Eccoli si son svegliati ed ora è guerra!!!

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Piemonte, animalisti ricorrono al TAR

TORINO: Il Tar deve fermare le doppiette
La stagione comincia mercoledì, ma gli ambientalisti ricorrono: «L’apertura anticipata è illegittima»

Lo scontro tra ambientalisti e cacciatori questa volta è a carte bollate. Oggi o domani il Tar potrebbe fermare le doppiette a un passo dal riempire il carniere, anche se la Regione Piemonte ha stabilito l’apertura della stagione venatoria da mercoledì. Le associazioni Enpa, Lac (Lega anticaccia), Legambiente, Lipu e Pro natura hanno presentato ricorso al tribunale amministrativo contro la «pre-apertura» che a sentire loro «viola le norme nazionali e internazionali che tutelano gli uccelli selvatici».

E’ stato chiesto un provvedimento d’urgenza perché il Piemonte ha anticipato il calendario «in modo illegittimo» – a parere delle associazioni. Ribatte l’assessore Claudio Sarchetto, (della Lega con competenza agricoltura e foreste, quindi anche caccia): «Io do indirizzi politici non sono un tecnico, ma non dubito del lavoro dei funzionari del mio assessorato. E’ stato fatto tutto secondo la legge, poi chiunque può presentare ricorso»

«Avevamo chiesto alla Regione di rivedere la data – racconta Roberto Piana della Lac -, senza successo. L’Ispra (l’istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale; ndr), ha un rapporto dove sono elencate le specie a rischio e i periodi in cui non si dovrebbe cacciare: non prima del primo ottobre e chiudere l’attività tra la fine di dicembre e i primi di gennaio. Chiediamo al Tar di considerare quel parere e la disapplicazione delle norme regionali».

Alcune specie cacciabili sono a rischio estinzione, e nelle 38 pagine dell’Ispra sono evidenziati rischi e limiti per alcuni volatili. In qualche provincia del Piemonte la caccia alla tortora e al colombaccio per esempio sarà possibile da mercoledì e dice Piana: «In difformità dal parere dell’Ispra. Non c’è legittimità». Le associazioni puntano il dito anche sulla gestione del territorio: «La legge comunitaria prevede il piano faunistico regionale che non esiste, nella scorsa legislatura sembrava fosse allo studio per l’approvazione poi non se ne è saputo più nulla».

Il problema sta tutto nell’applicazione della legge comunitaria sulla caccia, che già nei mesi scorsi aveva acceso le polveri tra i fronti contrapposti di animalisti e cacciatori. Tra le novità l’articolo 42 che dà la possibilità di prolungare la caccia fino a febbraio, ritardandone però l’inizio. L’Ispra dal canto suo ha preparato l’analisi e i «consigli» alle regioni sul tema ma «è un parere – spiega Piana – non vincolante per l’amministrazione regionale. Il problema sono le lobby dei cacciatori: l’un per cento della popolazione ha il peso politico in Regione che vale dieci».

ANTONELLA MARIOTTI

http://www3.lastampa.it


Caccia: wwf e Lipu pronte a dar battaglia
Wwf e Lipu: in Italia già si spara a dodici specie di cui 4 a rischio

«In un clima di incertezza del diritto le Regioni aspettano fino all’ultimo minuto per deliberare i calendari per evitare i ricorsi al Tar delle associazioni ambientaliste». Così Osvaldo Veneziano, presidente nazionale di Arcicaccia, anche se in realtà molte regioni hanno già deliberato.

Anche a livello nazionale Wwf e Lipu (Lega protezione uccelli), insieme con altre associazioni, sono pronte a ricorrere al Tar. Per ora – dice Patrizia Fantilli, responsabile dell’ufficio legale islativo del Wwf – ci siamo accordati su Veneto, che chiede ancora le deroghe per le peppole e i fringuelli, Lombardia, Toscana, Calabria e Abruzzo.

Il rischio, per Fulvio Mamone Capria, vicepresidente della Lipu, è che con la pre-apertura «già si inizia a sparare a 12 specie, tra cui 4 in declino mentre c’è il divieto di caccia alle specie in periodo di migrazione, riproduzione e assistenza alla prole, e accoppiamento».


Preapertura, pronti i ricorsi al TAR
pre-apertura dal 1 settembre, pronti i ricorsi a Tar
Quadro cambiato dopo art. 42 legge comunitaria
ROMA – La stagione venatoria si aprira’ ufficialmente la terza domenica di settembre (il 19) ma le doppiette potranno tornare a sparare gia’ dal primo settembre, grazie alla pre-apertura.

Ma all’antipasto della stagione di caccia 2010-2011 sarebbero gia’ pronti i ricorsi al Tar da parte delle maggiori associazioni ambientaliste (tra cui Wwf e Lipu).

E da quest’anno, la legge Comunitaria approvata – tra le polemiche – pochi mesi fa dall’Aula della Camera, ha cambiato le carte in tavola: l’articolo 42 del testo di recepimento della direttiva Ue ha modificato la legge quadro che regola l’ attivita’ venatoria, la 157.

Tra i punti principali, la possibilita’ di estendere il periodo di caccia ai primi 10 giorni di febbraio oltre la chiusura del 31 gennaio, e una maggiore ‘attenzione’ alle specie e al divieto nei periodi di migrazione e riproduzione.

Per le pre-aperture si potra’ sparare il primo e il cinque settembre, in Puglia anche il 12. Al momento non si sparera’ in Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria, mentre molte Regioni ritardano le delibere sui calendari a fine agosto per evitare che i ricorsi ai Tribunali amministrativi blocchino le pre-aperture.

Le modifiche al quadro normativo ha portato l’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale) alla stesura di un documento destinato a aiutare le Regioni con le linee guida per la stesura dei calendari. L’Istituto del ministero dell’Ambiente dovra’, inoltre, esprimere parere sulle deroghe sia temporali che di prelievo in base ai dati scientifici.

http://www.ansa.it
 
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