Re: lombardi

meno male..che almeno ve n'è uno in meno...eh se tutti facessero come te forse riuscire a prendere qualche uccello in più.........una volta mi piaceva andare ai centri perchè eri informato su cosa su chi ha fatto carniere ecc..una sorta di radio capanno..ma ora è sempre più frustrante..specie quando per i sasselli e le cesene sei li in 100 e arrivano 3 richiami in croce.......vero è che con il tempo che perdi nonchè i km di macchina alla fine ti salta fuori che spendevi di meno a comprarlo....a me non sembra una cosa logica..voi che dite?....poi ci si lamenta del bracconaggio, delle reti ecc....apriamo gli occhi...cerchiamo e studiamo nuove forme di approvvigionamento...bisogna che su in alto qualcuno si muova in tal senso perchè la cosa proprio non funziona...siamo destinati a scomparire......
 
Re: lombardi

botahv79 ha scritto:
incompetenti, ipocriti, si studino le leggi per favore.L'impugnatura della legge dell'anno passato era per un vizio di forma non di contenuto.Vadano a vedere la Francia e imparino su come applicare la direttiva uccelli e le deroghe.
Ora serve un sostanziale chiarimento sul 19 bis, in maniera che le regioni possano legiferare in tema di deroghe(che sono concesse dalla direttiva), e l'istituzione degli osservatori regionali, in maniera da bypassare l'ispra e il suo covo di ambientalisti.


Il fatto è che a nessuno interessa imparare se si tratta di Caccia!!!!!!
tanto paghiamo sempre noi!
...sempre peggio....
 
Re: lombardi

Io ero presente al Pirellone e ringraziando tutti quelli che assieme a me, al "grande capo" Diego, a Rinaldo (oldarin) a Paolo e a Carlo (caccia78) ha presenziato alla manifestazione ha fatto il suo dovere.
Ora è tardi, è tardi per i se e per i ma.... chi non si è mosso dal proprio letto per essere presente a far sentire il proprio apporto non venga a recriminare...poteva muoversi e farlo prima!!!!
Un grazie sentito ai gruppi Anuu del Nord che hanno fatto la parte del leone nella manifestazione e un "GRAZIE" a Federcaccia che ieri sera si è decisa ad organizzare 1 pulman che con 30-35 persone ha dato il proprio "apporto".
P.S.
Dei presenti iscritti a migra penso tutti abbiano perso una giornata di lavoro!!!
 
Re: lombardi

si ma poi sanno cosa significa mantenere un capanno in perfetto stato che tutti quelli che passano podisti ciclisti e passeggianti si fermano a osservare il lavoro svolto che almeno da noi sembrano dei giardini botanici splendidi e non le riserve del wwf ormai cespugli schifosi
 
Re: lombardi

sono o meglio sarebbero le AAVV che dovrebbero tutelare i nostri diritti ,organizzare noi cacciatori in modo che anche noi possiamo avere voce in capitolo ..da piu di 10 anni frequento le varie riunioni sia a livello di paese che provinciali ,della AAVV e anche dell'ambito unico di BS ..
a livello delle singole sezioni di paese si riesce a fare qualcosa, grazie all'aiuto di pochi volontari che bontà loro danno una mano ad organizzare le varie attivita: lanci di selvaggina,pulizia dei sentieri e dei nostri boschi dall'immondizia ,la creazione di buche piene d'acqua pei i selvatici immessi,organizzazione di gare di vario tipo insomma tutti quei lavori che fanno bene alla caccia ai cacciatori e soprattutto all'ambiente stesso .. se cominciamo ad andare oltre (provincia) gia nn si riesce piu a fare nulla di concreto ...perche i dirigenti nn gradiscono la nostra interferenza ..hai voglia ad alzare la mano nelle riunioni .. ti ascoltano a malapena ..e tante proposte sensate non sono state neppure prese in considerazione ...cosa succede a livello regionale nn lo voglio neppure sapere ..ma fatti ci dimostrano che la caccia è solo uno scomodo bacino di voti ..i problemi della caccia passano in secondo o terzo posto di fronte alla politica e agli interessi economici .. basti pensare che c'è un disaccordo totale tra provincia e ambito (DOVREBBERO ESSERE DUE ORGANI CHE COLLABORANO AIUTANDOSI A VICENDA ) in realta si boicottano nella maniera piu spietata .. aggiungiamo anche che l'età media dei cacciatori sta salendo vertiginosamente (come giustamente scritto mancano le nuove leve giovani ) e i vecchi cacciatori ne hanno piene le tasche di assistere a tante porcherie fatte da quelli che invece dovrebbero aiutarci e assisterci ..
altro e fondamentale problema ..la caccia di tesserati tra le AAVV ..tt promettono dicono ..ma poi nn fanno perche presi a begare tra loro .. e il numero dei cacciatori cala sempre di piu tutti gli anni ...
 
Re: lombardi

Lombardia, nuovo stop alle deroghe
Lombardia – Caccia: nuovo stop alle deroghe

(red.) Altro stop per i cacciatori lombardi. Giovedì al Pirellone, è saltata, per mancanza del numero legale, la riunione di giunta che doveva esaminare la nuova proposta di legge firmata dal bresciano Mauro Parolini del Pdl sulle deroghe per la caccia ad alcune specie volatili.
La seduta è quindi saltata, scatenando le ire del consigliere Udc Gianmarco Quadrini, che dopo aver accusato Lega e Pdl di “ azzuffarsi per prendersi i meriti delle deroghe, mentre hanno solo preso in giro istituzioni e cacciatori”, fa la proposta direttamente al presidente Roberto Formigoni di “approvare le deroghe con una delibera di giunta come ha fatto il Veneto, o rimborsare metà della tassa regionale versata da tutti i cacciatori”.
Dopo che il 14 settembre il consiglio regionale ha votato una pregiudiziale che ha affossato il progetto di legge condiviso all’unanimità in commissione Agricoltura, il consigliere Parolini aveva presentato una nuova proposta con riduzione degli abbattimenti dal 3% all’1%.
Ma è mancato il numero legale e ora è tutto da rifare. Una situazione di cui non possono certo dirsi soddisfatti i cacciatori che, tuttavia, martedì hanno ottenuto la modifica della legge regionale 26/93 che permette di cacciare in ambiti territoriali e comprensori alpini diversi da quelli di residenza anagrafica.

http://www.quibrescia.it
 
Re: lombardi

icneudio ha scritto:
ma perchè uccidere proprio questi poveri migratori? non c'è qualche altra pseice divertente da cacciare?

Ti dico solo se non avessi l ambito in provincia di Cremona non só se per l ambito unico di Brescia farei ancora la licenza!La nostra caccia tradizionale è in particolar modo alle deroghe,per lo più fringuello e peppola!Se non si possono cacciare è davvero dura,anche perché i posti migliori per altre speci sembra di essere al mercato!Questo è uno dei motivi!
 
Re: lombardi

non ti so aiutare enri..aggiungo che però bisognerà aspettare la votazione del 14 settembre prima di cantare vittoria.... con relativo presdidio dei cacciatori.


si sa qualcosa dei roccoli?ciao
 
Re: lombardi

Ora
Visto che quello che Anuu aveva promosso con le lettere da inviare ai politici per sollecitare l'approvazione hanno aderito circa 10 persone del forum gradirei che chi si sente arrabbiato/indignato/preso per il c*** dopo questa votazione invii un'altra lettera a tutti i consiglieri (in primis all'IDV)con la richiesta di spiegazioni.
Roby
 
Re: lombardi

mha......secondo me,dobbiamo ribllarci e presentarci in qualche migliaio non al pirellone,ma alla sede della lega.....e visto che è uno di loro che potrebbe fare la delibera,fargli capire a chiare lettere che rischiano grosso....molto grosso,ed alle prossime elezioni non perdoniamo nulla questa volta!
tutti cacciambiente.
ciao Ste
 
Re: lombardi

Ciao Caro, non hai notizie del calendario venatorio perchè è già in vigore [lol.gif] ..nel senso che è lo stesso ormai dal 2004 (ovvero da quanto è stato approvato tramite legge regionale). Le eventuali modifiche (leggasi deroghe) verranno integrate con apposito atto.
 
Re: lombardi

Non createvi false speranze, per quest' anno niente deroghe in Lombardia, salvo veri e propri miracoli.
Se poi ci dice male scordiamocele pure fino a che abbiamo il prevosto a capo della regione.
 
Re: lombardi

Pensate che per la delibera non ci sia più niente da fare?
Abbiamo ancora qualche speranza secondo voi?
Da capannista sono deluso ed amareggiato.. ma non può finire cosi!!
 
Re: lombardi

l'unica forma di autorifornimento ad è il baracconaggio che ovviamnetSI CONDANNA. BISOGNEREBBE DARE LA POSSIBILITà AI CACCIATORI DI APPROVIGIORNARSI di uccelli come in francia d esempio con il vischio..si potrebbe addirittra mettere la clausola che a fine anno solo il 20% dei presicci da noi catturati si potranno tenere gli altri si liberano....riconsegnado le fascette alle provincie...che dite?
 
Re: lombardi

Dall'amico Vanni ......


ACCORDO RAGGIUNTO PDL-LEGA: SI ALLE DEROGHE CON LEGGE.
MILANO_ Accordo fatto fra PDL e Lega in tema di deroghe per la prossima stagione venatoria. Dopo mesi di aspri e inutili scontri, grazie anche alla preziosa mediazione di alcune esperte personalità del mondo politico e venatorio, è stato trovato un ragionevole e soddisfacente accordo in tema di deroghe per la prossima stagione venatoria. Soddisfatto il commento del già Consigliere regionale Vanni Ligasacchi: ” Hanno evitato di gettare al vento alcune conquiste storiche frutto della mia legge.”Niente apertura di settembre con le deroghe, niente caccia a dicembre, calano i carnieri complessivi ma si viene aggiunta una specie, quella dello storno a fringuello, peppola, pispola e frosone già cacciabili lo scorso anno. Questo è il risultato della mediazione politica raggiunta da PDL e Lega per la caccia in deroga.“Sono ragionevolmente soddisfatto – ha dichiarato Ligasacchi – per l’accordo raggiunto, ora si tratta di passare il vaglio della commissione regionale che discuterà il provvedimento mercoledì 8 settembre e poi le forche caudine del Consiglio regionale nella giornata di martedì 14. Se tutto va bene e non ci saranno imboscate avremo la legge in vigore prima del 2 ottobre. Nella proposta di legge presentata da PDL e Lega, ho trovato molti passaggi che mi hanno convinto in maniera definitiva del fatto che gli scorsi anni avevo visto giusto – aggiunge Vanni Ligasacchi – La legge n. 24 del 2008 della quale sono stato l’estensore e il primo firmatario, quella per intenderci che apriva il prelievo alle specie in deroga anche per i vaganti e che è stata determinante per consentire la deroga lo scorso anno anche per pispola e frosone, rimane in piedi in tutta la sua struttura e viene legittimata anche dalla Corte Europea. Avevo visto giusto! Così come ho visto giusto quando il 22 dicembre dello scorso anno il Consiglio regionale recepiva l’abrogazione del suo art. 4, ed ebbi l’intuizione di far votare un ordine del giorno per l’istituzione della commissione di esperti. Diciamo che mi fa solo molto piacere quando leggo nella relazione del testo di legge PDL-Lega di quest’anno, che quelle scelte sono riconosciute come determinanti per ottenere gli stessi risultati venatori”.Ligasacchi, ci dica cosa c’è di positivo e di negativo nella proposta sulle deroghe che 90 % verrà approvata il 14 settembre dalla Regione. “Innanzi tutto, mi auguro che la legge la approvino, senza se e senza ma. Io sarò presente in Regione quel giorno per difendere con i denti un provvedimento che ho voluto forse più di ogni altra norma. E non solo perché mi reputo il padre delle deroghe, parlo da cacciatore adesso: se non si da continuità alla legge le nostre tradizioni sono morte. Ecco perché sono così arrabbiato con la Lega che in questi giorni non si decideva a rispettare il patto con gli elettori. Questa legge, è vero, ha qualche difetto: niente apertura a settembre, niente deroghe a dicembre, calano i carnieri complessivi, sbagliato definire i giornalieri così perché si rischia la chiusura per raggiungimento del numero. E poi la firma di Renzo Bossi arrivata solo per ultima, senza troppa convinzione… Aspetti positivi? L’introduzione dello storno senz’altro, l’intero impianto della legge riconfermato non è roba da poco. Ma la cosa più preoccupante sono i difetti più grossi ma che non si vedono!”Ligasacchi si spieghi meglio, c’è qualche cosa che ancora non va? “Mi spiego: hanno abbassato tempi e carnieri ma da nessuna parte, delle varie sentenze, si fa riferimento ai tempi e ai carnieri. Le sentenze parlano di mancanza di controlli e di carenza di motivazioni. Di queste io non ne vedo traccia nella proposta presentata. Secondo me si rischia grosso a ripresentare una legge senza queste integrazioni.Aggiungo quindi solo un’ultima considerazione. Ho lavorato qualche mese per recuperare a Bruxelles e a Roma i dati richiesti. Ora li ho messi insieme e predisposti sotto forma di emendamento. Chissà se qualche Consigliere regionale avrà l’umiltà di chiedermeli. Io garantisco che, come ho dato qualche consiglio gratuito in fase predisposizione del testo, sarò ben lieto di fare altrettanto, adesso, sull’emendamento mancante.”

ECCO IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE SULLE DEROGHE

PROGETTO DI LEGGE N. 0040

“Stagione venatoria 2010 – 2011: Disciplina del regime in deroga previsto dall’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici in attuazione della legge 3 ottobre 2002, n. 221 (integrazioni alla legge 11 febbraio 1992, n. 157 in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio in attuazione dell’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE) ”.

PRESENTATO IL 31/08/2010
RELAZIONE

Il presente progetto di legge regionale contiene i piani di prelievo venatorio in deroga di cui alle lett. a) e c) del comma 1 dell’art. 9 della Direttiva 79/409/CEE.
Negli anni precedenti, queste disposizioni di legge hanno generato una serie di problematiche a livello giuridico, sia in ambito nazionale e regionale, sia in ambito europeo.
Per dettagliare la cronistoria dei fatti, si riportano i passaggi più significativi degli ultimi mesi.
Il primo atto consiliare avviene il 23 luglio 2009, data in cui la competente commissione approva a maggioranza il progetto di legge di disciplina del regime di deroga per la stagione venatoria 2009/2010 previsto dall’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE.
In data 16 settembre 2009 il Consiglio Regionale approva in via definitiva la legge regionale n. 21/2009 (di modifica alla legge regionale n. 24/2008) e autorizza il prelievo venatorio in deroga per la stagione 2009/2010.
L’approvazione di questa nuova normativa innesca i meccanismi di controllo della Commissione europea che presenta la richiesta di un provvedimento d’urgenza di sospensione della legge, considerato che pende sulla Regione una procedura di infrazione (causa C-573/08) avanti la Corte di Giustizia avverso la legge sulla caccia in deroga (legge regionale n. 24/2008). Il Governo italiano in data 9 dicembre 2009 presenta le proprie controdeduzioni, sostenendo la correttezza giuridica e tecnica delle disposizioni approvate.
Le motivazioni della Repubblica italiana non vengono tenute in considerazione e la richiesta di sospensione della legge viene accolta con Ordinanza della Corte di Giustizia del 10 dicembre 2009; conseguentemente, il Consiglio Regionale con legge regionale 22 dicembre 2009 n. 29 è stato di fatto costretto ad abrogare l’art. 4. primo comma 1, della l.r. 24/2008, così come modificato dalla l.r. 21/2009.
Durante la discussione delle proposta di legge di abrogazione viene però introdotto un elemento di novità destinato ad incidere sul sistema delle deroghe negli anni successivi: l’accoglimento da parte del Consiglio dell’Ordine del giorno n. 2122 (deliberazione n. VII/0941 del 22 dicembre 2009) con cui si impegnava la Giunta regionale “ad istituire, entro 30 giorni, una commissione di esperti in campo giuridico, faunistico, ornitologico e venatorio, al fine di produrre una relazione al Consiglio regionale, entro 90 giorni, che contenga una valutazione sulla fattibilità di possibili percorsi normativi, capaci di consentire al legislatore regionale di formulare proposte, legittime e rispettose della sentenza della Corte di Giustizia del 10 dicembre 2009 (causa C-573/08 R), allo stesso Consiglio regionale sul prelievo in deroga di cui all’art. 9 della direttiva 79/409/CEE”.
In detta relazione, ricca di spunti giuridici e faunistici, sono contenuti gli elementi di chiarimento chiesti in precedenza dalla Commissione europea: oggi, quindi, disponiamo di ulteriori motivazioni tecnico-scientifiche su cui il Consiglio regionale può basarsi per ritornare a legiferare in un ambito che solo pochi mesi fa è stato costretto a rivedere integralmente.
I punti salienti emersi dalla relazione della Commissione regionale di esperti riguardano in particolare 3 aspetti:
- la assoluta costituzionalità della legge lombarda (in merito alle competenze in materia di caccia);
- l’individuazione della legge regionale n. 24/2008 come legge quadro in materia, in cui sono indicati i principi e i criteri generali con cui si devono effettuare le deroghe (come richiesto dalla Commissione europea);
- la certificazione formale dello stato di conservazione delle specie oggetto di caccia in deroga, quale requisito essenziale per poter attivare le normative vigenti.
Circa l’autorizzazione del prelievo in deroga per le specie oggetto della presente legge, essa si pone nell’ottica del mantenimento delle tradizioni e delle consuetudini tipiche del territorio lombardo, in piena conformità dell’art. 2 della direttiva 2009/147/CE, che dispone che “gli Stati membri adottano le misure necessarie per mantenere o adeguare la popolazione di tutte le specie di uccelli di cui all’articolo 1 a un livello che corrisponde in particolare alle esigenze ecologiche, scientifiche e culturali, pur tenendo conto delle esigenze economiche e ricreative”.
Rispetto alla fondamentale diatriba sulle quantità, possiamo evidenziare come nella «Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva “Uccelli selvatici”» del febbraio 2008, la Commissione Europea abbia precisato che la “piccola quantità” corrisponda circa all’1% della mortalità annua della specie per le specie aventi uno stato sfavorevole di conservazione, mentre, tale limite può essere elevato fino al 5% della mortalità annua per le specie aventi uno stato di conservazione favorevole. Pertanto le piccole quantità prelevabili di cui alla presente legge sono state determinate sulla base dei dati riportati dallo studio che viene pubblicato con cadenza decennale "Birds in the European Union a status assessment" del 2004, redatto dall’Intenational Birds Life e supportato anche dalla Commissione Europea. Inoltre, le quantità e i relativi periodi di prelievo sono stati validati dall’I.S.P.R.A.
Il Consiglio regionale della Lombardia, pertanto, intende autorizzare con la presente legge il prelievo in deroga ai sensi dell’art. 9, par. 1, della direttiva 2009/147/CE delle specie fringuello, peppola, pispola, frosone e storno nel rispetto dei contingenti di prelievo indicati dall’I.S.P.R.A. o determinati sulla base dei dati dello studio "Birds in the European Union a status assessment" nella conformità del parametro delle piccole quantità e nel rispetto del coordinamento tra regioni al fine di garantire un’equa ripartizione dei capi prelevabili per ciascun territorio.
Ora, suffragati da questi nuovi elemento di sostegno e dal mutato quadro di supporto specialistico, riteniamo di poter legiferare in maniera del tutto legittima sulla materia.
L’invito, pertanto, è rivolto al Consiglio regionale affinchè si approvi, in questa occasione, una norma sulle deroghe chiaramente sostenibile sia dal punto di vista giuridico, sia dal punto di vista della conservazione della fauna, sorretta da dati e informazioni provenienti da fonti di assoluta rispettabilità.

Art. 1
(Disciplina del regime di deroga)



All’art. 4 della legge regionale 30 luglio 2008 , n. 24 è aggiunto il seguente comma:
4.bis Per la stagione venatoria 2010-2011 il regime di deroga previsto dall’articolo 9, comma 1, lettera c), della direttiva n. 79/409/CEE si applica secondo quanto previsto nella seguente tabella:

TABELLA 1 – Disciplina del regime di deroga previsto dall’articolo 9, comma 1, lettera c), della direttiva n. 79/409/CEE: carnieri massimi (giornaliero e stagionale) ed archi temporali relativi alle specie ammesse al prelievo

SPECIE Limite massimo di prelievo giornaliero per cacciatore (n. capi) Limite massimo di prelievo per stagione venatoria per cacciatore (n. capi) Arco temporale Limite massimo di prelievo a livello regionale (n. capi)
STORNO
(Sturnus vulgaris) 20 100 Dal 1 ottobre al 31 dicembre 160.000
FRINGUELLO
(fringilla coelebs) 20 100 Dal 1 ottobre al 30 novembre 510.000
PEPPOLA
(fringilla montifringilla) 5 25 Dal 1 ottobre al 30 novembre 95.000
PISPOLA
(anthus pratensis) 10 50 Dal 1 ottobre al 30 novembre 45.000
FROSONE
(coccothraustes coccothraustes) 5 25 Dal 1 ottobre al 30 novembre 31.000




Art. 2
(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla data di approvazione.
 
Re: lombardi

Da federcacciabrescia.it

CACCIAPENSIERI DEL 23 SETTEMBRE 2010
Dopo l’apertura della caccia di domenica, che sarà ricordata più per la bella e mite giornata di sole che per l’abbondanza dei carnieri, è già tempo di guardare avanti per capire cosa ne sarà delle cacce in deroga e della permanenza associativa negli Atc e Ca lombardi diversi da quello di residenza.

Cominciamo col prendere atto che il 15 settembre la Commissione agricoltura ha approvato il progetto di legge d’iniziativa del consigliere bresciano Mauro Parolini che propone appunto la modifica dell’art.28 e 33 della l.r.26 al fine di garantire il diritto ai cacciatori residenti in regione di continuare ad esercitare l’attività venatoria negli Atc e Ca della Lombardia di cui erano soci l’anno precedente. Congiuntamente sono state approvate anche alcune modifiche alla legge regionale sulla caccia per la verità non tutte ben formulate.

Sarà la fretta, sarà l’approssimazione, certo che la proposta a firma dei consiglieri dell’Udc, pur se condivisibile nel contenuto e apprezzabile nell’ intenzione, è da rivedere per come è stata formulata.

Fare in modo di evitare l’atto amministrativo che le province devono annualmente adottare per consentire la caccia da appostamento per cinque giorni settimanali in ottobre e novembre, è sicuramente auspicabile oltre che indispensabile per evitare i ricorsi al Tar, il cui esito infausto è scontato. Ma se poi tale atto è demandato ogni anno alla Regione, è come cadere dalla padella nella brace. E veniamo all’argomento deroghe.

Dopo che il Consiglio il 14 settembre scorso ha accolto la pregiudiziale presentata dall’Italia dei valori, decidendo così di non esaminare il progetto presentato dalla Lega, un nuovo testo (e fanno tre) , che vede come primo firmatario il consigliere Mauro Parolini, è stato consegnato al Presidente del Consiglio regionale affinché lo assegni alla Commissione competente.

Al momento non si conosce quando e se verrà esaminato; è invece certo che il Consiglio si riunirà il 28 settembre e nell’occasione sarà discusso il disegno di legge sulla permanenza associativa. L’auspicio è si trovi il modo in tale data di discutere anche quello sul prelievo in deroga.

La proposta, oltre a ridurre la piccola quantità delle quattro specie ammesse al prelievo (la quinta – la pispola- si è inspiegabilmente persa per strada), articola e giustifica in modo dettagliato la scelta regionale di ricorrere al regime derogatorio cercando di dare una risposta esaustiva ai rilievi che hanno portato alla condanna dell’Italia con la sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee del 10 luglio scorso.

Non aggiungiamo altro, se non la speranza che, oltre alle oggettive difficoltà che soprassiedono all’adozione delle deroghe, non si aggiungano anche quelle politiche.
Ci risulta invece difficile capire il fine del disegno di legge presentato dai consiglieri Quadrini dell’Udc e Girelli del Pd, che chiede il rimborso di una parte della tassa di concessione regionale visto che il prelievo in deroga non è stato adottato. Se la proposta ha il solo intento di essere una provocazione ben ci sta, se invece è un segnale che per le deroghe è “finita” allora non siamo proprio d’accordo.

* In considerazione del fatto che la delibera provinciale nella parte in cui autorizza in ottobre e novembre la caccia da appostamento fisso per cinque giorni settimanali è stata impugnata avanti dal Tar dalla Lac (Lega abolizione caccia), la Giunta della provincia di Brescia per evitare guai peggiori in data 20 settembre ha disposto che le giornate siano ridotte a quattro a scelta del cacciatore.
 
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