Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Cesare81 ha scritto:
Sono anche io da sempre con ANLC forse l'unica tre le tante che cerca di fare qualcosa.
MA non illudiamoci Il problema è che non ci ascolta nessuno. Le altri associazioni oppositrici quale per esempio lipu e compagnia bella stanno già iniziando a fare casino e alla fine secondo me questo aggiornamento andrà a schifo come le modifiche alla legge 157/92 vedrete che alla fine chi ci rimetterà saremo solamente noi.

Puo' darsi di come puo' darsi di no..Ma e' importante non passare per coyotes..Il loro nervosismo e' indice che li abbiamo pizzicati bene su quei dati..Nessuno chiede modifiche alla 157,ma stiamo chiedendo chiarezza sui dati che possono esser diversi,anzi sicuramente,leggiti quelli Italiani e Francesi dei tempi non sospetti,e leggi quelli dei kc odierno son stranamente discordanti, da quelli che vorrebbero farci ingoiare per esatti e chiuderti la caccia prima del 31 gennaio..e se permetti mi girano le palle...
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

é Una vita che sono con ANLC ,ma è dura contrastare la supremazia di FDC
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

ciromenotti ha scritto:
Vi ringrazio del sostegno che ci state dando, sapere che il nostro impegno e' apprezzato e gradito ci conforta,e ci spinge, con gli amici Luca e Emiliano a proseguire nella ricerca della verita.E ci stiamo arrivando a sapere come son stati stilati i dati Italiani..Ci mancano alcune relazioni.....Poi ci sara' veramente da ridere...
Ci son cose in ballo per il futuro...
P.S. Federcaccia si sta finalmente comportando bene.....


Apprezzato???
Vi stiamo AMANDO alla follia.... [lol.gif] [allah.gif]
X tutti....possibile che si debba trovare SEMPRE E COMUNQUE qualcosa che non và in questa o quella av???
Purtroppo quello che è passato non torna più...apprezziamo quello e quelli che stanno facendo bene....a prescindere dalla bandiera che portano...
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Forse sono stato troppo rigido nel richiedere un organismo "super partes", visto che siamo in Italia. Però mi darai atto che per decidere cose di buon senso bastano una o più persone oneste, e non potrai dirmi che in Italia persone oneste non esistono. Se così fosse sarebbe anche giusto che la caccia andasse a rotoli
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

ANLC: Tavolo tecnico…missione fallita



Se il progetto dell’Assessore Dario Stefano, su delega del Presidente della Conferenza Stato-Regioni, che aveva annunciato nel 2010 “la volontà di avviare un serio confronto fra i diversi portatori d’interessi sulla caccia” era effettivamente ispirato dalla “non più rinviabile esigenza di una razionale e più attenta lettura delle Norme Comunitarie, al fine di garantire un’interpretazione univoca della legge per la rapida redazione dei calendari venatori regionali”, oggi possiamo affermare con disappunto che il progetto è fallito.
Troppe le distanze culturali che ci separano dagli ambientalisti radicali, palesi gli interessi contrapposti di categoria per sottoscrivere al ribasso un protocollo d’intesa da traghettare in Conferenza Stato-Regioni.
Duro, durissimo sarà a questo punto il compito di Dario Stefano, che non poteva (ce lo auguriamo) certo sperare in una Libera Caccia così remissiva da accettare supinamente di discutere al Tavolo Tecnico solo ed esclusivamente le tracce del documento privo di nozioni “tecniche” elaborato dagli Stakeholder di Legambiente-Coldiretti-Arcicaccia e Fare Verde.
Il “prendere o lasciare” non ci è mai piaciuto per impostazione intellettuale, le provocatorie imposizioni sull’ordine dei lavori ancora meno, perché il Tavolo (che volevano sbilanciato a favore di una sola componente) avrebbe dovuto avere come filo conduttore, per definizione istitutiva, la “Tecnica sulla Caccia” e non la sola deferente osservanza delle Linee Guida elaborate da un Istituto che non ci ha ancora dimostrato come e con quali studi “tecnici” ha tratto le sue opinabili conclusioni “scientifiche” per penalizzare ulteriormente la nostra categoria.
Non ci è piaciuta peraltro la frase gravissima di un noto esponente venatorio che ha candidamente affermato “…pur di passare un’estate all’insegna della tranquillità, siamo disposti a cedere specie e compressioni di qualche arco temporale”
Il compitino dettato al Tavolo Politico (perché questa è la brutale definizione da affibbiare al progetto) da Procacci-Ciarafoni-Morabito § c. non avrebbe dovuto avere alternative: mediare al ribasso sulla riduzione dei tempi di caccia al alcune specie (su suggerimento ISPRA) e cancellare con un tratto di penna (la stessa forse usata per la scrittura del Documento Ornis nostrano e dei conseguenti KC) dall’elenco di quelle cacciabili le specie definite SPEC 2 e SPEC 3, su dettatura degli ambientalisti.
Avremmo dovuto a quel punto alzarci e abbandonare il Tavolo, ritirando dalla discussione il documento di 36 pagine “tecniche” elaborato e depositato, per il quale ci siamo sentiti peraltro affibbiare il lusinghiero titolo di Associazione integralista.
Non lo abbiamo fatto, forse sbagliando, forse peccando di troppa educazione, per il profondo rispetto che nutriamo nei confronti dei cacciatori e nelle Istituzioni che il Tavolo hanno assemblato.
Nessuna mediazione, nessun cedimento alle minacce di ricorsi, impugnative e ipotetiche procedure d’infrazione ventilate nei confronti di calendari venatori “non normalizzati” alle Linee Guida dell’ISPRA, che le componenti ambientaliste radicali continuano a definire attuali e inoppugnabili.
La nostra Associazione è saldamente ancorata alla esauriente documentazione tecnica prodotta, che inserisce di diritto l’Italia, al pari di Grecia, Cipro, Malta, Francia, Spagna e Portogallo, nei Paesi del Bacino del Mediterraneo interessati dalle rotte degli uccelli migratori del Paleartico Occidentale.
Ora la palla passa di diritto al Presidente Vasco Errani e al Coordinatore Dario Stefano, che dovranno assemblare una sintesi delle riunioni del Tavolo Tecnico per la stesura di un ipotetico Protocollo d’intesa da sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni e verificheremo in quella sede quali e quanti Assessori Regionali alla Caccia saranno disposti a proporre ulteriori compressioni ai calendari venatori, in linea con il teorema ISPRA-Legambiente-Coldiretti-Arcicaccia e Fare Verde.
Alla FACE invece spetta da subito il compito di unire sforzi e raccolte di dati tecnici, per la stesura di un documento unitario, equilibrato, in linea con gli studi dei Paesi del Bacino del Mediterraneo da consegnare ai Ministeri competenti, per la necessaria modifica dei KC e chiudere la partita con un Istituto poco propenso al confronto.
E’ di fresca istituzione sul tema la predisposizione da parte del Ministero delle Politiche Agricole di un tavolo TECNICO di riflessione sui KC italiani (25 maggio u.s.), organismo che preoccupa non poco la LIPU, scesa ancora in campo con l’accorato appello al “non necessario intervento di revisione dei dati ISPRA e delle sue Linee Guida”.

Il Presidente
Paolo Sparvoli
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Mah, spero solo che l'ottimo e lodevole lavoro di Ciro & Co. non vada perso, ma da quello che leggo ho l'impressione che ANLC sia rimasta/lascita sola a combattere contro gli integralisti ambiental/anticaccia. Se Errani e Stefano fanno Ponzio Pilato (come spesso accade nel mondo politico) l'avremo preso ancora in quel posto a dispetto di tutti gli sforzi che alcune persone mettono in campo a tutela dell'attività venatoria.

Maurizio
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

le persone oneste esistono ma tante volte proprio perchè oneste non arrivano alla stanza dei bottoni questo è il problema, comunque io credo che l'unico modo per risolvere i problemi della caccia sia l' accordo tra le associazioni venatorie per costituire un comitato scientifico che possa controbattere all'ispra( il cui orientamento è noto a tutti) portando dei dati evidenti e provati su quello che è il vero andamento della migrazione in Italia.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Tavolo Tecnico calendari venatori. Fioccano le smentite sull'accordo

venerdì 3 giugno 2011
Riportiamo di seguito per intero il comunicato stampa di Coldiretti sulla questione calendari venatori in merito ad un accordo che sarebbe stato firmato al tavolo tecnico delle Regioni. A quanto ci risulta stanno fioccando smentite da ogni parte: non solo dalle associazioni venatorie ma anche dalle Regioni, perchè l'accordo, sembra, soprattutto sulle date di apertura e chiusura ad alcune specie è di là da venire.

"Il gruppo di lavoro ristretto del Tavolo nazionale sulla caccia, dopo una lunga e faticosa mediazione, ha raggiunto l’accordo sui calendari venatori per la stagione di caccia 2011-2012. Individuate le linee guida per le Regioni sui periodi in cui è consentito l’esercizio delle attività venatorie per le specie di avifauna migratrici e non migratrici, che dovranno essere adottati entro il prossimo 15 giugno.

Al gruppo di lavoro ristretto, delegato dagli altri componenti del tavolo nazionale, hanno partecipato oltre alla Regione Puglia che ne ha coordinato i lavori in quanto amministrazione regionale capofila in materia di agricoltura, caccia e pesca: i rappresentanti regionali competenti in materia di caccia delle Regioni Emilia Romagna, Calabria, Liguria, Marche e Toscana, l’Ispra, le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore agricolo, le associazioni venatorie nazionali riconosciute (Arcicaccia, Federcaccia, Associazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Libera Caccia), le associazioni ambientaliste (Legambiente, Fare Verde, Lipu e Wwf), l'Ente nazionale protezione animali.

L’importanza del raggiungimento dell’accordo, che sarà nei prossimi giorni inviato dal coordinamento del Tavolo nazionale a tutti i restanti componenti e alle altre Regioni, consiste nel fatto che sono stati modificati i tempi e le condizioni di prelievo delle singole specie, al fine di soddisfare le diverse esigenze delle associazioni venatorie, ambientaliste ed agricole. In tal modo si intende armonizzare l’operato delle Regioni, così che queste ultime arrivino alla scadenza del 15 giugno, avendo indicazioni certe ed univoche.

Ma l'aspetto più importante è che l’accordo consentirà di evitare che si ripropongano gli stessi problemi interpretativi destinati a provocare conflitti e ricorsi nella scorsa stagione venatoria, essendo riusciti a trovare una mediazione tra le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore agricolo, venatorio ed ambientaliste insieme alle Regioni.

Infatti l’anno passato, a seguito di un’applicazione difforme da parte delle Regioni dell’art. 18 della legge 157/92, come modificato dalla legge comunitaria 2009, si sono registrati numerosi contenziosi presentati dalla associazioni ambientaliste presso i tribunali competenti a causa di divergenze in merito alle specie cacciabili e ai periodi stabiliti dalle Regioni per l’ esercizio dell’attività venatoria.

Né si era rivelato di aiuto in tal senso, il documento tecnico di indirizzo, redatto a luglio 2010 dall'Ispra, Linee guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92. Nel corso della discussione, il principale motivo del contendere è stato il fatto che i periodi di caccia indicati dall’Ispra per alcune specie, in base ad alcune valutazioni di ordine tecnico sullo stato di conservazione di alcune di esse, non coincidevano con quelli attualmente riportati nella legge 157/92, essendo in alcuni casi più restrittivi e, dunque, oggetto di valutazione critica da parte delle associazioni venatorie.

D’altro canto, le associazioni ambientaliste ed animaliste hanno sottolineato come spesso le Regioni abbiano di fatto ignorato come il prelievo venatorio di alcune specie sia subordinato, nelle linee guida, al rispetto di appositi piani di gestione che, spesso, non sono stati elaborati da parte delle amministrazioni regionali.

In proposito, Coldiretti evidenzia come il tema dei calendari venatori, sia di interesse anche per l’agricoltura in quanto la scelta di anticipare o posticipare il periodo di caccia, avvalendosi del maggior margine di flessibilità introdotto dalla legge comunitaria 2009, ha riflessi sui possibili danni che possono essere arrecati dall’attività venatoria alle imprese agricole, quando le colture sono ancora in campo.

D’altro canto, la scelta del periodo può essere importante quando occorre utilizzare la caccia come strumento di controllo numerico delle specie di fauna selvatica che provocano danni all’agricoltura. Inoltre, è stato sottolineato come i calendari venatori siano elaborati senza alcuna concertazione con le rappresentanze delle imprese agricole.

In sostanza, il lavoro finora compiuto nell’ambito del Tavolo nazionale é stato un impegno importante, per garantire un sereno avvio della prossima stagione venatoria e Coldiretti esprime notevole soddisfazione per l’accordo raggiunto tra le parti che hanno mostrato senso di responsabilità in quanto ognuno da dovuto rinunciare, in parte ai propri “desiderata” per raggiungere una posizione da tutti condivisa.

Una volta chiuso l’iter di approvazione delle linee guida sui calendari venatori, il Tavolo nazionale potrà finalmente affrontare la questione dei danni da fauna selvatica che è il tema di principale interesse per il settore agricolo.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

IL TACCI ha scritto:
Se posso provare a fare Nostradamus...

I calendari venatori usciranno "fotocopia" dello scorso anno, in qualche regione qualcuno li impugnerà e, come avviene ormai da tempo in questo paese, sarà il giudice di un tribunale "amministrativo" a dire se abbiamo ragione noi oppure gli altri.....vedi ISPRA & C....

Perchè purtroppo, dopo l'approvazione della famosa comunitaria, qualcuno dovrà per forza stabilire un limite temporale al prelievo in periodi di dipendenza e di migrazione pre-nuziale.....e dovrà dire se i vecchi limiti temporali sono ancora conformi oppure....no.

Non aggiungo altro alla profezia......altrimenti poi mi date del ......pessimista!!!!

Un saluto

Sandro


Sandrino ascolta un attimo.
Le Regioni a seguito della modifica del titolo V della Costituzione, ovvero modifica dell'art 117 della stessa, possono tranquillamente organizzare il proprio territorio nei limiti massimi stabiliti dalla 157.Si precisa, tra l’altro, che l’Art. 7 comma 1 della legge nazionale 157/92 qualifica l’ISPRA come “Organo
scientifico e tecnico di ricerca e consulenza per lo Stato, le Regioni e le Provincie”, la cui funzione Istituzionale
non può, pertanto, essere quella di sostituirsi alle Amministrazioni nel compimento delle proprie scelte
in materia di caccia, ma quello di supportarla sotto il profilo squisitamente tecnico. Sotto tale profilo va,
incidentalmente, rilevato come l’Istituto abbia carattere Nazionale, cosicché può verificarsi la necessità di
valutare le specifiche realtà regionali. Ne deriva che, applicando i principi generali in materia di rapporto
tra provvedimento finale ed attività consultiva a carattere di obbligatorietà e non di vincolatività, il parere
reso da tale organo sul Calendario Venatorio può essere disatteso dall’Amministrazione Regionale, la quale
ha, però, l’onere di farsi carico delle osservazioni procedimentali e di merito e, pertanto di esprimere le valutazioni,
che l’hanno portata a disattendere il parere.

Il Lazio,Puglia e Calabria nella precedente stagione hanno apllicato il loro potere legilsativo in materia di autonomia regionale.Il Tar Lazio ha dato ragione a noi,ha contestato solo ed esclusivamente due aperture anticipate,quali l'allodola e la lepre.Ma sull'autonomia non ha eccepito.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Corey ha scritto:
Tavolo Tecnico calendari venatori. Fioccano le smentite sull'accordo

venerdì 3 giugno 2011
Riportiamo di seguito per intero il comunicato stampa di Coldiretti sulla questione calendari venatori in merito ad un accordo che sarebbe stato firmato al tavolo tecnico delle Regioni. A quanto ci risulta stanno fioccando smentite da ogni parte: non solo dalle associazioni venatorie ma anche dalle Regioni, perchè l'accordo, sembra, soprattutto sulle date di apertura e chiusura ad alcune specie è di là da venire.

"Il gruppo di lavoro ristretto del Tavolo nazionale sulla caccia, dopo una lunga e faticosa mediazione, ha raggiunto l’accordo sui calendari venatori per la stagione di caccia 2011-2012. Individuate le linee guida per le Regioni sui periodi in cui è consentito l’esercizio delle attività venatorie per le specie di avifauna migratrici e non migratrici, che dovranno essere adottati entro il prossimo 15 giugno.

Al gruppo di lavoro ristretto, delegato dagli altri componenti del tavolo nazionale, hanno partecipato oltre alla Regione Puglia che ne ha coordinato i lavori in quanto amministrazione regionale capofila in materia di agricoltura, caccia e pesca: i rappresentanti regionali competenti in materia di caccia delle Regioni Emilia Romagna, Calabria, Liguria, Marche e Toscana, l’Ispra, le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore agricolo, le associazioni venatorie nazionali riconosciute (Arcicaccia, Federcaccia, Associazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Libera Caccia), le associazioni ambientaliste (Legambiente, Fare Verde, Lipu e Wwf), l'Ente nazionale protezione animali.

L’importanza del raggiungimento dell’accordo, che sarà nei prossimi giorni inviato dal coordinamento del Tavolo nazionale a tutti i restanti componenti e alle altre Regioni, consiste nel fatto che sono stati modificati i tempi e le condizioni di prelievo delle singole specie, al fine di soddisfare le diverse esigenze delle associazioni venatorie, ambientaliste ed agricole. In tal modo si intende armonizzare l’operato delle Regioni, così che queste ultime arrivino alla scadenza del 15 giugno, avendo indicazioni certe ed univoche.

Ma l'aspetto più importante è che l’accordo consentirà di evitare che si ripropongano gli stessi problemi interpretativi destinati a provocare conflitti e ricorsi nella scorsa stagione venatoria, essendo riusciti a trovare una mediazione tra le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore agricolo, venatorio ed ambientaliste insieme alle Regioni.

Infatti l’anno passato, a seguito di un’applicazione difforme da parte delle Regioni dell’art. 18 della legge 157/92, come modificato dalla legge comunitaria 2009, si sono registrati numerosi contenziosi presentati dalla associazioni ambientaliste presso i tribunali competenti a causa di divergenze in merito alle specie cacciabili e ai periodi stabiliti dalle Regioni per l’ esercizio dell’attività venatoria.

Né si era rivelato di aiuto in tal senso, il documento tecnico di indirizzo, redatto a luglio 2010 dall'Ispra, Linee guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92. Nel corso della discussione, il principale motivo del contendere è stato il fatto che i periodi di caccia indicati dall’Ispra per alcune specie, in base ad alcune valutazioni di ordine tecnico sullo stato di conservazione di alcune di esse, non coincidevano con quelli attualmente riportati nella legge 157/92, essendo in alcuni casi più restrittivi e, dunque, oggetto di valutazione critica da parte delle associazioni venatorie.

D’altro canto, le associazioni ambientaliste ed animaliste hanno sottolineato come spesso le Regioni abbiano di fatto ignorato come il prelievo venatorio di alcune specie sia subordinato, nelle linee guida, al rispetto di appositi piani di gestione che, spesso, non sono stati elaborati da parte delle amministrazioni regionali.

In proposito, Coldiretti evidenzia come il tema dei calendari venatori, sia di interesse anche per l’agricoltura in quanto la scelta di anticipare o posticipare il periodo di caccia, avvalendosi del maggior margine di flessibilità introdotto dalla legge comunitaria 2009, ha riflessi sui possibili danni che possono essere arrecati dall’attività venatoria alle imprese agricole, quando le colture sono ancora in campo.

D’altro canto, la scelta del periodo può essere importante quando occorre utilizzare la caccia come strumento di controllo numerico delle specie di fauna selvatica che provocano danni all’agricoltura. Inoltre, è stato sottolineato come i calendari venatori siano elaborati senza alcuna concertazione con le rappresentanze delle imprese agricole.

In sostanza, il lavoro finora compiuto nell’ambito del Tavolo nazionale é stato un impegno importante, per garantire un sereno avvio della prossima stagione venatoria e Coldiretti esprime notevole soddisfazione per l’accordo raggiunto tra le parti che hanno mostrato senso di responsabilità in quanto ognuno da dovuto rinunciare, in parte ai propri “desiderata” per raggiungere una posizione da tutti condivisa.

Una volta chiuso l’iter di approvazione delle linee guida sui calendari venatori, il Tavolo nazionale potrà finalmente affrontare la questione dei danni da fauna selvatica che è il tema di principale interesse per il settore agricolo.


Sparvoli: l'Anlc non ha avallato nessun accordo sui calendari

venerdì 3 giugno 2011

SparvoliIn una lettera inviata alla Dott.ssa Rosa Fiore (referente tecnico nell'ambito della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni), il Presidente della Libera Caccia, Paolo Spavoli, prende le distanze dal famigerato accordo che sarebbe uscito dal Tavolo Tecnico. "Sono stato informato da alcuni portatori di interesse che il vostro ufficio abbia fatto circolare un documento definito unitario, del tavolo tecnico dichiarando il parere favorevole di tutte le associazioni venatorie - scrive Sparvoli-" .

Su questo documento, Sparvoli ritiene opportune alcune precisazioni:

"1 – Mi risulta che in nessuna riunione in cui l’Anlc è stata presente al Tavolo è stato firmato un protocollo di intesa;

2 - Nella prima riunione a cui hanno partecipato il dott. Luca Stincardini e l'Avv. Romeo Trotta, in oltre 5 ore di dibattito sono state prese in esame le sole specie selvatiche stanziali, l'Anlc non ha mai avallato alcuna decisione presa dal Tavolo. Oltretutto l'Avv. Trotta ha più volte affermato la non necessaria unanimità per approvare decisioni di alcun tipo per ogni singola specie, in quanto l'Anlc si è opposta a ogni tentativo di contrazione di tempi e sospensione dall'attività venatoria di specie;

3 - Nell'ultima riunione effettuata in data 26/05/2011 in cui erano presenti il dott. Luca Stincardini insieme al Vice Presidente Sisto Dati, l'Anlc si è alzata dal Tavolo con la seguente dichiarazione: "Chiudiamo questo tavolo precisando che comunque l'Anlc non è assolutamente d’accordo con quanto è emerso ed è stato prodotto dal confronto.

4 –Viste le risultanze di tali incontri, sono uscito in data 27/05/2011 con un comunicato stampa diffuso in tutti i portali venatori italiani con un titolo che non lascia adito ad alcuna interpretazione: "Tavolo tecnico... missione fallita". Nel comunicato viene chiaramente scritto che la nostra Associazione non è assolutamente concorde con quanto è stato prodotto dal Tavolo Tecnico.

5 - Nella riunione del 26/05/2011 i rappresentanti dell’Anlc, si sono alzati dal Tavolo mentre erano in atto i ringraziamenti ed i saluti di alcune parti sociali, quindi a riunione conclusa. Pertanto non ci assumiamo nessuna responsabilità di eventuali contrattazioni e/o mediazioni effettuate da altri.


6 - All'interno del documento erano state apostrofate alcune specie cacciabili come "asteriscate", cioè quelle specie in cui il confronto non era stato in grado di prendere delle decisioni finali ed unanimi. Queste specie asteriscate che fine hanno fatto? Chi ha deciso di correggerle e inserirle nel documento spacciato come protocollo di intesa? Alla luce di quanto sopra, diffido ogni ed eventuale tentativo di diffusione di un documento definito unitario, considerata la più volte ripetuta contrarietà da parte della nostra Associazione".

"Per il futuro - precisa Sparvoli - onde evitare disguidi di ogni genere, sarebbe il caso di comunicare preventivamente alle parti sociali interessate il documento finale per ottenerne la ratifica con le firme in calce. Concludendo invito la S/V a voler tempestivamente informare quanti hanno avuto questa versione del documento, che l’ Anlc non ha mai avallato nessun documento unitario".


[Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] [Trilly-77-24.gif] non si capisce una mazza cm al solito ....
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Face Italia: Dati Ispra messi in discussione dalla prima riunione del Ministero

martedì 31 maggio 2011
Face ItaliaLe prime conclusioni uscite dalla riunione di insediamento del gruppo di lavoro del Mipaaf non sono quelle riferite dalla Lipu. A dirlo è Face Italia che in attesa del verbale ufficiale dell'incontro, che sarà prodotto dall'Ispra, ritiene opportuno fornire alcune precisazioni su quanto emerso in quella sede. Eccole:

- oltre a FACE Italia anche gli esperti ornitologi nazionali e internazionali presenti alla riunione hanno evidenziato la necessità di verificare e approfondire l’attualità dei dati scientifici riguardanti l’Italia (i famosi K.C. del documento ORNIS) che risultano disallineati rispetto a quelli riguardanti le stesse specie negli altri Paesi europei;

- gli esperti ornitologi hanno inoltre evidenziato che tali dati sono stati a suo tempo assunti a livello comunitario senza il rigore scientifico che è invece ora richiesto per la loro modifica;

- si è quindi convenuto che tutte le parti interessate produrranno precise osservazioni e proposte di modifica che, naturalmente, richiederanno il tempo necessario e dovranno essere motivate scientificamente;

- tali osservazioni e proposte saranno inviate all’ISPRA che coordina il gruppo di lavoro e discusse nella prossima riunione che si terrà il 30 settembre p.v.;

- allo stesso modo sarà da tutte le parti interessate esaminato lo studio sullo stato di conservazione delle specie selvatiche realizzato da Birdlife Italia su incarico e finanziamento del Ministero dell’Ambiente al fine di consentire le più opportune integrazioni che emergeranno dall’analisi di detto studio prima di formulare i nuovi dati a livello europeo;

- quanto al problema dei calendari venatori come FACE Italia si è ben precisato che le così dette linee guida emanate lo scorso anno dall’ISPRA, per altro non previste dalla legge, contengono indicazioni che oltre a non risultare vincolanti per le Regioni risultano immotivatamente restrittive rispetto alle direttive comunitarie che, inoltre, sono state riprese senza fare riferimento e dare applicazione ad importanti disposizioni che consentono una ben diversa e legittima articolazione dei periodi di prelievo rispetto a quelli indicati dall’ISPRA.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

quoto ciro ma quello che si verifica da un po di stagioni ovvero che il presidente regione o provincia debba derogare posticipare chiusura o anticipare apertura e' frutto di una delegittimazione e discordia tra enti e la giustizia sta nel mezzo.essendo la caccia regolata per natura cosi' da decenni credo non siano necessarie grosse modifiche in quanto la natura gia' risulta essere tutelata anche dai cacciatori.le associazioni venatorie svolgono un lavoro di rappresentanza le cui iniziative non vengono prese in considerazione dal legislatore che inizialmente voleva il parere dell'ispra e per ora rimane il luogo comune "fatta la legge trovato l'inganno"
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

L'unica cosa che ho capito, è che questo tavolo tecnico sulla caccia, che avrebbe dovuto produrre un accordo generale sui calendari venatori di prossima emissione, abbia scontentato tutti e non abbia concluso nulla.
Come al solito................... [26]
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

ggramoli ha scritto:
L'unica cosa che ho capito, è che questo tavolo tecnico sulla caccia, che avrebbe dovuto produrre un accordo generale sui calendari venatori di prossima emissione, abbia scontentato tutti e non abbia concluso nulla.
Come al solito................... [26]

come al solito...perchè ogni volta che si apre un tavolo tecnico ogni partecipante dirama comunicati contrastanti....come in questo caso dove la Coldiretti dice che c'è l'accordo e Anlc invece afferma che l'accordo è saltato
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

quello che molte regioni non hanno capito , o vogliono volutamente far finta di non capire, e' che possono, motivando le scelte in maniera esplicita, andare contro quanto l'ispra dice.
Vedi Veneto l'anno passato.
Se vi interessa date un'occhio al testo del calendario , impugnato al tar, e il cui ricorso e' stato respinto:

http://www.associazionecacciatoriveneti ... ile&tbl=lg
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

grillaia ha scritto:
é Una vita che sono con ANLC ,ma è dura contrastare la supremazia di FDC
Se per FDC intendi F.I.D.C.(Federazione Italiana della Caccia),... questa tua e opinabile considerazione ha senza dubbio una caduta di stile,la F.I.D.C. e' da anni che produce dati per contrastare e per dare chiarezza al "feudo" I.S.P.R.A.,con personale preparato e qualificato......con relativo ufficio tecnico scientifico....ciao Davide...
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Come sempre il disaccordo sta su posizioni di principio diametralmente opposte. Mi spiego meglio: Tra le associazioni dei cacciatori e le associazioni animaliste e anticaccia (come Lipu, Enpa, WWF, ecc.) non ci potranno essere mai accordi, ma solo battaglie all'ultimo sangue. Siamo diametralmente opposti e qualunque tavolo che voglia creare accordi è destinato a fallire.
Io vedo un'unica soluzione: ciascuno parte esponga per iscritto le proprie proposte, suffragate da dati scientifici inoppugnabili, dimostrabili anche con quello che avviene nelle altre nazioni del mediterraneo a seguito dei relativi studi.
Un organismo super partes (non certo l'ISPRA) valuterà le prove scientifiche citate da ciascuna parte, e sulla base solo di quelle prenderà le migliori decisioni del caso.
Fine di ogni discussione inutile e faziosa.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

L'importante e` che il "calderone"sia stato scoperchiato,e che qualcuno gli abbia messo gl'occhi addosso,e che a qualche ass.animal-ambientalara tremino le gambe,perche`si sentono franare il terreno sotto i piedi,e questo grazie a quei 4 moschettieri.
Tutto questo non e`per andare a caccia "600" giorni l'anno,ma solo per giustizia.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Brava ANLC ......è da 4 anni che sono socio....e non sono affatto pentito...
forse l'unica AA.VV che sta facendo qualcosa.
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

colombaccio51 ha scritto:
L'importante e` che il "calderone"sia stato scoperchiato,e che qualcuno gli abbia messo gl'occhi addosso,e che a qualche ass.animal-ambientalara tremino le gambe,perche`si sentono franare il terreno sotto i piedi,e questo grazie a quei 4 moschettieri.
Tutto questo non e`per andare a caccia "600" giorni l'anno,ma solo per giustizia.

Hai capito perfettamente il punto della questione,il presente e' stato scritto nel passato e noi vogliamo sapere come e' stato scritto..Ma non per chiedere 28 febbraio o marzo..Ma per avere dati come gli altri paesi e non esser presi per i fondelli da codesti pellegrini.Che se un tempo gli e' andata bene indirizzare i dati, oggi devono sapere che non e' piu' possibile perche' c'e' gente che legge e sa far di conto,e grazie ad internet siamo riusciti dopo anni di omissioni a studiarci ste **** de direttive,prima unico appannaggio associativo e anche mal usato.........
 

ggramoli

Utente Registrato
Messaggi
6,091
Punteggio reazioni
13
Punti
38
CHIAREZZA SUI DATI “SCIENTIFICI” EX INFS-ISPRA.

Il mitico Vaso di Pandora, che contiene i dati scientifici prodotti dall’Istituto di Bologna e che per alcuni sono da considerarsi “attendibili e inoppugnabili”, sta per essere finalmente scoperchiato.
I comunicati stampa che “navigano” in questi giorni, salpati dai porti delle Associazioni Ambientaliste e che tentano di lanciare scialuppe di salvataggio ai naviganti di Ozzano, ci fanno intuire che il documento della Libera Caccia depositato presso il Tavolo Tacnico sulla Caccia prodotto da Luca Stincardini, in stretta e preziosa collaborazione con Alessandro Cannas ed Emiliano Amore, ha risvegliato, in alcuni, strane paure.

E’ stato chiaramente dimostrato come i dati e le conclusioni dell’Istituto di riferimento italiano (ex INFS) debbano essere necessariamente confrontati con ulteriori fonti italiane ed estere, a causa di alcune e incomprensibili incongruenze.

I recenti appelli della Cenni, di LIPU, Legambiente e Arcicaccia di stoppare il Tavolo Tecnico Ministeriale proiettato verso una razionale revisione e comparazione delle indicazioni tecnico-scientifiche fornite dall’ISPRA sullo stato di conservazione dell’avifauna, è per noi un chiaro sintomo di “agitazione”.

Non a caso la LIPU cita nel comunicato, a difesa dell’ISPRA, i dati dell’Atlante del 2010, ma stranamente dimentica quelli del 2007 e omette quelli precedenti, relativi alla stesura pseudo-ufficiale e mal documentata dell’italico Documento Ornis e dei Key Concepts conseguenti.

E’ proprio su quei documenti che la nostra Associazione, con la pazienza e la caparbietà di Luca Stincardini, sta concentrando i propri sforzi: la ricerca della relazione ufficiale tecnica prodotta dall’ex INFS per la stesura dei periodi di inizio e fine attività venatoria previsti dai KC, che al momento non riusciamo a scovare in nessun cassetto dei Ministeri competenti per materia.

Un documento “ufficiale” che riteniamo indispensabile e necessario per valutare l’iter scientifico e le conclusioni che hanno portato alla composizione dei KC per il nostro Paese.

"OMISSIS"

Come abbiamo potuto vedere e leggere i dati prodotti dall’Istituto risalgono al periodo 1998 – 2001 con l’aggiunta della consistente bibliografia del tempo. E’ passato un decennio e la tecnologia e la bibliografia hanno fatto passi da gigante e, soprattutto, la tecnologia è riuscita a permettere di effettuare rilevamenti più consistenti e precisi come dimostrato dagli studi effettuati in Francia attraverso l’utilizzo di strumenti radar e bioacustici.

Nel Paese transalpino le nuove tecnologie di rilevamento e una raccolta dati massiccia hanno permesso la cacciabilità di diverse specie interessanti anche il nostro paese ben oltre il 31 Gennaio. Ricordiamo, ai più smemorati, che i rilevamenti sono avvenuti in località come Corsica e sud della Francia quindi in un’areale strettamente collegato e consimile a quello italiano.

Le successive integrazioni prodotte nel 2003-2004 e nel 2008 e, l’ultima “creatura” dell’ISPRA, l’Atlante delle Migrazioni, hanno messo in luce ancora di più le incongruenze che abbiamo sottolineato nei precedenti articoli.

La richiesta da parte del Ministero delle Politiche Agricole, a cui si è aggiunto il plauso di Face Italia, di procedere ad una revisione delle indicazioni dell’ISPRA sono a tutti gli effetti una chiara forma di trasparenza degna di uno Stato democratico.

Le esternazioni di LIPU circa la necessità di operare un ulteriore restringimento dei periodi di caccia o addirittura l’eliminazione di alcune specie oggetto di prelievo, sono solo farneticazioni dovute ad una concreta paura di confronto su realtà scottanti per il mondo ambientalista.

La possibilità di vedersi rompere il giocattolo fra le mani, fino ad oggi racchiuso in una botte di ferro, probabilmente sta provocando sensazioni estremamente dolorose.

Ci fa molto ridere oltretutto, la paura di rompere un Tavolo di trattative la cui esistenza sulla carta è quella di mediare con il mondo Ambientalista per arrivare ad una stesura di Calendari Venatori esenti da impugnative e ricorsi, che peraltro potrebbero avere esiti tutt’altro che scontati.

In questo Tavolo, che di mediazione ha ben poco vista la continua richiesta di sospensione dell’attività venatoria per diverse specie e la chiusura della caccia per altrettanti selvatici, la Libera Caccia tirerà dritto senza concessioni e mediazioni, in virtù dei dati che stiamo raccogliendo e della convinzione che la legge non si “media”, ma si applica e la corretta applicazione non rientra “nei libri dei desideri di categoria” (come provocatoriamente affermato da Coldiretti-Legambiente e Arcicaccia) ma, piuttosto, nella legalita’.

La Libera Caccia non ha pendenze o sudditanze verso alcun soggetto politico o di altra natura, per cui riteniamo che sia finito il tempo di subire senza reagire democraticamente,anche da sola, se abbandonata dalle altre Componenti Venatorie.

Non sappiamo cosa uscirà dal Tavolo promosso dal Ministro Romano, ma siamo certi e ce lo auspichiamo, che questa volta si riesca ad arrivare alla stesura di un elaborato che risponda alla reale fenolologia delle specie ornitiche, in modo da poter armonizzare il calendario venatorio Italiano, per specie e periodi cacciabili, con quelli Europei del bacino del mediterraneo.

Ufficio Stampa ANLC Nazionale
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

Se posso provare a fare Nostradamus...

I calendari venatori usciranno "fotocopia" dello scorso anno, in qualche regione qualcuno li impugnerà e, come avviene ormai da tempo in questo paese, sarà il giudice di un tribunale "amministrativo" a dire se abbiamo ragione noi oppure gli altri.....vedi ISPRA & C....

Perchè purtroppo, dopo l'approvazione della famosa comunitaria, qualcuno dovrà per forza stabilire un limite temporale al prelievo in periodi di dipendenza e di migrazione pre-nuziale.....e dovrà dire se i vecchi limiti temporali sono ancora conformi oppure....no.

Non aggiungo altro alla profezia......altrimenti poi mi date del ......pessimista!!!!

Un saluto

Sandro
 
Re: ANLC: CHIAREZZA SUI DATI ISPRA

caro ggramoli sarebbe bello purtroppo in italia il super partes non esiste
 
Armeria online - MYGRASHOP
Sponsor 2024
Indietro
Alto