Son contento per voi veneti!!!!
Non sopporto certe prese di posizione quasi faziose, per concludere il mio intervento sulla polemica/discussione precedente: c'è pericolo reale o quantomeno possibile? si vieta a CHIUNQUE (se non per motivi imprescindibili, seri e verificabili) di accedere a boschi canali fiumi laguna ecc ecc. Non solo ai cacciatori e pescatori. Per assurdo un fungaiolo poteva andare nel bosco? Un surfista poteva andare in mare?
Spero di essermi espresso chiaramente, se c'è pericolo ci si preoccupa e si tutelano tutte le categorie di cittadini, non solo i cacciatori ed i pescatori. Detto così suona meglio?
 
Certo che da Zaia non me lo aspettavo
Un giorno ci poteva stare, con molta fantasia, ma una settimana!!!!!
Non pioveva gli anni scorsi in Veneto?
Qui a Livorno il sindaco ha chiuso le scuole per l'allarme meteo e dalle 7.15 ha smesso di piovere...
L'anno scorso nell'alluvione morirono tante persone e allora ora per ogni goccia in più provvedimenti drastici. Mah?
 
Questa è pura follia! Con l'unico ponte utile in arrivo per quest'anno fa 2 gocce e..... complimenti agli anticaccia che come sempre fanno bene i conti e sanno essere più incisivi di chi dice di impegnarsi per noi per le nostre tradizioni ed i nostri diritti!

inoltre la pioggia è solo oggi e a quanto vedo neppure poi così tanta!!! Spesso ne cade molta molta di più e senza tutti questi allarmismi!


E pensare che mi stavo organizzando.... che tristezza....
 
Negli anni 80 Arbore realizzò due trasmissioni televisive...i cinquantenni ben ricorderanno...dove lanciò alcuni personaggi di una comicità un po' più sottile di quella di Pierino-Vitali in voga all'epoca...uno di essi un certo Catalano aveva un motto "non capisco ma mi adeguo"... ecco a me pare che questo motto dopo 30 anni sia stato sdoganato a regola di vita.anche se devo riconoscere che i dinosauri per non essersi adeguati si sono estinti per me il motto è ancora comico .Tra l'altro non mi pare che funzioni visti i risultati che sono sotto gli occhi di tutti...un piccolo esempio ci è stato dato dal boscaiolo rimandato a casa invece che messo a capo di una squadra di persone volenterose con una bella divisa con tutte le scritte catarifrangenti.Avere conoscenza consente di fare Delle valutazioni indipendenti dalle idiozie inventate per avere ritorni di immagine ma purtroppo questo modo di procedere si è perso in maniera inversamente proporzionale alla crescita esponenziale di informazione superficiale e distorta avutasi in questi ultimi anni.Perdonami ma i termini percezione e immaturità politica insieme a ritorni di immagine e comunicazione mi fanno pensare al politicamente corretto che tanti danni ha fatto e sta facendo anche se in giro per il mondo si comincia a capire che è una presa per il culo che si regge su una informazione appunto superficiale e distorta tesa a pilotare una platea perlomeno distratta e vale in primis per me anche troppo ignorante nel senso letterario del termine.
 
Sulla caccia e sulla pesca la provincia può avere un controllo e fermarla. Per le altre attività all aria aperta no e quindi si limita a sconsigliare gite, bici, moto cavallo etc etc.
Lo stato non può impedirmi di uscire di casa .... può consigliarmi.
Detto questo, secondo me, le associazioni venatorie avrebbero fatto più bella figura a invitare i propri associati ad infilare gli scarponi e ad andare a dare una mano dove serviva.
ciao

Straquoto.

Aggiungo un bich (come dicono i miei amici friulani), insomma un ultimo punto, e poi mi taccio.
Con due premesse: io parlo facile, perché mercoledì a caccia ci sono andato. E questo devo onestamente dirlo. Seconda premessa, non voglio fare il maestrino perché non ho nulla da insegnare a nessuno, a cominciare dai veneti.

Detto questo, questo si doveva fare: "invitare i propri associati ad infilare gli scarponi e ad andare a dare una mano dove serviva".

Ma possibile che non riusciamo ad imparare nulla dagli animalari? Che sono degli squilibrati, d'accordo. Che sono dei pazzoidi, ok. Che è gente con il cuore capovolto, certo.
Ma che è anche gente che, in termini di comunicazione politica, stanno mille anni avanti alle nostre associazioni (che comunque, soggetti politici sono).

Ci pensate? comunicato sul fatto che i cacciatori non vanno a caccia per aiutare le popolazioni colpite e poi l'ecosistema (per noi, gli uomini vengono sempre prima degli animali).
Si rimediava un giornalista non pregiudizialmente contro di noi, e si facevano due servizi: uno, i cacciatori che aiutano le popolazioni colpite, con tanto di foto di cacciatori, vestiti da cacciatori, che danno una mano. Un altro, i cacciatori che portano foraggio agli animali nelle zone particolarmente devastate dall'uragano. Bastava una quindicina di persone, non c'era bisogno di avere il mondo, per un buon servizio fotografico,
Appunto, avete presente gli animalari? "Grande manifestazione delle associazioni animaliste contro la caccia dello Svattaso della Tailandia. O per la tutela dell'ecosistema del Minollo di Androdoco". Quattro gatti. Anzi, tre. Però intanto, servizi televisivi, servizi sui giornali, radio, notorietà, immagine, quindi ritorno in termini di contrattualità politica, potere, finanziamenti, 8X1000, eccetra eccetra eccetra.

E noi, cosa abbiamo ottenuto:
1. A caccia non ci si andato comunque, perché credo che abbia ragione Darkmax, chi è il pazzo che andava per boschi fiumi o montagne con l'ecatombe che è successa?
2. Abbiamo perso una opportunità straordinaria per una operazione che avrebbe avuto un ritorno di immagine pazzesco, altro che le dichiarazioni di condanna quando beccano qualche bracconiere o il tentativo di ripristinare buon senso quando c'è qualche incidente di caccia...
3. Mettendomi nei panni di chi ha avuto danni, o conosce gente che ha avuto danni, e che sente che i cacciatori hanno protestato.... Perché non li mandavano a caccia, co 'sto tornado in giro!!! Secondo me, stavolta, siamo riusciti a rimediare un cospiquo numero di vaffanc@li anche da parte di gente che, magari, non è nemmeno pregiudizialmente contro di noi.

Facile accusare le associazioni. Però loro sono rappresentanti dei loro iscritti, che sono quelli che li pagano. E, diciamo onestamente le cose come stanno: se questo forum è una rappresentazione più o meno veritiera della popolazione dei cacciatori italiani, a giudicare da questa discussione sono abbastanza pochi gli iscritti che avrebbero capito ed approvato.

Forse, come cacciatori, sarebbe il caso che ci evolviamo un pochino pure noi, almeno in termine di comunicazione ed immagine. Senza offesa per nessuno.
 
Mah .... bisogna anche vedere come è andata veramente la storia del boscaiolo ....
Allego un post di instagram da cui si evince che le cose possono andare anche in maniera diversa.
Io di "relazioni pubbliche" non ci capisco molto ma mi avrebbe fatto piacere vedere post in cui si parlava di cacciatori che, invece che stare con il muso a casa, si erano attivati per l emergenza.
Eh.... Lo so .... sono un sognatore ....
 

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Willow_01 è tutto giusto ma qui stiamo parlando di cacciatori, gente appassionata e la passione sovrasta la ragione.
Il famoso detto "scopati la moglie ma non gli toccare la caccia" la dice lunga ...
 
Boh.
provo a dire, anche se non ho capito esattamente quello che scrivi, non capisco il legame tra le tue varie affermazioni.

Comunque: OGGI ognuno - ognuno - ha a disposizione un quantitativo enorme di informazioni, sulla base delle quali, inevitabilmente, formula le proprie opinioni. Il fatto che le informazioni disponibili siano TANTE, comporta inevitabilmente che nessuna di queste sia profonda: rimangono inevitabilmente informazioni superficiali. L'enorme quantità di informazioni disponibili, su ogni fronte, impensabile anche pochi anni fa, va a detrimento della qualità delle informazioni. Un tempo, ognuno conosceva pochissime cose benissimo, oggi un persona qualsiasi, in giro per il mondo occidentale, conosce, ha letto o sentito parlare di un'infinità di cose, generalmente tutte in modo relativamente abbastanza superficiale.
Questo non ha nulla a che vedere con politicamente corretto, informazioni distorte, etc. Le nuove tecnologie disponibili hanno generato questo cambiamento sociale. Non è bello o brutto, è un semplicissimo fatto.
Ma è un fatto che rende ancora più importante che le informazioni che arrivano all'opinione pubblica siano curate, perché su quelle, frequentemente senza approfondirle particolarmente, ci si fa una opinione, e quindi si vota, si determinano orientamenti, leggi, finanziamenti, tutto ciò che fa parte del vivere sociale.
Per questo dico che è necessario evolversi, e curare con attenzione la comunicazione che diamo della caccia e la percezione che l'opinione pubblica ha di noi. Approfittando di ogni opportunità di farci percepire come persone che salvaguardano e tutelano l'ambiente (cosa che per me i veri cacciatori sono), e non come distruttori dell'ambiente (come cercano di farci apparire i nostri avversari).

Lo hai detto tu stesso: i dinosauri, millenni fa, hanno fatto quello che stai facendo tu: non hanno avuto la capacità di comprendere ed adeguarsi ai cambiamenti che stavano avvenendo (climatici per loro, socio politici e quindi anche di comunicazione per noi. Ma è la stessa cosa).
E si sono estinti.

PS. non voglio assolutamente mancarti di rispetto, ma per favore una virgola o due quando scrivi metticela, che so, qualche punto a capo... Ho dovuto rileggere tre volte, quello che avevi scritto, e mica sono sicuro di esserci riuscito, a capirlo
 
Son contento per voi veneti!!!!
Non sopporto certe prese di posizione quasi faziose, per concludere il mio intervento sulla polemica/discussione precedente: c'è pericolo reale o quantomeno possibile? si vieta a CHIUNQUE (se non per motivi imprescindibili, seri e verificabili) di accedere a boschi canali fiumi laguna ecc ecc. Non solo ai cacciatori e pescatori. Per assurdo un fungaiolo poteva andare nel bosco? Un surfista poteva andare in mare?
Spero di essermi espresso chiaramente, se c'è pericolo ci si preoccupa e si tutelano tutte le categorie di cittadini, non solo i cacciatori ed i pescatori. Detto così suona meglio?

Cimbellatore, hai perfettamente ragione... ed è evidente che sia stata una manovra imposta dagli animalisti infatti mi pare che purtroppo siano morti 2 kitesurfer....
 
Hanno chiuso anche la pesca su tutto il territorio regionale.
Se si fosse trattato di chiudere solo pesca e di caccia in botte in laguna (o di caccia e la pesca sul litorale in generale), potrei anche vederci un razionale: c'è una emergenza, non conosco la situazione sul litorale veneto ma qui da noi, sul tirreno, sono previsti 6 metri d'onda, e non per un giorno solo - tra l'altro il mare è già gonfissimo. Capisco che ci siano dei rischi, e posso capire che si sia corsi ai ripari in anticipo - in caso di cessata allerta, con un nuovo decreto si ripristina tutto da un giorno all'altro.
Il chiudere la pesca e la caccia su tutto il territorio regionale per una settimana, mi sembra francamente poco giustificato. Peraltro, continuando a permettere, che so, funghi, mtb, tartufi, altre attività all'aria aperta che avrebbero gli stessi rischi di caccia e pesca. Anche se, ribadisco, non conosco il dettaglio delle previsioni in veneto.
Comunque, in tutta italia si stanno aspettando casini veramente grossi, ma grossi proprio, dalle precauzioni che stanno prendendo, potrebbe non essere una azione puramente anticaccia, a dispetto di quello che sembra.
 
Azzo....e berlato?

ecco che cosa ha chiesto

SERGIO BERLATO (FDI-MCR): IL DECRETO DI ZAIA DI SOSPENSIONE DELLA CACCIA E DELLA PESCA IN TUTTA LA REGIONE DEL VENETO RAPPRESENTA UN PRECEDENTE MOLTO PERICOLOSO. VENGA SUBITO REVOCATO.

Il decreto di sospensione temporanea della caccia e della pesca, emanato dal presidente della Giunta regionale del Veneto domenica 28 ottobre con validità fino al 4 novembre p.v., rappresenta, oltre che un atto arbitrario e non giustificato, un precedente molto pericoloso.

Non vi è occasione infatti in cui gli animal-ambientalisti non tentino di approfittare di ogni pretesto per chiedere la chiusura di queste attività, o per il troppo caldo o per il troppo freddo, o per la troppa pioggia o per la siccità. Succeda mai che avvenga un incidente nell’esercizio di queste attività, come nel recente caso della provincia di Imperia, tanto basta per scatenare le speculazioni di chi è ideologicamente e pregiudizialmente contrario alla caccia ed alla pesca.

Cosa farà Zaia per il periodo in cui rimarrà a fare il presidente della Giunta regionale del Veneto, sarà pronto a soddisfare i pruriti di quegli arrabbiati sociali che si annidano nel frastagliato arcipelago animal-ambientalista?

A meno che Zaia non intenda regalare una marchetta a quegli ambienti che lo stanno attaccando su alcuni fronti, tipo la Pedemontana veneta, sperando in un loro atteggiamento più addomesticabile, riteniamo che il Decreto di sospensione della caccia e della pesca vada immediatamente revocato.

Esiste già una legge statale la n. 157/92, recepita dalla legge regionale 50/93 prima che Zaia cadesse dal pero, che all’art. 21 comma 1 lettera n) già dispone “il divieto cacciare negli stagni, nelle paludi e negli specchi d'acqua artificiali in tutto o nella maggior parte coperti da ghiaccio e su terreni allagati da piene di fiume”.

Che senso ha quindi il decreto di Zaia?
Si sapeva del suo amore smisurato per i lupi ma non conoscevamo il suo timore di veder annegare le anatre o i pesci del Veneto, o di veder sommerse dalle acque le montagne bellunesi, trevigiane, vicentine e veronesi.
Questa la posizione del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia dal punto di vista tecnico, ma non meno importante la nostra posizione dal punto di vista politico.

Se Luca Zaia e la Lega non vogliono compromettere i rapporti con il Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale del Veneto, si adoperino prontamente a revocare questo assurdo ed immotivato decreto di sospensione preventiva della caccia e della pesca, basato sulle previsioni del tempo e non sulle reali condizioni di pericolo che potrebbero motivare una sospensione di queste attività, limitata nei tempi e ben circoscritta nei luoghi in cui si dovessero manifestare situazioni di pericolo o motivate esigenze di tutela della fauna selvatica.

Sergio Berlato
Presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia-Movimento per la cultura rurale.

Venezia, li 29 ottobre 2018
 
Francamente, fatico a capire diversi commenti.


in Friuli il Tagliamento è in piena, le scuole chiuse, zone isolate. In Liguria lasciamo perdere, il porto di Rapallo è stato completamente distrutto.


in Veneto sento la medesima situazione


vedere le foto.



https://foto.ilgazzettino.it/nordest...o-4074200.html



e.....qualcuno si preoccupa se un provvedimento è pro o contro la caccia?



Per carità, magari non serviva o forse sì (magari, che non serviva, lo diciamo adesso che il peggio è passato, e con il senno di poi è facile fare le previsioni). Magari è stato eccessivo.


ma non mi pare una situazione in cui l'argomento caccia sia in cima alla lista.

Capisco perfettamente il giramento di zebedei di tutti gli amici veneti, (e gli sono vicino), ma a protestare per la caccia di fronte a foto come queste rischiamo perfino di passare per qualunquisti.

E comunque, mettendomi nei panni di un presidente di regione, meglio qualche persona incavolata prima che dover piangere qualche morto in più dopo
 
Son contento per voi veneti!!!!
Non sopporto certe prese di posizione quasi faziose, per concludere il mio intervento sulla polemica/discussione precedente: c'è pericolo reale o quantomeno possibile? si vieta a CHIUNQUE (se non per motivi imprescindibili, seri e verificabili) di accedere a boschi canali fiumi laguna ecc ecc. Non solo ai cacciatori e pescatori. Per assurdo un fungaiolo poteva andare nel bosco? Un surfista poteva andare in mare?
Spero di essermi espresso chiaramente, se c'è pericolo ci si preoccupa e si tutelano tutte le categorie di cittadini, non solo i cacciatori ed i pescatori. Detto così suona meglio?

Anche io sono contento per gli amici veneti, mi sembra di averlo scritto chiaro.
Non sono del tutto d'accordo con quello che dici, invece, e se per interventi faziosi ti riferisci ai miei, come mi sembra evidente, mi spiace per te.
Resto della mia idea. Se il problema fosse stato solo di tutela dei cittadini dal pericolo - pericolo piuttosto reale, mi sembra, nel bellunese ci sono intere vallate praticamente spazzate via - avrebbe anche senso, quello che dici. E forse, per la pesca, visto il pericolo di piene ed inondazioni, era questo, il problema.
Però per la caccia io vedo, e sembra che sono l'unico, anche un tema etico piuttosto importante.
Per venire alla domanda che fai tu, perché solo la caccia, te la faccio io, una domanda: ti sei mai chiesto, allora, perché su terreno coperto di neve (pochi cm di neve bastano, non l'uragano che abbiamo avuto) si chiude solo la caccia, e tutte le altre attività sono perfettamente ammesse? Eppure, in quel caso, non ci sono pericoli per chi caccia. Stesso discorso per le zone incendiate di recente: anche in quel caso, tutto rimane ammesso tranne la caccia.
La risposta è che si chiude per ragioni etiche, non di sicurezza. Condizioni ambientali particolarmente averse rendono ogni specie di selvaggina (a parte i tuoi/nostri colombacci, e alcune specie migratorie arboricole) estremamente vulnerabili, a cacciare in queste condizioni non si caccia, si fanno stragi e basta ( almeno in condizioni normali, se di selvaggina non c'è nulla é ovviamente diverso). E secondo me, i primi che dovrebbero essere contrari a queste attività dovrebbero essere quelli che amano davvero la caccia, e la intendono come una forma di tutela, oltre che di interazione, della natura.
Inoltre, anche questa è solo una mia opinione, protestare perché non ti fanno cacciare quando ci sono intere valli, anche di importante interesse naturalistico, totalmente spazzate via ė sbagliato anche in termini di comunicazione ed immagine, oltre che etici. E poi c'è il problema sicurezza.
Ripeto, spiacentissimo per gli amici veneti, a cui sono veramente vicino, ma t2utto insieme, rimango dell'idea che non è stato un favore agli animalari ma un provvedimento di relativo buon senso.
Chiudo anche io qui, io dico quello che penso, se i miei interventi ti sembrano faziosi, è un problema tuo e, come detto, mi spiace per te.
 
Francamente, fatico a capire diversi commenti.


in Friuli il Tagliamento è in piena, le scuole chiuse, zone isolate. In Liguria lasciamo perdere, il porto di Rapallo è stato completamente distrutto.


in Veneto sento la medesima situazione


vedere le foto.



https://foto.ilgazzettino.it/nordest...o-4074200.html



e.....qualcuno si preoccupa se un provvedimento è pro o contro la caccia?



Per carità, magari non serviva o forse sì (magari, che non serviva, lo diciamo adesso che il peggio è passato, e con il senno di poi è facile fare le previsioni). Magari è stato eccessivo.


ma non mi pare una situazione in cui l'argomento caccia sia in cima alla lista.

Capisco perfettamente il giramento di zebedei di tutti gli amici veneti, (e gli sono vicino), ma a protestare per la caccia di fronte a foto come queste rischiamo perfino di passare per qualunquisti.

E comunque, mettendomi nei panni di un presidente di regione, meglio qualche persona incavolata prima che dover piangere qualche morto in più dopo
Io fatico a capire te.
 
Comunicato di Sergio Berlato:

LUCA ZAIA PRENDE UN GRANCHIO E SOSPENDE LA CACCIA E LA PESCA A CAUSA DELLE PREVISIONI DEL MALTEMPO.

Luca Zaia, presidente della Giunta regionale del Veneto, prende un granchio e sospende la caccia e la pesca per una settimana in tutta la regione del Veneto a causa delle previsioni di avverse condizioni meteorologiche.
Siamo stupiti e fortemente contrariati per questa decisione assunta oggi, domenica 28 ottobre, senza che nessuno di noi sia stato preventivamente consultato, le cui motivazioni ci lasciano francamente molto perplessi.
Non capiamo se le motivazioni che hanno spinto il presidente Zaia siano legate alla necessità di tutelare la fauna selvatica, considerando che la legge statale n. 157/92, all’art. 21, comma 1 lettera n), già dispone il divieto cacciare negli stagni, nelle paludi e negli specchi d'acqua artificiali in tutto o nella maggior parte coperti da ghiaccio e su terreni allagati da piene di fiume.
Non capiamo neppure se questa assurda decisione sia dettata dal tentativo di preservare l’incolumita’ delle persone, dal momento che se il presidente Zaia ha ritenuto necessario sospendere la caccia e la pesca in tutta la regione del Veneto per una settimana, dovrebbe aver sentito anche la necessità di sospendere la raccolta dei funghi, l’uso delle motociclette e delle biciclette e delle automobili, tutte le attività sportive o ricreative, le attività turistiche, ecc....
Ci chiediamo quale sia il nesso logico di tale assurda decisione da parte del presidente Zaia, considerando che in altopiano dei sette comuni non parrebbero sussistere pericolo di inondazioni e quindi pericoli di annegamento per cervi e caprioli, beccacce e tordi.
Cosa dire poi della sospensione anche della caccia agli anatidi nella Zona Lagunare e valliva del Veneto, forse c’è il timore che anneghino le anatre o che affondino le imbarcazioni?
Nutriamo dubbi atroci sulle ragioni che hanno spinto il presidente Zaia a sospendere anche la pesca, a meno che non si tema per l’incolumità dei pesci che qualcuno teme possano annegare.
Fermo restando il senso di responsabilità dei cittadini cacciatori e pescatori, sempre pronti a dare una mano al prossimo nei momenti di difficoltà, facciamo fatica a capire cosa possa aver spinto il presidente Zaia ad emanare un decreto così assurdo di sospensione della caccia e della pesca.
Augurandoci che il presidente Zaia si possa ravvedere, ci preoccupa il precedente che si è venuto a creare legittimando le richieste degli animal ambientalisti che sono sempre pronti a chiedere pretestuosamente la chiusura della caccia e della pesca, o perché fa caldo o perché fa freddo, o perché piove o perché fa secco.
 
Bravo hai inquadrato perfettamente quello che per me è un grosso problema...che tra l'altro mi portera all'estinzione.Forse era meglio quando il muratore parlava di calcina , l'ingegnere sapeva fare i calcoli , il giornalista informava sui fatti e la persona comune si rendeva conto di non sapere,taceva e ascoltava cercando di apprendere.
Perdonami la punteggiatura,pensavo si capisse ugualmente ma a volte pretendo troppo.

P.S. mentre scrivevo ascoltavo il TG ...a Belluno cercano boscaioli professionisti per dare una mano;un po' in ritardo ma ci sono arrivati.Bravi.
 
Come ho già scritto in altri post questi son andati fuori di testa ma non hanno mai visto piovere sti imbecilli? E poi perché fino a domenica se già da domani mettono un miglioramento ? Spero che lo tolgano altrimenti veramente le prossime gelate o piogge saremo allo stesso punto.
 
Una volta tanto mi trovo d'accordo con Massimiliano ?
Non c'è già nella legge nazionale che per eventi climatici tipo neve, alluvioni ecc, la caccia è interdetta?
Se la Regione la chiude per una settimana per un evento di due, massimo tre giorni si crea un precedente pericolosissimo!
E se quella regione è la Regione Veneto mi preoccupo ancora di più.
Gli interventi per prevenire danni alle persone secondo me sono altri.
 
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