da "L'Arena":
VERONA – Scatta il piano contro le nutrie. Si potrà sparare tutto l’anno
IL FLAGELLO DELLE CAMPAGNE. L’assessore provinciale Venturi annuncia i provvedimenti per contenere i roditori
La Polizia provinciale e mille cacciatori abilitati controlleranno tutti gli abbattimenti Previsto l’impiego di gabbie al cloroformio. Obiettivo: eliminare 30mila capi all’anno
Abbattimento 365 giorni all’anno, mille cacciatori abilitati e 1.250 gabbie con cloroformio. Obiettivo: la cattura e l’uccisione, ogni anno, di 30mila castorini, meglio conosciuti come nutrie, i grossi roditori che sono ormai diventati il «flagello delle campagne».
Il piano di intervento valido dal 2011 al 2015 è stato presentato dall’assessore alle politiche faunistiche della Provincia, Fabio Venturi, ed è basato su un concetto chiaro: le nutrie rappresentano una vera e propria emergenza e non è possibile aspettare oltre.
Per questo la Provincia ha illustrato le sue linee d’azione insieme ai rappresentanti dei sette ambiti territoriali di caccia, dei Consorzi di bonifica e della Polizia provinciale. Venturi non ha dubbi: le nutrie sono un problema, e non una psicosi collettiva, e avrà la priorità per i prossimi anni.
«Siamo davanti a un fenomeno dannoso della pianura padana», ha spiegato Venturi. «Le conseguenze del proliferare di questo animale sono pesanti, anche a livello economico, oltre che per la sicurezza degli agricoltori. Abbiamo quindi pensato a un piano in tre mosse, avvalendoci della collaborazione dei cacciatori e chiedendo un sostegno economico maggiore ai Comuni. Devono investire di più nel sistema di abbattimento e cattura mediante trappole, più che improvvisare ordinanze non in linea con le nostre direttive».
Il primo punto è l’acquisto, da parte della Provincia, di 250 nuove gabbie per la cattura delle nutrie, che si aggiungono alle mille già a disposizione. Questo strumento è stato distribuito agli agricoltori nei Comuni scaligeri, soprattutto nella Bassa, tramite gli ambiti di caccia. Tra i paesi più flagellati ci sono Arcole e Isola Rizza. Le gabbie contengono cloroformio, che provoca la morte dell’animale.
Il piano di controllo prevede la possibilità di abbattimento dei castorini durante tutto l’arco dell’anno, anche oltre i giorni e la stagione di caccia prestabiliti, con un diradamento delle battute nel periodo estivo. Il tutto avverrà, tuttavia, con la supervisione della Polizia provinciale. Mille i cacciatori abilitati come «coordinatori», dopo il superamento di un corso di formazione. Le battute si intensificheranno nel periodo più freddo, da novembre ad aprile, lasso di tempo migliore per la caccia alla nutria, poiché esce dalla tana in cerca di cibo e la vegetazione si fa più rada.
«Gli abbattimenti saranno effettuati soltanto da persone autorizzate», ha precisato Venturi, «secondo battute di caccia programmate dalla Provincia e coordinate dalla polizia. Ai Comuni, invece, abbiamo chiesto di partecipare a questo Piano con l’acquisto di ulteriori gabbie. Il nostro deve essere, infatti, un impegno comune distribuito sull’intero territorio e tra tutti gli attori interessati», ha concluso. «Ringraziamo, infine, i cacciatori che oltre all’abbattimento delle nutrie, si occuperanno del controllo delle gabbie, per svuotarle e ripulirle».
La Provincia ha inviato una lettera alle amministrazioni locali per caldeggiare la collaborazione dei Comuni, non solo nella Bassa, ma anche a est e a sud ovest del capoluogo, sino all’entroterra gardesano. Il documento sollecita l’acquisto di gabbie e vieta l’utilizzo di strumenti di cattura privi di etichetta e non autorizzati dalla Provincia. Altro invito ai Comuni è quello di orientare l’impegno economico agli ambiti territoriali di caccia, per l’acquisto di cartucce e materiale utile al controllo della specie. Alle autorità locali spetteranno anche gli oneri di smaltimento delle carcasse.