Lombardia. Arriva il primo si alla caccia in deroga a peppola e fringuello

Coraggioso semmai sarebbe stato presentarlo secondo quello che prevede la normativa...così facendo invece, visto che l'esito in aula sarà certo, è solo circo e consenso mediatico per qualche "paladino/a" (sui social seguiti dai cacciatori) per un paio di settimane.

E' andato tutto come (purtroppo) previsto...mi spiace per quanto si erano illusi da certi/e "politici" in cerca di esposizione mediatica sui social.
 

Alberto 69

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Via libera a maggioranza in Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta da Ruggero Invernizzi (Forza Italia), al provvedimento (relatore Floriano Massardi della Lega) che consente l’esercizio della caccia in deroga durante questa stagione venatoria alle specie peppola e fringuello. “Si tratta di due specie – ha precisato il relatore – per le quali le normative vigenti prevedono la possibilità di caccia in deroga e che, sulla base dei recenti studi e verifiche condotte da istituti faunistici riconosciuti, godono di ottima salute”.

Per queste due specie la Commissione Europea ammette un prelievo massimo fino al cinque per cento del quantitativo stimato come esistente; il valore di riferimento contenuto nel progetto di legge approvato oggi è pari allo 0,5%. Il provvedimento autorizza per le peppole un prelievo massimo pari a 39mila esemplari e per i fringuelli pari a 310mila capi, effettuabile esclusivamente da parte dei cacciatori autorizzati nelle modalità da appostamento fisso o temporaneo, e in possesso della scheda di monitoraggio. Ciascun cacciatore potrà prelevare un numero massimo di 5 capi al giorno e 50 nell’arco dell’intera stagione per la specie fringuello, 5 capi al giorno e massimo di 15 stagionali per la specie peppola.

Via libera in Commissione anche a tre emendamenti: il primo, presentato da Barbara Mazzali (FdI), autorizza all’esercizio della caccia in deroga solo quei cacciatori che abbiano fatto nei tempi previsti esplicita richiesta di voler esercitare il prelievo venatorio in deroga. Gli altri due emendamenti, presentati dal Consigliere Segretario Giovanni Malanchini (Lega), sono di carattere più tecnico e riguardano, il primo la possibilità di cacciare solo da appostamenti fissi e temporanei preventivamente segnalati all’Utr di competenza, il secondo le schede di monitoraggio per la rendicontazione del prelievo opportunamente personalizzate. Il provvedimento andrà in Aula per il voto finale come previsto nella seduta del 9 ottobre, per la quale è stato calendarizzato anche il progetto di legge sui richiami vivi tuttora in discussione in Commissione.

Fonte:http://www.askanews.it/cronaca/2018/...0180913_00177/
 

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dai su facciamo i seri, la solita presa per il c@@o..... il solito teatrino per dire noi ci abbiamo provato, noi l'abbiamo fatto, poi fa niente se la data di discussione (9 Ottobre) ed i relativi tempi tecnici per l'adozione dell'eventuale PDL ( stampa e distribuzione schede, segnalazione agli UTR, richiesta nei tempi previsti per l'esercizio del prelievo in deroga),lo faranno entrare a regime quando le specie oggetto del prelievo saranno già andate.
 
sicuramente hai ragione sui tempi, ma oggi come oggi anche il solo proporlo è coraggioso e da rimarcare
 
Coraggioso semmai sarebbe stato presentarlo secondo quello che prevede la normativa...così facendo invece, visto che l'esito in aula sarà certo, è solo circo e consenso mediatico per qualche "paladino/a" (sui social seguiti dai cacciatori) per un paio di settimane.
 
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