Gunter Hermann, un cittadino tedesco, rivendicava la possibilità di opporsi all' ingresso dei cacciatori nei terreni di sua proprietà, essendo lui contrario alla caccia per motivi etici. Questo signore, era ricorso senza successo alla Corte Costituzionale Federale Tedesca, la quale non ha nemmeno esaminato la denuncia, partendo dal presupposto fondamentale ai fini della conservazione faunistica e ambientale quello di tollerare l' attività venatoria.
La Corte dei Diritti Umani Europea di Strasburgo, a cui lui si era rivolto, con sentenza del
20 gennaio 2011 riconosce in maniera esplicita (chiara) il valore ambientale, economico e sociale dell' attività venatoria.
L' Alta Corte ha concluso che non vi è stata nessuna violazione dei diritti dell' uomo,
che le associazioni venatorie sono istituti di diritto pubblico, a cui spetta il compito di
controllo dell' attività venatoria, per il mantenimento delle popolazioni faunistiche,
nell' interesse generale di tutta la comunità. ALLELUIA
Romano.