Condanna per il furto delle gabbie per le nutrie

Re: Condanna per il furto delle gabbie per le nutrie

Suggerimento! Cercate di " beccarli"e denunciateli per interruzione di pubblico servizio. Passera' loro la voglia di esporsi in tale maniera.Sulle gabbie da noi posizionate ,abbiamo apposto un foglio,incelofanato. per evitare che non si potesse leggere,esponendo a quali rischi potesse incappare chi manomette, in qualsiasi modo, le gabbie del piano di controllo autorizzato dalla Province.Non occorre esporsi:basta annotare i numeri di targa degli automezzi.Forza,opponiamoci a chi contrasta la nostra legittimita'.
 
Re: Condanna per il furto delle gabbie per le nutrie

da l'Arena di oggi...


Verona: rubate trappole per nutrie

Rubate le trappole per nutrie – Il ladro però «firma» il furto
BELFIORE. Le catture sono iniziate nove anni fa. Gli animali vengono attirati nelle gabbie della Provincia e poi uccisi. Vicino al fosso è stato lasciato un lenzuolo con la scritta Alf e un volto mascherato. Sembra si tratti di animalisti

Belfiore. Hanno lasciato la firma su un pezzo di lenzuolo bianco disteso lungo l’argine del fosso, dove hanno rubato le trappole che servivano alla cattura delle nutrie. Una sigla Alf con al centro un volto mascherato e sotto questo l’orma di un animale. Il tutto spruzzato con della vernice spray nera.
Con ogni probabilità un’organizzazione animalista che cerca di difendere il castorino dall’estinzione. Che è lo scopo invece dei cacciatori della Federcaccia di Belfiore, che si prestano come coordinatori delle catture e come ausiliari, sistemando le gabbie fornite dalla Provincia che servono appunto a catturare le nutrie, piaga delle nostre terre.
All’interno delle gabbie i cacciatori mettono mele, bietole e pannocchie di mais per attirare le nutrie e quando queste si trovano all’interno scatta il meccanismo che chiude lo sportello della gabbia, lasciandole vive. Così ogni giorno, i coordinatori delle catture, che hanno frequentato un corso specifico per poter svolgere questo incarico, aiutati da cacciatori ausiliari, passano a controllare se nelle gabbie siano rimaste intrappolate delle nutrie. Quindi chiamano i carabinieri per la loro soppressione e poi le seppelliscono, in base all’ordinanza del sindaco, Gianfranco Carbognin, che consente la sepolture delle nutrie nel territorio comunale. «Siamo usciti martedì scorso e due gabbie che avevamo messo vicino a delle tane il venerdì precedente, lungo lo scolo Dugale che segue la nuova Porcilana, erano sparite», racconta Bruno Borsaro, presidente della locale sezione della Federcaccia, presidente dell’Ekoclub e coordinatore delle catture per Belfiore.
«Al posto delle due trappole, abbiamo trovato questo pezzo di lenzuolo», continua Borsaro, «probabilmente l’azione è stata condotta nella notte tra lunedì e martedì scorsi, ma è la prima volta che lasciano sul posto la sigla dell’organizzazione animalista alla quale appartengono questi ladri».
Perchè non è la prima volta che spariscono le gabbie.
«Abbiamo iniziato le catture a Belfiore, nove anni fa e subito trovavamo ogni giorno tre o quattro nutrie prigioniere», ricorda Borsaro.
«Dopo i primi anni», prosegue, «il fenomeno si è molto ridimensionato e adesso ne catturiamo qualcuna ogni tanto. Tuttavia periodicamente spostiamo sempre le sette trappole che ci ha affidato l’amministrazione provinciale, in modo da tenere sotto controllo le colonie di questi roditori sull’intero territorio».
«Purtroppo ci siamo accorti di recente, che ogni tanto spariva qualche trappola», aggiunge Borsaro, «alcune volte le vedevamo gettate dentro all’Adige, ma alcune volte sparivano proprio. Abbiamo sempre pensato che fossero persone che volessero farci dispetto, ma non con uno scopo preciso, tanto che non abbiamo mai saputo chi fossero, fino ad oggi».
Stavolta hanno lasciato la firma. «Per questo ho sporto denuncia, in quanto si tratta di gabbie numerate e marchiate che non sono nostre, ma della Provincia», sottolinea Borsaro. «Noi ci prestiamo solo a spostarle e controllarle ogni giorno, agendo in base alle disposizioni sul controllo di questo animale non autoctono che crea danni alle colture, scava gallerie profonde che minano la sicurezza dei manufatti come i ponti e degli argini lungo fossi e strade, nonché sono veicolo della diffusione della leptospirosi».
Dunque un’azione condotta per la difesa della salute e del territorio che questi cacciatori specializzati compiono senza alcun tipo di tornaconto personale quotidianamente e per tutto l’arco dell’anno e ai quali gli agricoltori della zona fanno riferimento quando scorgono l’aumento delle tane o avvistano con maggiore frequenza esemplari aggirarsi lungo campi e fossati.
Tuttavia sono stati presi di mira da questi animalisti, che da anni contestano la cattura e l’uccisione di questa specie di castorino, un tempo allevata per la sua pregiata pelliccia e che loro vorrebbero lasciare libera di riprodursi e di diffondersi.
Se non fosse che è stato provato essere la causa principale, ad esempio, dell’indebolimento degli argini dei corsi d’acqua con i problemi idraulici che ne conseguono quando questi sono in piena. Le nutrie sono responsabili pure del cedimento di argini e stradine sulle quali passano i contadini che rischiano la vita ribaltandosi con i loro mezzi.
Zeno Martini
 
Re: Condanna per il furto delle gabbie per le nutrie

Hanno fatto bene a rubarle le nutrie non si catturano conle gabbie, bisogna sparargli e finisce il problema [Trilly-77-24.gif] bisognerebbe fare caccia ai nocivi con la carabina in cal 22 silenziate e finirebbero problemi e chiacchiere inutili
 
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Vicenza, lì 7 aprile 2011

BERLATO: FERMA CONDANNA FURTO TRAPPOLE PER NUTRIE NEL VERONESE

“Il furto delle gabbie messe a disposizione dalla Provincia di Verona per la cattura delle nutrie nella
località di Belfiore, firmato dagli attivisti dell’Animal liberation front (ALF), è, purtroppo,
solamente l’ultimo degli atti irresponsabili di cui si sono resi protagonisti gli appartenenti alla vasta
- non per numero degli appartenenti ma per numero di sigle – galassia delle organizzazioni
animaliste estremiste”. È quanto dichiara sulla vicenda l’on. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento
europeo e Coordinatore per il Nordest del Movimento ecologista europeo FAREAMBIENTE, che
nei mesi scorsi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro le Associazioni
animaliste che si oppongono ai piani di controllo della popolazione delle nutrie.
“Condanniamo fermamente – segue Berlato nella nota - queste azioni perché vanno a minare il
prezioso lavoro svolto dalla Province e dai Volontari che tentano di arginare l’espansione
incontrollata e dannosa della nutria sul nostro territorio”.
“Le nutrie – ha proseguito l’europarlamentare - rappresentano un grandissimo problema per la
sicurezza idraulica, essendo in grado di scavare profonde gallerie che indeboliscono gli argini dei
corsi d’acqua rendendoli pericolosi nei momenti di piena, causano gravi danni all’ agricoltura e
rappresentano un serio problema per la sicurezza stradale. I soggetti che si oppongono al controllo
di questa specie dannosa per il territorio sono probabilmente gli stessi che hanno causato la fuga
degli esemplari detenuti dagli allevamenti provocandone la diffusione incontrollata sul territorio”.
“Ci auguriamo – ha concluso Berlato nella nota - che i responsabili di questi veri e propri atti di
“ecoterrorismo” vengano identificati dalle Forze dell’Ordine in breve tempo. Con la speranza che in
futuro non si ripetano simili gesti che, oltre a creare un danno alle casse degli enti locali,
impediscono di operare i necessari controlli sanitari sulle popolazioni di nutrie che rappresentano
dei pericolosi veicoli di trasmissione della leptospirosi, malattia mortale per l’ uomo”.
Ufficio stampa
On. Sergio Berlato


Lo so bene, me ne hanno spolverato pure 2 delle mie....
 
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