specie cacciabili sanciti dalla 157/92.
Dalla Guida ai calendari Ispra, ai pareri oggi espressi alle Regioni; al vergognoso tentativo di strumentalizzare il tavolo tecnico della Conferenza Stato- Regioni, alla pubblicazione Lipu- Ministero Ambiente sullo stato di conservazione dell’avifauna italiana, si legge l’evidente tentativo politico, ribadiamo, di ridurre i tempi di caccia e le specie cacciabili, in completo disaccordo col documento Ornis Key Concepts della Guida interpretativa, atteggiamento che non trova riscontro in nessun altro paese europeo.
Tutto il mondo venatorio e il mondo politico, ad esso vicino, deve prendere atto di questa situazione e rispondere con altrettanta fermezza, per dimostrare l’inconsistenza scientifica delle proposte Ispra- ambientalisti.
Roma 17 giugno 2011
Ufficio Avifauna Migratoria Fidc

Mi sembra che abbiamo toccato il fondo del barile. Mentre la FEDERCACCIA spinge per la riduzione dei tempi di caccia, il suo ufficio Avifauna Migratoria (in disaccordo con la direzione) segue la Libera Caccia nel contrastare il tentativo di drastica riduzione dei periodi venatori delle varie specie.
Credo che vada dato un plauso alla Libera Caccia, del Dopo Cantelli, per la combattività dimostrata, in particolare grazie anche al nostro Luca Stincardini e agli altri Responsabili che lottano a fianco a lui.

Franco c'era un errore nel post di Corey, che come puoi leggere ha corretto, non c'è contraddizione tra Federcaccia e il suo Ufficio avifauna Migratoria. [lol.gif]
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

errore mio...chiedo venia [allah.gif] :D...tornando al post... ecco la risposta di Arcicaccia

Arcicaccia precisa le proprie posizioni sul tavolo dei calendari

venerdì 17 giugno 2011


Un film già visto. Le ragioni di una strumentale propaganda associativa fomentano, come spesso avviene da molto tempo nel mondo venatorio, grossolane falsità, una volgare disinformazione e una lunga tradizione di fallimenti.

L’Arcicaccia, dalla Sicilia alle Alpi, si batte da sempre, per rafforzare il ruolo e l’impegno dei cacciatori nella collettività, per promuovere una caccia gratificante e per dare certezza di diritto allo svolgimento dell’attività venatoria dal chiaro profilo sociale e popolare nel rispetto delle regole nazionali e comunitarie e in alternativa alle crociate abolizioniste del movimento animalista e ad una ipotesi di caccia a pagamento e speculativa tanto cara ai mercenari e ai mercanti della fauna selvatica.

Con questo preciso intendimento ha chiesto e poi partecipato, con i suoi massimi dirigenti, ai lavori del Tavolo di concertazione promosso dalla Conferenza delle Regioni – ai quali altri hanno plaudito e poi si sono aggregati - al fine di sostenere la necessità di una intesa che, a partire dalla definizione di una calendario omogeneo valido per tutte le regioni, consentisse di superare la fase del conflitto e degli interventi della magistratura che hanno fin qui penalizzato gli stessi cacciatori. Conflitto che nel corso degli anni si è incrementa per colpevole volontà di quelle associazioni venatorie che, insieme alla disonestà giuridica ed intellettuale degli apparati di alcune regioni poi sconfessati dalle sentenze europee e costituzionali, hanno demagogicamente promesso la spallata contro la legge 157 ottenendo quale risultato l’approvazione della legge comunitaria, figlia dell’accordo internazione tra Lipu/Birdlife e Face, che di fatto modifica in senso limitativo tempi e specie di caccia nel nostro Paese.

Sono loro che dovrebbe vergognarsi e ammettere, in realtà, incompetenza e irresponsabilità. Di contro si preferiscono alimentare polemiche e attacchi personali che l’Arcicaccia respinge in forza del suo operato trasparente e autonomo che al Tavolo e dovunque (e sempre) è stato manifestamente espresso da chiunque l’ha rappresentata per delega piena dell’associazione in tutte le sue articolazioni regionali.

Semmai resta da chiedersi perché una morale così evidentemente pelosa venga espressa da chi furbescamente indossa tutte le giacche della politica e delle rappresentanze a cominciare da quando, a secondo delle convenienze, ci si presenta con la propria sigla associativa o sul territorio con quella del partito di riferimento od anche con quella “unitaria” della Face.

L’Arcicaccia ha rappresentato al Tavolo una posizione in sintonia con l’indagine promossa e tanto sbandierata da Face Italia che intende rafforzare l’idea di una caccia normata, sostenibile e in stretta sintonia con le leggi nazionali ed europee e semmai ha contrastato che all’attività venatoria, per spazi, per tempi e per specie, venisse messa quella museruola che la stessa indagine richiama quale approdo condiviso dalla pubblica opinione. Altri preferiscono richiamare quell’importante documento solo con pubblicità a pagamento ed oscurarlo dove non conviene perchè c’è da fare il tesseramento all’insegna di un discount di quart’ordine.

Sui calendari venatori sarà il tempo e le scelte degli amministratori regionali a dirci come andrà a finire e purtroppo temiamo che ancora una volta saranno i tribunali a riscriverli tracciando la linea rossa su cotanto populismo.

La battaglia dell’Arcicaccia continua per dare forza e futuro alla caccia e per fermare la mano di faccendieri e magnaccia del “pronta caccia” che continuano a fregare i cacciatori italiani con i sacchi e le camionate di polli colorati.


L'Ufficio Stampa
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

E inutile che l'Arcicaccia sostenga di battagliare per la caccia e per i cacciatori. Sappiamo benissimo quali sono le sue battaglie.........quelle di Don Chiscotte!
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Brandano ha scritto:
La mia prossima tessera sara' con ANLC! se lo meritano



IO invece da quest'anno ne esco, ho saputo chi e' il presidente regionale del Lazio e io non gli do' piu' un euro a quel @@@@@@ che c'ha trombato a tutti i cacciatori Romani, quindi si fottessero da soli tanto so tutti uguali [eusa_naughty.gif]
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Il Presidente Regionale del Lazio dell'ANLC è uno che non ritiene L'Italia un'unica nazione. Anzi gestisce il Lazio come se fosse una cosa a se stante. Tanto che nel Lazio non vuole applicare tutte le tessere che esistono nel resto d'Italia.
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Inoltre vorrei farvi una domanda? leggo da tutte le parti che l'ANLC ha fatto muro al tavolo delle trattative. Vorrei sapere cosa ha ottenuto?
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Fatto bene! Ci vorrà mica tanto a copiare un calendario già fatto nelle 157. Basta seguire alla letterea una legge!!
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

Daje Gianlù, sputtaniamoli, i cacciatori devono sapere a chi si sono affidati in tutti questi anni, non che l'ANLC sia indenne da tutto, ma è sicuramente la meno peggio, sopratutto nel post Cantelli, il mio "teorema" che vi spaccio da anni che vede la caccia futura solo per le categorie stanzialisti-cinghialai-selecontrollori senza migratoristi è sempre più evidente, stanno iniziando col ridurre i tempi, per poi ridurre le specie, per poi ridurre i cacciatori migratoristi, quindi ci sarà la nostra fuga di massa verso queste cacce sponsorizzate e il classico chiodo dove appendere il fucile per chi non ci stà a riciclarsi.
Questo teorema che vede l'accordo fra le sigle ambientaliste, agricole, animaliste e le nostre AAVV vuole questo, inutile girarci intorno, possibile che i cacciatori migratoristi debbano accettare tutto così passivamente?
Quindi un plauso a chi si impegna e ci mette la faccia, ma sopratutto, queste vicende facciamole girare nei nostri ambienti e nei nostri circoli cacciatori.
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

non si finisce mai di spupirsi, ormai certe aavv sono proprio inaffidabili, ma da che parte stanno???? mi chiedo dove sono i presidenti che prendono decina di migliaia di euro all'anno dai cacciatori (ad esempio ferdercaccia più di 90.000)per tutelare i loro interessi???? mi chiedo più del fondo del barile cosa vogliono raschiare..............in bocca al cocker!!!!
 
Re: L'ANLC FA DIGA AL TAVOLO SULLA CACCIA

ggramoli ha scritto:
Inoltre vorrei farvi una domanda? leggo da tutte le parti che l'ANLC ha fatto muro al tavolo delle trattative. Vorrei sapere cosa ha ottenuto?

Ciao Franco....forse non ha ottenuto niente ma,per contro,avrà semplicemente portato avanti un'idea......secondo me cosa non fatta dalle altre associazioni.
Vuol dire che a loro andava bene cosi!!!?????
In apertura dell'argomento viene riportato esattamente su cosa e perchè l'ANLC ha fatto muro .....basta leggere.
Ti assicuro ( e nota bene.....sono solo un semplice socio ANLC....e non rivesto nessunissima carica) che se la mia associazione ha fatto muro , anche in questa occasione ,di sicuro , ha portato avanti il suo (mio) punto di vista......con qualche controproposta.
Purtroppo , che la proposta ANLC (ma potrebbe essere di qualunque altra AA.VV sia legge già domattina..........beh....la vedo dura.
Alla fine siamo alle solite.....se non fanno niente .....non và bene perchè le ns AA.VV.non fanno mai niente!!! [6] .....se fanno qualcosa siamo i primi a sbraitare ........ecco dimmi cosa hanno ottenuto!!!! [6] ....
Ecco,questo è il mio pensiero......poi concordo al 100% che TUTTE le associazioni potrebbero intervenire piu' spesso in seno a trasmissioni come quella dell'altra sera........alla fine ,per molti ,siamo solo dei bracconieri con la licenza..... [****.gif] a me questo non stà bene......e la mia AA.VV mi dovrebbe proteggere.
Ragazzi,impariamo a lodare chi si spacca il cu-lo ,magari per niente,ma almeno dimostra di fare qualcosa...........altrimenti tagliamoci le palle (se speriamo di far dispetto alle mogli.....)
Ciao,Paolo.
 
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