Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Mi sono letto bene tutte le considerazioni portate dal buon Beppe.
Purtroppo devo convenire con lui; dico purtroppo perchè io sarei il primo a sognare una legalizzazione nazionale della caccia ai Fringuelli, visto che da bambino ricordo piacevoli pomeriggi passati con mio Nonno a cacciare i branchetti di passo di questo splendido volatile.

Ahimè, credo che al giorno d'oggi sia molto complicato ottenere questo successo, sarebbe bene concentrarsi su successi più alla portate che ancora non abbiamo ottenuto (es. Storno, depenalizzazione reati venatori)
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Queste speranze,che noi migratoristi abbiamo sono dettate dalla passione,magari siamo rimasti cacciatori romantici,ma pur consapevoli che il passato non puo`tornare,chi di noi con i capelli grigi non tornerebbe a 20 anni?
Vedete, l'EU noi non ci ama,e lo si capiscie da tante cose,anche quelle che ho scritto nei post precedenti.In Germania,e in altri Paesi,la caccia ai piccoli uccelli non e`tradizione,loro praticano altre cacce,ma voi pensate veramente che nei Paesi che contano in Europa,se avessero le nostre tradizioni,non se le farebbero rispettare?
Ho rammentato la Francia,che conta in EU,guardate il casino che ha fatto il presidente francese sull'espulsione dei rom,e come gliel'ha cantate al Parlamento europeo.
Se l'avessimo fatto noi?
Pensate davvero che se avessero(lo hanno gia`fatto)presentato la richiesta di riammissione dello storno in calendario gli avessero risposto di no perche`in Germania e Polonia e`in diminuzione?
Ma il problema non e`Paesi che contano o no,e`anche la volonta`politica,e la serieta`politica,altri Paesi piu`piccoli e che contano poco tipo la Grecia,o il Portogallo possono cacciare tranquillamente spece di uccelli che noi non ci sognamo nemmeno,eppure non hanno nessun contenzioso con l'UE.
Noi invece abbiamo politici attaccati al potere,e ai compromessi,e che delle tradizioni italiane,vedi mondo rurale,che e`la nostra storia,non gliene frega nulla.
Abbiamo recepito le deroghe con la legge 221/02(mi pare)ma come tutte le leggi italiane che non fanno comodo(a loro)chi le rispetta,o le fa rispettare?
Ripeto che le deroghe sono consentite dalla direttiva,basta applicarle nel modo giusto,come ci dice l'Europa,invece no noi si fa di tutto per applicarle male,pagare sanzioni,e mettere in condizione gli anti caccia di fare ricorsi,per tenerseli buoni,perche`politicamente,possono portare voti.
Amen.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Beppe
Siamo im Italia,e`giusto,siamo nel paese dei balocchi e non solo venatoriamente parlando.
Vorrei cacciare nel mio Paese, quello che mi concede l'Europa,e tu sai meglio di me,che non sarebbe poco.
Basterebbe avere una classe politica che pensa ai cittadini,e non solo parlando di caccia.
Quando usci`la direttiva 409/79,appena la lessi dissi subito:guarda che cu*o,senza volerlo l'abbiamo recepita due anni prima,infatti nel lontano 1977 fu approvata quella meraviglia di legge che fu la 968.
Ci sono e`vero Paesi dove si caccia meno,ma sono consuetudini e tradizioni locali verso altre specie di selvaggina,in Francia la cacia costa?
Da quanto ha detto su Diana il bravisimo Andrea Aromatico,la caccia alla migratoria non e`che sia poi cosi`cara,non credo poi carissimo Beppe,che l'UE faccia cacciare in Francia,o da altre parti, specie di uccelli solo perche`li la caccia e`privatizzata.
Quante volte anche i cacciatori francesi hanno avuto problemi?
Diverse volte anche loro,pero`uniti,e tutti d'accordo su obiettivi comuni,hanno invaso Parigi.
Noi invece,lasciando perdere le aavv,non siamo come loro,migratoristi contro lepraioli,lepraioli contro cinghialai,cinofili contro tutti etc.
Dove vogliamo andare?
Poi un appunto anche a chi dice che il mondo cambia,e che anche la caccia si deve adeguare,si deve modernizzare,ma la caccia e`la nostra storia,fa parte della nostra cultura,della nostra ruralita`,della nostra tradizione,qual'e`Beppe la caccia moderna adeguata ai tempi nostri?
Forse di cacciatori romantici siamo rimasti in pochi,ma se quei pochi la pensano come me,e`meglio chiuderla,e lasciare solo dei bei ricordi.
Ma la sua fine e`vicina.
Ciao grande Beppe
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Diego ha scritto:
58beppe ha scritto:
-mentre gli aspetti indicati genericamente come "tradizione" solo in ben poche zone e regioni storiche si può avere qualche speranza come "concessione" di politica regionale, preliminarmente, correndo rischi comunque a carico dei contribuenti tutti ..... , e poi giuridica x dover giustificare agli "occhi e rigori europei simili deroghe".

Beppe gli "occhi e rigori europei" ammettono e permettono l'applicazione delle deroghe per motivi tradizionali, questo sia ben chiaro e sopratutto non dobbiamo mai dimenticarcelo.
Casomai (alla luce anche della recente sentenza della corte di giustizia Ue) è lo Stato che è totalmente inadempiente in quanto non ha ancora completamente recepito nella legislazione nazionale le direttive impartite dall'Ue per la corretta applicazione del regime di deroga. Casomai il nostro problema ha un solo vero nome: l'Ispra. :roll:


Caro e stimato Diego, certo che è così, anche se il discorso non va tanto rivolto a me ..... xchè io sono IRRILEVANTE nelle decisioni ed al limite INDIFFERENTE sostanzialmente al tema in termini di Caccia nazionale e di legislazione erga omnes, pur contento se LOCALMENTE OTTENUTI IN DEROGA, ovvero concessione ottenibile a certe condizioni.

CHI NON SE LO DEVE DIMENTICARE SONO/SAREBBERO PERò NELL'ORDINE:
- POLITICI NAZIONALI E LOCALI, che col voto possono deliberare o meno in modo motivato e documentato una "concessione" ed essere pronti a giustificarlo ad elettori, opinione pubblica via mass media, associazioni e lobby contrarie e pro, e poi Organi di tutela giurisdizonale a vario livello; in altri termin "assunzione di responsabilità politica";
- RAPPRESENTANTI DELLE AAVV NAZIONALI E REGIONALI, che esprimono le maggioranze vere ed autentiche dei Cacciatori e che hanno il diritto-dovere di farsi carico delle istanze della base che rappresentano o di confrontarsi almeno in un dibattito su singoli temi, anche scontrandosi, prima di definire la linea comune (differenza veneto e lombardia docet);
- RAPPRESENTANZE AGRICOLE, che sono una corporazione storicamente FORTE ed ASCOLTATA nei localismi e nelle comunicazioni mediatiche (cari toscani, ma quando mai in tal senso si potrà avere alcunchè in tal senso x i fringillidi ..... siamo realisti);
- L'ISPRA (che da sempre il sottoscritto ha definito uno dei primi 3 obiettivi PRIMARI nazionali che il MONDO VENATORIO ed il PARTITO STESSO dovrebbe a TUTTI I COSTI rimettere in discussione ed equilibrare in senso scientifico e come Organo Statistico-censimento ufficiale dello Stato x eliminare ogni contestazione) xchè OGGI è l'unico Ente che ha i dati storici ed aggiornati, i metodi "parascientifici", la competenza giuridica e la credibilità x supportare comunque ogni decisione dei politici, giusti o sbagliati che siano, permettendo così loro anche (aspetto da non sottovalutare) di scaricare la loro responsabilità politica: l' Ispra è un parafulmine straordinario dei politici ..... da invocare ad "arte";
- GIUDICI ..... xchè spesso sentenziano sulla Caccia a "capocchia", x moda verde, x ignoranza o convenienza mediatica.

POI, detto ciò, però occorre anche che le MINORANZE ed i LOCALISMI VENATORI che chiedono le deroghe NON credano una volta x tutte che:
- la democrazia sia e valga solo x gli altri o peggio che valga solo in politica e x i politici, dato che le AAvv Nazionali sono di fatto CONTRARIE come indirizzo sostanziale alla caccia dei fringillidi;
- che l' ITALIA VENATORIA è ben altro, non finisce, nè finirà, nè si strappa le vesta, nè si danna l'anima, ..... nè coi fringillidi nè con le sagre degli "osei" nè se ha lo "spiedo fresco";
- che il problema delle deroghe sia il problema vero della caccia nel 2010 ..... data altresì la 157/92 che qui pare essere malamente e sistematicamente dimenticata nella sua ESSENZA e STORIA di redazione e mediazione: eppure anche di recente "ha respinto e sbaragliato un dilettantismo politico venatorio di stampo retrò anarchico libertino";
- che il "penale" x chi abbatte fringillidi (1 o 6 che siano x i giudici) NON lo toglie nè toglierà nessuno se NON si interviene con modalità molto diverse di metodo ed approccio alla revisione integrale delle sanzioni xchè INGIUSTE a livello aggregato.

Se poi una persona, tanto più giovane, si vuole "macchiare o rovinare" la fedina penale nel mondo del lavoro organizzato x un fringillide o x una specie in deroga e vuol prendersi una qualche scorciatoia x vedersi togliere in anticipo la licenza con recidive varie ..... x me, ridico x me, certi atti-sparo e nulla più ..... danno senso anche a parole come "****", "pirla", o "patacca" nel mondo dei cacciatori ..... xchè sparare ad un fringillide od ad uno storno a caccia NON è un errore in cui tutti possiamo incorrere d'alba o nella nebbia, non è un errore di identificazione (come può accadere ad es. x una tortora dal collare versus tortora africana in certe circostanze; od una moretta d'alba in zps; ecc.), non è una imprecisione negli orari, non è una distanza stimata all'incirca, non è un segno non fatto su un tesserino x dimenticanza, non è una superficialità di comportamento pur in condizioni di sicurezza x tutti con l'arma scarica, od avere una cartuccia non consentita da norme territoriali, non sono nella sfera del "danno ambientale e mediatico", ecc., ..... ma è "solo la possibile conseguenza ed il logico risultato possibile di chi continua a manifestare con lo sparo una precisa volontà di voler abbattere selvatici vietati e decide di continuare a sfidare la buona sorte contro rischi mostruosamente sproporzionati in termini di sanzioni, mettendo costantemente a repentaglio il proprio futuro venatorio e sociale".
HA FORSE SENSO RAZIONALE UN SIMILE COMPORTAMENTO ??
ESISTONO GIUSTIFICAZIONI PRATICHE, DI ESPERIENZA, LOGICHE che siano riconducibili sotto la dizione "ERRORE VENATORIO CASUALE" O "SUPERFICIALITà DI COMPORTAMENTO" O "ZERO IMPATTO AMBIENTAL-MEDIATICO" ??

Il tema fringillidi è stato veramente trito da anni e x anni dalla stragrande maggioranza dei cacciatori e delle AAvv fin dal 92-93, ricordando che i fringillidi fanno danni economici vicini allo 0, danni ambientali pari a 0, ..... pensate forse che mi faccia "piacere" scrivere una realtà dolorosa come quella passata o che non sappia della antipatia personale che acquisisco/accumulo x dire solamente la cruda realtà ....., ma come lo si deve/dovrebbe dire ??

Quando è invece che si cresce, si cambiano argomenti e si lotta in modo comune x rimettere lo storno tra le specie cacciabili in Italia ad es., separandolo dal resto dei problemi deroghe ??
Quando è che si parlerà del tema deroghe anche riguardo il modo di definire una volta x tutti dei principi chiari e regolamentati univocamente e senza rischi x chi va agli abbattimenti ..... di tortore dal collare e colombi terraioli ??
Quando è che si "riprenderà ad applicare sul tema deroghe" lo "sparo sul nido" (le larsen sono insufficienti) ed una lotta seria veramente a corvidi e volpi che stanno "ripulendo" intere aree nazionali di uova e nidiate sia di stanziale che di passeracei ??
Nutrie, gabbiani e cormorani ..... quanto si deve aspettare ancora x iniziare una pianificazione ambientale degna di questo nome x gli ambienti acquei ??

Noi cacciatori, guardiamo sempre al passato e non vogliamo mai progettare un futuro venatorio od uno scenario con metodo sostenibile x la caccia del 2010 e di chi verrà, pensiamo al ns tornaconto nicroscopico e locale, fregandocene spesso di quello che accade nalla provincia accanto addirittura, o che si preoccupa solo in sezione di sentire se è cambiato qualcosa dall'anno precedente ("in/certezza" del calendario)..... eppure avere obiettivi chiari, potenzialmente raggiungibili, avere proposte concrete risolutive di gestione, mantenere capacità di proposta x chiarire dubbi irrisolti, assicurare lealtà nella gestione degli habitat se coinvolti, progettare una maggiore flessibilità nei calendari e x specie in base a dati numerici e scientifici, dimostrare la ns netta superiorità di partecipazione ambientale a livello sociale, ecc., potrebbero aiutarci a scovare gli ULTIMI SPAZI AUTENTICI DI SOPRAVVIVENZA GENERALISTA IN CHIAVE PROSPETTICA DELLA CATEGORIA COME CACCIA SOCIALE ("in caso di divieto generale, con privatizzazione della caccia cambierebbe ovviamente tutto ..... e la specializzazione a quel punto sarebbe forzata").
Sorry a tutti x "rompere le uova nel paniere di molti sul tema", ..... ma raccontarsela e suonarsela da soli senza alcuna controparte è INUTILE e spesso trascende in illusioni e speranze disattese sistematicamente dalla realtà.


x EFREM:
Con 36anni di licenza, presa a 16anni con firma del padre, ma a 6anni andavo già a capannino, figlio di generazioni di cacciatori di capanno citati sui libri, roccolo pure, zii che vivevano di caccia nel dopoguerra, mamma ultras della caccia, incarichi vari in TGSC ed Enalcaccia nel passato, sono anche diventato un sostenitore e fondatore del CPA, quando altri qui non avevano nemmeno la licenza o non sapevano nemmeno cosa fosse ..... e scrivono oggi cose personali senza senso.
In questi anni ho tessuto relazioni ad alto livello x tanti motivi e ho informazioni, anche politiche sul mondo venatorio, quando qui si brancola tra speranze, illusioni e tanto buio ..... e confusione a go go.
Oggi sono iscritto all'Acer (ex Cpa), associato CONFAVI, e oggi sono solo 1 cacciatore molto ben informato di cosa avviene nel ns mondo dove si "comanda veramente" e che replica a certe "fantasie" e "confusioni" su un forum di caccia.
Se poi spesso "prevedo" ciò che succede nel ns mondo ..... mi spiace solo x chi "si incavola": non è questione di mollare i pantaloni, è questione che x RIALZARLI dal 92-93 occorre metodo e visione politica che continuiamo a NON praticare o che affrontiamo con pressapochismo e superficialità attraverso facili slogan ..... e senza la FidC, mondo agricolo, NON si va da nessuna parte.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Scusatemi, però, salutando lo stimato colombacciaio51, ho fatto in questi 2 anni varie proposte di gestione territoriale dallo storno ai cormorani, dalle rivisitazione delle sanzioni sulla 157/92 ad una strategia che prevede di "partecipare nella gestione dell'Ispra e degli enti Parco vari" x riprendere in mano il territorio e guadagnare punti mediatici e sociali ..... SENZA ALCUNA IDEA, CONDIVISIONE, DISCUSSIONE, CRITICA, IDEA, DIBATTITO, ECC. e "si cade sempre sui fringillidi che NON torneranno mai più" ????????? Il Partito, ..... ma dove è e cosa farebbe ??? E di esperienza costitutiva di un Partito ne ho ..... e se dovessi scrivere in tal senso tutto quello che penso, "qualcuno dovrebbe già dare le dimissioni".
Sono sconcertato ..... si pensa al già vietato, all'oggi, allo sparo e NON si progetta mai un futuro sostenibile x la Caccia e chi dovrà praticarla oltre noi ....., senza aver ancora metabolizzato che alcuni mesi fa ci hanno fatto un cu.lo così in Parlamento e sui mass media (x dilettantismo politico ed istanze retro anarchiche), ci disintegrano sulle deroghe da decenni con una facilità disarmante -storno incredibilmente docet-, tutti gli anni limitano qualcosa ai "vicini" di provincia nel silenzio generale, si pensa ancora qui come 20 anni fa circa, ..... MA DOVE ERAVATE QUANDO PROMULGAVANO QUESTE LEGGI ???
Io c'ero, combattevo e perdevo politicamente, con tanto di Partito; POI, ho cambiato specializzazioni di caccia più volte senza traumi, dal capannino alla stanziale di montagna, dai tordi e allodole alla borrita ed appostamento, agli acquatici e la stanziale senza cane in pineta.

Un Cacciatore che AMA la Caccia si reiventa sempre, studia, fatica, impara, cambia e si adatta e "se dopo una lotta persa è colpito" si rialza e riparte da 0 zero. E' faticoso, duro, pieno di sofferenza ..... nio cugino tirava negli anni 78-80 circa 20.000 colpi all'anno tra capanno con richiami, passeri e fringuelli a volo dall'appollaiata al valico-passo, ..... è diventato poi capannista e sublime stanzialista, poi stanzialista e cinghialaio, poi anche acquaiolo, ora è selettore-cinghialaio-stanzialista e tira solo qualche centinaio di colpi all'anno e si diverte lo stesso. E di questi esempi ne ho centinaia, sia di anonimi cacciatori che di personaggi illustri e giudici cinofili nazionali, ma nessuno scambia caccia=sparo, eppure ci sono colpitori sopraffini e notissimi ..... .

Rispettare una minoranza NON significa che si può pretendere qualcosa in nome di concessione di libertà, ma di consentire con VINCOLI, più o meno restrittivo, un esercizio di libertà e la caccia lo è.

Guardate intanto meglio i calendari europei e quanti uccelletti sono calendarizzati ..... e soprattutto quante specie sono cacciabili ..... .

Infine l'ultimo aspetto: la politica sulla caccia è monocorde in senso restrittivo dagli anni 80 quando eravamo quasi 2.000.000 e qui sul forum si pensa che in 700.000, destinati a scendere, di poter incidere nel cuore dei politici ????? Sono ragionamenti CREDIBILI AL LIMITE X AREE RISTRETTISSIME E LOCALISSIME VENETE E FORSE VALLATE LOMBARDE, ..... x tutti gli altri ..... pia illusione e "deliri" xchè ci si dimentica che nel frattempo i cinghialai sono aumentati di peso politico, il mondo cinofilo è quello maggioritario e più influente, i selettori anch'essi stanno acquisendo nuovi spazi rappresentativi, e così via.
Ora poi c'è Bersani-Vendola a sn: pensate che con Vendola di "ecologia e libertà" la caccia abbia un futuro ?? E di là c'è sempre Frattini-Brambilla-Prstigiacomo ..... siamo seri.
Senza Fidc, ed altre AAvv ed appoggio del mondo agricolo ..... qui qualcuno pensa veramente di poter ottenere i "fringillidi" anche in deroga ....., ma si conoscono le posizioni o qualcuno veramente scrive solo x dare "aria alle parole" o x "sfogarsi (umanamente comprensibile) e nulla più" ???
Il realismo e la verità dei fatti possono fare male, ma devono essere utili x NON ripetere errori e farsi illusioni.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Il tuo gran finale ..... è alla fine il mio pensiero, almeno inteso come caccia sociale o x come l'abbiamo conosciuta.

Dico solo che la caccia sostenibile x me giovani deve guardare più al lato di gestione territoriale-habitat che a quello dirigistico della indifferenza demandata ad accordi tra enti locali-politici-aavv-mondo agricolo ..... come gli atc testimoniano: sono comodi fanno spesso poco e male, non tutti, in alcune aree assolvono bene alle esoigenze dei conofili ..... e fanno da parafulmine di tutti gli strali e maledizioni di tutti gli altri ..... sono parafulmini comodi x mantenersi pigri di testa e di attività sul territorio.

L'unità ..... NON ci siamo mai riusciti se non quando ci sono stati vari referendum, poi ognuno è tornato all'orticello proprio ..... sempre e francamente io almeno non ho alcuna ricetta nè idea convincente x unir o convincere qualcuno, ma ci sono7dovrebbero essere i leaders del partito o delle aavv a risolvere/indicare la via.

Una nuova legge la vedo però impossibile, ma una revisione mirata e negoziata forse sì; non vedo alcun altro spazio possibile e comunque sarebbe molto lontana dalle nostalgie del passato, xchè la politica-i politici-la società civile-i valori etici e morali-il potere dei mass media-ecc.. Un caro abbraccio.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Beppe
Guarda che purtroppo ti devo dar ragione in tutto,pero`io,pur non volendo tornare indietro di 40 anni,vorrei una caccia piu`giusta,senza falsi pietismi,e fuori dalla politicaccia interessata,ma so di chiedere la luna.
Ciao Beppe
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

58beppe ha scritto:
Caro federic:
- x lo storno, basterebbe clonare TUTTO quanto fatto dalla regione Emilia Romagna, considerando il fatto che è specie che "procura danni economici ingenti, da documentare però attraverso il mondo agricolo, il cui appoggio politico è fondamentale x affrontare la specifica questione";
- x i fringillidi invece il discorso è MOLTO DIVERSO, in primis politico-mediatico-sociale, e NON economico, uno degli aspetti chiave sottostante quasi ogni deroga (poi vi sono i danni ambientali).

Occorre assimilare il fatto che le deroghe sono solamente de facto concessioni su base documentale x "limitare" specie in eccesso presenti in certe zone che fanno danni economici o sanitari od ambientali soprattutto, mentre gli aspetti indicati genericamente come "tradizione" solo in ben poche zone e regioni storiche si può avere qualche speranza come "concessione" di politica regionale, preliminarmente, correndo rischi comunque a carico dei contribuenti tutti ..... , e poi giuridica x dover giustificare agli "occhi e rigori europei simili deroghe".

A parte il Veneto, ancora x poco comunque con le modalità viste x me, a livello nazionale possiamo mettere la parola FINE alla telenovela dei fringillidi, che può anche riempiere ricordi e cuori nostalgici, ma che fa perdere solo tempo e risorse senza ALCUNA possibilità di successo in assenza di volontà politica maggioritaria, sia civile che agricola-venatoria.

Beppe
Sarebbe meglio che tu dicessi che in Italia non si vogliono le deroghe per vari interessi
di bottega.
La direttiva parla chiaro sulle deroghe,e sui modi di poterle applicare senza incorrere nelle ire della UE,ma da.......... noi si parla scuro.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Beppe
Quella e`la nostra caccia,e`inutile che tu ci giri intorno,io non mi adeguo a una caccia qualsiasi solo per portare lo schioppo in spalla.
Per quanto andranno avanti federarci?
Sono state la causa della morte della caccia in Italia.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

contraccambio l'abbraccio al grande 58beppe prodigo di complimenti e immeritati elogi ad un cacciatore ormai attempato che ricarica per diletto e caccia appena puo' , ma che con la fantasia galoppa sempre fra anatre, beccaccini , colombacci e quanto attiene al mondo venatorio.
Per questo anche se non la pratico attivamente, mi accaloro per i fringuelli e gli storni , quando sento confutata la verita' e magari viene rappresentato uno scenario difforme dalla realta' .
Da noi i politicanti ci raccontano di multe e regolamenti europei che impongono la rinuncia alla deroghe, ma avendo l'impressione che le bufale imperino , insieme alla mistificazione del reale, chiedo agli amici supporto per smascherare le manfrine perpretate ai danni dei cacciatori toscani in merito alle deroghe.
Poi quanto dice Beppe per le caccie tradizionali e i fringuelli , lo condivido pienamente e penso anche io che sia ormai anacronistico sperare in un ritorno al passato.
Per quanto riguarda la caccia attiva non mi lamento anzi sabato e domenica scorsi sono stati due giorni che hanno rinvigorito ogni fantasia piu' volte agognata durante i lunghi mesi di attesa. Sabato dalla botte ho visto di tutto e domenica sul palco abbiamo scaldato abbondantemente le canne dei nostri fucili, ovviamente con cartucce di produzione nostra che hanno lavorato bene. Domani mattina si va' due ore alla botte, probabilmente sotto la pioggia ...............
buonanotte
Un caro saluto, federic :wink:
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Beppe
Tutto vero quello che hai scritto,per l'amor del cielo!
Pero`gli altri Paesi europei colgono subito le palle al balzo concesse dall'UE,vedi le oche in Francia,la riammissione in calendario dello storno in 4-5 Paesi dell'unione,in deroga ciuffolotto ne Regno Unito,caccia con le reti al colombaccio,e con le panie in Francia,a qualche piccolo uccellino,tipo l'ortolano.
Qui rientrano cacce tradizionali,che sono concesse in deroga dall'UE,quindi ripeto,e sono convinto,cheda noi non ci sia volonta`politica di fare certe cose,Come hai detto anche te,i migratoristi,non sono tutelati ne dalle aavv,ne tanto meno dal governo,proprio per il poco poterere rispetto a cinghialai,e cinofili,nelle aavv che contano.
Beppe, in Italia,non solo sulla caccia,siamo una massa di "pecoroni".
Guarda cosa e`successo al grande Ligasacchi in Lombardia.
Per ultimo ti dico che anch'io sono stato un buon combattente,ora mi sono rotto veramente i co***oni!
Beppe,un saluto,e una grande stretta di mano anche se virtuale.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

il confronto sulle deroghe e' molto interessante e gli interventi anche condivisibili,
ma la mia richiesta di info sulle deroghe in Veneto e Lombardia e' finalizzata ad un confronto tutto toscano per smontare le mistificazioni che vengono arkitettate sull'argomento.
Pertanto richiedo nuovamente se qualche cacciatore del forum , ha notizie certe sulle attuali specie cacciate in deroga nelle regioni del nord e dove si possono trovare documentazioni per le medesime deroghe .
Vi ringrazio per l'interessamento e saluto i competentissimi frequentatori del forum, fra i quali il sanguigno colombaccio51 e 58beppe che oltre la competenza dà anche un bel
" PESO " agli interventi ( come da eloquente foto della botte ......) . [eusa_clap.gif]
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Caro stimatissimo Colombacciaio, la deroga sugli storni l' ER ce l'ha ..... e basterebbe copiarla in tal senso da parte di TUTTE le regioni come metodo x ottenerla ..... e l'ISPRA è a Ozzano ..... e se dico che in sedi che "contano veramente" il calendario dell' ER è indicato come PIVOT da prendere a riferimento di TUTTI i calendari venatori e come filosofia di gestione territoriale in senso venatorio xchè mai lo scrivo ???
Allora NON è problema Nazionale, ma regionale ..... e da gestire tra categorie venatorie e mondo agricolo ..... e queste cose una qualsiasi AAvv che vive di "rappresentanza globale e di comprosmessi interni" le sa benissimo ..... ed i cinghialai e colombacciai là DA VOI pesano veramente tanto, come gli stanzialisti, ..... .
Volete un "red rationem" locale ??? E' cosa vs, però ..... sapete cosa gliene frega ad un cacciatore em.rom. od ad uno sardo od uno siciliano od a ..... (col maximo rispetto x tutti): 0 - ZERO MAIUSCOLO, xchè questa è la logica "perdente" dell'orticello atc-provincia-regione in cui ci SIAMO cacciati da decenni soprattutto x l'inefficienza di molte regioni nella gestione del circuito dominante habitat-territorio-mondo agricolo-stanziale col mondo "nemico".

Quello che conta è la visione nazionale ..... NON quella toscana o lombarda o veneta o pugliese o emiliana o ..... e, mentre x lo storno ci sarebbe uno spazio di battaglia in ITALIA, ..... x altre deroghe, tra cui i fringuelli, NON CI SONO SPAZI POLITICI DI NESSUN GENERE CHE NON SIANO LOCALI E PARZIALISSIMI, TRADIZIONALMENTE DOCUMENTATI.

Vogliamo mettercelo finalmente in testa o vogliamo continuare a farci male da soli x perdere le ns energie (poche) e tempo INUTILMENTE, quando c'è l'art 842 in discussione e la nuova legge armi-licenze ??

Siamo in Italia e qui dobbiamo vivere..... NON in Francia o Grecia, ma allora xchè NON citare ad es. Olanda e Germania dove si caccia molto meno che in Italia ??
Xchè allora NON dire che in Francia la caccia costa ed è ancorata al privatismo delle riserve ed al mondo rurale latifondistico ?? Xchè NON dire che i PIù VERDI ALLA FINE SUL TERRITORIO E X LA VIGILANZA SONO I CACCIATORI (x la quale una buona % di noi smetterebbe presto di cacciare x le irregolarità piccole o grandi che compie) ?? Xchè NON dire ancora che l'etica venatoria francese qua è disattesa dal 90% almeno dei cacciatori e che le associazioni venatorie sono maggiormente governate dai waterfowlers e dai selettori-cinghialai e dai colombacciai con una precisa suddivisione territoriale ??
Xchè NON dire che il volontariato venatorio nei centri di censimento, nella gestione delle riserve ed oasi, che i principali centri di inanellamento sono gestiti dai CACCIATORI ??
Là i Cacciatori hanno tutti la C ..... ce lo siamo mai chiesti ??
Quante ore di volontariato abbiamo mai fatto in Italia x la Caccia e l'ambiente ??

Non possiamo vedere e prendere solo quello che appare ..... NON abbiamo la loro storia nè la loro tradizione "vert" tanto è che si sono meritati l'ammirazione e soprattutto il rispetto di politici ed opinione pubblica francese ..... NOI invece tutt'altro ..... la ns schiera di sparatori anni 70-80 è stata la catastrofe più grande del ns movimento ..... questa è la ns amara verità storica ed anche io ne ho fatto parte ..... e certi interventi sui fringuelli qui sul forum, senza contesti precisi di modalità di modica quantità-metodo tradizionale-appostamento con vivi-ecc., ma solo indirizzati alla fine x sparare in vagante od al passetto o col temporaneo o x acquisire un vantaggio solo localistico ..... come se fosse tutto quanto la stessa cosa, ..... NON fa che confermare QUANTO siamo lontani anni luce dalla Francia e dai suoi meravigliosi Cacciatori.
 

federic

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BUONGIORNO CARI CACCIATORI DEL NORD ITALIA.

Siccome da noi in Toscana ci si ostina a dire che le deroghe non sono piu' consentite
e che la regione se le fa', rischia una multa europea da 25 milioni di euro, vorrei chiedere
gentilmente aiuto agli amici del Veneto e Lombardia i quali penso possano cacciare gli storni , prispole e fringuelli in deroga, alla faccia dei verdi e multe fantasiose.

CI VOLETE DIRE COSA POTETE CACCIARE IN DEROGA E COSA SAPETE SULLE FANTOMATICHE MULTE ALLA REGIONE, PER CUI DA NOI SEMBRA CHE NON POSSANO DARE IN DEROGA ALMENO LO STORNO ??

VI SAREI OLTREMODO GRATO PER LE INFO SICURE CHE CI POTETE FORNIRE ,
con le quali possiamo tappare la bocca ai nostri " POLITICANTI FANFARONI " . :D
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Se vuoi infiormazioni di come funzionanno le leggi sulle deroghe entra nel sito ACV /associazione cacciatoti veneti e clicca sull'icona di Berlato in basso a destra. Ti sarà spiegato tutto,saluti.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Sul sito di Berlato ci sono un'infinità di cose e non so se è semplice trovare le regole per fare le deroghe. comunque la regione Toscana sta facendo la furba per non concedere le Deroghe, in quanto:
-le leggi europee e quelle italiane per fare le deroghe non sono cambiate,
-la direttiva uccelli contiene tali regole,
-le multe possono essere applicate solo se non si seguono le regole.

Quanto sopra è tanto più vero se consideri che Veneto e Lombardia le fanno tutti gli anni e non hanno avuto multe di nessun genere.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Un abbraccio ed un grazie al grandissimo Cacciatore Federic, che ha una esperienza ovattata con modestia degna delle Grandi Persone da far impallidire me e molti del forum, sia con riferimento alla Caccia che alla ricarica, ..... e qui mi fermo.

Cari toscani, amo la Vs terra xchè ho studiato all'Università di Siena e a tante altre affinità culturali e di lavoro; i miei vicini di casa erano i Pardini ..... notissimi a Lucca xchè 3 di loro sono stati pluricampioni del mondo di tiro al Piccione ..... e mi portavano le Maionchi del 7,5-6-5 nik con la scatola a bandiera spagnola ..... dove uno di loro (aldo -o bruno- vinse lì uno dei loro mondiali .....): ne custodisco devotamente ancora alcune scatole e hanno oltre 30anni ..... .

Guardate cosa ha fatto la ER x la deroga sullo storno e sollecitate-spingete-fate tutto il possibile tramite le aavv x "obbligare" le associazioni agricole a chiedere i danni a comuni-provincie-regioni; questa è l'unica via x quella specie, nella speranza di una battaglia politica NAZIONALE che ripristini quel selvatico tra le specie giustamente cacciabili (adesso qua ce ne è una invasione ..... ed anche nella zona di piacenza-parma).

X i fringillidi la vicenda è MOLTO dura; intanto occorre dimenticarsi frosoni-peppole-montane-frisia-ecc. e quelli colorati vari, puntando SOLO al FRINGUELLO, data la buona presenza e stato di conservazione della specie.
NON è realisticamente Nè SARà MAI POSSIBILE avere deroghe territoriali generalizzate in Italia dalle apli alle piramidi e francamente credo che solo il veneto e la lombardia in alcune vallate abbiano le carte in regola tradizionali x invocare qualcosa in senso "europeo" sia x motivi "culturalmente sociali a livello storico" (sagre osei documentabili; fiere degli uccelli; ars culinaria; ecc.) che soprattutto politici, via Lega Nord e Liga veneta più "sensibili" alle istanze localistiche e dei territori di riferimento anche come bacino elettorale fortemente radicalizzato. Modeste quantità giornalieri ed annuali (molto minori delle cifre lette .....), tipologia rigorosa di tipo di caccia (appostamento fisso con richiami e basta), segnatura apposita x questo tipo di deroga, potrebbero essere gli elementi su cui basare una qualche forma di richiesta ..... .
Le AAvv, di cui ripeto x l'nsima volta NON sono associato, hanno "ragioni" dal loro punto di vista xchè dalla 92 hanno "modificato" sempre più il bacino del consenso proprio e si sono spostate verso il mondo più cinofilo (stanzialisti-beccacciai) e di "grossa taglia ..... cinghiali-selezione" od assistendo la specializzazione del mondo degli appostamenti fissi di colombacci in montagna.
In ogni caso sono oggettivamente impotenti x una serie di motivi nazionali e di opportunità rappresentativa tra le varie tipologie-esigenze degli iscritti, ma anche di relazioni che DEVONO mantenere col mondo agricolo x gli stanzialisti al fine di mantenere vivo il presupposto chiave della socialità della caccia: l'art.842.
E' inutile: "i fringillidi NON fanno danni, ..... e troppa sparatoria nei campi e vicini alle case o nei boschi, NON li vogliono nè i contadini, nè gli stanzialisti, nè i cinghialai, nè chi è in appostamento al colombaccio, nè gran parte della gente comune ..... e solo i warterfowlers se ne fregano ..... quelli come me (ecco xchè qui qualcuno prende fischi x fiaschi parlando del sottoscritto) che sono attenti invece all'etica dei comportamenti venatori ..... che è altra cosa".
Io arrivo fino a qui ..... x informazioni ed idee, oltre è vendere francamente "fumo e teoria irrealizzabile" o "continuare a pigliare x i fondelli i cacciatori che sono divisissimi da sempre x miopia ed egoismo".

Ai lettori del forum: è più facile NON scrivere nulla, che mettersi a scrivere x cercare di dire lo stato dell'arte e diventare così "forzatamente antipatici sapendo di diventarlo" ..... è terribilmente scomodo e faticoso intanto x me, ma forse dovrebbe anche far riflettere "altri che ho spalle molto robuste sotto tanti punti di vista x prendermi gli strali multipli od accuse varie sul forum": è il silenzio e l'omertà delle rappresentanze e dei sottobanchi che hanno da sempre danneggiato la caccia ..... e chi ha qualche capello grigio lo sa bene ..... . Più campane sentite, cari colleghi, meglio è x tutti, a prescindere che il mio "suono" possa o meno piacere ..... come quello di chiunque voglia apportare un contributo al forum ed alla causa della caccia.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Dimenticavo di dire che anche la regione Lazio non fa le deroghe.
Alla richiesta dei cacciatori sul perchè non venga fatta la deroga almeno allo storno che provoca ingenti danni agli oliveti e ai frutteti del Lazio, la risposta è stata che a loro non risulta che gli storni facciano danni.

La verità è che gli agricoltori hanno fatto denunce di danni dovuti agli storni per decenni, senza ricevere mai una lira. Ora si sono stufati e non perdono più tempo a fare denunce Per cui la regione ne ha dedotto che gli storni non fanno più danni.

Lascio a Voi le conclusioni del caso!
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

Caro federic:
- x lo storno, basterebbe clonare TUTTO quanto fatto dalla regione Emilia Romagna, considerando il fatto che è specie che "procura danni economici ingenti, da documentare però attraverso il mondo agricolo, il cui appoggio politico è fondamentale x affrontare la specifica questione";
- x i fringillidi invece il discorso è MOLTO DIVERSO, in primis politico-mediatico-sociale, e NON economico, uno degli aspetti chiave sottostante quasi ogni deroga (poi vi sono i danni ambientali).

Occorre assimilare il fatto che le deroghe sono solamente de facto concessioni su base documentale x "limitare" specie in eccesso presenti in certe zone che fanno danni economici o sanitari od ambientali soprattutto, mentre gli aspetti indicati genericamente come "tradizione" solo in ben poche zone e regioni storiche si può avere qualche speranza come "concessione" di politica regionale, preliminarmente, correndo rischi comunque a carico dei contribuenti tutti ..... , e poi giuridica x dover giustificare agli "occhi e rigori europei simili deroghe".

A parte il Veneto, ancora x poco comunque con le modalità viste x me, a livello nazionale possiamo mettere la parola FINE alla telenovela dei fringillidi, che può anche riempiere ricordi e cuori nostalgici, ma che fa perdere solo tempo e risorse senza ALCUNA possibilità di successo in assenza di volontà politica maggioritaria, sia civile che agricola-venatoria.
 
Re: PER I CACCIATORI VENETO/LOMBARDI

58beppe ha scritto:
-mentre gli aspetti indicati genericamente come "tradizione" solo in ben poche zone e regioni storiche si può avere qualche speranza come "concessione" di politica regionale, preliminarmente, correndo rischi comunque a carico dei contribuenti tutti ..... , e poi giuridica x dover giustificare agli "occhi e rigori europei simili deroghe".

Beppe gli "occhi e rigori europei" ammettono e permettono l'applicazione delle deroghe per motivi tradizionali, questo sia ben chiaro e sopratutto non dobbiamo mai dimenticarcelo.
Casomai (alla luce anche della recente sentenza della corte di giustizia Ue) è lo Stato che è totalmente inadempiente in quanto non ha ancora completamente recepito nella legislazione nazionale le direttive impartite dall'Ue per la corretta applicazione del regime di deroga. Casomai il nostro problema ha un solo vero nome: l'Ispra. :roll:
 
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