Vero Martino, ho avuto modo di parlare con un mio amico Corso quando frequentavo l'isola per la pesca. Praticamente in Francia è concessa al cacciatore l'iscrizione ad un comprensorio simil nostra gestita e per poter cacciare in altro bisogna essere invitati. Il comprensorio a gestione pubblica è paragonabile ai nostri atc, ma in misura infinitamente ridotta sia come territorio che come cacciatori, proprio come le nostre autogestite. In Francia vige il diritto di proprietà, per cui un agricoltore o un proprietario terriero può rifiutare che il suo terreno sia oggetto di caccia " sociale ". Per far ciò si debbono possedere un fondo che mi sembra di aver capito fosse con estenzione di almeno 70 ettari, oppure la stessa estenzione minima doveva essere ottenuta tra più proprietari confinanti. chi non vuole la caccia pubblica deve apporre cartelli ( questa è già una cosa positiva perchè dove non c'è segnalazione il cacciatore sà che può accedere e non come da noi che senza cartelli, se ti beccano in una zona di divieto, puoi dire addio al pda ). Il privato che non dà accesso, può, ovviamente darlo a chi dice lui o negarlo a tutti, in questo modo " vende " la possibilità di cacciare nei propri fondi, come una riserva. In poche parole è proprietario della selvaggina, ma il prelievo della stessa è comunque stabilito da una legge nazionale. Essendo proprietario il singolo e non il consorzio dell'auto gestita, il privato risponde dei danni della selvaggina sia fatti a lui stesso che quelli fatti a terzi all'interno delle sue proprietà. Per questo in Francia è rarissimo che non venga concessa la possibilità di cacciare nei terreni privati, semmai ciò avviene solo in contesti in cui convenga a livello economico. In Francia il costo della " concessione " è molto più alto che in Italia, non conosco il costo che può avere un'autogestita. Ora, il governo francese ha capito l'importanza del cacciatore nella società, sia come risorsa economica sia come sentinella per la salvaguardia della biodiversità, semplicemente perchè è direttamente interessato alla gestione e non concorrente invidioso nei riguardi dei colleghi che come in Italia vengono ammassati in fazzoletti di territorio libero come da noi. Là c'è l'interresse affinchè la selvaggina si mantenga e l'ambiente idoneo ad ospitarla