Si...ma hai letto bene ??
Federation Nationale des chasseurs...... UNICA ASSOCIAZIONE chiamata a difendere più di un milione di cacciatori !!!
In termini di voti....sai quanto "pesano"?? Noi in Itaja siamo volutamente (dalla politica) divisi e spezzettati proprio per non farci combinare nulla !!
Dè, proprio quella ci vorrebbe, un'unica associazione.
L'esempio francese è uno, senza stare a scomodare l'NRA degli ammerigani, vorrei sapere com'è negli altri paesi europei

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Non è esattamente così Fabio, diciamo che è un sistema misto tra privato e pubblico con oneri ed onori per entrambi, la gestione del territorio adibito alla caccia è più simile alle nostre (ahimè) defunte autogestite che agli attuali Atc.
 
Vero Martino, ho avuto modo di parlare con un mio amico Corso quando frequentavo l'isola per la pesca. Praticamente in Francia è concessa al cacciatore l'iscrizione ad un comprensorio simil nostra gestita e per poter cacciare in altro bisogna essere invitati. Il comprensorio a gestione pubblica è paragonabile ai nostri atc, ma in misura infinitamente ridotta sia come territorio che come cacciatori, proprio come le nostre autogestite. In Francia vige il diritto di proprietà, per cui un agricoltore o un proprietario terriero può rifiutare che il suo terreno sia oggetto di caccia " sociale ". Per far ciò si debbono possedere un fondo che mi sembra di aver capito fosse con estenzione di almeno 70 ettari, oppure la stessa estenzione minima doveva essere ottenuta tra più proprietari confinanti. chi non vuole la caccia pubblica deve apporre cartelli ( questa è già una cosa positiva perchè dove non c'è segnalazione il cacciatore sà che può accedere e non come da noi che senza cartelli, se ti beccano in una zona di divieto, puoi dire addio al pda ). Il privato che non dà accesso, può, ovviamente darlo a chi dice lui o negarlo a tutti, in questo modo " vende " la possibilità di cacciare nei propri fondi, come una riserva. In poche parole è proprietario della selvaggina, ma il prelievo della stessa è comunque stabilito da una legge nazionale. Essendo proprietario il singolo e non il consorzio dell'auto gestita, il privato risponde dei danni della selvaggina sia fatti a lui stesso che quelli fatti a terzi all'interno delle sue proprietà. Per questo in Francia è rarissimo che non venga concessa la possibilità di cacciare nei terreni privati, semmai ciò avviene solo in contesti in cui convenga a livello economico. In Francia il costo della " concessione " è molto più alto che in Italia, non conosco il costo che può avere un'autogestita. Ora, il governo francese ha capito l'importanza del cacciatore nella società, sia come risorsa economica sia come sentinella per la salvaguardia della biodiversità, semplicemente perchè è direttamente interessato alla gestione e non concorrente invidioso nei riguardi dei colleghi che come in Italia vengono ammassati in fazzoletti di territorio libero come da noi. Là c'è l'interresse affinchè la selvaggina si mantenga e l'ambiente idoneo ad ospitarla
 
Da noi c'e' gente che si mette a salvare gabbiani , cornacchie e storni qua' al centro recupero fauna selvatica di Roma [42]!?! Pensi che ci si potrebbe parlare di biodiversita' e caccia [26]Sarebbe come leggere la seconda lettera ai corinzi ad un integralista dell'isis........purtroppo [14].

Un saluto.
 
Si può fare in Francia, perchè la caccia è gestita dai proprietari dei fondi, quindi dagli agricoltori che ne vedono una risorsa anche economica e quindi gli interessi per la conservazione della biodiversità, quindi della selvaggina è soprattutto di questi prima ancora che dei cacciatori. Lo stato non mette una lira, anche le zone protette sono gestite dai privati e non foraggiate dalla comunità per l'interesse del portafogli di pseudo animalisti invischiati con la politica. Là dove c'è gestione statale, questa è sovvenzionata dal mondo venatorio, tanto che ora entra la tasa di 5 euro per cacciatore. Vallo a dire ai nostri sindacati che invece, con la 157 hanno preteso loro i 5 euro dallo stato e non viceversa. Qui si fannno la guerra con le tessere a suon di cineserie, ..... poi c'è il cacciatore Italiano ..... che non fà nulla di quanto richiesto dalle associazioni ai fini scientifici ( vedi ali delle tortore ) e che, per segnare gli abbattimenti è stato costretto all'obbligo della segnatura all'abbattimento, anche se non lo rispetta, ma si lamenta. Lasciamo perdere il resto. Non paragoniamoci ai francesi per come siamo noi ed i nostri sindacati prima ancora della loro " politica venatoria "
 
Da noi c'e' gente che si mette a salvare gabbiani , cornacchie e storni qua' al centro recupero fauna selvatica di Roma [42]!?! Pensi che ci si potrebbe parlare di biodiversita' e caccia [26]Sarebbe come leggere la seconda lettera ai corinzi ad un integralista dell'isis........purtroppo [14].

Un saluto.

Me sa che a la seconna lettera a li corinzi nun c'iariveresti nemmeno pe' gnente perche' te tajerebbe 'a gola doppo 'a prima... E co li animalzisti te pijerebbero a sganassoni appena je dici biodiversita' e cac... (SLAP!). Manco "cia" te poterebbe sorti' da la bocca!
 
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