VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

Re: VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

Purtroppo si,l'assicurazione privata.
Sono sempre stato contrario a farla privata per vari motivi,ma levargli il malloppo,forse rimane l'unico modo per vedere se si riesce a smuoverle.
Il tutto insieme a una bella iscrizione a Caccia Ambiente.
 
Re: VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

sarebbe cosa buona e saggia fare pervenire questo documento alle varie associazioni sperando che ne facciano buon uso w la caccia sempre
 
Re: VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

Ottimo lavoro Alessandro , complimenti a te ed a Luca . Noto che finalmente qualcuno a fatto studi sulle migrazioni in siti dove fosse nulla la possibilità di rilevamenti svrapponibili con popolazioni svernanti .
 
Re: VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

Bravo Cannas!(ma e`inutile che te lo riscriva!)
Te e Luca avete fatto un ottimo lavoro.
Ma andra`avanti questa cosa?
Vedi,anche per me la cosa che mi fa girare piu`le pa**e,e`la presa per il cu*o,perpretata per anni,e quindi recidiva.
Correggimi da buon proff,se ho sbagliato,sai io non sono................uno Springer!! :D
 
C

ciromenotti

L'espressione del titolo chi non se la ricorda!!!! Il mitico Lino Banfi in un film cult degli anni '80.

Abbiamo immaginato che questo sia il leitmotiv che un gruppo di Tordi possa usare durante la loro migrazione. Come avrete capito siamo ancora una volta a parlare di dati sulla migrazione pre-nuziale poiché ci siamo accorti che qualcuno si ostina ancora a fare le orecchie da mercante, asserendo e teorizzando e, soprattutto, difendendo teorie sulla fenologia dei turdidi, saltando una fase biologica, lo svernamento. Scartabellando qua e là su Internet (che grande invenzione!!!), siamo riusciti a rinvenire studi-documenti interessantissimi e titolati sulla migrazione di questi volatili ma - aggiungiamo senza alcuna paura - che possono riguardare la stragrande maggioranza dei volatili migratori oggetto di pratica venatoria.

Come ricorderete alcune settimane fa uscì il rapporto dell'Ispra-Arcicaccia Toscana sulla fenologia dei tordi e le conclusioni furono che i tordi in Italia iniziano la loro migrazione pre-nuziale già in Gennaio e che, quindi, sarebbe il caso di anticipare la chiusura della caccia già al mese di Dicembre. Luca Stincardini di Anlc, Emiliano Amore e Alessandro Cannas dell'Arcicaccia di Latina, già ebbero modo di dimostrare, attraverso la traduzione e la pubblicazione di diversi testi francesi quanto azzardate fossero le conclusioni scritte nel libro prodotto da ISPRA e Arcicaccia Toscana.

Alessandro Cannas e Luca Stincardini tornano di nuovo a riflettere su tali "ipotesi" richiamando l'attenzione su ulteriori pubblicazioni prodotte da un illustre professore dell'Università di Pisa, il Prof. Natale Emilio Baldaccini e dal Direttore della Conservazione della Lipu Dr. Claudio Celada.

Il Prof. Baldaccini ha condotto degli studi nella penisola Sarda sulla fauna migratrice oggetto di caccia in Sardegna analizzando molteplici specie. Tralasciando lo studio su quaglie, anatidi ed altri, concentreremo la nostra attenzione sulla relazione fatta per quanto riguarda i turdidi. " La stazione principale di inanellamento (Isola di Mal di Ventre) è stata scelta allo scopo di ridurre - per quanto possibile - la possibilità di ottenere un campione riferibile alla popolazione svernante ".

L'Isola di Mal di Ventre rappresenta infatti, per le sue condizioni morfologiche e vegetazionali, un sito inidoneo allo svernamento di grandi quantità di Passeriformi e in particolare di grandi Turdidi. La dominanza di giovani dell'anno rilevata a Mal di Ventre nella prima decade di febbraio (pentadi 7-8) nel 2004 e 2005 (nel 2003 tale periodo non è stato campionato) potrebbe essere letta, in accordo con l'ipotesi di Andreotti , che comincerebbero a spostarsi in gennaio dando luogo ad una prima ondata migratoria, di cui il campione a prevalenza di giovani rilevato nella prima decade di febbraio costituirebbe, almeno in parte, la "coda". Questa visione non è confortata dai dati cinegetici, che non confermano un passaggio di adulti precoce in gennaio ma semmai evidenziano una composizione per classi di età piuttosto equilibrata (reale visione del fenomeno).”

Il Prof. Baldaccini nelle sue conclusioni asserisce che la migrazione pre-nuziale è una fase estremamente difficile da monitorare e da classificare in quanto numerose pubblicazioni negli anni la suddividono in almeno 5 periodi compresi tra "la seconda metà di gennaio (OLIOSO 1989; ANDREOTTI et al, 1999); l'inizio di febbraio (BLONDEL, 1966); a partire dalla metà di febbraio (CLEMENT & HATHWAY, 2000); a partire dalla prima decade di marzo (RICCI et al., 1995) o addirittura verso fine marzo (ASHMOLE, 1962)..".

La maggior parte degli autori più recenti sono comunque concordi nell'individuare nel mese di febbraio un periodo interessato da consistenti movimenti migratori di Tordo bottaccio attraverso il Mediterraneo (THIBAULT, 1983; SCEBBA, 1988; OLIOSO, 1995; ANDREOTTI et al., 1999).

E ancora: ."Secondo ANDREOTTI et al. (1999), i movimenti migratori pre-riproduttivi precoci che interesserebbero il Mediterraneo già da gennaio (periodo in cui una parte dei contingenti starebbe ancora muovendosi a sud verso l'Algeria) sono probabilmente riconducibili a popolazioni che nidificano in climi più miti. Queste popolazioni possono anticipare la stagione riproduttiva rispetto a quelle che trovano condizioni favorevoli nelle aree di nidificazione solo a primavera avanzata.

Per quanto riguarda la Sardegna, dallo "Studio preliminare al Piano regionale faunistico-venatorio" redatto dall'Ufficio Regionale Fauna (FLEBA & PINNA, 1997) si evince che i valori dell'Indice cinegetico di abbondanza (capi abbattuti per giornata positiva) aumentano progressivamente a partire da gennaio, facendo registrare il massimo nell'ultima decade di febbraio, dato che porta gli autori a ritenere che i flussi più consistenti si verifichino in febbraio-marzo. Questi dati evidenziano pertanto un incremento dello sforzo di caccia nei mesi di gennaio-febbraio che potrebbe essere correlato con un incremento e/o concentrazione dei contingenti della specie proprio in quel periodo.

L'ipotesi di un incremento o di una concentrazione dei contingenti in gennaio-febbraio è confermata anche da osservazioni personali (P.F. Murgia, S. Nissardi, C. Zucca) secondo cui non è infrequente osservare concentrazioni, anche consistenti, di Tordi bottacci nei mesi di gennaio-febbraio in aree di alimentazione caratterizzate da vegetazione a macchia, generalmente a dominanza di Ginepri (Juniperus spp.) o Olivastro (Olea europea var. oleaster), talvolta in uliveti.

Durante un sopralluogo effettuato lungo la fascia orientale nel febbraio 2001 (S. Nissardi & F. Lecis, dati inediti) furono raccolte indicazioni testimoniali che facevano pensare ad uno spostamento dei contingenti lungo il gradiente sud-nord, con concentrazioni più tardive osservate nella Sardegna nord-orientale."

Alla luce delle affermazioni di cui sopra il Prof. Baldaccini conclude riguardo la gestione e la caccia del Tordo Bottaccio: ."Il quadro scaturito dalle informazioni raccolte nell'ambito dello studio permette di individuare con chiarezza alcune delle azioni fondamentali che è necessario porre in essere ai fini della corretta gestione delle popolazioni migratrici dei Turdidi cacciabili. I punti rilevanti di tale quadro sono i seguenti:

1. È confermata l'esistenza di movimenti di Turdidi, riconducibili alla migrazione preriproduttiva, durante l'intero mese di febbraio. In base alle informazioni disponibili (Fleba & Pinna, 1997; Andreotti et al., 1999; S. Nissardi, C. Zucca, P.F. Murgia, dati inediti) è possibile che tali movimenti, possano verificarsi già a partire da gennaio, almeno limitatamente ad alcune popolazioni.

2. La Sardegna è coinvolta in modo rilevante da questi movimenti migratori che spiegano, con ogni probabilità, l'aumento e la concentrazione dei contingenti che si registrano nei mesi di gennaio e febbraio e che stanno alla base dell'andamento degli indici cinegetici di abbondanza rilevati nell'Indagine Faunistica dell'Ufficio Regionale della Fauna (Fleba & Pinna, 1997) e nel presente studio.

3. Durante questa fase del loro ciclo biologico, gli animali tendono a concentrarsi in aree distribuite soprattutto lungo la fascia costiera, ma anche nell'interno, che svolgono un ruolo importante come zone di foraggiamento per il parziale ripristino delle energie necessarie per la prosecuzione della migrazione pre-riproduttiva."

"La prima delle implicazioni gestionali che scaturiscono dal quadro sopra delineato riguarda la tempistica del calendario venatorio e in particolare la possibilità di un suo prolungamento nel mese di febbraio.

Alla luce delle indicazioni sopra riportate è infatti del tutto evidente che il prolungamento del prelievo venatorio dei Turdidi nel mese di febbraio risulta in antitesi con le indicazioni della Direttiva 79/409/CEE, in quanto:

1) i risultati dello studio e l'insieme delle informazioni bibliografiche raccolte non solo tendono a confermare l'esistenza di consistenti movimenti migratori in febbraio ma suggeriscono anche la possibilità che i movimenti migratori pre-riproduttivi della specie possano cominciare anche nel mese di gennaio;

2) la notevole percentuale di adulti presente nel mese di febbraio indica che un prelievo venatorio in quel periodo inciderebbe pesantemente sui riproduttori della stagione successiva aggravando di conseguenza il danno biologico e conservazionistico;

3) se l'ipotesi di Andreotti et al. (1999) fosse corretta(PONE IL DUBBIO), se cioè nella prima fase della migrazione preriproduttiva transitassero soprattutto individui di popolazioni ben definite (presumibilmente popolazioni meridionali che trovano più precocemente delle altre le condizioni idonee alla nidificazione), un eventuale prelievo venatorio in febbraio inciderebbe su popolazioni relativamente localizzate sulle quali sarebbe "concentrato" il danno conservazionistico.

Si ritiene pertanto che, in relazione alle attuali conoscenze sulla tempistica dei flussi migratori che coinvolgono la Sardegna, la data del 31 gennaio, fissata dalla normativa vigente per la chiusura del calendario venatorio, rappresenti un compromesso accettabile fra le esigenze del mondo venatorio e quella della conservazione del patrimonio faunistico.

La necessità di dare corso alle norme che prevedono una stretta protezione del periodo di migrazione pre-nuziale di questa come di altre specie richiama fortemente l'esigenza di non interferire con questo delicato momento del ciclo biologico con azioni di prelievo protratte al d là dei limiti già consentiti dalla normativa attuale."

I passaggi del Prof. Baldaccini posti in grassetto dimostrano quindi che la chiusura della caccia al 31 Gennaio sia da indicare come quella più ovvia e priva sostanzialmente di pericolosità per la specie Tordo. La presenza nel mese di Gennaio di eventuali adulti già in estro pre-riproduttivo sarebbero di contingenti localmente stabilizzati nel sud del Mediterraneo e che quindi anticiperebbero questa delicata fase della loro vita in virtù di condizioni climatiche e disponibilità alimentare migliore.

Il Dott. Claudio Celada, Direttore della Conservazione Lipu ha scritto la prefazione in un libro che aveva come oggetto lo studio di alcune specie migratorie nell'Oasi di Castel Guido nei pressi di Roma. Nella pubblicazione non viene effettuato uno studio specifico sui turdidi ma dalle analisi effettuate su varie specie le conclusioni sono lapidarie: ."Il PRISCO-Invernale è un progetto nato da una sperimentazione eseguita nell'Oasi tra il 2002 ed il 2003. In quel periodo, furono eseguite una serie di uscite di inanellamento con cadenza standardizzata, una uscita per decade dalla prima di gennaio all'ultima di dicembre, con lo scopo di indagare la comunità ornitica presente nell'Oasi in tutte e 6 le finestre temporali individuate in generale per i passeriformi Macchio et al. 2002) :
1. 1 nov - 20 feb: finestra temporale che coincide prevalentemente con lo svernamento.

2. 21 feb - 10 apr: finestra temporale che campiona essenzialmente la migrazione primaverile precoce.

3. 11 apr - 20 mag: periodo caratterizzato principalmente dal passaggio dei migratori trans-sahariani (migrazione primaverile tardiva)

4. 21 mag - 31 lug: periodo che coincide con la fase di riproduzione per la maggior parte delle specie.

5. 1 ago - 20 set: finestra che coincide principalmente con la migrazione autunnale precoce caratterizzata dal passaggio dei migratori trans-sahaiani.

6. 21 set - 31 ott: fase caratterizzata sopratutto dal transito dei migratori a corto raggio e dall'inizio dello svernamento.."

* PRISCO: Progetto di Inanellamento Sforzo Costante

Anche in questa pubblicazione, in collaborazione con la stessa Lipu possiamo vedere come viene indicato l'arco temporale dello svernamento ben oltre il 31 gennaio data in cui tutto il mondo venatorio riconosce una chiusura della caccia accettabile con le esigenze del mondo animale.

C'è un'altra pubblicazione estremamente interessante le cui conclusioni riservano un piccolo colpo di scena.
Osservazioni sul flusso migratorio del Tordo Bottaccio e del Fringuello, studio condotto da PAOLO CASANOVA, Docente di Gestione faunistica presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali dell'Università di Firenze, ANNA MEMOLI, Dottore di ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali dell'Università di Firenze, LORENZO PINI, Dottorando di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale dell'Università di Firenze.

Nella premessa del libro in oggetto c'è una frase a nostro avviso estremamente importante: ." Un altro importante elemento da considerare è l'estrema variabilità nella fenologia della migrazione che caratterizza individui della stessa specie, ma appartenenti a popolazioni diverse." , una passaggio fondamentale che indica quanto una presenza locale non può essere il metro di giudizio universale per valutare la fenologia di una specie.
Le conclusioni sono quanto mai lapidarie nei confronti di chi ha affermato in passato l'esatto contrario:

" La metodologia dell'avvistamento, utilizzata per oltre un decennio di indagini consente di conoscere i dati sul flusso giornaliero delle popolazioni studiate evidenziandone la dinamica.

Per avere dati più precisi e dettagliati sarebbe auspicabile utilizzare un maggior numero di osservatori. Pertanto, ogni Amministrazione provinciale, o meglio ogni A.T.C., dovrebbe disporre di una rete di rilevamento proporzionale alla propria superficie.

Il programma di monitoraggio potrebbe venire ulteriormente potenziato dal coinvolgimento attivo dei cacciatori, in modo da conoscere anche il numero dei capi abbattuti: è inutile individuare un limite di prelievo per specie e per popolazione quando poi non è possibile conoscere se e quando tale limite viene raggiunto (SPAGNESI, SPINA, TOSO, 1988). I vantaggi che ne deriverebbero sono di duplice natura: da un lato favorirebbero le conoscenze sullo stato di conservazione delle popolazioni oggetto di caccia, dall'altro rafforzerebbero nel mondo venatorio la consapevolezza di dover effettuare forme di prelievo nel rispetto delle esigenze della conservazione biologica.

Come possiamo leggere in questi 3 documenti prodotti in Italia da menti italiane non c'è alcun dato che mostra come sia auspicabile la riduzione dell'arco temporale di caccia nei confronti dei Tordi Bottacci o Sasselli o Cesene che siano. Anzi, tenuto conto anche delle conclusioni degli studi sopra menzionati, si dovrebbe considerare addirittura possibile ragionare su un ulteriore allungamento della caccia ai turdidi alla prima decade di Febbraio, fermo restando che la data del 31 Gennaio appare come quella più politically correct.
Sicuramente attraverso queste pubblicazioni si evince la chiara necessità di adeguare i relativi KC italiani a date più consone e giuste al mondo venatorio italiano alla luce dei dati dei cugini Francesi e all'avallo dei numerosi studi già condotti da esperti italiani. In nessuna pubblicazione, ad eccezione dell'ultima new entry ISPRA, troviamo date antecedenti al 31 Gennaio, per cui è legittimo il sospetto che questo studio (condotto oltretutto a livello regionale) sia viziato di fondo da un manifesto preconcetto nei confronti dell'attività venatoria.

Alessandro Cannas Arcicaccia
Luca Stincardini ANLC
 
Re: VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

ciromenotti ha scritto:
Il discorso non finisce qui,avro' modo nel futuro di confrontare i vari metodi di rilevamento,sull'avifauna migratoria,prendendo come spunto i Francesi, che hanno metodi e sitemi avanzatissimi.Ma la grandissima domanda che dobbiamo farci,come mai le nostre associazioni NON hanno mai investito nella ricerca?

Questi studi che abbiamo trovato nell' immensa bibliografia Italiana,purtroppo oggi non possono piu' esserci da aiuto nel far modificare i ck che oltretutto son stati integrati nel 2008 da un altro "studio" FIRMA DI SPINA E ANDREOTTI,IL TUTTO, AL SOLITO, PASSA ALLEGRAMENTE IN SORDINA tra i vari litigi delle nostre favolose associazioni venatorie il cui scopo ultimo, e' solo la politica editoriale e associativa i cui frutti delle loro fregnacce li abbiamo sotto il naso.
Questo articolo, come gli altri, per adesso, vogliono essere un sistema di informazione capillare sul territorio, a dimostrazione,di come due amici di diverse associazioni,possano tranquillamente lavorare per lo scopo comune,superando ogni barriera ideologica associativa e politica.E che vi servano nel futuro nel VALUTARE SE VERAMENTE e' necessario oggi continuare ad iscriversi alle associazioni tradizionali o scegliere liberamente una assicurazione PRIVATA,che alla fine ti tutela nella stessa identica maniera,anche con un notevole risparmio economico.Il segnale vuole esser questo i nostri soldi oggi che cosa hanno fruttato? I cacciatori Italiani sono sempre stati un bancomat, dove poter attingere economicamente e politicamente,in cambio non abbiamo mai avuto nulla,anzi si..Ulteriori restrizioni di stampo prettamente politico,e molto spesso avallato anche della nostre associazioni con il loro colpevole silenzio.La cui riflessione oggi mi porta a scegliere, per domani,di pagare l'assicurazione privata, nulla per nulla,almeno non mi incazzo piu' con questi.
[eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif] [eusa_clap.gif]

Concordo pienamente con quanto detto da Alessandro,dato che sono dal 2007 che faccio ass. privata, unico modo per risvegliare le nostre dormienti aavv.
Ciao
 
Re: VAI AVANTI TU CHE MI VIEN DA RIDERE

Il discorso non finisce qui,avro' modo nel futuro di confrontare i vari metodi di rilevamento,sull'avifauna migratoria,prendendo come spunto i Francesi, che hanno metodi e sitemi avanzatissimi.Ma la grandissima domanda che dobbiamo farci,come mai le nostre associazioni NON hanno mai investito nella ricerca?

Questi studi che abbiamo trovato nell' immensa bibliografia Italiana,purtroppo oggi non possono piu' esserci da aiuto nel far modificare i ck che oltretutto son stati integrati nel 2008 da un altro "studio" FIRMA DI SPINA E ANDREOTTI,IL TUTTO, AL SOLITO, PASSA ALLEGRAMENTE IN SORDINA tra i vari litigi delle nostre favolose associazioni venatorie il cui scopo ultimo, e' solo la politica editoriale e associativa i cui frutti delle loro fregnacce li abbiamo sotto il naso.
Questo articolo, come gli altri, per adesso, vogliono essere un sistema di informazione capillare sul territorio, a dimostrazione,di come due amici di diverse associazioni,possano tranquillamente lavorare per lo scopo comune,superando ogni barriera ideologica associativa e politica.E che vi servano nel futuro nel VALUTARE SE VERAMENTE e' necessario oggi continuare ad iscriversi alle associazioni tradizionali o scegliere liberamente una assicurazione PRIVATA,che alla fine ti tutela nella stessa identica maniera,anche con un notevole risparmio economico.Il segnale vuole esser questo i nostri soldi oggi che cosa hanno fruttato? I cacciatori Italiani sono sempre stati un bancomat, dove poter attingere economicamente e politicamente,in cambio non abbiamo mai avuto nulla,anzi si..Ulteriori restrizioni di stampo prettamente politico,e molto spesso avallato anche della nostre associazioni con il loro colpevole silenzio.La cui riflessione oggi mi porta a scegliere, per domani,di pagare l'assicurazione privata, nulla per nulla,almeno non mi incazzo piu' con questi.
 
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