- Messaggi
- 8,666
- Punteggio reazioni
- 47
- Punti
- 208
FRIULI-VENEZIA GIULIA: IL GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE REGIONALE 17 DEL 2010
Postato il 21 Dicembre 2010 da lddc
La decisione del Governo è arrivata venerdì scorso: “il Consiglio dei ministri - si legge sul MessaggeroVeneto - ha accolto la richiesta del ministro Raffaele Fitto di impugnare davanti alla Corte costituzionale parti della legge 17 del 2010, la famosa ‘legge di manutenzione’ introdotta per la prima volta nell’ordinamento regionale appena ad ottobre”. Secondo quanto riportato dal quotidiano, uno dei punti che il Governo vorrebbe far verificare alla Consulta è rappresentato dalla modalità, introdotta dalla Regione, con cui il cacciatore deve annotare sul proprio tesserino i capi abbattuti a fine giornata. In questo modo, secondo l’esecutivo, non si rispetterebbero le norme internazionali che impongono una raccolta di informazioni sulle prede e si comprometterebbe la possibilità di realizzare efficaci forme di controllo sul rispetto delle regole. “Infine - si legge nell’articolo - viene contestata una norma che permette alla Regione di rilasciare direttamente alcune deroghe in ambito di salvaguardia dell’ambiente senza chiedere il parere dell’Ispra”.
La Regione Friuli-Venezia Giulia, nella persona del presidente Renzo Tondo, incassa così la decima impugnativa che il centrodestra subisce da Roma nel giro di due anni e ribatte: “Registro che spesso su queste impugnazioni c’è un eccesso di zelo da parte degli uffici nazionali”.
A.B.
Postato il 21 Dicembre 2010 da lddc
La decisione del Governo è arrivata venerdì scorso: “il Consiglio dei ministri - si legge sul MessaggeroVeneto - ha accolto la richiesta del ministro Raffaele Fitto di impugnare davanti alla Corte costituzionale parti della legge 17 del 2010, la famosa ‘legge di manutenzione’ introdotta per la prima volta nell’ordinamento regionale appena ad ottobre”. Secondo quanto riportato dal quotidiano, uno dei punti che il Governo vorrebbe far verificare alla Consulta è rappresentato dalla modalità, introdotta dalla Regione, con cui il cacciatore deve annotare sul proprio tesserino i capi abbattuti a fine giornata. In questo modo, secondo l’esecutivo, non si rispetterebbero le norme internazionali che impongono una raccolta di informazioni sulle prede e si comprometterebbe la possibilità di realizzare efficaci forme di controllo sul rispetto delle regole. “Infine - si legge nell’articolo - viene contestata una norma che permette alla Regione di rilasciare direttamente alcune deroghe in ambito di salvaguardia dell’ambiente senza chiedere il parere dell’Ispra”.
La Regione Friuli-Venezia Giulia, nella persona del presidente Renzo Tondo, incassa così la decima impugnativa che il centrodestra subisce da Roma nel giro di due anni e ribatte: “Registro che spesso su queste impugnazioni c’è un eccesso di zelo da parte degli uffici nazionali”.
A.B.