Alberto 69

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Venerd' 22 Maggio 2015

Come ampiamente previsto, il TAR Catania ha annullato il decreto istitutivo della riserva naturale orientata “Pantani della Sicilia Sud Orientale”.
 

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ad opponendum:
Legambiente - Comitato regionale siciliano ONLUS, Associazionemediterranea per la natura, LIPU - Lega italiana protezione uccelli, Clubalpino italiano - Regione Sicilia,




club alpino italiano ??!!
ahahah che c'entra ?
 
Ogni tanto la giustizia trionfa. Cioè ragazzi, la costituzione della riserva naturale era illegittima eppure l'avevano approvata.
Inoltre, se ne sono altamente fottuto dei 5000 leggesi cinquemila addetti ai lavori, che presumibilmente sarebbero altrettante famiglie che si sostentano grazie al pomodoro di Pachino......Che belle persone!!!
 
Istituzione aree protette

Istituzione aree protette

UNA QUESTIONE COSTITUZIONALE

La questione dell'istituzione delle aree protette, e della loro effettiva integrazione nelle comunità locali dove vanno ad insediarsi, è ancora materia giuridica tutta da indagare. Lo dimostra la diatriba giudiziaria aperta, tra le tante, sui vincoli imposti dalla riserva Pantani della Sicilia Sud Orientale (cui si oppongono in un altro ricorso anche i cacciatori), alle attività economiche, sociali e culturali.

Ad impuntarsi, con apposito ricorso presentato al Tar, è stato il consorzio a tutela IGP del famoso pomodoro di Pachino, una delle produzioni agroalimentare d'eccellenza, che rende famosa la Sicilia in tutto il mondo e con lei l'Intera nazione. Le ragioni portate dal consorzio, a cui si oppongono, a difesa della riserva, l'Assessorato Ambiente della Regione, Legambiente, Lipu e Club Alpino Italiano, sono legate al mancato coinvolgimento dei comuni (in particolare quello di Pachino) e delle altre comunità locali.

Proprio su questo punto il Tar a febbraio scorso ha sollevato la questione di illegittimità costituzionale della legge regionale sulle aree protette, visto che, ha sottolineato, prevede forme partecipative diverse da quelle previste dall'articolo 22 della legge quadro sulle aree protette. Le disposizioni regionali lasciano infatti possibilità ai Comuni di formulare osservazioni ma non ne prevededono il diretto coinvolgimento. Il Tar ha evidenziato come la Corte costituzionale abbia più volte dichiarato l'illegittimità di leggi regionali che non prevedevano la partecipazione degli enti locali all'istituzione o alla modifica delle aree protette.
 

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