Piemonte. Arci Caccia, a Torino è iniziata la battaglia contro la legge regionale

Alberto 69

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Venerdì 8 giugno si è svolta a Torino una grande manifestazione in difesa dei diritti dei cacciatori piemontesi e non solo.
All’evento hanno partecipato circa 6000 seguaci di Diana in rappresentanza di tutte le A.A.V.V. riconosciute e non,il lungo corteo si e snodato, partendo da piazza Vittorio Veneto lungo la bellissima via Po, per terminare sotto il palazzo della Regione in piazza Castello,li una delegazione e stata ricevuta dal Presidente Sergio Chiamparino e dal Assessore Giorgio Ferrero.
Come Arci Caccia abbiamo ribadito durante l’incontro la nostra contrarietà alla legge in particolar modo ad alcuni articoli, cito i più controversi l’art.2 ove si sancisce la chiusura di 15 specie cacciabili,e l’art.21 dove si chiude la caccia nelle domeniche di settembre, riteniamo che questi articoli e altri, siano frutto di posizioni ideologiche e di scarso senso istituzionale. Noi fino all’ultimo abbiamo cercato di dare un apporto tecnico scientifico nella stesura del testo, con un’impostazione per la tutela di una caccia sociale al servizio di quella gestione faunistica indispensabile per difesa dell’economia rurale,del paesaggio,delle tradizioni. In risposta abbiamo trovato una giunta che non ha saputo prendersi le responsabilità dovute, lasciando spazio al suo interno ad una minoranza ideologica, oggi siamo qui a constatare l’approvazione del testo con tutti i danni che lo stesso provocherà all’ambiente al mondo agricolo e alla nostra passione.
La manifestazione di Torino non sarà sicuramente il punto di partenza della nostra protesta, ma l’inizio di una lunga battaglia, contro una legge ingiusta e socialmente iniqua,che va a penalizzare in primis i lavoratori che hanno nella domenica unico giorno libero da dedicare alla loro passione. Come Arci Caccia non possiamo più tollerare atteggiamenti vessatori e discriminanti verso chi rappresentiamo .



Fonte:arcicaccianazionale.it
 

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L'arci caccia caro Cimbella mette bocca dappertutto,o perlomeno dove ce la mettono tutti....e sai perche'?...perche' sono rimasti in du' gatti ed hanno una tremenda paura che quelle du' seggiole gli vengan tolte da sotto il c..o...
Ora non hanno nemmeno piu' la loro appartenenza politica,anche perche' dire di essere rappresentante dei cacciatori di sx ed avere come referente politico il pd e' come dire di essere vegano e mangiare la bistecca....poi con Sorrentino presidente...presentatosi quattro anni fa' a Napoli in una lista civica appoggiata dalla Meloni...non dico altro.
In Toscana vanno a braccetto con la Libera caccia....(senza nulla togliere agli amici della Libera)...insomma fanno un pohino ride....loro in questo momento hanno tanto bisogno di visibilita'....e affetto...
 
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