ISPRA atto III
Eccoci al terzo atto, come promesso, sull’analisi dei dati rilevati dai nostri cugini francesi sul periodo di ripasso pre-nuziale della fauna migratoria La nostra Associazione, per chiudere il cerchio e smentire lo studio degli
scienziati pseudo-ornitologi nostrani, ha voluto analizzare gli studi effettuati dall’Institut Méditeranéen du Patrimoine Cynégétique et Faunistique per quanto riguarda gli uccelli acquatici. Questo per dimostrare ancora
una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, le ennesime e fantasiose considerazioni errate dell’Istituto di Bologna (ex INFS) riguardo la migrazione pre e post nuziale in Italia e nel bacino del Mediterraneo.
Partiamo dalla metodologia utilizzata, la radar, la bioacustica e la conta visiva. Ben tre metodi di riscontro che uniti riescono a dare risultati più che corretti per una attenta formulazione di conclusioni al fine di gestire tutto il patrimonio
faunistico. Già dalla prefazione della pubblicazione la conclusione è quanto di più lapidaria: Nei siti monitorati (tra l’altro è compresa la Corsica e intere regioni a stretto confine con l’Italia) si è osservato che la migrazione Pre-
Nuziale inizia nel periodo compreso tra la 2 decade di Febbraio e la 3 decade dello stesso mese. E che la stessa è strettamente influenzata dalle condizioni meteo che la possono posticipare verso Marzo. Altro fattore da non
sottovalutare è la scelta del “corridoio” oggetto di studio e analisi, cioè quello Mediterraneo, che interessa anche il suolo italiano.
C’è un passaggio fondamentale nel testo in oggetto che riguarda la direttiva europea 79/409/CEE che prevede l’obbligo per gli Stati membri di proteggere la fauna nei delicati periodi di migrazione pre-nuziale e nei periodi riproduzione.
Bene, in Francia grazie a questa pubblicazione che prosegue oramai da oltre 5 anni, si sono avuti enormi successi in sede Europea, il che conferma della BONTA’ e della VERIDICITA’ del testo in esame.
…”In Francia, la chiusura della caccia per gli uccelli acquatici è stata fissata con decreto ministeriale del 17 gennaio 2005 al 31 gennaio per la maggior parte delle specie, ed il 10 febbraio per i Turdidi e il Colombaccio.
I cacciatori nei dipartimenti dell'arco mediterraneo, tuttavia, possono cacciare i Turdidi (ordinanza Ministeriale 31 gennaio 2006) e il Colombaccio (decreto ministeriale del 19 gennaio 2009) fino al 20 Febbraio, grazie alla ricerca condotta da IMPCF…”
Abbiamo omesso di pubblicare l’analisi completa di tutti i dati con relativi grafici per questioni di spazio, ma che vi consigliamo di consultare molto facilmente seguendo questo indirizzo web:
http://www.impcf.fr/MIGRATIONRETOUROISE ... MO2009.pdf
Le conclusioni finali sono che tutti gli uccelli acquatici effettuano la “prima mossa” pre-nuziale, esclusivamente dopo la 2 decade di Febbraio, arrivando addirittura alla 3 decade di febbraio o la 1 decade di marzo.
Per l’ennesima volta siamo di fronte a fatti concreti avallati da anni di studi con mezzi tecnici all’avanguardia e costosissimi. La dimostrazione che il nostro ISPRA (ex INFS) , con la collaborazione di terze forze, esegue studi e
conclusioni difformi da quelle degli altri Stati membri dell’Europa è sotto gli occhi di tutti. Potremmo capire la difformità delle affermazioni se avessimo preso in considerazione risultati della Norvegia o dell’Inghilterra, stati
geograficamente molto lontani e diversi dal nostro. La Francia nonostante la sua estensione è interessata in parte dal nostro stesso flusso migratorio e ci chiediamo quindi come sia possibile arrivare, da parte dell’ISPRA, a conclusioni
talmente differenti. Fermo restando il nostro rispetto per questo Istituto e soprattutto per i “cervelli italiani” che vi lavorano, ci torna però difficile pensare sulla effettiva correttezza dell’interpretazione dei dati raccolti viste le enormi difformità da altre pubblicazioni. Siamo italiani e se da una parte è un vanto essere italiani, c’è un lato oscuro che purtroppo è inserito nel nostro Dna: il “capo” ha ragione anche quando ha torto.
FACE ITALIA ha ora in mano degli strumenti importanti per controbattere nelle sedi opportune le tesi di ambientalisti e ISPRA. L’immobilismo non è accettato in alcun modo, le divisioni su questo argomento non sono
prese in considerazione, la precedenza è obbligatoria. Nel momento in cui la questione in oggetto sarà dipanata e messa nero su bianco, si potrà guardare in avanti. Il momento socio-politico in Italia è quanto mai in fermento, una
possibile-probabile destituzione di un Governo a favore di un altro potrebbe essere pericolosissimo nonostante i nemici della caccia siano trasversali e soprattutto si siano dimostrati un vero e proprio Cavallo di ****.