Richiami vivi: Governo boccia la Toscana

Diego

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Richiami vivi, Toscana “bocciata” – Il governo impugna la legge
Approvata lo scorso settembre era stata contestata da Lipu e Wwf
Il provvedimento permetteva l’uso di uccelli per attirare le prede

Il presidente del Consiglio dei ministri ha promosso ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della legge toscana che consente la cattura degli uccelli da richiamo per la caccia (la legge 50 del 2010, approvata lo scorso settembre). Ne ha dato notizia oggi il presidente del Consiglio regionale della Toscana Alberto Monaci, in apertura dei lavori dell’aula.

Il provvedimento autorizzava la cattura degli uccelli selvatici per essere impiegati come richiami vivi per la caccia ed era stato conestato duramente da Lipu, Wwf e ambientalisti toscani, che avevano protestato con un appello diretto al presidente toscano Enrico Rossi. Ora anche il governo tenta di bloccare la legge sui richiami vivi.

La legge era stata votata in consiglio con 23 voti favorevoli, 9 contrari e un astenuto. Con posizioni contrastanti all’interno dei gruppi: alcuni consiglieri di Pd e Pdl e il solo capogruppo della Lega Nord avevano votato sì, mentre altri colleghi degli stessi partiti avevano preferito non partecipare alla votazione o esprimersi in modo contrario. Fortemente critico il consigliere Mauro Romanelli (Fds-Verdi), che giudicava il provvedimento “illegittimo e non rispondente alla sentenza emanata dalla Corte costituzionale su un’analoga legge toscana”.

Il capogruppo dell’Italia dei Valori Marta Gazzarri annunciò la volontà del gruppo di non partecipare al voto e uscire dall’aula perché la legge era “incostituzionale”. Posizione contraria anche per il capogruppo del Pdl Alberto Magnolfi che pure aveva dichiarato di rispettare “i pareri difformi all’interno del gruppo”.

A difendere la legge bloccata da Palazzo Chigi era stato invece il capogruppo del Pd Vittorio Bugli secondo cui “la legge disciplina una pratica svolta in tutte le regioni d’Italia”.

I cacciatori toscani che cacciano la selvaggina migratoria sono circa 32500. Il numero degli impianti e degli uccelli catturabili è in diminuzione costante. Nel 1998 gli impianti erano 34 e gli uccelli catturabili 15.595, mentre quest’anno gli impianti sono 15 e le catture previste 5.090: cesena, 400; merlo, 880; tordo bottaccio 1.950; tordo tassello, 1860. L’attività di cattura sarà possibile fino al 31 dicembre 2010 ed ogni esemplare catturato sarà venduto a 20 euro.

di Simona Poli

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